AGCOM, Corrado Calabrò e Michele Santoro

Zen lento

Forumer attivo
"Michele Santoro ha violato il pluralismo", cosi' dice il garante riferendosi a tre puntate di AnnoO sul caso mastella, sulla riforma TV, e sul caso Forleo. "In televisione - ha spiegato Calabrò - il processo, lo pseudo processo o la mimesi del processo non si possono fare. L'informazione deve essere equilibrata, obiettiva e deve garantire il contraddittorio senza anticipare giudizi su questioni ancora subiudice"


I poeti, tranne rari casi, sono degli spiantati. Non e' una legge , questa e' storia. Ci sono politici che scrivono poesia e politici che le recitano in Parlamento per trasmettere le loro accorate, sofferte (sic!) dimissioni, per ammantare la loro pochezza.
Poi ci sono magistrati, avvocati, psichiatri che scrivono poesia in Italia.
Nella patria di Dante tutto e' poesia, san(t)ita' e navigazione. Corrado Calabro' ha una lunga esperienza in magistratura, in questioni tecnico giuridiche (segui' Moro alla Presidenza del consiglio dei Ministri), in diritto amministrativo.

Anche Corrado Calabro' (laurea in giurisprudenza a Messina 110L) , presidente dell'Autority delle Comunicazioni, e' poeta, ha scritto molto. Partecipa a salotti, pubblica libri letterari, ha ricevuto lauree Honoris Causa all'estero. Scrivere e' un buon lasciapassare. Prima di scrivere naturalmente occorre saper leggere e certo Corrado Calabro' sa leggere oltre che scrivere.

Con tempismo straordinario Calabro' ,Presidente Agcom, oggi tira le orecchie a Michele Santoro. E' di parte Santoro e non mantiene la dovuta equidistanza , fa processi in televisione. Indubbio che Santoro sia sopra le righe spesso, e che a volte sia fastidiosamente fazioso. Indubbio. Come Emilio Fede.

In questa segnalazione del Garante pero' c'e' a sua volta un che di fastidioso. Non si fanno processi mediatici in televisione, vero , si fanno nelle aule di giustizia. Ma il Garante Calabro' non si e' sognato minimamente in passato di esprimere uguale parere ,che ne so, per i vari porta a porta di Cogne e nemmeno di Rignano Flaminio (1 intervento su TG5), tormentoni che ci hanno afflitto per lungo tempo. Si e' molto interessato di sms, questo si'. Lo fa ora pero', meglio tardi che mai.

Calabro' e' un poeta e si sa i poeti smarriscono il senso della realta' pratica. Cosi' la gente comune, con nulla di straordinario se non il destino di finire in un evento tragico ben piu' grande di lui e' ignorata. La gente di potere no, a loro l'attenzione non manca. Giusto, la cosa pubblica va tutelata, il pluralismo dell'informazione e la parcondicio vanno tutelate. E il Garante le tutela.

Prendiamo,insisto, la vicenda di Europa7, vincitrice di regolare gara d'appalto indetta dallo stato italiano e scippata a favore di Rete4. Che fa Calabro' garante delle comunicazioni ? Niente, per lui fino ad oggi tutto era OK, anche perche' europa7 praticamente non esiste, gli sms si'. Fino ad oggi, perche' e' da ieri che la corte di giustizia Europea non ha emesso una sentenza. Si interessa di comunicazioni, di telefoni e quant'altro , ma non dice una cippa su una palese illegalita'. Il poeta non vede la trave, fino ad oggi. Che non faccia parte delle sue competenze? Non so.

Incredibile ?.. no, cosi' vanno le cose nel paese dei poeti: si scrive in versi o in punta di penna di atti e circolari, difendendo per lo piu' le benemerenze del potere (quale che sia), i poveri cristi s'impicchino. Sono un po' ingiusto nel caso, lo so, perche' a parte la faziosita' Santoro per me resta un buon giornalista. Ce ne vorrebbero altri cosi', non meno di cosi'.


