Affari e scoperte: mercatini, negozi, aste, eredità ...

Impegnatissimo con l'esame di stato per l'abilitazione riesco a leggervi velocemente.
Complimenti per gli acquisti tutti molto interessanti; interessante la copia del Di Chirico (quindi anche il timbro era falsissimo?)

Io vi faccio sorridere con questo piccolo acquisto da 5 euro.

- Keller, xilografia, tratta da "Italien" di Kaden, 250x190, più margini. Bella rappresentazione con una barca in primo piano, che, con mare agitato, entra nella grotta azzurra.

- Ferdinand Keller, pittore tedesco di soggetti storici, ritratti e paesaggi, nato nel 1842 e morto nel 1922. Appassionato di pittura fin da giovanissimo, espone a 25 anni a Parigi ed ottiene un vasto successo. E' Italia alla fine degli anni '60 e realizza un gran numero di disegni che utilizzerà poi per i suoi dipinti. Nel 1870 è professore presso l'Accademia di Carlsruhe. Sue opere sono conservate in diversi musei tedeschi.

fonti web

La trovo molto piacevole. valutata 35 euro

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In merito alla copia di De Chirico lo stampatore Caprini nella sua mail mi conferma che i timbri a secco sono stati riprodotti :
"Purtroppo hanno rifatto i nostri timbri, quelli di de Chirico, quindi il fatto che ci siano non significa certificato di autenticità."

La maggior parte delle opere in vendita di quella serie nelle aste ad un personale esame mi sembrano farlocche e addirittura una ha un errore nel numero della serie (8/95 invece che 99, la mia aveva un errore sul titolo). L'errore evidente rende la pena più lieve in tribunale. Pertanto in caso di acquisti meglio rivolgersi allo stampatore.
 
In merito alla copia di De Chirico lo stampatore Caprini nella sua mail mi conferma che i timbri a secco sono stati riprodotti :
"Purtroppo hanno rifatto i nostri timbri, quelli di de Chirico, quindi il fatto che ci siano non significa certificato di autenticità."

La maggior parte delle opere in vendita di quella serie nelle aste ad un personale esame mi sembrano farlocche e addirittura una ha un errore nel numero della serie (8/95 invece che 99, la mia aveva un errore sul titolo). L'errore evidente rende la pena più lieve in tribunale. Pertanto in caso di acquisti meglio rivolgersi allo stampatore.

Bisognerà far ancora più attenzione allora.
In merito alla copia di De Chirico lo stampatore Caprini nella sua mail mi conferma che i timbri a secco sono stati riprodotti :
"Purtroppo hanno rifatto i nostri timbri, quelli di de Chirico, quindi il fatto che ci siano non significa certificato di autenticità."

La maggior parte delle opere in vendita di quella serie nelle aste ad un personale esame mi sembrano farlocche e addirittura una ha un errore nel numero della serie (8/95 invece che 99, la mia aveva un errore sul titolo). L'errore evidente rende la pena più lieve in tribunale. Pertanto in caso di acquisti meglio rivolgersi allo stampatore.

Essendo un giovane neofita i timbri avrebbero rappresentato prova certa. Anche se la calligrafia e la firma non mi convicevano al 100%.
 
Oggi ho fatto un salto presso il mio contovendita di fiducia.

L'intento era quello di portare un pò di oggettistica da vendere, ma poi si sà un giro è sempre un piacere.
Resoconto di oggetti acquistati, solo due:
- Bomboniera in vetro soffiato "Via veneto" - 1,50 euro
- Bracciale lavorato con pietre occhio di tigre - 1,00 euro
Magro bottino senza pretese.

Nella zona quadri, ormai piena zeppa di poster e quadri in serie, ho trovato un incisione (acquaforte forse?!) di un certo Giuseppe Mario D'Amico. Sul web ho trovato diversi post di vendità di sue opere ma nulla riferito alla sua biografia. Quindi visto il prezzo di 10 euro ho preferito nascondere il tutto dietro altre montagne di quadri e aspettare un vostro parere. Dello stesso autore erano presenti altre 3 incisioni su tela (seta forse?!) alle quali non ho dato per nulla valore, precisamente di cosa si tratta ?!

Fotografato vi allego la foto.

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Oggi ho fatto un salto presso il mio contovendita di fiducia.

Nella zona quadri, ormai piena zeppa di poster e quadri in serie, ho trovato un incisione (acquaforte forse?!) di un certo Giuseppe Mario D'Amico. Sul web ho trovato diversi post di vendità di sue opere ma nulla riferito alla sua biografia. Quindi visto il prezzo di 10 euro ho preferito nascondere il tutto dietro altre montagne di quadri e aspettare un vostro parere. Dello stesso autore erano presenti altre 3 incisioni su tela (seta forse?!) alle quali non ho dato per nulla valore, precisamente di cosa si tratta ?!



