Affari e scoperte: mercatini, negozi, aste, eredità ...

Soprattutto poi in questo caso c'è il profumo della storia, l'arte russa nel Novecento, e questo vale tutto il resto.
Concordo , sappiamo che non riusciremo mai a scovare “ capolavori “ se non per un eventuale intervento di una dea bendata , ma riuscire a trovare opere che sono testimonianza di una pratica artistica vera questo è possibile. Opere minori ma oneste .
 
Eccomi di ritorno dal mercatino bazar. C'era un quadro di Poz raffigurante la campagna friulana. L'ho riconosciuto da lontano per i colori lugubri. Non ho chiesto il prezzo.
MI sono fermata invece in una bancarella dove, per terra, c'era una serigrafia di Altieri con bambina tutta rosa tirata a 300 e in condizioni da orfanello. La signora mi ha chiesto 70 euro... Io le mie due bambine, tirate a 140, le ho prese a 10 CAD e sono in condizioni perfette.
 
Concordo , sappiamo che non riusciremo mai a scovare “ capolavori “ se non per un eventuale intervento di una dea bendata , ma riuscire a trovare opere che sono testimonianza di una pratica artistica vera questo è possibile. Opere minori ma oneste .

Domanda non provocatoria. Non è meglio avere un'opera valida piuttosto che dieci opere, riprendendo la tua definizione, "minori ma oneste"?
 
Domanda non provocatoria. Non è meglio avere un'opera valida piuttosto che dieci opere, riprendendo la tua definizione, "minori ma oneste"?
È meglio a livello commerciale, quando devi rivenderle. Come collezionista, invece, il gusto della scoperta, con quella strana forma di alleanza che nasce tra l'opera ed il suo valorizzatore, gratifica ad abundantiam l'acquirente. Credo che in queste tue valutazioni non possa non influire la tua attuale posizione nei confronti del mercato artistico.
Forse è meglio trovarsi sposati ad una diva dello spettacolo superf***, ma altri potrebbero preferire una decina di amanti carine scelte personalmente.

Disclaimer: ogni volta che scrivo qui mi viene il mal di pancia pensando che la moderazione mi ha cancellato a novembre decine di post improvvisamente e pure bannato ad honorem senza offrire motivazioni. Chiaro che partecipo ancora di meno.
 
Domanda non provocatoria. Non è meglio avere un'opera valida piuttosto che dieci opere, riprendendo la tua definizione, "minori ma oneste"?
Ma non sono affatto sempre e solo opere minori! E allora gli Asger Jorn, i Dorazio, i Vedova trovati ai mercatini cosa sono, opere minori? E se invece le vende la galleria invece sono opere 'maggiori'? E la soddisfazione della scoperta, e di spendere poco? E lo studio delle tante cose trovate, da capire cosa sono? Nessuno toglie dignità alle gallerie, alle aste, cioè al circuito primario di approvvigionamento, ma lì trovi la pappa pronta e ad un prezzo dieci volte superiore.
In ogni caso, che si acquisti solo ai mercatini è un'impressione che si può avere leggendo questo forum ma non è affatto così, io personalmente ho acquistato anche in asta ogni tanto, semplicemente non ho postato gli acquisti qua perchè appunto non c'è nessun "entusiasmo" da condividere.
Tutto questo in tema di grafica, che comunque ormai vale sempre più quanto la carta straccia. Se invece vuoi il grande autore che ha fatto la storia dell'arte (quella parziale dei libri di testo) allora è roba ricchi, e non ci arrivano nemmeno le gallerie di grafica.
 
È meglio a livello commerciale, quando devi rivenderle. Come collezionista, invece, il gusto della scoperta, con quella strana forma di alleanza che nasce tra l'opera ed il suo valorizzatore, gratifica ad abundantiam l'acquirente. Credo che in queste tue valutazioni non possa non influire la tua attuale posizione nei confronti del mercato artistico.
Forse è meglio trovarsi sposati ad una diva dello spettacolo superf***, ma altri potrebbero preferire una decina di amanti carine scelte personalmente.

Disclaimer: ogni volta che scrivo qui mi viene il mal di pancia pensando che la moderazione mi ha cancellato a novembre decine di post improvvisamente e pure bannato ad honorem senza offrire motivazioni. Chiaro che partecipo ancora di meno.
Lo spazio della discussione si è ristretto troppo. Non si può parlare del Covid anche se pare proprio che stia finendo tutto, soprattutto le restrizioni. Non si può parlare di politica perchè per uno strano meccanismo se critichi la destra vieni accusato di essere di sinistra mentre se critichi la sinistra vieni accusato di essere di destra, e se invece dici di non essere nè di destra nè di sinistra vieni accusato di snobismo intellettuale. Su quest'ultimo punto però devo dire che la moderazione non c'entra nulla, finora almeno. Infine sono sicuro che se parlassi della corrente guerra liberamente, cioè da storico e non da pacifista (quale comunque pervicacemente sono), sarei ugualmente tacciato di qualcosa di poco opportuno. Però va detto che metà almeno delle colpe vanno alla scarsa abitudine che c'è in giro alla ginnastica mentale che si acquisisce con la critica e con la dialettica.
Ora ovviamente se prima di scrivere in questo forum bisogna organizzarsi mentalmente per capire cosa scrivere e cosa no allora no, non ci siamo.
In ogni caso per adesso non ho ancora deciso di uscire, per me è ancora vitale parlare di arte. Vediamo come va.
 
