Caro R.A., mi dispiace molto essere continuo motivo di "frustrazione" rispetto alle tue scoperte, ma immagino che tu preferisca comunque una opinione sincera.
Questo punto non riguarda la domanda qui riportata, a cui rispondo semplicemente che l'Impressionismo ha aperto ai nostri occhi una gamma di colori e accostamenti che prima nemmeno si immaginava. Uso di ombre violette, abbondanza di colori chiari, rapporti tonali più inerenti al colore in sé che al soggetto rappresentato, ecc ecc. Di conseguenza, e pure per altri motivi legati al bombardamento dei media con colori brillanti (TV, manifesti ecc) e alla vita più "spumeggiante", oggi il coloritore vira spontaneamente verso una gamma di colori chiari, di accostamenti brillanti, di maggiore luminosità anche senza accorgersene, e solo gli esecutori più pedissequi e meno "artistici" riescono ad imitare accettabilmente certe pesantezze del passato, per esempio del primo Ottocento. Alle volte basta un particolare per capire che lì il coloritore si è tradito, ma più in generale, vi sono categorie di incisioni che normalmente non venivano acquarellate, nelle quali una coloritura originale è cosa abbastanza infrequente.
Ma la frustrazione viene da altro. Il tuo Soffici io l'ho visto uguale a Piazzola domenica

, e a prima vista mi sembrava un affare, ho chiesto il prezzo (80€) e mi sono ripromesso di ripassare. L'ho fatto con un amico del forum (più l'altro, ma ci legge) cui l'avrei eventualmente consigliato. A questo punto ho controllato con la lente (una 2x o 4x, come ho suggerito altrove) ed è apparso, mefitico, il retino.

Guarda la firma, e il segno sotto la firma: dovresti trovarlo anche tu, se è una copia dello stesso lavoro. Cosa che darei praticamente per certa, pur augurandoti il meglio.