Affari e scoperte: mercatini, negozi, aste, eredità ...

Un altro artista che mi piace molto, e non solo per la grafica, è LINO MANNOCCI, che vive a Londra e che en passant ha pubblicato il catalogo ragionato delle incisioni di Claude Lorraine presso la Yale University Press e scusate se è poco:

Welcome
 
Ultimo arrivo, tutt'altro che grafica, un pezzo del ceramista di Faenza Antonio Albonetti

- Antonio Albonetti, (1912 - 1997) pittore e ceramista faentino, lavora, a partire dalla metà degli anni Venti, come operaio saltuario presso la bottega di Aldo Zama di Faenza.
Nel 1931 si sposta a Bergamo dove fa esperienza, insieme ad altri giovani ceramisti faentini, presso la fabbrica "Ceramiche Bergamasche".
Raggiunta la qualifica di decoratore lavora per due anni, dal 1932 al 1933, presso la manifattura di ceramiche artistiche "La bottega di maioliche del pittore Ortolani" a Faenza di proprietà di Mario Ortolani.
Per le sue grandi capacità di decoratore viene premiato dal comune di Faenza nel 1934 per merito ceramico.
Nello stesso anno collabora come pittore e decoratore esperto nell'applicazione dei lustri metallici con la neonata manifattura di Mario Morelli.
Dal 1937 lo troviamo attivo presso la manifattura faentina "Casadio e Sintoni".
Negli anni successivi presta la sua opera come progettista ceramico per varie manifatture della città.

Un bel pezzo, dovrebbe essere gesso. Pagato 9 euro (forse troppo).

157ixau.jpg
 
Ultima modifica:
Giusto per dovere di cronaca oggi mercatino sotto casa tradotto in ambito artistico in un nulla di fatto... uniche cose che ho visionato ma non ho nemmeno chiesto i prezzi ed ho mollato erano un acquerello di un certo Kellog intitolato qualcosa tipo Sona City, sembrava uno scorcio di mare con scogli e forrse bidoni in primo piano, non brutto ma non mi diceva molto ed un quadretto che definirei astratto ma si potevano intravvedere degli alberi firmato tipo Fraanco Joohanson o simile, scritto a penna con una grafia molto elementare.

Ora mi attende un periodo di astinenza fino a fine mese, peccato perchè avevo chiesto ai venditori dei libri francesi di cui all'altro 3d se avevano testi o altro con riferimento all'arte e mi avevano promesso che ci avrebbero guardato, non ricordavo sarei stata assente :confused:
 
Ora mi attende un periodo di astinenza fino a fine mese, peccato perchè avevo chiesto ai venditori dei libri francesi di cui all'altro 3d se avevano testi o altro con riferimento all'arte e mi avevano promesso che ci avrebbero guardato, non ricordavo sarei stata assente :confused:

Anche io nulla, purtroppo fa parte del gioco. C'è sempre ebay, e tu @Loryred lo sai usare bene per la grafica.
 
Comunque su ebay, ma lo avrete già visto, ci sono lito proposte a 10 Euro, praticamente prezzi da mercatini, d'accordo che poi occorre aggiungere la spedizione... :confused: a proposito io ho acquistato un'acquaforte di Steffanoni anni '70 a 6 Euro, giusto per tenermi in allenamento, tiratura 100, staremo a vedere.

Steffanoni l'ho conosciuto di persona alla fiera di Bologna, vende bene i suoi quadri che, dice, piacciono molto anche alla signora che deve arredare la casa. Ma lui pensa di aver realizzato qualcosa che va al di là di questo. La sua storia mostra indubbiamente un percorso di ricerca.

