Alitalia, oltre alla demagogia, la destra ha idee?

comunque sta storia finira' male..

air france si defilera'
berlusgnao alla fine , dopo le elezioni dira' che non e' stato in grado di fare la cordata perche' non gli e' stato possibile vedere i conti di alitalia ecc.ecc.

alitalia fallira' e sui cocci, airone si comprera' al fallimento i vettori, e quello che gli fa comodo.

perche' purtroppo e per fortuna, non si puo' rcapitalizzare con i soldi dello stato.

faremo una figura da cioccolatai in europa, e ci faremo ulteriormente ridere dietro...

se come penso berlusconi al senato non vincera', finalmente sara' la fine politica di questo piazzista di aria fritta.
 
Vorrei richiamare la questione della "diligence" che é basilare per comprendere tutta la vicenda ed i "contorni politici"

Ne sarete senz'altro a conoscenza, rispolveriamo comunque il principio...

Due diligence

Il termine, mutuato dalla terminologia anglosassone, può essere definito come quell’attività organizzata finalizzata alla raccolta e alla verifica di informazioni di natura patrimoniale, finanziaria, economica, gestionale, strategica, fiscale ed ambientale relativamente ad un'azienda oggetto di acquisizione o possibile acquisizione in modo da ottenere come risultato finale una fotografia particolareggiata della realtà in esame. Si tratta in altre parole di un'indagine volta alla conoscenza di una società target, focalizzata sulla rilevazione di fattori critici di successo, di punti di forza e di debolezza e, in particolare, di eventuali rischi che potrebbero compromettere la creazione di valore per l'investitore.

Air France esercita (e continua ad esercitare) la due diligence IN ESCLUSIVA su Alitalia da 5 mesi, cosa negata a Toto per esempio (che come sappiamo é ricorso al Tar, perdendolo), ciò che DUNQUE contraddistingue l'azione prodiana, é l'ESCLUSIVITA' della trattativa con Air France, mettendo fuori gioco altri pretendenti, anzi escludendoli proprio. ALLA FACCIA DI CHI SOSTIENE CHE L'OFFERTA DI AIR FRANCE FOSSE LA MIGLIORE SUL MERCATO e che nessun'altro si sia mai fatto avanti con proposte piu convincenti

A nessun altro é stato concesso di esercitare la due diligence su Alitalia, ovvero di mettere il naso nei bilanci Alitalia e la verifica di informazioni di natura patrimoniale, finanziaria, economica, gestionale, strategica, fiscale ed ambientale. Chi sarà mai quel pirla che lancia un'offerta su una società a scatola chiusa, senza sapere cosa sta esattamente comprando, a quale prezzo ed a quali costi di gestione e rilancio dell'azienda?
Toto ricorse al Tar del Lazio proprio per ottenere al pari di Air France, il diritto di esercitare la due diligence su Alitalia, che invece é stata concessa solo in esclusiva ad Airfrance.
Ovviamente non avendo diritto alla diligence, Toto non poteva nemmeno rilanciare sull'offerta di Air France.

Forse sono ripetitiva ma é basilare comprenderlo bene.

Certamente che PRODI ha tutto l'interesse di concludere l'affare con Air France prima delle elezioni, verosilmene il prossimo Presidente del Consiglio sarà Berlusconi, il quale non concederà l'esercizio della diligence IN ESCLUSIVA a nessuno e revocherà l'ESCLUSIVITA' ad AirFrance, la quale non verrà messa fuori dal gioco, ma perdendo l'esclusività dovrà competere "liberamente in un libero mercato" con altre cordate.
Il No di Berlusconi ad Airfrance é un No alle condizioni "improponibili" della sua offerta attuale.

Questo lo sa bene sia Prodi che Veltroni. Inutile ora proclamino "se ci sono altri concorrenti si facciano avanti subito", oppure la sparata di Veltroni.." Berlusconi spari i nomi in 48 ore". La cordata si farà avanti solo dopo che sarà revocata l'esclusività della trattativa ad Air France e ci vorrà un pò di tempo, per riaprire la diligence agli altri attori sul mercato.
Nessuno spara offerte senza la verifica sui bilanci.

