Affari e scoperte: mercatini, negozi, aste, eredità ...

Per i prezzi dipende da chi vai, non sempre sono sopra la media, ho visto anche acquisti a prezzi stracciati e quadri da poco che invece erano carissimi. Ricordo il Luca di Leida a 1 euro, Vedova multiplo a 20 euro, l'ultimo i tre Leon Gischia a 20 euro l'uno, grafiche francesi di buon autore a 5 euro l'una. Gonzaga è un buon posto per fare affari anche se c'è un parco di professionali e furbetti vari che non regalano nulla.;)

Per carità anche a me sono capitate alcune buone occasioni e di sicuro essere prevenuta è un mio limite ma ieri non era una giornata buona per scartabellare con freddo ed umidità che incollava i fogli e scatoloni nemmeno svuotati del tutto e alcuni nelle vie secondarie che già dopo mezzogiorno iniziavano a caricare. Poi ci sono giornate in cui parti carioco e ieri non era una di quelle, il prox a Gonzaga è il 6 Gennaio ma credo di disertarlo intanto vedremo domenica in uno vicino a casa, anche se ultimamente un pò in disarmo.
 
Per carità anche a me sono capitate alcune buone occasioni e di sicuro essere prevenuta è un mio limite ma ieri non era una giornata buona per scartabellare con freddo ed umidità che incollava i fogli e scatoloni nemmeno svuotati del tutto e alcuni nelle vie secondarie che già dopo mezzogiorno iniziavano a caricare. Poi ci sono giornate in cui parti carioco e ieri non era una di quelle, il prox a Gonzaga è il 6 Gennaio ma credo di disertarlo intanto vedremo domenica in uno vicino a casa, anche se ultimamente un pò in disarmo.

Mi ricordo di quando facevo i mercatini, non molto tempo fa : la sera prima caricavo la macchina, mi svegliavo alle 5,30 la mattina successiva, arrivavo sul posto e scaricavo, disponevo il gazebo,i tavoli e la merce.Un freddo della madonna , calze doppie,doppia maglia.Mi accendevo una sigaretta e poi cercavo un posto per bere un caffè e per i bisogni fisiologici(qualcuno la faceva nei sacchetti). Nei mercati battuti arrivavano i disperati con le torce (faceva ancora buio)per controllare se avevi qualcosa mentre scaricavi(e lì partivano le prime imprecazioni della giornata).Verso le 8,30/ 9,00 arrivavano i primi avventori e spesso,appena cercavi di dare qualche informazione sull'articolo che li interessava, ti squadravano e ti chiedevano il prezzo(della serie dimmi quanto vuoi e basta).Poi passava l'incaricato per riscuotere il tributo del plateatico(adesso nei mercatini che lavoricchiano chiedono una quarantina di euro). Intorno alle 12,00 ti rendevi conto se valeva la pena di rimanere o filartela appena possibile.La parte più piacevole era il rapporto che si instaurava con alcuni colleghi mercatari, coi quali si scambiavano due chiacchiere e si divideva il cibo e l'alcool.Scattava spesso un sentimento di solidarietà.A fine mercatino ricaricavo la macchina e la scaricavo a casa.Non di rado tornavo a casa in pari o con poche decine di euro in saccoccia.Raramente ne è valsa la pena. Il mercatino funziona ancora per chi compra la merce in blocco o non la paga(sgombero locali). Solo in questi casi si arrivano ad incassare cifre ragionevoli.
 
Ultima modifica:
Finalmente qualcuno che ci dice cosa gira dietro i mercatini. Io ho sempre avuto l'impressione che i venditori fossero mossi unicamente dalla passione e dal miraggio di poter mettere le mani su qualcosa d'interessante, godendo di una sorta di postazione privilegiata
 
Finalmente qualcuno che ci dice cosa gira dietro i mercatini. Io ho sempre avuto l'impressione che i venditori fossero mossi unicamente dalla passione e dal miraggio di poter mettere le mani su qualcosa d'interessante, godendo di una sorta di postazione privilegiata

