Alla cortese attenzione di Tashtego

Inspirare ed espirare con energia per 20 volte attraverso la narice sinistra, tenendo la destra saldamente chiusa con il pollice della mano destra. Quindi alternare la narice aprendo la destra, mentre si tiene chiusa la sinistra con il mignolo della stessa mano. Al termine respirare di nuovo a pieni polmoni con entrambe le narici: l’esercizio è ancora più efficace se praticato fuori casa e a contatto con la natura.
 
da seduti si inspira profondamente e poi si tenta di far uscire più aria possibile dal naso con un colpo solo, il più velocemente possibile. Quindi si riprende aria rapidamente e si fa uscire di nuovo con forza. Non si riesce con questa tecnica a espirare tutta l'aria con un solo colpo: la pratica assomiglia a piccoli colpi che partono dalla pancia e fanno uscire l'aria dal naso. La respirazione può apparire superficiale e la sensazione è quella di sentire dei colpetti alla base della nuca e un senso di frescura lungo tutte le vie respiratorie superiori. All’inizio si può partire con soli 30 secondi e si consiglia di non superare in ogni caso i 5 minuti.
Kapalabhati è annoverata tra le tecniche di purificazione del corpo, come descritto nei testi sacri del Gheranda Samhita e Hatha Yoga Pradipika, e di Pranayama (tecniche di respirazione). Grazie a questa pratica si realizza un completo cambio di aria all'interno dei polmoni, si purificano le vie nasali, si ossigenano gli organi interni e si tonifica la fascia addominale. Si ottiene inoltre una maggiore chiarezza mentale.
 
7 modi per rovinarsi la salute (per esempio lavare i denti dopo mangiato)

Meglio aspettare mezz’ora dal pasto. E niente doccia tutti i giorni, si danneggia la pelle. Ecco alcune piccole abitudini quotidiane che potrebbero farci male
(Credit: Tim Pannell/Corbis)

Farsi la doccia tutti i giorni.
Preoccuparsi troppo dell’igiene personale potrebbe andare a discapito della nostra pelle. Ne è convinto Nick Lowe, consulente dermatologo alla Cranley Clinic di Londra. “La maggior parte delle persone si lava troppo”, ha detto. “Utilizzare acqua bollente in combinazione con saponi duri – ha continuato - può privare la pelle dei suoi oli con conseguente secchezza, screpolature e persino infezioni. Per la maggior parte di noi non c’è bisogno di lavarsi accuratamente ogni giorno”. Se poi l’idea di saltare una doccia ci fa orrore, secondo il dermatologo, si può fare se ci assicuriamo che l’acqua sia fredda. Se poi si tende ad avere la pelle secca, gli esperti consigliano di sostituire il sapone tradizionale con un gel da doccia senza sapone o una crema acquosa, una pomata emulsionante che contiene oli di paraffina, acqua e conservanti.
Dormire 8 ore a notte.
La convinzione che farsi otto ore di sonno a notte basterebbe a farci stare bene è una bufala gigantesca. “Ci siamo evoluti – ha spiegato Jim Horne dello Sleep Research Centre della Loughborough University – per avere modelli di sonno molto flessibili e frammentati, tra cui anche il sonnellino diurno”. Non esisterebbe quindi un solo modello giusto da seguire. “Un breve pisolino di 4 o 15 minuti – ha detto l’esperto – può essere efficace come un’ora in più di sonno a notte”. Centinaia di anni fa il sonno veniva diviso nell’arco della giornata. Ci si svegliava addirittura nel pieno della notte. “Questo concetto moderno che svegliarsi nel mezzo della notte è una brutta cosa – ha detto Horne – può effettivamente essere distruttivo per la qualità del nostro sonno. Per esempio se ci si sveglia alle 3 del mattino, si sta in ansia perché non si riesce a dormire. Invece si dovrebbe semplicemente alzarsi dal letto e occupare la mente con qualcosa di noioso ma rilassante, come fare un puzzle o leggere un libro, fino a quando il corpo dice che si è pronti per dormire di nuovo”. “Se gli uomini delle caverne avessero dormito tutta la notte - ha concluso l’esperto – sarebbero stato mangiati vivi”.
Risciacquare la bocca dopo aver lavato i denti.
Bisogna combattere la cattiva abitudine di lavare i denti dopo averli già puliti. Per Phil Stemmer del Fresh Breath Centre di Londra, “il risciacquo lava via il rivestimento protettivo al fluoro lasciato dal dentifricio che, altrimenti, avrebbe aggiunto ore di protezione in più”. La cosa ideale sarebbe evitare tutti i liquidi dopo che ci si è lavati i denti. “Io cerco di evitare di non bere per almeno mezz’ora dopo la spazzolatura. E’ una strana sensazione in un primo momento – ha detto l’esperto – ma ci si abitua in fretta”. Altro errore da non fare e bagnare lo spazzolino prima dell’uso. “Questo può infatti diluire – ha spiegato Stemmer – l’effetto del dentifricio. C’è tanta umidità in bocca senza aggiungerla con acqua in eccesso”. Infine, qualsiasi cosa si debba fare è assolutamente vietato lavarsi i denti subito dopo aver mangiato. “Aspetta almeno mezz’ora – ha detto l’esperto – perché gli acidi e gli zuccheri alimentari indeboliscono temporaneamente lo smalto protettivo dei denti. Se si puliscono troppo presto in realtà si sta spazzolando via dello smalto prima che si indurisca nuovamente. La migliore abitudine è quella di lavarsi i denti prima dei pasti e poi rinfrescarseli dopo il pasto con un colluttorio senza alcol”.
Stare seduti sul gabinetto.
Per quanto comodo possa essere stare seduti sul gabinetto, questa posizione può far male alla salute. Uno studio israeliano, pubblicato sulla rivista Digestive Disease and Sciences, ha rivelato che la posizione più naturale è quella di stare accovacciati perché richiede meno sforzo. Questo a sua volta riduce il rischio di soffrire di problemi intestinali come emorroidi o di malattia diverticolare.
 