Una sola osservazione sulla puntata di Anno0 dedicata a Cuffaro, presidente dimissionario della Regione Sicilia.
Cuffaro e' sicuramente una persona rispettabile (condannato pero' in I grado), innocente fino al III grado come tutti quelli che spesso al III grado non ci arrivano per ritardi della giustizia o per sanatorie.
Pero' da Santoro si e' appreso, per sua bocca negli atti, che lui quei mafiosi che incontrava; e che si', lo sapeva che erano mafiosi. Un uomo politico, di cui l'UDC non vede nessun ostacolo perche' si presenti alle prossime elezioni, dice si' che lui quei mafiosi a cui si rivolgeva per ottenere o dare favori sapeva essere tali.
Non so, a me parrebbe un dato sufficiente per fargli cambiare mestiere, una cosa inopportuna. A molti pare di no. Nel suo partito ovviamente, a cui quei voti macchiati, nella contingenza elettorale, vanno benissimo visto che c'e' una legge italica che dice: se l'acqua e' sporca per pulirla prima occorre immergersi
Gia' solo per sapere questo, di fronte ad altre cose, magari fastidiose, Anno0 valeva ieri un intero attento ascolto.

Notiza e Biografia di Calabrò
www.corriere.it/cronache/08_febbrai...ro_22ebecf6-d0b4-11dc-828e-0003ba99c667.shtml
www.agcom.it/intro_/presid_calabro.htm
http://it.wikipedia.org/wiki/Corrado_Calabrò

Topic sul V-Day del 25 Aprile 2008
www.investireoggi.it/forum/25-aprile2008-iniziativa-popolare-per-la-libera-informazione-vt31617.html
 
Zen lento ha scritto:
"Michele Santoro ha violato il pluralismo", cosi' dice il garante riferendosi a tre puntate di AnnoO sul caso mastella, sulla riforma TV, e sul caso Forleo. "In televisione - ha spiegato Calabrò - il processo, lo pseudo processo o la mimesi del processo non si possono fare. L'informazione deve essere equilibrata, obiettiva e deve garantire il contraddittorio senza anticipare giudizi su questioni ancora subiudice"


I poeti, tranne rari casi, sono degli spiantati. Non e' una legge , questa e' storia. Ci sono politici che scrivono poesia e politici che le recitano in Parlamento per trasmettere le loro accorate, sofferte (sic!) dimissioni, per ammantare la loro pochezza.
Poi ci sono magistrati, avvocati, psichiatri che scrivono poesia in Italia.
Nella patria di Dante tutto e' poesia, san(t)ita' e navigazione. Corrado Calabro' ha una lunga esperienza in magistratura, in questioni tecnico giuridiche (segui' Moro alla Presidenza del consiglio dei Ministri), in diritto amministrativo.

Anche Corrado Calabro' (laurea in giurisprudenza a Messina 110L) , presidente dell'Autority delle Comunicazioni, e' poeta, ha scritto molto. Partecipa a salotti, pubblica libri letterari, ha ricevuto lauree Honoris Causa all'estero. Scrivere e' un buon lasciapassare. Prima di scrivere naturalmente occorre saper leggere e certo Corrado Calabro' sa leggere oltre che scrivere.

Con tempismo straordinario Calabro' ,Presidente Agcom, oggi tira le orecchie a Michele Santoro. E' di parte Santoro e non mantiene la dovuta equidistanza , fa processi in televisione. Indubbio che Santoro sia sopra le righe spesso, e che a volte sia fastidiosamente fazioso. Indubbio. Come Emilio Fede.

In questa segnalazione del Garante pero' c'e' a sua volta un che di fastidioso. Non si fanno processi mediatici in televisione, vero , si fanno nelle aule di giustizia. Ma il Garante Calabro' non si e' sognato minimamente in passato di esprimere uguale parere,che ne so, per i vari Porta a Porta di Cogne e nemmeno di Rignano Flaminio (1 intervento su TG5), tormentoni che ci hanno afflitto per lungo tempo.
Si e' molto interessato di sms, questo si'. Lo fa ora pero', meglio tardi che mai.

Calabro' e' un poeta e si sa i poeti smarriscono il senso della realta' pratica. Cosi' la gente comune, con nulla di straordinario se non il destino di finire in un evento tragico ben piu' grande di lui e' ignorata. La gente di potere no, a loro l'attenzione non manca. Giusto, la cosa pubblica va tutelata, il pluralismo dell'informazione e la parcondicio vanno tutelate. E il Garante le tutela.