Con Berlusconi si riapriranno le danze e nulla sarà scontato.

Sul poi perché Prodi voglia proprio regalare Alitalia ad Air France, si possono fare diverse ipotesi. La più plausibile, a mio parere, é che Prodi rispondendo ai soliti poteri forti "trasversali" (ma non troppo) altro non faccia che metter in pratica il piano di riorganizazzione economico- finanziaria europea, decisa dai grossi potetntati europei (ben più in alto di lui insomma ...) che non guardano in faccia a nessuno, tantomeno agli interessi nazionali degli stati membri....

Caro Albatros direi che il piazzista sia proprio Prodi
 
Il vero problema è che la sinistra adesso sta iniziando a cagarsi sotto di brutto perchè consapevole che berlusconi con la sua influenza se vuole qualcosa la può ottenere. Riuscire a risolvere un problema che la sinistra non è riuscita a risolvere in 2 anni, in meno di 2 settimane, sarebbe la fine della campagna elettorale della sinistra e l'ennesima prova dell'incapacita del sinistrato veltrunprodi
 
Rapisarda ha scritto:
quante parole spese per esprimere un unico oggettivo pensiero...


"berlusconi è riuscito a compiere un altro miracolo" !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!


Grazie :up:

l'unico AUTENTICO miracolo sarebbe
.... CONVERTIRE IL RAPY !

:lol:
 
Albatros ha scritto:
perche' in questi giorni di campagna elettorale si sentono le piu' grosse cavolate che un politico possa dire.

e allora si sente un Berlusconi dire L'alitalia la terremo, poi ci ripensa capendo che costa troppo e non si puo' .

un maroni parlare di furto , che l'alitalia deve rimenere in italia e malpensa continuare cosi'.

i fatti sono questi:

alitalia NON puo' essere aiutata ancora dallo stato, la commissione europea e' stata categorica, non si puo', e poi personalmente direi che sarebbe anche ora di darci un taglio con milioni di euro dei cittadini in quel pozzo senza fondo... singolare che i finti liberisti fino a ieri pronti a dire deve fallire, oggi vogliano tenerla.

Alitalia perde ogni giorno milioni di euro e ha soldi per arrivare si e no a giugno di quest'anno , poi c'e il fallimento

L'unica offerta arrivata e' stata quella di Air france , tutti gli altri sono scappati, toto e' stato escluso per mancanza di capacita' industriale, e perche' invece che 1800 posti , voleva lasciarne a casa 3000...

Alitalia per mantenere le rotte su malpensa, spesso semivuote, perde ogni anno 300 milioni di euro.


ora, gradirei che gli illustri geni politici di destra, tanto bravi a parlare , mi dicessero come pensano di fare.

p.s. se quell'altro genio della Moratti, e della Sea , non rinunciano alla causa contro l'abbandono di alitalia da malpensa, la fine e' che air france annulla tutto, e alitalia FALLISCE.

cosi perdiamo sia alitalia, che gli slot malpensa ( i quali in tutti i casi sarebbero presi da subito da altre compagnie..)

la strumentalizzazione di queste vicende , solo per prendere due voti, e' stupida..ma visto che ci siamo e qui ci sono illustri geni finanziari della destra nostrana, gradirei una soluzione da parte loro..
glien'è venuta una un po' furbesca

che si formi una cordata tutta italiana di imprenditori italiani tra cui i figli NANI

poichè però nun tengono una lira... pardon un euro... magari ce l'hanno ma non lo vogliono sganciare
è necessario che lo Stato italiano faccia loro un prestito (insomma vogliono comperare l'alitalia coi sordi dè noialtri ... vogliono far pagare tutto a pantalone e ricevere pure i ringraziamenti come salvatori della patria)


perà vi è da dire che quanto offre AIR France è davvero pochino pochino
sembra più un furto che un'acquisizione
 
