Affari e scoperte: mercatini, negozi, aste, eredità ...

scusa ma allora non conviene mettere in acqua solo la parte macchiata considerando che in questo caso specifico si tratta di pochi centimetri?
Si può anche provare, però spesso allora resta un segno, una differenza tra la parte trattata e il resto. Inoltre, è difficile regolare l'assorbimento dell'acqua da parte del resto della carta rimasta all'asciutto, che, ovviamente, continua a "succhiare".Nel caso, quasi sempre basta reimmergerla per intero. :help:
E' come se l'acqua spostasse una frontiera di polveri o residui, che si accumulano appunto nella border zone e pertanto richiedono un trattamento uniforme tutt'intorno, essendo essa zona più "marcata" e necessitando di più tempo per "liberarsi". Tutto "come se", ma credo di essermi spiegato. :specchio:

Certo che si può anche lasciare così, peggiorare non peggiora, e si tratta di bordi ben lontani dal disegno. Qualche venditore taglia il pezzo, se assai periferico, tout-court. Visto l'atteggiamento dei compratori, che rognano per un difetto su bordo molto ampio, senza pensare che, appunto, se lo si tagliasse la maggior parte delle stampe antiche ne risentirebbe, quanto al valore, solamente un pochino, :wall: questo comportamento, ovviamente non augurabile, trova però una sua giustificazione. :-x :mumble:
Il fatto è che una stampa antica è sempre su carta che si può tranquillamente immergere in acqua (rare le eccezioni, dal 1890 in su), mentre molta roba moderna è stampata a secco su cartaccia che, una volta bagnata, si deteriora, poco o tanto, ma definitivamente :ihih: (di norma le serigrafie) (aggiungo: spesso le litografie, mai le acqueforti o acquetinte).
 
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Oggi mercatino strano, con acquisti tra orientale e orientalista, un paio di cose hanno già una collocazione. Una fascinosa pseudo-odalisca a 10 Euro, olio su tela piuttosto grande, mi intrigava scoprire l'autore vista la cifra irrisoria, più carina della foto un pò schiacciata. Quadro orientale in seta a 20 Euro, anche in questo caso i colori non rendono e vaso in ceramica a 10, firmato forse Montorsi o simile A. oppure M. Tutto da identificare.

Vedi l'allegato 472661

Vedi l'allegato 472662

Vedi l'allegato 472665
Per l'odalisca, c'è un Maurizio Saletti, ma fa astrattismo.
 
Ho trovato l'autore dell'odalisca certo M Soleh (b. Pandeglang, W. Java, 1929) quindi sulla data ci hai azzeccato, chissà se riuscirò a trovare qualcosa di lui... ha un'aggiudicazione, con base in rupie indonesiane 4.500.000, equivalenti c.a. a 270 Euro. Il Giappo/cin/etc. ha comunque una collocazione tra altri quadri di seta, in una camera da letto che ha ormai tutto di quel genere e ci sta bene...

Soleh, M. | Art Auction Results
 
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Oggi non c'era nulla in 2 mercatini. Anzi sì, mentre arrivavo al primo un mercante di mercatino mi ferma e mi mostra un grande disegno a soggetto multiplo veneziano dell'800 (salvo falsi) appena comprato per 10 €, valore possibile 200. Sarebbe stato l'unico acquisto :-x se fossi andato ad ore in cui gli umani dormono ancora. :rolleyes: Occorre dire che Brugine è proprio il mercatino della miseria, metà venditori non sanno nulla di ciò che hanno, e lì si può fare il colpaccio, ma non è frequente (la fonte dei Picasso regalati si è ormai seccata).

Mi sono forse rifatto :ombrello: con 12 saponette FFAA verdi a 2 €. Sembra siano buone sia per il corpo che per gli abiti, penso sostituiranno egregiamente il sapone di Marsiglia tuttofare che di solito mi porto dietro in viaggio. A meno che qualcuno che il militare lo ha fatto (io fui obiettore in Africa) non mi metta in guardia qui con qualche cattiva nuova. :depresso:
Consolato anche con 10 penne biro di buona qualità (pubblicitarie avanzate) a 2 €.:rasta::violino:
 
Ho trovato l'autore dell'odalisca certo M Soleh (b. Pandeglang, W. Java, 1929) quindi sulla data ci hai azzeccato, chissà se riuscirò a trovare qualcosa di lui... ha un'aggiudicazione, con base in rupie indonesiane 4.500.000, equivalenti c.a. a 270 Euro. Il Giappo/cin/etc. ha comunque una collocazione tra altri quadri di seta, in una camera da letto che ha ormai tutto di quel genere e ci sta bene...

Soleh, M. | Art Auction Results
Incredibile come al solito, tocca dire. E finalmente fai il segugio a tuo personale vantaggio. :clap:
E' un fatto che quando un'opera esce dal contesto in cui era più riconoscibile (e ricercata) di solito diventa un'occasione d'acquisto. Un giavano, giavanese, giavinocolo dalle tue parti (o giavoide? :bla::-D ) ci sta come un gorilla in un sottomarino albanese.
 
