Domenica c'è Piazzola, però ... è in arrivo il Burian, il vento gelido dell'Oriente. Occorrerà fare attenzione quando si esce dall'auto, i lupi potrebbero attaccare improvvisamente, e quel grazioso peluche tutto bianco là dietro potrebbe invece risultare un orso polare incattivito dalla bruttezza degli oggetti in mostra, o magari dal loro prezzo. Non si dirà più tu mostrare cammello io mostrare soldi, si dirà tu mostrare foca e io mostrare baccalà. Spostarsi da bancarella a bancarella sarà agevole e divertente, una spintina e si slitta sul ghiaccio senza più fermarsi. Un ventilatore di quelli a batterie e si fa il giro del mercato senza che sia necessario camminare. Ottenere sconti mostruosi sarà vistosamente facile, i venditori congelati non riusciranno a spiccicar parola, noi che ci muoviamo saremo assai avvantaggiati. Causa ghiaccio sul vetro, però, i quadri incorniciati diventeranno incomprensibili, si comprerà un po' alla come viene viene. Qualche banchetto temerario con stufette a gas per riscaldarsi prenderà senz'altro fuoco, è inimmaginabile quello che i rigattieri possono inventarsi per distruggere la loro merce in modo che le rimanenti diventino rare (e si deve pure sperare che sia questo il motivo).
Infine, l'euro sarà fuori corso, servirà la corona norvegese, che attualmente è pure svalutata, e così pagheremo di meno, oppure la corona danese in uso in Groenlandia. Occorrerà evitare di prendere in mano i biglietti di banca, destinati ad andare in frantumi come lastre di ghiaccio sottile, così come le stampe e i disegni, e attenzione a maneggiare oggetti di metallo, potrebbero non staccarsi più dalle dita.
La fontanella dell'edicola proporrà direttamente eleganti cubetti di ghiaccio, e il solito extracomunitario proporrà scaldini per le mani destinati a non funzionare più dal giorno dopo sino ad saecula saeculorum:, una vera inkulorum.
Naturalmente sarà consigliabile visitare il mercatino nelle ore più cald ... meno gelide, quando il vento scenderà sotto gli 80 kmh e addirittura si vedranno delle labili ombre fuggitive. Infatti il sole non sarà del tutto assente, però occorrerà prenotare un appuntamento e sperare.
Tutt'altra musica nel padiglione coperto, a condizione che il soffitto tenga (mostruosa la quantità di neve destinata a sommergerlo, sarà già tanto l'averlo trovato). Si starà comodi come in un frigorifero per carni bovine, spazio dappertutto, ganci per tenersi in piedi o appendere le borse, sangue e frattaglie negli spazi di contrattazione, come sempre.
Attenzione, però, a non spegnere la sigaretta nell'occhio di un pupazzo di neve, oh che bello!: infatti i vigili urbani non saranno esonerati dal servizio, anzi, obbligati a piantonare le piazze stando fermi all'aperto sotto le intemperie ...
Per la macchina, ricordarsi di mettere le catene alle ruote, ma non far la fesseria di metterci pure il lucchetto. Se la macchina slitta sulla neve e non parte, si può fare come in Groenlandia, spruzzare sulla gomma ormoni di cagna in calore e aspettare tranquillamente che i cani ci piscino sopra risolvendo il problema.
Infine, essendo prevista una bora fortissima da Est, trevisani e veneziani dovranno pianificare accuratamente il pernottamento, non potendo rientrare controvento per chissà quanti giorni. Viceversa, veronesi e vicentini sarà bene che controllino i freni, perché arrivare sarà cosa dura e incerta, ma rientrare sarà faccenda sin troppo rapida.