Nell'assordante silenzio del sistema d’informazione, l’Italia attraverso il suo governo sta consegnando de facto le chiavi del nostro paese all’Europa e nello specifico ai vertici (non eletti) di commissione Europea e Bce. In particolare mi riferisco all’Unione Bancaria, ma sulla quale c’è da fare un’ulteriore riflessione perchè di Unione Bancaria si sta parlando da tempo, sottolineando l’importanza della supervisione della Bce, il cui controllo metterebbe in sicurezza il settore, in primis le grandi banche europee.

In realtà le trappole pronte a scattare sono molte. La “sorpresina” attuale è una proposta di legge che di fatto separa i due settori controllati e cioè quello governativo, con la Troika che già si occupa di gestire le politiche fiscali per il risanamento dei bilanci degli Stati in maggiore difficoltà, da quello dei risparmi privati, con la creazione di specifiche commissioni le quali dovrebbero monitorare (e di conseguenza anche gestire in caso di default) la liquidazione di una banca; il tutto ufficialmente per un migliore controllo delle banche, ma anche a scapito di coloro che le banche, sono costrette ad utilizzarle.

La normativa, tra l’altro complicatissima, prevede provvedimenti che diventano ancora più inquietanti quando si scopre che in parallelo sta sorgendo un nuovo meccanismo che affianca il famoso SSM (l’organo unico di supervisione bancaria) e cioè il SRM (meccanismo di risoluzione unico), che entra in campo in casi di crisi di un istituto bancario.
Particolarità di questo organismo è il fatto che la commissione che lo gestisce è formata da soli 5 membri dal grandissimo potere.
Ma attenzione, oltre a non essere eletti, non sono sottoposti a nessun controllo legale dal momento che i documenti creati da questi meccanismi e sui quali loro stessi lavorano, sono tutti, per legge, secretati. Come se ciò non bastasse, le decisioni di questa cerchia non potranno essere messe in discussione dagli stati membri.
In altre parole i governi dei singoli Stati saranno completamente esclusi dal meccanismo decisionale di questi organismi che alla fine gestiranno in modo completamente autonomo le liquidazioni degli istituti in grave difficoltà.

Per quanto riguarda le risoluzioni (liquidazioni) bancarie, si tratta di un tema estremamente importante, perché regola il controllo della struttura di potere delle banche e dei loro clienti in una nazione. Il processo inizia con la decisione di mettere in liquidazione una banca. Da quel momento in poi, potrebbe essere applicata una delle scelte seguenti: la banca potrebbe essere venduta o ricostituita sotto una nuova gestione; i suoi attivi potrebbero essere trasferiti a istituti-ponte (bad banks); gli attivi potrebbero essere venduti; o, con il bail-in (prelievo forzoso), i debiti nei confronti degli obbligazionisti e dei risparmiatori potrebbero essere cancellati o convertiti in azioni. In aggiunta, si può attingere al fondo di risoluzione.
Le procedure di liquidazione sono descritte in una bozza di direttiva dell’UE che non può essere respinta dagli stati membri. Per essere applicata, tuttavia, c’è bisogno che venga ratificato il nuovo Trattato RSM.

Le decisioni su una banca segnalata dal SSM dovranno essere elaborate dal consiglio del SRM e mandate alla Commissione per l’approvazione. Solo se la Commissione disapprova la proposta, saranno contattati i governi. La Commissione ha bisogno del sostegno dei ministri finanziari per respingere la proposta del consiglio SRM.
Come si vede, i governi non hanno diritto di parola, tranne che per eventualmente sostenere l’opinione della Commissione. Il caso in cui i governi abbiano opinioni diverse dal SRM e dalla Commissione non è semplicemente contemplato.
Temendo una reazione pubblica dopo lo scandaloso prelievo sui conti bancari imposto a Cipro, le autorità UE avevano solennemente promesso che i conti delle piccole e medie imprese (Pmi) sarebbero stati meglio protetti, e che i depositi al di sotto dei centomila euro non sarebbero stati toccati .
Però di fatto, sotto “circostanze straordinarie”, i conti delle Pmi saranno privilegiati tra i creditori non assicurati.(e quindi non al sicuro).
I creditori privilegiati in caso di una banca insolvente saranno i possessori di debiti assicurati.