Prendiamo, insisto, la vicenda di Europa7, vincitrice di regolare gara d'appalto indetta dallo stato italiano e scippata a favore di Rete4. Che fa Calabro' garante delle comunicazioni ? Niente, per lui fino ad oggi tutto era OK, anche perche' europa7 praticamente non esiste, gli sms si'. Fino ad oggi, perche' e' da ieri che la corte di giustizia Europea non ha emesso una sentenza. Si interessa di comunicazioni, di telefoni e quant'altro, ma non dice una cippa su una palese illegalita'. Il poeta non vede la trave, fino ad oggi. Che non faccia parte delle sue competenze? Non so.

Incredibile ?.. no, cosi' vanno le cose nel paese dei poeti: si scrive in versi o in punta di penna di atti e circolari, difendendo per lo piu' le benemerenze del potere (quale che sia), i poveri cristi s'impicchino. Sono un po' ingiusto nel caso, lo so, perche' a parte la faziosita' Santoro per me resta un buon giornalista. Ce ne vorrebbero altri cosi', non meno di cosi'.


Una sola osservazione sulla puntata di Anno0 dedicata a Cuffaro, presidente dimissionario della Regione Sicilia.
Cuffaro e' sicuramente una persona rispettabile (condannato pero' in I grado a 5 anni), innocente fino al III grado come tutti quelli che spesso al III grado non ci arrivano per ritardi della giustizia o per sanatorie.
Pero' da Santoro si e' appreso, per sua bocca negli atti, che lui quei mafiosi che incontrava; e che si', lo sapeva che erano mafiosi. Un uomo politico, di cui l'UDC non vede nessun ostacolo perche' si presenti alle prossime elezioni, dice si' che lui quei mafiosi a cui si rivolgeva per ottenere o dare favori sapeva essere tali.
Non so, a me parrebbe un dato sufficiente per fargli cambiare mestiere, una cosa inopportuna. A molti pare di no. Nel suo partito ovviamente, a cui quei voti macchiati, nella contingenza elettorale, vanno benissimo visto che c'e' una legge italica che dice: se l'acqua e' sporca per pulirla prima occorre immergersi
Gia' solo per sapere questo, di fronte ad altre cose, magari fastidiose, Anno0 valeva ieri un intero attento ascolto.

Notiza e Biografia di Calabrò
www.corriere.it/cronache/08_febbrai...ro_22ebecf6-d0b4-11dc-828e-0003ba99c667.shtml
www.agcom.it/intro_/presid_calabro.htm
http://it.wikipedia.org/wiki/Corrado_Calabrò

Topic sul V-Day del 25 Aprile 2008
www.investireoggi.it/forum/25-aprile2008-iniziativa-popolare-per-la-libera-informazione-vt31617.html

da quel che è emerso
Cuffaro sarà capoLISTA dell'UDC per il senato alle prossime elezioni

naturalmente BOTTIGLIONE nulla ha da dire.... troppo fiasco dè vin?
 
Le sottolineature sono del sottoscritto


Dopo il "preannuncio di richiamo" dell'agcom
la replica di michele santoro

“Dopo la messa in stato d’accusa di Luigi De Magistris e Clementina Forleo era facile prevedere che sarebbe toccato ad Annozero.
Il Presidente dell'Agcom ha scelto per il suo intervento nei confronti della nostra trasmissione un nuovo tipo di provvedimento, non previsto dalla legge, il “preannuncio di richiamo”, che si traduce in una censura pubblica, generica ed immotivata, quanto profondamente ingiusta.
Questo modo di agire non sembra conforme alle regole di correttezza cui il Presidente ritiene di poter fare riferimento.
Ribadisco di non aver violato alcuna regola e preannuncio a mia volta che non avrò difficoltà a respingere in ogni sede competente questo strumentale attacco al mio operato.
Quanto alla regola del contraddittorio, tirata in ballo a sproposito, devo ricordare, per amore di obiettività, che cinque degli otto commissari dell’Agcom sono ex parlamentari e uno era il capogruppo di un partito al Consiglio comunale di Bologna.
La nomina del consiglio dell’Agcom è il risultato di una lottizzazione che prevede quattro membri di centrodestra e quattro di centrosinistra. Uno dei membri designati dal centrosinistra è un ex deputato dell’Udeur. Lascio al pubblico la valutazione sui criteri che hanno ispirato questo richiamo e sul perché esso sia stato formulato”.