Per finire la domenica, vorrei mettere in guardia gli amici dall'acquistare certe presunte litografie a colori di Germanà, firmate e numerate, ma in realtà tecnicamente riproduzioni. Si tratta di una cartella, mi pare di 4 fogli, abbastanza accattivante: solo che, controllando con la lente, appare il retino tipico delle zincografie di riproduzione fotografica (già intuibile dal tipo di colorazione, se uno si è fatto un po' l'occhio). Per primo un mercante di Piazzola, peraltro ben fornito e presente anche a Gonzaga, c'è rimasto di stucco l'anno scorso apprendendo la ferale notizia. Nulla, però, rispetto alla vera e propria depressione che, con @mantegna, abbiamo scatenato in quello, per intenderci, del Corneille e degli Hérold a Gonzaga. Non riusciva a capacitarsi di essere stato truffato. Abbiamo dovuto consolarlo. E dire che proveniva dall'esperienza con le grafiche antiche!
Già che ci sono: analoga osservazione si può fare sulla miriade di pezzi firmati a matita D'Amico, spesso addirittura sul passepartout, paesaggi in nero o anche colorati. Controllare: c'è un bel retino ecc ecc. Ma controllare con la lente: per la fretta talora ci si può persino sbagliare, sono assai simili, ad occhio nudo, ad una vera grafica.

Ne avevo da poco parlato, come vedi. Questo D'Amico (decorativo, ma mai originale) ha stampato e firmato montagne di roba, che ora i mercatini stanno curiosamente rigurgitando sul mercato tutti assieme. Penso che riportasse fotograficamente i suoi disegni in molte tecniche, su carta, su seta e non so che altro, poi firmava alla 'ndo cojo cojo (spesso sul passepartout, alla faccia della "garanzia") con una grafia da impiegato del catasto.
Breve, vai con una lente media ed una molto potente e controlla: probabilmente scoprirai che c'è il retino fotografico (per la mia esperienza non manca mai, ma chissà). In questo caso lascia pure perdere.
Se sei sicuro trattarsi di acquaforte invece (dalla foto non ho garanzie, ho sbagliato anch'io una volta per non aver controllato con la lente) la puoi prendere.

Ma bada ben!

PS se non hai presente cos'è questo retino, cerca su un vecchio libro una illustrazione a colori.
 
Grazie per gli insegnamenti dettagliati. Appena riesco faccio un salto almeno mi faccio un po di gavetta ;) mi piacerebbe molto poterci capire qualcosa.
Per le lenti sono comode quelle da gemmologo per intenderci ?!
 
Grazie per gli insegnamenti dettagliati. Appena riesco faccio un salto almeno mi faccio un po di gavetta ;) mi piacerebbe molto poterci capire qualcosa.
Per le lenti sono comode quelle da gemmologo per intenderci ?!
Vanno bene con ingrandimento da 2x a 4 x (che è già molto) , grossomodo. Non so quale ingrandimento ottengano quelle del gemmologo. Se eccessivo, si rischia di non "capire" la struttura.
 
Forse qualcosa di interessante. Trovata in lotto di libri acquistato da un privato.
Cartella VISIONI LOMBARDE.
A primo impatto non mi ha detto nulla in quanto la copertina riportava solo il titolo, aprendola qualcosa di interessante è uscito . . .
oibos8.jpg


Descrizione del contenuto

jpkavn.jpg


Addirittura è una delle 50 copie destinate agli artisti e collaboratori, in internet non ho trovato nulla riferito a questa opera. posto due delle serigrafie degli autori che conosco di più. Bruno Cassinari e Remo Brindisi. Se interessa vedere altro basta chiedere. Info a riguardo sono sempre gradite.

Forse il primo bottino, pagato intorno ai 3,50 € facendo una media del materiale preso.

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Forse qualcosa di interessante. Trovata in lotto di libri acquistato da un privato.
Cartella VISIONI LOMBARDE.
A primo impatto non mi ha detto nulla in quanto la copertina riportava solo il titolo, aprendola qualcosa di interessante è uscito . . .
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Descrizione del contenuto

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Addirittura è una delle 50 copie destinate agli artisti e collaboratori, in internet non ho trovato nulla riferito a questa opera. posto due delle serigrafie degli autori che conosco di più. Bruno Cassinari e Remo Brindisi. Se interessa vedere altro basta chiedere. Info a riguardo sono sempre gradite.

Forse il primo bottino, pagato intorno ai 3,50 € facendo una media del materiale preso.
Complimenti. Comunque la prima che hai mostrato è Barbieri e non Brindisi.
Sarei curioso di vedere il Crali, non ho mai visto una sua grafica. Mi sembra l'autore migliore della cartella.

Non ho capito quanto hai pagato la cartella.