Alitalia: Rutelli «tentato» dalla via italiana


Il vicepremier spera in un sussulto dell'imprenditoria nazionale per salvare la compagnia

Ora che Berlusconi rilancia la sua vecchia idea, Rutelli non rivendica il copyright e confida in un «sussulto dell'imprenditoria nazionale» per Alitalia. Nel vice premier albergano sentimenti contrastanti: c'è il desiderio che «Az» resti italiana, e c'è la diffidenza verso il Cavaliere, il timore che la sua mossa sia solo

una «manovra elettorale». «Ma se davvero è in grado di costituire una cordata in tempi brevi, lo faccia. Certo, quando gli sento chiedere un prestito ponte per l'operazione, quando gli sento dire che anche i suoi figli ne potrebbero far parte, mi domando se lui pensi che al governo ci sia gente con gli orecchini al naso». Rutelli non accenna al conflitto d'interessi, si limita a evocarlo. D'altronde non è ora di polemizzare, sebbene sostenga che «la crisi di Alitalia» sia diventata «irreversibile » con Berlusconi a Palazzo Chigi. Avrebbe tanti «rospi da sputare», «penso al modo in cui vennero dirottate molte rotte dall'hub naturale di Fiumicino su Malpensa, che era e resta senza infrastrutture ». «Penso agli imprenditori che mi dicevano di non voler mettere piede in quell'hub ». «Penso alla concorrenza creata proprio dagli altri scali lombardi...». Nessuno però può scagliare la prima pietra, e se si potesse capitalizzare un euro per ogni errore commesso da politici e manager, oggi Alitalia sarebbe in attivo. Invece è stretta tra l'offerta di Air France - che anche Rutelli considera «bassa» - e il rischio di fallimento. A meno che la terza via annunciata da Berlusconi non diventi realtà, «e sarei felicissimo se ci fosse un soprassalto di energie delle forze produttive, finanziarie e industriali italiane», giura Rutelli: «A suo tempo chiesi di investire su Alitalia. "Costituite una cordata - dissi a molti - oppure perderemo la compagnia". Tutti si negarono, non meno dei partner asiatici che pure il governo Prodi cercò con ostinazione. Chissà, oggi che il nodo va sciolto o tagliato, potrebbe esser maturato un sussulto di consapevolezza. Meglio tardi che mai. Sarebbero benvenuti». A patto però che «si tratti di un progetto industriale forte e abbia una partnership internazionale. Perché Alitalia non può ridursi a una compagnia regionale». Niente giochini, «nessuno pensi di far fallire la società. Se la cordata esiste, bene. Altrimenti c'è Air France», che il candidato sindaco di Roma definisce «il male minore ». Ma chi lo spiegherà ai sindacati, ostili al «ricatto» dei transalpini, e al «fronte del nord» che ha compattato addirittura Lega e Confindustria? Il vice premier ritiene che i sindacati «preferiranno trattare con Spinetta, piuttosto che veder saltare tutto per aria», e quanto a Malpensa «c'è ancora lo spazio perché si affermi come hub settentrionale e del traffico business ».