Michele Santoro
1 Febbraio 2008


www.annozero.rai.it/R2_HPprogramma/0,,1067115,00.html
 
Zen lento ha scritto:
Prendiamo,insisto, la vicenda di Europa7, vincitrice di regolare gara d'appalto indetta dallo stato italiano e scippata a favore di Rete4. Che fa Calabro' garante delle comunicazioni ? Niente, per lui fino ad oggi tutto era OK, anche perche' europa7 praticamente non esiste, gli sms si'. Fino ad oggi, perche' e' da ieri che la corte di giustizia Europea non ha emesso una sentenza. Si interessa di comunicazioni, di telefoni e quant'altro , ma non dice una cippa su una palese illegalita'. Il poeta non vede la trave, fino ad oggi. Che non faccia parte delle sue competenze? Non so.

Balle.... rete 4 non occupa nessuna rete di altre società leggi bene e il sistema dello stato che non va, la corte Europea ha condannato lo stato Italiano e non mediaset
Nei giornali almeno in alcuni che raccontano il 10 % di verità non sinistri s' intende, pubblicano la sentenza e rete 4 non viene nominata........... solo i giornali sinistri per odio verso il Berlusca pubblicano cazzate.

IL CASO - Il caso Europa 7 risale al 1999, quando l'emittente tv ha ottenuto dalle autorità italiane competenti un'autorizzazione a trasmettere a livello nazionale in tecnica analogica, ma non è mai stata in grado di trasmettere in mancanza di assegnazione di radiofrequenze. Il giudice amministrativo, ricorda la Corte Ue nella nota diffusa a Bruxelles, ha respinto una domanda di Europa 7 di accertamento del diritto ad ottenere l'assegnazione delle frequenze, nonchè il risarcimento del danno subito. Il Consiglio di Stato, dinanzi al quale pende attualmente la causa, ha interrogato la Corte di giustizia Ue sull'interpretazione delle disposizioni previste dal diritto comunitario per i criteri di assegnazione di radiofrequenze al fine di operare sul mercato delle trasmissioni tv.[/b]

ALLA FACCIA DI GENTILONI CHE VOLEVA NAZIONALIZZARE MEDIASET , ECCO SOTTO LA SENTENZA :lol:

Tv, la Corte Ue dà ragione a Europa 7
Il sistema di assegnazione delle frequenze non rispetta il diritto comunitario


BRUXELLES - La Corte europea di giustizia ha condannato, oggi a Lussemburgo, il regime italiano di assegnazione delle frequenze per le attività di trasmissione televisiva, nella sentenza sulla causa che opponeva l’emittente privata Centro Europa 7 al Ministero delle Comunicazioni.

Secondo la Corte il regime di assegnazione delle frequenze non rispetta il principio della libera prestazione dei servizi e non segue criteri di selezione obiettivi, trasparenti, non discriminatori e proporzionati.

ECCO LA SENTENZA

Secondo la Corte: «L'applicazione in successione dei regimi transitori strutturati dalla normativa a favore delle reti esistenti ha avuto l'effetto di impedire l'accesso al mercato degli operatori privi di radiofrequenze. Questo effetto restrittivo è stato consolidato dall'autorizzazione generale, a favore delle sole reti esistenti, ad operare sul mercato dei servizi radiotrasmessi. Tali regimi hanno avuto l'effetto di cristallizzare le strutture del mercato nazionale e di proteggere la posizione degli operatori nazionali giá attivi su questo mercato». Il giudice del rinvio sottolinea che «in Italia il piano nazionale di assegnazione per le frequenze non è mai stato attuato per ragioni essenzialmente normative, che hanno consentito agli occupanti di fatto delle frequenze di continuare le loro trasmissioni nonostante i diritti dei nuovi titolari di concessioni. Le leggi succedutesi, che hanno perpetuato un regime transitorio, hanno avuto l'effetto di non liberare le frequenze destinate ad essere assegnate ai titolari di concessioni in tecnica analogica e di impedire ad altri operatori di partecipare alla sperimentazione della televisione digitale».