Si può anche provare, però spesso allora resta un segno, una differenza tra la parte trattata e il resto. Inoltre, è difficile regolare l'assorbimento dell'acqua da parte del resto della carta rimasta all'asciutto, che, ovviamente, continua a "succhiare".Nel caso, quasi sempre basta reimmergerla per intero. :help:
E' come se l'acqua spostasse una frontiera di polveri o residui, che si accumulano appunto nella border zone e pertanto richiedono un trattamento uniforme tutt'intorno, essendo essa zona più "marcata" e necessitando di più tempo per "liberarsi". Tutto "come se", ma credo di essermi spiegato. :specchio:

Certo che si può anche lasciare così, peggiorare non peggiora, e si tratta di bordi ben lontani dal disegno. Qualche venditore taglia il pezzo, se assai periferico, tout-court. Visto l'atteggiamento dei compratori, che rognano per un difetto su bordo molto ampio, senza pensare che, appunto, se lo si tagliasse la maggior parte delle stampe antiche ne risentirebbe, quanto al valore, solamente un pochino, :wall: questo comportamento, ovviamente non augurabile, trova però una sua giustificazione. :-x :mumble:
Il fatto è che una stampa antica è sempre su carta che si può tranquillamente immergere in acqua (rare le eccezioni, dal 1890 in su), mentre molta roba moderna è stampata a secco su cartaccia che, una volta bagnata, si deteriora, poco o tanto, ma definitivamente :ihih: (di norma le serigrafie) (aggiungo: spesso le litografie, mai le acqueforti o acquetinte).
Le stampe antiche avevano un margine anche ampio ma di ritaglio in ritaglio si arriva ad avere la stampa rifilata che vuol dire che il margine se ne è andato tutto fino all'impronta del rame, eppure i collezionisti hanno speso per anni milioni di lire senza battere ciglio.
Io stesso ho fatto tagliare la stampa del '700 che ho recuperato con la tecnica che mi avevi spiegato, adesso potrei presentarla dicendo 'margini in perfetto stato'. D'altra parte chi potrebbe mettere in dubbio che un pomeriggio di una primavera di quattrocento anni fa uno stampatore non abbia davvero preso un foglio delle dimensioni da me dichiarato e realizzato la stampa? Scherzo eh. E' ovvio che siamo tutti condizionabili.
Per quanto riguarda le tre stampe che ho postato sarebbe solo un esercizio perchè valgono l'euro che ho speso, semmai potrebbero valere i 5/10 euro che costano normalmente ai mercatini.
 
Incredibile come al solito, tocca dire. E finalmente fai il segugio a tuo personale vantaggio. :clap:
E' un fatto che quando un'opera esce dal contesto in cui era più riconoscibile (e ricercata) di solito diventa un'occasione d'acquisto. Un giavano, giavanese, giavinocolo dalle tue parti (o giavoide? :bla::-D ) ci sta come un gorilla in un sottomarino albanese.

Presumo che anche il paesaggio, acquistato dallo stesso venditore, per inciso era quello dal quale acquistai la partita a scacchi dell'ipotetico Cesar e della fanciulla parlai anche in precedenza quando lessi frettolosamente Scilla, sia ach'esso targato Bali e dintorni! Affascinante il giro del mondo in c.a. 52 giorni, visto che i mercatini hanno cadenza grosso modo settimanale! :D
 
Le stampe antiche avevano un margine anche ampio ma di ritaglio in ritaglio si arriva ad avere la stampa rifilata che vuol dire che il margine se ne è andato tutto fino all'impronta del rame, eppure i collezionisti hanno speso per anni milioni di lire senza battere ciglio.
Io stesso ho fatto tagliare la stampa del '700 che ho recuperato con la tecnica che mi avevi spiegato, adesso potrei presentarla dicendo 'margini in perfetto stato'. D'altra parte chi potrebbe mettere in dubbio che un pomeriggio di una primavera di quattrocento anni fa uno stampatore non abbia davvero preso un foglio delle dimensioni da me dichiarato e realizzato la stampa? Scherzo eh. E' ovvio che siamo tutti condizionabili.
Per quanto riguarda le tre stampe che ho postato sarebbe solo un esercizio perchè valgono l'euro che ho speso, semmai potrebbero valere i 5/10 euro che costano normalmente ai mercatini.
Tutto vero, però artisticamente, anche se non sono dei capolavori, valgono molto di più. Mi piace soprattutto la prima
 
scusa ma allora non conviene mettere in acqua solo la parte macchiata considerando che in questo caso specifico si tratta di pochi centimetri?
Eventualmente, solo per rendere la macchia meno evidente, ma non per annullare ogni effetto, puoi spennellare leggermente, a brevi tentativi, quel bordo con pennello poco intriso (così non viene assorbito il liquido altrove) di una soluzione acquosa di candeggina (diluita sul 25%, per esempio) aspettando circa 20 minuti tra un passaggio e l'altro. Non molto ortodosso, ma siamo sui bordi estremi ...
 

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