doncraudio
intellettuale stronzissimo
I dati fanno parte di un grafico interattivo che un giornalista di nome Marcelo Duhalde specializzato in data journalism e originario dell’Oman ha preparato per il Telegraph usando a sua volta i numeri forniti da due pubblicazioni storiche: la prima è l’annuale World Factbook pubblicato dalla CIA nel 2013, la seconda è l’Encyclopedia Britannica. Nel suo specchietto mondiale, si notano subito le differenze per continente: il più longevo è infatti l’Europa, la cui media di vita è di 78 anni, seguito dalle Americhe, con 75 anni, poi Asia con 73, Oceania 72 e Africa 60. Dal grafico si evince anche come sia cambiata la durata media della vita nei secoli: nel neolitico si vivevano circa 20 anni, passati a 30 nel Medioevo, divenuti 52 negli anni Sessanta, 56 negli anni Ottanta e 71 nel 2013. AFRICA, LA MENO LONGEVA - Il gap tra Paesi sviluppati e Paesi di maggiore arretratezza è però sempre più forte: sono decine infatti gli stati che offrono a oggi una qualità della vita e condizioni che portano a una aspettativa sotto ai 60 anni di età, concentrati soprattutto in Africa: si passa dai 49 anni del Sudafrica e del Ciad ai 50 di Guinea-Bissau e Swaziland, salendo poi ai 51 di Zambia e Somalia, ai 52 di Namibia e Nigeria e così via. Nel continente africano la somma degli indicatori di benessere è più positiva solo nei casi di alcuni Paesi settentrionali, come Marocco, Algeria e Libia (con 76 anni di vita media, pari ai Paesi dell’est europeo) e Tunisia (75 anni, come Cina, Ungheria e Serbia).