MEDIASET: «NESSUN RISCHIO PER RETEQUATTRO» -

La sentenza della corte di giustizia Ue che definisce «contrario al diritto comunitario» il regime italiano di assegnazione delle frequenze tv «non può comportare alcuna conseguenza sull'utilizzo delle frequenze nella disponibilità delle reti Mediaset». Lo dichiara l'azienda in una nota diffusa poco prima dell'ufficializzazione della posizione della corte, anticipata oggi da alcuni giornali.
«Il giudizio cui la sentenza si riferisce riguarda infatti esclusivamente una domanda di risarcimento danni proposta da Europa 7 contro lo Stato italiano e non può concludersi in alcun modo con pronunce relative al futuro uso delle frequenze», «Quanto all'insinuazione che retequattro occuperebbe indebitamente spazi trasmissivi a danno di europa 7», aggiunge, «Mediaset ribadisce che Retequattro è pienamente legittimata all'utilizzo delle frequenze su cui opera. Quindi nessun rischio per Retequattro».
 
Cip1, non ti affaticare con i copia e incolla e soprattutto con le battute cretiiine che spargi qua e la'a casaccio.

Europa7 ha vinto una regolare gara, Rete4 non ha mai avuto la concessione, se non di fatto.
Doveva sloggiare su sentenza nel 2002 e tutti ricordiamo bene l'agitazione di Fede e la legge Gasparri del 2003 oltre che questo:
www.key4biz.it/News/2002/11/21/Media/Rete_4_sul_satellite_entro_il_2003.html

Lo stesso Calabro' dell'autority delle comunicazioni spartita tra partiti, nel suo cerchiobottismo, oggi dice questo:
www.corriere.it/cronache/08_febbrai...ro_22ebecf6-d0b4-11dc-828e-0003ba99c667.shtml

Ultimo capoverso riguardante la Gasparri in fondo alla pagina, te lo indico perche' tu non hai voglia di leggere e tantomeno di ragionare, sebbene avessi gia' segnalato sopra. Ti limiti a provocazioni senza sugo.

Che poi Rete4 , come dice Mediaset, resti' dove sta e paghi un indennizzo e' cosa probabilissima, ma la sua posizione e' stata fortemente illegale. Lo stesso Presidente di Europa4 reclama ora solo le frequenze, un indennizzo (a spese dello stato) e non gli ne frega una cippa di rete4. Invece interessava moltissimo agli altri di non avere un rompiscatole.
Europa7 aveva tutti i diritti, come una lunga giurisprudenza e la semplice ragionevole deduzione dimostrano. E non essendo di Berlusconi anche i sassi sanno che un nuovo player al di fuori del duopolio (monopolio dal 2001 al 2006) dava fastidio.

Tanto dovevo ai 4 gatti che leggono questo topic, ma se tu Cip1 smetti di rompere con i tuoi maroni ideologici e provocatori farai un sacco di bene a tutti. Quanto meno al webmaster che si ritrova , anche per queste ed altre sortite, un forum ormai asfittico e quasi morente.
 
cip -1

Zen lento ha scritto:
Cip1, non ti affaticare con i copia e incolla e soprattutto con le battute cretiiine che spargi qua e la'a casaccio.

Europa7 ha vinto una regolare gara, Rete4 non ha mai avuto la concessione, se non di fatto.
Doveva sloggiare su sentenza nel 2002 e tutti ricordiamo bene l'agitazione di Fede e la legge Gasparri del 2003 oltre che questo:
www.key4biz.it/News/2002/11/21/Media/Rete_4_sul_satellite_entro_il_2003.html

Lo stesso Calabro' dell'autority delle comunicazioni spartita tra partiti, nel suo cerchiobottismo, oggi dice questo:
www.corriere.it/cronache/08_febbrai...ro_22ebecf6-d0b4-11dc-828e-0003ba99c667.shtml

Ultimo capoverso riguardante la Gasparri in fondo alla pagina, te lo indico perche' tu non hai voglia di leggere e tantomeno di ragionare, sebbene avessi gia' segnalato sopra. Ti limiti a provocazioni senza sugo.

Che poi Rete4 , come dice Mediaset, resti' dove sta e paghi un indennizzo e' cosa probabilissima, ma la sua posizione e' stata fortemente illegale. Lo stesso Presidente di Europa4 reclama ora solo le frequenze, un indennizzo (a spese dello stato) e non gli ne frega una cippa di rete4. Invece interessava moltissimo agli altri di non avere un rompiscatole.
Europa7 aveva tutti i diritti, come una lunga giurisprudenza e la semplice ragionevole deduzione dimostrano. E non essendo di Berlusconi anche i sassi sanno che un nuovo player al di fuori del duopolio (monopolio dal 2001 al 2006) dava fastidio.