Personalmente non mi entusiasmano i lavori odierni, preferisco i lavori degli anni 70.;)
 
Lo Steffanoni di Lory è comunque un buon acquisto :band:
Io lo trovo un po' troppo legato all'atmosfera pseudo politica degli anni 70. Due anni fa ne trovai un'incisione grande (50x70) presso un compravendo, a 15 euro, e la lasciai là.
Spero nessuno confonda questo Attilio Steffanoni con Tino Stefanoni, il maestro del Semplicismo :jolly:
 
Lo Steffanoni di Lory è comunque un buon acquisto :band:
Io lo trovo un po' troppo legato all'atmosfera pseudo politica degli anni 70. Due anni fa ne trovai un'incisione grande (50x70) presso un compravendo, a 15 euro, e la lasciai là.
Spero nessuno confonda questo Attilio Steffanoni con Tino Stefanoni, il maestro del Semplicismo :jolly:

Vero, è l'aspetto che ha colpito anche me in senso positivo e ritrovo anche il disegno molto "pulito e grafico" e le suggestioni tipiche di quel periodo; ai tempi ero "piccolina" ms forse l'ho vissuto un pò come un "amarcord" :cool:.. poi quell'immagine di corpi buttati, anche se si tratta di pseudo-manichini è molto contemporanea e stranamente simile a quanto visto dei recenti attentati... anche quello non nascondo è un aspetto che mi ha spinto all'acquisto oltre al costo davvero molto basso.
 
Anni 70: dico pseudo-politica perché in realtà, secondo me, successe questo.
Gli anni 60 (figli dei fiori, 68, sessualità, colori ecc., in pratica "vietato vietare") vide anche un fiorire di buona grafica (anche pittura, ma un po' meno) colorata, piena di vita, "morbida".
Ma qualcuno prese paura. Troppa libertà. Troppo piacere.
Così da una parte si favorì il traffico di droga, in modo che quella liberazione sfiorisse ricadendo su sé stessa.
Dall'altra, si volle evitare l'approfondimento di qualsiasi autocoscienza dando ogni colpa al nemico politico. Ecco che, sotto la cappa dei partiti interessati a controllare tutto, si protestò su ogni cosa e perlopiù contro dei fantasmi, si cominciò a dire che tutto è politico, si ficcò la politica in ogni dove, come una petulante supposta. Anche nell'arte.
Ma un'arte che prende la sua primaria energia dall'odio, fosse pure sacrosanto (e non lo era, pur essendo comprensibile) non sarà mai arte.
Per di più si volle far credere, sempre per pregiudizio politico, che "arte per tutti" significasse che ognuno fosse già, miracolosamente, artista completo, fatto e maturo. Pertanto molti si cimentarono con incontrollata ambizione personale (frutto del mancato approfondimento di coscienza) e usando qualunque scorciatoia pur di ottenere un'effimera celebrazione, una vaga notorietà.
Si creò molta roba orribile. E la freddezza, il gelo materialistico diffuso da molte ideologie suggerirono di ispirarsi alla tecnica più fredda, comoda e veloce, la fotografia. Valanghe di immagini solarizzate, foto sovrapposte, algidi ed inutili bianconero sommersero le residue spinte vitali o vitalistiche, nell'arte come nella politica. Non sapendo creare il bello, si ritrasse il brutto e si dichiarò trattarsi di denuncia sociale. Si trattava invece di ambire ad un successo di cui era ben chiaro quanto fosse immeritato. Alcuni partiti favorirono la tabe, certi di trarne un loro profitto. Proliferarono soggetti iperpoliticizzati, assassinii, rivolte, santini di rivoluzionari, caricature di reazionari (semplici foto con qualche effettino in più, eh, mica altro).
Un autore che per me riassume tutto il negativo del periodo è Guerreschi.
Su Steffanoni, va detto che aveva qualche qualità in più: ma evidentemente questo operare freddo, più freddo ancora nei contrasti estremizzati, non me lo ha mai fatto amare, anche se talora l'ho rispettato.
Non si creda che il discorso riguardi solo gli autori politicizzati. Nelle incisioni di Attardi, o di Calandri, per esempio, è presente lo stesso seme ibernato e sterile. E a Venezia c'è ancora un Eulisse che batte e fa battere la testa su questo nulla.

Eulisse
zoom_11-51eulisse_partire_jpg
Calandri
articolo_la-tripperia-di-mario-calandri.jpg


Guerreschi
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image-work-guerreschi_storia_antica-4089-160-160.jpg
Attardi
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