Nonono, il problema è proprio quel che si intende per "a misura d'uomo", che è molto variabile.
Forse tu, essendo vetero-cattolico,
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tendi a rispettare troppo il precetto "crescete e moltiplicatevi", e per questo stigmatizzi le ipotesi di Limiti Invalicabili (in modo sostenibile).
Scherz'apparte, fino a pochi decenni fa la Cultura ci insegnava che la Natura era il nemico, "selvaggio" o "selvatico" sono aggettivi tuttora con connotazione negativa... non credo che se ne sia usciti: se non è più un Nemico, la Natura è un Serbatoio da sfruttare, nel nome del Kapitale o in nome del popolo.
In generale: l'uomo medio (a parte noi altissimi filosofi dell'Isola), tende a considerare "a misura d'uomo" sinonimo di "ciò che conviene a me": una sorta di degenerazione short-terministica del Sofismo.
Popperianamente, credo che i dubbi sull'organizzazione sociale e sulla sostenibilità dello sviluppo siano abbastanza legàti.
P.S. Credo che vincerò anche il premio per la Popperologia, dopo i vari titoli nel campo dell'Economia, quando introdurrò il concetto di Debito Ambientale: così come il (fallace) PIL magari prova a farci credere che un'economia sia in crescita quando in realtà la crescita è finanziata da debiti, altrettanto vanno smascherati quelli che parlano di Progresso economico/sociale/globale quando i miglioramenti sono in realtà stati "finanziati" distruggendo la Natura. Ci penzerò. Ci vediamo a Stoccolma.