Tanto dovevo ai 4 gatti che leggono questo topic, ma se tu Cip1 smetti di rompere con i tuoi maroni ideologici e provocatori farai un sacco di bene a tutti. Quanto meno al webmaster che si ritrova , anche per queste ed altre sortite, un forum ormai asfittico e quasi morente.


chi è il mandante? Non posso pensare che abbia scelto, come lavoro, cinguettare da un topic e l'altro per bloccare qualsiasi tipo di discussione intelligente con le sue osservazioni degne di Montecitorio. Almeno i deputati sono pagati per dire cavolate e lui?
 
Il ricorso di Europa 7 é del 1999 (in pieno governo di sinistra) e fa riferimento al digitale.... che ci azzecca Mediaset e Berlusconi e rete 4?

Ma andatevi a nascondere...
e mi raccomando continuate a raccontar palle, ma non lamentatevi poi se non riuscite a battere Berlusconi.

la gente non é mica scema.

il vostro successo é inversamente proporzionale alle balle che raccontate.

:lol:
 
Ma danno fastidio ed è per loro controproducente,
il tono sarcastico ,di sufficenza con cui le dicono.
Santoro è un maestro in questo......
con l'aggiunta di un pizzico di alterigia che porta
chi non la pensa come lui a trovarsi sottotono e
il più delle volte deriso dal pubblico............ :D :D :D
 
Ovviamente Calabrò, censura Santoro per ben 4 puntate..ma non solo non lo sottopone alla disciplinare nemmeno appioppa alla RAI nessuna multa, per il caso..

mentre 200 mila euro per Mediaset, per un tg riportante i fatti di Rignano (e non si sa per qual motivo)

e per par condicio

100 mila euro a RAi 3 per aver trasmesso un qualcosa circa i soldati bambino

Bah
L'Italia paese dei misteri

:P

p.s.
hai un messaggio privato ocramwall
 
[center:8be01a5841]L'indipendenza dell'Agcom[/center:8be01a5841]


In Europa ci sanzionano perché non siamo trasparenti e obiettivi nell’informazione e non rispettiamo le regole di una corretta informazione.

Guardate in Italia cosa succede: una trasmissione, Annozero, ha raccontato i fatti che hanno coinvolto il governatore della Sicilia Cuffaro, condannato a 5 anni di carcere per aver favorito dei mafiosi, una condanna seppur in primo grado che la legge prevede la sospensione, tanto che si è dovuto dimettere.

Un fatto gravissimo, un presidente della regione che viene condannato per aver favorito dei mafiosi qualcuno lo deve raccontare.
Lo hanno raccontato un po tutti, ma tutti per far vedere con quanta dignità dopo la condanna offriva cannoli, meno Annozero, che invece ha raccontato chi è questo personaggio.

Apriti cielo, ma non apriti cielo non contro Cuffaro per quello che ha combinato, ma contro la trasmissione che lo ha raccontato.

Addirittura, subito dopo sono partiti degli esposti verso l’organo di controllo del servizio pubblico, che si chiama “Autorità per le garanzie nelle comunicazioni” (Agicom).
24 ore dopo l’Agcom ha già punito Santoro e la trasmissione Annozero dicendo che non è stato obiettivo e che deve riparare il danno.

Quale danno? Viene da chiedersi “ma cos’è questa grande autorità delle comunicazioni? Chi sono questi personaggioni?”

L’autorità per le comunicazioni è un’autorità che viene nominata dal sistema dei partiti, nel 2002 era stata nominata sotto il governo Berlusconi, e soprattutto ci vanno persone che sono legate al sistema dei partiti.
In definitiva mi pare proprio che più di giudice sia un controllore che viene nominato dal controllato affinché nessuno disturbi il manovratore.

Questa è la verità.

Voglio avere rispetto verso le autorità, però ci vuole indipendenza anche da parte loro, perché un’autorità per le comunicazioni che prende una decisione di questo genere nei confronti di una trasmissione soltanto perché racconta i fatti, si ha la certezza che lo scopo non sia quello di dare pari opportunità, ma sia quello di impedire che i cittadini conoscano i fatti.