Domanda non provocatoria. Non è meglio avere un'opera valida piuttosto che dieci opere, riprendendo la tua definizione, "minori ma oneste"?
Divento sempre più scettico- oltre gli autori che giustamente sono nella storia dell’arte molto è affidato al nostro gusto e alla nostra formazione. Le opere minori servono a farci uscire dal circuito dell’opera come feticcio non più artistico ma soprattutto economico ( “ il senso del possesso che fu pre - alessandrino” ) - sono una strada per cui ognuno arriva ad una sua propria definizione di bello o di valido . Recentemente mi è capitato di osservare ( in una vetrina di una galleria) un piccolo lavoro di Burri , un disegno su cartoncino 15x 15 giusto un paio di linee se ben ricordo - quanto era lontano questo lavoro da ciò per cui Burri è noto , non ho potuto non pensare che quel disegno era un feticcio di un nome e volendo riconoscere un suo valore allora lo stesso valore andava / va riconosciuto anche a delle linee o a dei segni similari tracciate su foglio da qualcun altro. Questo non per poter sostenere che il nostro anonimo valga il nome noto ma per dire che tante cose “ piccole” dei nomi noti se private dell’ alone del valore economico forse ci apparirebbero sotto altra luce . Comunque la mia è solo l’ opinione di un “ cercatore” .
 
Divento sempre più scettico- oltre gli autori che giustamente sono nella storia dell’arte molto è affidato al nostro gusto e alla nostra formazione. Le opere minori servono a farci uscire dal circuito dell’opera come feticcio non più artistico ma soprattutto economico ( “ il senso del possesso che fu pre - alessandrino” ) - sono una strada per cui ognuno arriva ad una sua propria definizione di bello o di valido . Recentemente mi è capitato di osservare ( in una vetrina di una galleria) un piccolo lavoro di Burri , un disegno su cartoncino 15x 15 giusto un paio di linee se ben ricordo - quanto era lontano questo lavoro da ciò per cui Burri è noto , non ho potuto non pensare che quel disegno era un feticcio di un nome e volendo riconoscere un suo valore allora lo stesso valore andava / va riconosciuto anche a delle linee o a dei segni similari tracciate su foglio da qualcun altro. Questo non per poter sostenere che il nostro anonimo valga il nome noto ma per dire che tante cose “ piccole” dei nomi noti se private dell’ alone del valore economico forse ci apparirebbero sotto altra luce . Comunque la mia è solo l’ opinione di un “ cercatore” .
Comunque la mia è solo l’ opinione di un “ cercatore” .
Mica vero.
Non ricordo chi lo scrisse, ma la sostanza era che
la gente compra le opere per quelle che non può comprare
Così è andata anche per la grafica fine 900
Invece di apprezzare le qualità specifiche, si comprava la copia (tipo serigrafia) di quanto non si poteva comprare.
Dunque la tua è l'opinione di un cercatore asseverata ai massimi livelli :accordo:
 
Ma non sono affatto sempre e solo opere minori! E allora gli Asger Jorn, i Dorazio, i Vedova trovati ai mercatini cosa sono, opere minori? E se invece le vende la galleria invece sono opere 'maggiori'? E la soddisfazione della scoperta, e di spendere poco? E lo studio delle tante cose trovate, da capire cosa sono? Nessuno toglie dignità alle gallerie, alle aste, cioè al circuito primario di approvvigionamento, ma lì trovi la pappa pronta e ad un prezzo dieci volte superiore.
In ogni caso, che si acquisti solo ai mercatini è un'impressione che si può avere leggendo questo forum ma non è affatto così, io personalmente ho acquistato anche in asta ogni tanto, semplicemente non ho postato gli acquisti qua perchè appunto non c'è nessun "entusiasmo" da condividere.
Tutto questo in tema di grafica, che comunque ormai vale sempre più quanto la carta straccia. Se invece vuoi il grande autore che ha fatto la storia dell'arte (quella parziale dei libri di testo) allora è roba ricchi, e non ci arrivano nemmeno le gallerie di grafica.

ovviamente Dorazio, Vedova e altri che hai citato non rientrano tra i minori men che meno Jorn, mi dovrebbeero arrestare se dicessi questo...delle altre considerazioni che hai fatto non ne condivido neanche una...sono dei luoghi comuni che, per esperienza, non posso avallare
 
ovviamente Dorazio, Vedova e altri che hai citato non rientrano tra i minori men che meno Jorn, mi dovrebbeero arrestare se dicessi questo...delle altre considerazioni che hai fatto non ne condivido neanche una...sono dei luoghi comuni che, per esperienza, non posso avallare
Quindi siamo d'accordo che nella grafica attraverso i circuiti secondari si arriva anche a cose molto buone. Per il resto non ho riportato luoghi comuni, semmai domande. Comunque, cosi tanto per, si può crescere intellettivamente anche senza possedere assolutamente niente, o niente di importante.
L'amico @caboto ha usato nel suo post la parola attraverso la quale si interpreta per intero il mondo in cui viviamo, non solo artistico, ed è feticcio.
 

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