ai Tedeschi non piace più l'euro (1 Viewer)

tontolina

Forumer storico
COME LA GERMANIA OCCUPA MANU MILITARI LE ISTITUZIONI EUROPEE



La Germania della Merkel ha un desiderio irrefrenabile, e pericoloso, di controllare tutte le più rilevanti istituzioni europee con o tedeschi o persone che possano ricevere l’avvallo germanico.

Prima di tutto permettiamo che solitamente il capogruppo del maggior gruppo in parlamento, in questo caso il PPE, è il candidato al posto di Presidente della commissione. In questo caso dovrebbe essere Manfred Weber, ma la sua figura è stata fortemente contestata dalla Francia di Macron, maggior forza nei liberali, che vorrebbero candidare al suo posto il disastroso Michael Barnier. Berlino ha risposto in modo chiaro: un veto francese ad un tedesco corrisponde ad un veto tedesco ad un francese, con quella simpatica logica di rappresaglia che conosciamo. Questo mette in forse Weber, che non ha l’appoggio del Spd tedesco, ma non un altro popolare tedesco, Merkel in testa, altrimenti “Si rischia di bloccare il quadro finanziario, 2021 – 2027”, come dice Liberation, di cui la Germania è il maggior contributore. Un ricatto neppure leggero.

Nella partita sulla BCE i tedeschi hanno messo in chiaro che vogliono essere del gioco, e come protagonisti, con la figura di Jens Weidmann, governatore della Buba. Il tedesco non è particolarmente caro ai governatori dei paesi più deboli, ma la Germania si chiede come mai dopo un olandese, un francese ed un italiano non ci possa essere un tedesco. In questa direzione sono da leggere le scuse di Weidmann a Draghi sulla sua testimonianza di fronte alla corte costituzionale tedesca sulle operazioni OMT.

Se poi allarghiamo sguardo abbiamo che:

– la Banca Europea degli Investimenti è a guida tedesca;


- il MES ha un direttore generale tedesco


– nel Parlamento Europeo il direttore generale ed il suo aiuto son tedeschi


– il segretario della Commissione è tedesco


– nell’importante commissione che coordina i lavori parlamentari 2/3 dei direttori sono tedeschi


– la direttrice dei servizi europei di azione esterna, una specie di ministero degli esteri, è tedesca.


I somma la Germania è stata molto abile nell’infiltrare i suoi uomini ad ogni livello della burocrazia, ed ora si giocano le partite grosse. La Francia, che pensava di vivere all”ombra del leone, rischia di esserne schiacciata.
 

tontolina

Forumer storico
L'austerità teutonica - ma è un bene per l'Area Euro o no?
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“Quando accettiamo che i tassi di interesse contano, torniamo in un mondo in cui si pone il solito secolare trade-off fra politica monetaria e politica fiscale. In teoria non le si potreebbe avere entrambe accomodanti”
Mi sembra smentito dai fatti e con risultati assolutamente positvi dagli USA dove:
La politica monetaria è tuttora assolutamente espansionistica - anche se in misura progtressivamente minore rispetto al culmine del QE e tassi a zero - perché comunque i tassi di interesse (fed Fund) sono inferiori al tasso di inflazione (vedi grafico sotto) ed al tasso di crescita nomilale del GDP;

La politica fiscale, lo sappiamo bene, con Trump è tornata ad essere usata con forza in ottica ultra espansiva.

Quindi oltre oceano si stanno usando tutte le armi per sostenere il ciclo e, meraviglia delle meraviglie, l’inflazione non riparte, anzi, ci sono segni chiari di deflazione che stanno spingendo la FED a diventare di nuovo ultra accomodante.

Un altro chiaro esempio è il Giappone dove + Defict pubblico e + espansione monetaria convivono senza creare tensioni, tanto che lo Yen è considerata ancora safe even.

L’Europa avrebbe tutte le caratteristiche necessarie per potersi permettere una significativa manovra anticiclica usando entrambe le armi, ma non lo fa per delle regole assurde, lato poltica fiscale, che si è data fin dall’inizio, regole ancora di più rafforzate, in senso pro-ciclico, dopo la crisi greca.
Anche coloro - Germania, Olanda, Austria - che, rimanendo all’interno di queste regole, avrebbero molto spazio per fare politica fiscale espansiva, non lo fanno e continuano ad affidarsi all’Export!
Ma la cosa peggiore è che hanno imposto questa visione a tutto il resto dell’Euro Area, con il risultato che adesso un Intero Continente deve affidarsi alla crescita di Consumi ed Investimenti del Resto del Mondo per crescere un po’ tramite l’Export netto!
 

tontolina

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Meglio morire austeri, ed ordoliberisti, che vivere: le contraddizioni dell’agricoltura tedesca

Meglio morire austeri, ed ordoliberisti, che vivere: le contraddizioni dell’agricoltura tedesca






Oggi sul quotidiano tedesco SZ è stato pubblicato un interessante articolo sullo stato dell’agicoltura tedesca. Il senso, che cerchiamo di condensarvi, è il seguente:

