PILU
STATE SERENI
vado a indocciarmi manica de rikkioni![]()
azzo come sei sporco .. da quanto tempo non te lavi ... cribbio


te lancio una provocazione ..
e se il governo con l'art. 18 vuole colpire il settore pubblico snellendo il carrozzone e incominciare a colpirne uno per educarne cento ?


se il carrozzone pubblico aumentasse l'efficienza di un 50 % faremmo un bel salto in avanti ...
…. A quanto sembra, quasi nessuno si é preso però la briga di leggersi e studiare i testi delle Leggi dello Stato. (coff…coff… ndfk)
Qui a seguito riportiamo in extenso il testo dell’ art. 18 del così detto “Statuto dei lavoratori“, tanto per capire di cosa si stia parlando.
Infine riportiamo l’art. 51 del DLs. 2001-03-30, n. 165, di cui nessuno fece mai menzione, in buona oppure in cattiva fede, spesso per semplice ignoranza dello stesso. Ignoranza colpevole.
Questo articolo recita che «Il rapporto di lavoro dei dipendenti delle amministrazioni pubbliche e’ disciplinato secondo le disposizioni degli articoli 2, commi 2 e 3, e 3, comma 1.» e che «la legge 20 maggio 1970, n. 300, e successive modificazioni ed integrazioni, si applica alle pubbliche amministrazioni a prescindere dal numero dei dipendenti.».
Di conseguenza, una modifica dell’art. 18 che variasse i criteri di licenziabilità estendendone l’applicazione anche per motivi economici, senza possibilità di reintegro, si applicherebbe ipso factoanche ai dipendenti delle pubbliche amministrazioni, a prescindere dal numero dei dipendenti delle stesse.
E’ del tutto superfluo sottolineare l’importanza storica di una riforma del genere, che eguaglierebbe una volta per tutte il personale della più possente roccaforte del feudalesimo clientelare italiano, vera e propria corporazione di infausta memoria, alla gente comune. A quelli che lavorano alla produzione e che, di fatto, si accollano il peso di mantenere l’intera Nazione, statali compresi. Un puro e semplice atto dovuto di giustizia, negato agli italiani da decenni…
che ne pensate ?