La passione ti scappa molto velocemente quando sei a contatto con il pubblico:X Puoi mettere le mani su qualcosa di interessante nella stessa misura in cui può metterla un frequentatore, quando sei sul posto. Gli affari veri si fanno al di fuori del mercatino, comprando la merce per poco. Come si fa ? Bisogna avere i contatti per sapere dove andare a raccoglierla.C'è chi lavora nelle case di riposo o fa l'infermiere , per esempio(necessitano sfacciataggine e pelo sullo stomaco ma , come si dice, l'argent n'a pas d'odeur ). Altri canali sono le agenzie immobiliari, i parroci, gli svuotacantine( ormai smaliziati),gli operai edili. E bisogna avere molte conoscenze, di tutti i tipi(leciti),attraverso le quali si arriva a sapere che nel tal posto(casa d'epoca o convento) ci sono cose interessanti in vendita(a prezzi modici).
 
A me diverte quando si instaura un rapporto umano, nei mercatini mensili capita di frequente ed è piacevole a prescindere dall'acquisto, poi ci sono le eccezioni sia in termini di venditori che di acquirenti.
Chi conosco e vende a prezzi molto bassi recupera merce da conoscenti o dalla Caritas dove portano parecchia roba (ovvio non arte) e spesso non hanno spazio e preferiscono un'offerta in denaro oppure sgli sgomberi di cantine o immobili per conto di privati o su incarico dei tribunali.
Mi hanno raccontato che questi si muovono con contatti che trattano ad es. mobili, tappeti o altri oggetti di un certo valore ottenendo una percentuale quindi quello che rivendono al mercatino è il residuo già ampiamente ripagato.
 
Mi ricordo di quando facevo i mercatini, non molto tempo fa : la sera prima caricavo la macchina, mi svegliavo alle 5,30 la mattina successiva, arrivavo sul posto e scaricavo, disponevo il gazebo,i tavoli e la merce.Un freddo della madonna , calze doppie,doppia maglia.Mi accendevo una sigaretta e poi cercavo un posto per bere un caffè e per i bisogni fisiologici(qualcuno la faceva nei sacchetti). Nei mercati battuti arrivavano i disperati con le torce (faceva ancora buio)per controllare se avevi qualcosa mentre scaricavi(e lì partivano le prime imprecazioni della giornata).Verso le 8,30/ 9,00 arrivavano i primi avventori e spesso,appena cercavi di dare qualche informazione sull'articolo che li interessava, ti squadravano e ti chiedevano il prezzo(della serie dimmi quanto vuoi e basta).Poi passava l'incaricato per riscuotere il tributo del plateatico(adesso nei mercatini che lavoricchiano chiedono una quarantina di euro). Intorno alle 12,00 ti rendevi conto se valeva la pena di rimanere o filartela appena possibile.La parte più piacevole era il rapporto che si instaurava con alcuni colleghi mercatari, coi quali si scambiavano due chiacchiere e si divideva il cibo e l'alcool.Scattava spesso un sentimento di solidarietà.A fine mercatino ricaricavo la macchina e la scaricavo a casa.Non di rado tornavo a casa in pari o con poche decine di euro in saccoccia.Raramente ne è valsa la pena. Il mercatino funziona ancora per chi compra la merce in blocco o non la paga(sgombero locali). Solo in questi casi si arrivano ad incassare cifre ragionevoli.
Anche io ho fatto i mercatini. Inizialmente tanti, non c'erano molte formalita', arrivavo anche tardino, tipo alle 8, rapidamente esponevo (stampe, soprattutto). Mi divertivo, conoscevo gente interessante e interessata, portavo cose anche molto buone e pochi erano i clienti rognosi (in particolare quei minushabens che visitavano il mercatino in bicicletta, e magari stazionavano con quella davanti al banco praticamente bloccandolo).
Poi col tempo i Comuni (e i politicanti) hanno voluto metterci sopra le zampacce, "mettere ordine" (che significa guadagnarci sempre di piu'') e moltiplicare gli adempimenti burocratici. Cosi' pian piano ho smesso, tutto quanto descritto bene da @Barlafuss era gia' abbastanza pesante. Oggi mi permetto saltuariamente 1-2 mercatini l'anno, gia' sapendo che non ne vale la pena, ma solo per alleggerire un poco il mostruoso deposito.
Rispetto semre quelli che si sottopongono alla faticaccia per pochi euro, se non in perdita. Cio' non toglie che piu' di tanto non pago, anche perche' tendo ad acquistare cose di cui il venditore, ma anche la gran parte del pubblico, non conosce l'esatto valore. Pertanto, non contratto alla morte come qualcuno immaginera': semplicemente mi fisso un limite, giustificato dalla regola di poter offrire il tutto ad un mercante allo stesso prezzo. Non dico mai ''e' caro'', ma che e' troppo per me.
 