Permettete anche a me di dare un’informazione su chi sono i componenti di questa autorità, poi giudicate voi.

Presidente è Corrado Calabrò, che ha già spiegato che si è mosso in base ad esposti, cioè qualcuno ha fatto un esposto se no non si muoveva, ma chi ha fatto l’esposto?

Sempre dei politici.

Da chi vengono nominati?
Dal sistema politico.
Chi è Calabrò?

E’ del Tar Lazio, ma non è solo un magistrato: lo ha indicato il vice-premier Fini, è calabrese e ha 73 anni, è stato capo della segreteria di Aldo Moro, ha fatto parte di una dozzina d’incarichi ministeriali come capo di gabinetto all’industria, al bilancio, all’agricoltura, all’istruzione e alla sanità.

Un uomo che è stato sempre al servizio delle istituzioni, cioè che ha conosciuto un mondo politico enorme.
E’ amico di Maccanico, ma anche di Corrado Carnevale, il famoso giudice “ammazza-sentenze” come dice Travaglio quando racconta chi è questo signore.

Calabrò sicuramente è una persona perbene, certo ha fatto parte di vari organismi, e insieme a lui hanno deciso anche vari commissari.

Lo aiutano in questo lavoro Giancarlo Innocenzi, era dirigente Fininvest e sottosegretario di Forza Italia: ma come?

Questa è un’autorità e di questa fa parte un membro che viene da una struttura di partito, addirittura da una struttura da un’attività di quel genere?

C’è anche un certo Enzo Savarese, anche lui un ex deputato di AN, ex dirigente Alitalia. Chi fa parte di questo gruppo di giudici che hanno detto che Santoro non poteva raccontarci nulla su Cuffaro c’è anche un certo Gianluigi Magri, ex sottosegretario UDC.

Trovassimo qualcuno che sia della cosiddetta “società civile”.

Poi “grazie a Dio” c’è Nicola D’Angelo, che è stato capo di gabinetto di Maccanico e capo ufficio legislativo di Fassino alla Giustizia.
C’è anche un certo Michele Lauria, ex senatore della Margherita.

Uno per ogni partito “non fa male a nessuno”, ma a proposito non poteva non esserci l’Udeur: Roberto Napoli, medico chirurgo, esperto in comunicazioni evidentemente, ex senatore Udeur.

Ma non è che questo sia un luogo più d’ex o di qualche trombato di troppo?

Poi c’è Sebastiano Sortino, un tecnico di livello come lo è Calabrò, con un passato di direzione della federazione editori e grande esperto di pubblicità.

Dimenticavo la Lega: Stefano Mannoni, editorialista del Foglio e de Il Giornale, indicato appunto dalla Lega, noto per aver appoggiato le peggiori leggi vergogna, come quelle poi fatte a pezzi dalla consulta.

A proposito, questo Mannoni è quello che, uscita la sentenza della corte di giustizia su Europa7, ha fatto un articolo su Il Giornale in cui ha detto che non ha sbagliato chi non ha dato le licenze ad Europa7, ma la corte di giustizia europea.

Chiaro il concetto?

Morale della favola: chi controlla i controllori, ma chi nomina i controllori?
Se a nominare i controllori sono il sistema dei partiti, e ogni partito ci mette il suo, di destra e di sinistra, indipendentemente dalla buona fede dei singoli partecipanti, è una Casta che si chiude.

Si ha l’impressione che qualcuno voglia informare in un modo diverso i cittadini, vuole far conoscere l’altra verità, quella che piace ai partiti, quello che piace alla Casta.

Ci si chiude, scatta un organismo che condanna chi fa il proprio dovere.
E’ successo in materia di giustizia con i vari De Magistris, Forleo e altri, succede con l’informazione, per questa informazione che vuole essere libera a tutti i costi, e succede nella politica per chi come l’Italia dei Valori, per me personalmente, cerca di non farsi condizionare dalle logiche della spartizione e della lottizzazione.

Ecco perché ho l’impressione che dopo questa crisi di governo, nella prossima legislatura, bisogna ritornare al “resistere, resistere, resistere”.


di Antonio Di Pietro
 

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