Buonasera Gino... sai che c'è stato un privato che su E bay mise in vendita, tempo fa un esemplare di "Enigma" ( quella specie di proto computer usato dai Tedeschi durante l'ultima guerra per creare codici cifrati ) Beh, mi hanno detto che l'ha venduto per 100 euro o giù di li: Ne esistono DUE esemplari al mondo, l'altro è in un museo...vale milioni di euro...Io non sono un avvoltoio, ma il privato che vuole vendere, dovrebbe usare il buonsenso del padre di famiglia, e informarsi su cosa sta vendendo.. altrimenti...sono dolori, la pietà è morta da tempo...notte
Ciao, Kiappo: appunto! Il tuo privato si è proposto come
venditore, tutto qui, e chi gli ha comprato il pezzo ha fatto benissimo, diciamo pure che lo ha salvato (come io faccio con le stampe ai mercatini). E bay è un mercato vero e proprio, per di più "anonimo", nel senso che non c'è altra comunicazione.
Per "privato da non silurare" io intendo, per esempio, la signora che ti chiama in casa e ti chiede: "Cosa mi può dare di questi 20 quadri che erano del mio povero marito?", oppure "Che cosa valgono?". Lì devi dire esattamente quello che pensi. Anche se fosse "Varrebbero 100, magari all'asta 60, io però non posso darle più di 15, ora decida lei".
Se invece la signora ha già deciso un prezzo, lì è questione da capire. Certo lei si pone come venditore, ma non in pubblico, solo privatamente. In linea di massima lì non c'è da farsi troppi scrupoli, è vero, ma quando siano evidenti l'ingenuità o l'ignoranza della persona, del privato, allora sì, occorre andarci piano. Ancor più, anzi, sempre, se lei stessa ti ha chiesto una informazione competente, e tanto più quanto non era in grado di procurarsela da sola.
Avevo un'amica che comprava chincaglieria a un banco di chincaglierie dei mercatini: solo che lei riconosceva dove c'era l'argento invece del vil metallo, e faceva affaroni.
Lì, nessun bisogno di informare, anche se la venditrice non era una vera professionale. Aveva comunque preso una posizione "professionale", peraltro senza essere in grado di sostenerla adeguatamente.. Per lo stesso motivo, viceversa, mi è capitato di svendere grafiche di cui non avevo capito l'importanza, per la mia poca esperienza, a un decimo del giusto prezzo. Avendolo fatto da venditore, non ho mai recriminato, fa parte dei rischi del mestiere, diciamo lo scotto dell'esperienza.
Se però i figli gaudenti del de cuius cui hai porto le dovute condoglianze ti chiedono 20 euro "
per una riproduzione" di Morandi, e tu ti accorgi che è un originale, ammetterai che è diverso, non siamo ad una vendita, ma ad una cessione tra privati, dove entrano in gioco valori e costumi un po' diversi. Li informerai, ma poi sarà giusto che essi riconoscano in soldoni, anche se magari pochi, questo tuo prezioso servigio. Eventualmente cedendoti il Morandi con un ottimo sconto - ma non a 20 euro. Nel qual caso credo che, anche per la legge terrena
, tu verresti considerato un truffatore.
Il punto discriminante è: rispettare la libertà delle persone; nessuno è obbligato a porsi come venditore in pubblico, se ti poni come tale, cioè uno che sa ciò che espone, sei libero di osare, e io di profittare. Non solo: se mi hai dato un falso comunque me lo devi rimborsare, sennò è truffa da parte tua. Viceversa, il privato cui servono quattrini, ma è inesperto degli oggetti che vorrebbe cedere, non può considerarsi totalmente libero, e la responsabilità viene divisa tra lui e te, che comunque devi aiutarlo a capire che cosa sta facendo.
Poi, come dicevo, si va anche caso per caso, e non sempre tutto è chiaro sin dapprincipio, ma penso di essermi spiegato.