Girando per mercatini e parlando con i tipi ho notato anche io che si fanno levatacce, faticacce per caricare - scaricare, si litiga con i compratori! Gli africani nei mercatini sgombero che frequento vogliono tutto gratis.
Io ho sgombrato la casa della prozia tramite i gruppi fb. Avevano chiesto 600 euro alle cugine!
I gruppi vanno splendidamente, ci sono tanti sciroccati ma alla fine la platea è enorme e si vende. Ho piazzato oggetti impensabili e orripilanti come una fioriera a forma di veliero.
Girando sui gruppi fb ci sono tanti personaggioni che ti sgomberano gratis cantine, ecc. e poi vendono roba improponibile in ceste a 15 euro. La società che ha sgombrato l'intera casa del mio vicino è stata pagata bei soldi e ha venduto tutto in un paio di giorni. Aveva roba degna degli anni 50, bambole, corredi, ecc. Lunedì hanno sgombrato e giovedì, quando sono andata, non c'era praticamente nulla. Il tipo ritira gratis e vende ai suoi contatti. Ha effettivamente sempre novità.
 
Girando per mercatini e parlando con i tipi ho notato anche io che si fanno levatacce, faticacce per caricare - scaricare, si litiga con i compratori! Gli africani nei mercatini sgombero che frequento vogliono tutto gratis.
Io ho sgombrato la casa della prozia tramite i gruppi fb. Avevano chiesto 600 euro alle cugine!
I gruppi vanno splendidamente, ci sono tanti sciroccati ma alla fine la platea è enorme e si vende. Ho piazzato oggetti impensabili e orripilanti come una fioriera a forma di veliero.
Girando sui gruppi fb ci sono tanti personaggioni che ti sgomberano gratis cantine, ecc. e poi vendono roba improponibile in ceste a 15 euro. La società che ha sgombrato l'intera casa del mio vicino è stata pagata bei soldi e ha venduto tutto in un paio di giorni. Aveva roba degna degli anni 50, bambole, corredi, ecc. Lunedì hanno sgombrato e giovedì, quando sono andata, non c'era praticamente nulla. Il tipo ritira gratis e vende ai suoi contatti. Ha effettivamente sempre novità.
Ho provato a fare un giro su FB, ho visto cose che .... noi forumisti non osiamo neanche pubblicare qui, figurarsi a comprarle.
Ovvero, si' hai ragione, si puo' osare vendere di tutto, alcuni oggetti sono talmente brutti da richiedere stomaci forti :-R
 
Mi è piaciuta molto la ricostruzione sui mercatini fatta da Barlafuss...rispecchia al 100% la vita che facevo anche io, quando giravo con i quadri...Oggi non ha più molto senso, costi alti, i soldi scarseggiano, freddo ecc ecc.. più comodo usare il web...però si è perso il contatto umano,, almeno con alcuni colleghi...a Gennaio andrò a vedermi quello di Sant'Antonio a Vimercate...anche se so che, di pittori, ne sono rimasti pochi...Barlafuss, tu di dove sei?...Ho l'impressione che siamo vicini di casa....:)
 
Oggi mercatino di Bene Vagienna...unico acquisto I Basin di Madama Racchia,deliziose frolle con impasto di nocciole e con in mezzo uno strato di marmellata di fragole e frutti rossi.C'erano una tempera di Luciano Proverbio,pittore esoterico piemontese,un acquerello di Ezio Gribaudo,trascurato pittore torinese,una scultura di legno con torciera,uno scaldino liberty in metallo a forma di noce ,alcune tele provenienti da una chiesetta ligure in condizioni pietose ma tutto troppo caro per me (come direbbe Baleng).Non e' un mercatino da grandi scoperte,pur arrivando anche a 300 espositori in primavera/estate.Diciamo che se volete fare un giro e' un bel paese dalle origine romaniche nelle zona del barolo.

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