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Importanti informazioni qui Giovanni Fattori incisore « Giovanni Fattori e gli artisti macchiaioli

In particolare l'ultimo paragrafo ti indica come scaricare un utile PDF

Per appassionati e collezionisti interessati ad approfondire l’argomento, è possibile scaricare un Ebook in merito, in seguito all’iscrizione al portale stesso, nella pagina seguente. Il testo tratta più approfonditamente gli aspetti qui accennati relativi all’attivitità incisoria di Giovanni Fattori, ponendo particolare attenzione alla questione delle cosiddette tirature “postume”, soprattutto quelle edite da Vallerini nel 1970, allo scopo di facilitare la scoperta e la consultazione dell’intricato mondo delle incisioni fattoriane.

PS quelle dell'edizione del centenario hanno il timbro a secco.
 
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Allora sarà di altra edizione (info nel link che tu stesso hai inserito)

2 - Ritorno al villaggio (n. 7) Acquaforte su rame mm 127x88 Bonagura 38; Baboni VII; Timpanaro 3. La lastra è conservata al G.D.S.U. (Inventario 7 M); al verso è inciso Buttero a cavallo, Baboni VIII; Verona 173. Di questa incisione fu eseguita una tiratura in 50 esemplari inseriti in altrettante copie del volume Bianco e nero di G.F. Guarnati edito a Milano nel 1937.

Più intensiva è stata l’attività di tiratura delle incisioni dopo la morte di Giovanni Fattori, tanto da portarlo ad essere finalmente riconosciuto dalla critica e dal pubblico, come uno dei maggiori incisori italiani dell’Ottocento, anche se, risulta ancora oggi difficile ricostruire gli sviluppi di queste stampe in ordine cronologico.
Ancora una volta protagonista dell’attività promozionale del suo grande Maestro fu Giovanni Malesci, il quale, dopo aver esposto 25 acqueforti, insieme ai dipinti portati presso la Galleria Excelsior di Parigi, decise di dare alle stampe 164 lastre (per un totale di 166 fogli, perchè due incise anche sul verso) nel 1925 in occasione del centenario dalla nascita di Giovanni Fattori. Le 164 lastre giudicate meglio conservate, furono scelte tra le 178 ritrovate nello studio di Fattori stesso. Così furono eseguite 2 tirature da 50 esemplari presso l’editore Benaglia di Firenze, a seguito delle quali le matrici furono donate al Gabinetto dei Disegni e delle Stampe degli Uffizi.
Nel 1958, dietro al permesso di Malesci, fu eseguita una nuova tiratura, in 10 cartelle, delle 164 lastre ad opera della Calcografia Nazionale di Roma, in occasione del cinquantenario della morte di Giovanni Fattori. A queste fu aggiunta anche la tiratura di 10 lastre inedite, rimaste escluse nel 1925 perchè giudicate troppo rovinate.
Di queste 10 matrici inedite fece seguito un’ulteriore tiratura nel 1970, in 30 cartelle numerate, ad opera dell’editore Vallerini di Pisa, sotto la promozione ed il controllo della vedova Malesci, Anna Allegranza Malesci. Le 10 lastre furono poi annullate e consegnate presso il Gabinetto dei Disegni e Stampe degli Uffizi di Firenze, anch’esse con il divieto di ristampa, come le precedenti.
L’opera incisoria di Fattori oggi nota arriva così ad un totale di 174 lastre conosciute (14 in rame e 160 in zinco) per un totale di 176 incisioni, alle quali vanno aggiunte altre 8 incisioni, le cui lastre sono oggi perdute, forse stampate dallo stesso Maestro.
Come ricorderai, io ho trovato 4 delle lastre inedite (una doppia), pagandole ben 4 caffè l'una :-x

Riletto il tutto, mi pare probabile che la tua sia una delle 50 inserite nel libro.
Quanto al "valore", non si capisce niente!
 
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Magari il valore non è enorme, qualche centinaio di euro, che è il minimo per una stampa originale di un autore importante. O magari vale molto di più. Ma in ogni caso ciò che conta in queste cose è la soddisfazione di averlo riconosciuto tra le ciofeche. A mettermi sulla strada è stata la forma del posteriore del cavallo in primo piano. Troppo fattoriano per non prenderlo. Inoltre le condizioni dei margini e del foglio sono perfette perchè era incorniciato.
 

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