A volte ci si mettono anche le foche...

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Da PeaceReporter:


Canada - 22.3.2006
Fatevi i fatti vostri
Una senatrice canadese risponde per le rime alle critiche Usa per la caccia alle foche



Sarà per orgoglio nazionalistico, perché il suo partito ha appena perso le elezioni, o per la difesa di una tradizione della sua regione. Fatto sta che la senatrice del Quebec Celine Hervieux-Payette, quando ha ricevuto una lettera di una famiglia statunitense che criticava la caccia alle foche, permessa nel Canada pur con molti vincoli, evidentemente non ci ha visto più. E, abbandonando qualunque linguaggio diplomatico, ha risposto più o meno che pensassero prima ai propri panni sporchi: l’Iraq, la troppa violenza negli Usa, le malefatte dell’amministrazione Bush. Provocando un incidente diplomatico che in Canada sta facendo clamore.

Lo scambio di accuse. In una e-mail spedita a tutti i senatori canadesi, la famiglia McLellan, del Minnesota, protestava contro la caccia alle foche, una causa per cui recentemente si è battuto anche l’ex Beatle Paul McCartney: viene effettuata a colpi di clava. Si tratta, secondo i McLellan, di una pratica “brutale, orribile e disumana”, e per questo la famiglia voleva comunicare ai senatori canadesi che aveva intenzione di annullare la vacanza già programmata nel loro Paese. Nessuno dei politici si è preso la briga di rispondere, tranne la liberale Hervieux-Payette. Che ha difeso la caccia alle foche, “una componente importante dell'economia, un’attività che permette la sopravvivenza di molte persone in una regione che abitano da secoli”. E poi ha aggiunto: “Quello che trovo ‘orribile’ del vostro Paese è l’uccisione quotidiana di innocenti in Iraq, le esecuzioni in particolare di detenuti di colore nelle prigioni statunitensi, le enormi vendite di armi ai cittadini statunitensi. Anche la destabilizzazione del mondo per colpa dell’aggressiva politica estera del vostro governo è orribile”.

La senatrice Celine Hervieux-PayetteLe reazioni. “Che guardino prima nel loro orto”, ha rincarato poi la dose in un’intervista. “E comincino a correggere cose più orribili della caccia alle foche in Canada. I canadesi sono stufi di subire minacce e rappresaglie, siamo dei buoni vicini”. La senatrice ha provocato però grande imbarazzo al partito liberale, che si è distanziato dalle sue dichiarazioni. Il leader Bill Graham ha detto che quelle parole “riflettono le opinioni personali della senatrice e non del partito”.


Ciao, Claudio:ciao:
 
..ciao....ci dobbiamo stupire?...c'e' ancora qualcosa x cui stupirsi?.x quanto mi riguarda,no...nonostante ,molta piu' gente di quello che si pensi e' su un percorso di vita che volta le spalle agli orrori di questo mondo...cosa fare?...gia' il prendere atto di questo schifo e' un buon segno. :)
 

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