  • La Germania produce in modo intensivo molta più carne suina, bovina ed avicola di quanto avrebbe bisogno per il proprio sostentamento;
  • la produzione avviene con metodi fortemente intensivi che inquinando il terreno, con le falde acquifere che presentano sempre più tracce di nitrati;
  • questa sovrapproduzione avviene per poter esportare importanti quantità di carne all’estero. In altri articoli, ad esempio, avevamo testimoniato come la Cina stia comprando importanti quantità di carne tedesca a fronte del problema della Febbre Suina che sta falciandone gli allevamenti.
Tutto questo avviene in una situazione in cui la sostenibilità ecologica è oltre il limite, per i nitrati ed le enormi quantità di letame da gestire (e dimenticano il glifosato….). Nello stesso tempo sta saltando anche la sostenibilità sociale, con il 18% delle aziende produttrici di bestiame da carne chiuse dal 2010 al 2018, ed il 28% di quelle produttrici di latte, quelli suini si sono dimezzati dal 2007.

Quindi la Germania si lamenta di una produzione eccessiva, diretta all’export, inquinante ed antiecologica, controsenso per un settore che dovrebbe vivere in simbiosi con la natura, e pure si lamenta della “Mancanza di fondi” per cambiarla e fare un passo avanti. Osservazioni azzeccate, ma scandalose perchè sono, in realtà , figlie dello stesso sistema che proprio la Germani desidera.

Quando punti tutto sul surplus commerciale per creare non ricchezza (cioè spesa dei cittadini) ma crediti, segno di potenza mercantilistico, non puoi stupirti se questo criterio viene applicato anche all’agricoltura, stravolgendone le basi ecologiche e sociali. Lo hai voluto tu , e con il sistema puramente liberoscambista non puoi più tornare indietro e devi essere “Competitivo” al ribasso con economie che partono con costi base più bassi, come la Romania, oppure chiudere. Quando fai della riduzione del debito un mantra a qualsiasi costo, perchè il pubblico deve essere ucciso, non devi lamentarti se i privati non hanno i fondi di conversione del sistema, perchè lo hai voluto tu, evitando ogni contributo ed investimento pubblico in nome del libero mercato.

Ricordarsi adesso che l’agricolutra dovrebbe essere “Biologica”, termine che contiene tutto ed il contrario di tutto, sembra solo una furba operazione di marketing fatta per far vendere la prossima salciccia industriale più cara. Bisogna ripensare completamente il sistema produttivo e rivedere il concetto di “Mercato assoluto padrone”, perchè se il Mercato è padrone totale siamo noi ad essere schiavi e ad avviarci, mestamente , verso l’estinzione.
 

tontolina

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tontolina

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ai tedeschi non piacciono gli italiani ma PIACE l'ORO DEGLI ITALIANI!
Piano B della Germania per farsi pagare i debiti Target 2: L'oro degli italiani
 

tontolina

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CONDIZIONI NAZISTE O DA SCHIAVITU’: Il Coronvirus rivela la realtà del lavoro in molte fabbriche tedesche

Quello che è successo a Rheda-Wiedenbrück, con l’esplosione di un grosso focolaio di Coronavirus legato alla presenza della grande macello del gruppo alimentare Tonnies, dove ci sono stati, a lunedì, 1.553 lavoratori colpiti su 6.650 lavoratori, cioè il 22%, con una diffusione tale che si parla di chiusura del distretto di Gütersloh, nella Renania Nord Westfalia (NRW).
L’epidemia si è diffusa fra i dipendenti ed i loro familiari in modo rapidissimo, soprattutto perchè sono state rivelate condizioni lavorative contrattuali durissime.
Un programma di approfondimento ha rivelato contratti che ricordano, sinceramente, quelle imposte dalla condizione Todt ai lavoratori deportati in epoca nazista: lavoratori con contratti forniti da agenzie interinali che si trattengono importanti fette di stipendio per il pagamento di servizi che dovevano andare a questi lavoratori e che non gli sono stati forniti, come ad esempio adeguati alloggi: infatti i lavoratori a contratto non solo non avevano spesso una camera, ma neppure un letto in cui dormire e finivano per condividere lo stesso giaciglio, a turno! Roba appunto da “Organizzazione Todt”, non da stato occidentale, ma, nonostante questo, nel settore della carne non esistono nè consigli di fabbrica nè comitati di controllo con partecipazione sindacale.
Anche all’interno del macello, uno dei più grandi della Germania le condizioni di sicurezza erano talmente basse che un esperto del problema ha detto che “Lavorarci è pericoloso per la vita stessa degli operai”.


Tonnies è una società personale e famigliare che si è sviluppata nel tempo in un grande gruppo, ma viene gestito ancora con idee e metodi da azienda famigliare.
Il settore della lavorazione della carne è stato problematico quasi ovunque nella crisi Covid, a causa delle condizioni ambientali fredde ed umide, la grande presenza di materiale organico e condizioni di lavoro che spesso richiedevano agli operai di lavorare spalla a spalla hanno condotto alla chiusura decine di stabilimenti negli USA.
Se aggiungiamo poi condizioni da semi schiavitù, allora questo non può che peggiorare. Soprattutto consideriamo che queste aziende fanno una concorrenza sleale alle nostre aziende, strettamente controllate dalle ASL; ma che rischiano di finire sotto il mirino dei Verdi tedeschi per colpa di Tonnies. Così verranno danneggiate 2 volte.
 

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