PS personalmente avrei segnalato al privato che la cartella aveva un certo valore. Infatti, se compro da uno che si erge come venditore, allora si prende lui le responsabilità di valutazione e io faccio gli affari miei. Però, se si tratta di un privato, la cosa è più delicata: immagina se nel lotto ci fosse stata una acquaforte di Morandi, o magari dieci: sarebbe stato un affare o un furto?
Non lo dico per criticarti: soltanto, credo che ci si debba porre un limite in queste situazioni, quello che ho detto è il mio, poi ognuno fa le sue valutazioni. E anche le situazioni non sono tutte uguali.
 
Ultima modifica:
Buonasera Gino... sai che c'è stato un privato che su E bay mise in vendita, tempo fa un esemplare di "Enigma" ( quella specie di proto computer usato dai Tedeschi durante l'ultima guerra per creare codici cifrati ) Beh, mi hanno detto che l'ha venduto per 100 euro o giù di li: Ne esistono DUE esemplari al mondo, l'altro è in un museo...vale milioni di euro...Io non sono un avvoltoio, ma il privato che vuole vendere, dovrebbe usare il buonsenso del padre di famiglia, e informarsi su cosa sta vendendo.. altrimenti...sono dolori, la pietà è morta da tempo...notte
 
Buonasera Gino... sai che c'è stato un privato che su E bay mise in vendita, tempo fa un esemplare di "Enigma" ( quella specie di proto computer usato dai Tedeschi durante l'ultima guerra per creare codici cifrati ) Beh, mi hanno detto che l'ha venduto per 100 euro o giù di li: Ne esistono DUE esemplari al mondo, l'altro è in un museo...vale milioni di euro...Io non sono un avvoltoio, ma il privato che vuole vendere, dovrebbe usare il buonsenso del padre di famiglia, e informarsi su cosa sta vendendo.. altrimenti...sono dolori, la pietà è morta da tempo...notte
Ciao, Kiappo: appunto! Il tuo privato si è proposto come venditore, tutto qui, e chi gli ha comprato il pezzo ha fatto benissimo, diciamo pure che lo ha salvato (come io faccio con le stampe ai mercatini). E bay è un mercato vero e proprio, per di più "anonimo", nel senso che non c'è altra comunicazione.
Per "privato da non silurare" io intendo, per esempio, la signora che ti chiama in casa e ti chiede: "Cosa mi può dare di questi 20 quadri che erano del mio povero marito?", oppure "Che cosa valgono?". Lì devi dire esattamente quello che pensi. Anche se fosse "Varrebbero 100, magari all'asta 60, io però non posso darle più di 15, ora decida lei".
Se invece la signora ha già deciso un prezzo, lì è questione da capire. Certo lei si pone come venditore, ma non in pubblico, solo privatamente. In linea di massima lì non c'è da farsi troppi scrupoli, è vero, ma quando siano evidenti l'ingenuità o l'ignoranza della persona, del privato, allora sì, occorre andarci piano. Ancor più, anzi, sempre, se lei stessa ti ha chiesto una informazione competente, e tanto più quanto non era in grado di procurarsela da sola.

Avevo un'amica che comprava chincaglieria a un banco di chincaglierie dei mercatini: solo che lei riconosceva dove c'era l'argento invece del vil metallo, e faceva affaroni.
Lì, nessun bisogno di informare, anche se la venditrice non era una vera professionale. Aveva comunque preso una posizione "professionale", peraltro senza essere in grado di sostenerla adeguatamente.. Per lo stesso motivo, viceversa, mi è capitato di svendere grafiche di cui non avevo capito l'importanza, per la mia poca esperienza, a un decimo del giusto prezzo. Avendolo fatto da venditore, non ho mai recriminato, fa parte dei rischi del mestiere, diciamo lo scotto dell'esperienza.

Se però i figli gaudenti del de cuius cui hai porto le dovute condoglianze ti chiedono 20 euro "per una riproduzione" di Morandi, e tu ti accorgi che è un originale, ammetterai che è diverso, non siamo ad una vendita, ma ad una cessione tra privati, dove entrano in gioco valori e costumi un po' diversi. Li informerai, ma poi sarà giusto che essi riconoscano in soldoni, anche se magari pochi, questo tuo prezioso servigio. Eventualmente cedendoti il Morandi con un ottimo sconto - ma non a 20 euro. Nel qual caso credo che, anche per la legge terrena :grinangel:, tu verresti considerato un truffatore.

Il punto discriminante è: rispettare la libertà delle persone; nessuno è obbligato a porsi come venditore in pubblico, se ti poni come tale, cioè uno che sa ciò che espone, sei libero di osare, e io di profittare. Non solo: se mi hai dato un falso comunque me lo devi rimborsare, sennò è truffa da parte tua. Viceversa, il privato cui servono quattrini, ma è inesperto degli oggetti che vorrebbe cedere, non può considerarsi totalmente libero, e la responsabilità viene divisa tra lui e te, che comunque devi aiutarlo a capire che cosa sta facendo.

Poi, come dicevo, si va anche caso per caso, e non sempre tutto è chiaro sin dapprincipio, ma penso di essermi spiegato.
 

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