PRIORITA' IL «SISTEMA NAZIONALE» - La priorità è comunque «il sistema nazionale »: «Per un Paese con 60 milioni di abitanti, milioni di imprese, e un flusso turistico formidabile, serve una partnership che tuteli questi interessi e non li pieghi al servizio di un'altra strategia nazionale. In tal senso Air France dà garanzie». Certo, Rutelli ammette che «l'ultima offerta è stata ridimensionata», riconoscendo così il primo errore del governo, che concesse la trattativa in esclusiva ad Air France: «Quello è stato un limite. Sollevai il tema in Consiglio dei ministri, dissi che per le grandi cessioni c'era bisogno di tenere aperta la competizione». AirOne era il competitor, «invece Toto non ebbe nemmeno accesso alla due-diligence ». Rutelli tuttavia precisa che «l'offerta era comunque debole, sia sul piano finanziario, sia priva di un partner internazionale ». Ora la compagnia potrebbe rientrare in gioco, ma serve «chiarezza» per evitare che su una scelta delicatissima si innesti una speculazione elettorale. Epperò è stato il governo a fornire il formidabile assist a Berlusconi. Rutelli lo sa e lo dice: «Sul timing della trattativa e sulla sua gestione politica, è preferibile stendere un pietoso velo». In un solo colpo il governo si è trovato contro Confindustria, i sindacati e i due terzi del Parlamento. In un solo colpo ha procurato un grave danno alla «rimonta» di Walter Veltroni, che è furibondo con il premier e il ministro dell'Economia: «È vero che la partita su Alitalia è durissima - sospira Rutelli - ma l'idea di giocarla mentre è in corso la campagna elettorale, e senza costruire il consenso, è roba da masochisti. Questa non è la vendita di un centro commerciale. Che in aprile si sarebbe votato avrebbero dovuto saperlo anche i ministri che non si candidano alle elezioni». E Padoa Schioppa non poteva non sapere... Francesco Verderami

Francesco Verderami
 
Incredibile quanto sia disinformata Tontolina...

le condizioni poste da Air france per concludere entro il 31 marzo sono:

1.
UN PRESTITO PONTE DI 300 MILA EURO DALLO STATO ITALIANO
2.
LA RINUNCIA DA PARTE DI SEA AL RISARCIMENTO DANNi (OVVERO IL PAGAMENTO DALLO STATO ITALIANO)


:lol: :lol: :lol:

Ora Prodi e Padoa Scoppia sono disposti a fare un prestito ponte di 300 mila euro ad Air France e ci si scandalizza se questo possa altrettanto venir richiesto da una cordata italiana?

ma ci faccia il piacere ci faccia


a proposito per tenerci aggiornati...

Poveri PRODI e PADOA SCHIOPPA,...

Alitalia, smentito Padoa Schioppa.
Il ministro dei trasporti Bianchi: Ci sono soldi per tutto il 2008


:lol:

hanno tutti contro, dal Ministro dei trasporti Bianchi (che sbugiarda Il Padoa Schioppa secondo il quale Alitalia sarebbe a secco e rischia di rimanere a terra senza benzina da un giorno all'altro, da qui l'urgenza di concludere al piu presto con Air France) ... ai sindacati... addirittura Bertinotti.... "Prodi non ponga ultimatum" e consiglia di "discutere" il progetto di Silvio Berlusconi per una cordata italiana che salvi Alitalia......

http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=250059&START=0&2col=

:P
 
Poveri PRODI e PADOA SCHIOPPA,...

Alitalia, smentito Padoa Schioppa.
Il ministro dei trasporti Bianchi: Ci sono soldi per tutto il 2008


:lol:

hanno tutti contro, dal Ministro dei trasporti Bianchi (che sbugiarda Il Padoa Schioppa secondo il quale Alitalia sarebbe a secco e rischia di rimanere a terra senza benzina da un giorno all'altro, da qui l'urgenza di concludere al piu presto con Air France) ... ai sindacati... addirittura Bertinotti.... "Prodi non ponga ultimatum" e consiglia di "discutere" il progetto di Silvio Berlusconi per una cordata italiana che salvi Alitalia......

http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=250059&START=0&2col=

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ed è stata l'ennesima figura di cacca che ha incassato e questa notizia venne già fuori mesi addietro non è una novità
 
(ANSA) - ROMA, 24 MAR - Il segretario generale della Cisl Bonanni sostiene che Lufthansa si sia ritirata dalla corsa per Alitalia perche' Prodi voleva Air France. 'Il presidente Prodi farebbe bene a non menare il can per l'aia perche' sa perfettamente che Lufthansa si e' ritirata perche' la compagnia tedesca conosceva perfettamente di un rapporto suo(di Prodi) con Air France indissolubile, di una sua preferenza, a prescindere, per la compagnia francese', afferma Bonanni, commentando le dichiarazioni del premier su Alitalia.


.
 

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