L’obiettivo dichiarato di ridurre l’apporto di capitale pubblico nei salvataggi bancari, spostando l’onere dei salvataggi dai contribuenti ad azionisti e creditori.

La direttiva sulle procedure di bail-in può essere applicata solo se il Trattato SRM verrà ratificato dai parlamenti nazionali e dal Parlamento Europeo. I leader dell’UE sperano di farcela prima delle elezioni europee di maggio, nel timore che un nuovo parlamento a maggioranza euroscettica renda il compito impossibile.(entro l’aprile del 2014,ultima sessione plenaria prima delle elezioni europee).
Il SRM potrà entrare in vigore dal 1 gennaio 2015

Finora i parlamenti nazionali hanno ratificato tutti i trattati UE, sistematicamente svendendo la sovranità nazionale e tradendo la costituzione. Questa è per loro l’ultima possibilità di redimersi, votando contro l’orrendo trattato SRM.
 
:-o
 

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«Per Djordjevic si è inserita l'Inter, risentito?». Dalla sofferta riflessione di Lotito (difficile da ricostruire), traiamo una sintesi: «Intanto non è possibile avere rapporti con il ragazzo tranne previa comunicazione, poi vedremo se per sua sponta sceglierà il campionato italiano».
 
Aveva 1.243 case e non le dichiarava: per Angiola Armellini evasione da 2 miliardi

20 gennaio 2014Commenti (15)
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Argomenti: Fisco | Giustizia | Angiola Armellini | Polizia tributaria | Lussemburgo | Svizzera | Guardia di Finanza





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Angiola Armellini (Imagoeconomica)


Proprietaria di 1.243 immobili, quasi tutti nella Capitale, ha "nascosto" al Fisco oltre 2 miliardi di euro, un tesoro sparso in numerosi conti esteri. Per questo Angiola Armellini, erede della celebre famiglia di imprenditori romani, è stata denunciata dalla Guardia di Finanza insieme con altre 11 persone, tutte accusate di associazione a delinquere finalizzata all'evasione fiscale.
I finanzieri le hanno contestato, tra l'altro, la mancata dichiarazione di disponibilità estere in Lussemburgo, nel Principato di Monaco ed in Svizzera, in violazione del "monitoraggio fiscale" per un valore complessivo (considerando la somma di tutte le annualità accertate dal 2003) di oltre 2 miliardi.
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GdF di Roma: scoperta evasione immobiliare da 2 miliardi




I finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria hanno inoltre disconosciuto all'imprenditrice dieci scudi fiscali presentati nel 2009, con riferimento al patrimonio estero posseduto dall' indagata. Gli investigatori hanno anche eseguito verifiche fiscali sia nei confronti dell'imprenditrice che di tre holding lussemburghesi (riconducibili alla donna) registrando l'omessa dichiarazione di ricavi, al lordo dei costi sostenuti, per circa 190 milioni di euro (oltre ad un'imposta di registro evasa per circa 230 mila euro).
Le altre 11 persone denunciate sono consulenti, italiani ed esteri, che erano incaricati della gestione contabile e fiscale ed responsabili, per gli investigatori, della creazione del fraudolento gruppo societario estero.
Le indagini, dirette dalla Procura di Roma e svolte dai finanzieri del Comando Provinciale, hanno permesso di rilevare come la donna sia sempre stata «l' amministratore di fatto» di un'articolata struttura societaria ideata negli anni Novanta al fine di nascondere al Fisco l' effettiva disponibilità di ingenti capitali detenuti nei cosiddetti paesi a fiscalità privilegiata, come Principato di Monaco, Lussemburgo, Svizzera, Nuova Zelanda, Jersey e Bahamas.
Angiola Armellini, secondo la Guarda di Finanza, risulta aver dimorato, dapprima «senza dichiararlo, in un'ampia villa all'Eur e, successivamente, in un lussuoso appartamento su due piani intestato a società lussemburghesi», un attico e superattico nel centro di Roma «che non era classificato come civile abitazione».
Le attività investigative sviluppatesi anche tramite numerose perquisizioni presso le abitazioni di 8 persone fisiche indagate, 5 sedi societarie e 3 studi commercialistici (dando corso, tra l'altro, all'apertura di cassette di sicurezza presso banche ed all'audizione di numerosi soggetti ritenuti di interesse ai fini delle indagini), hanno preso in esame le annualità dal 2003 al 2012.
 
è opportuno far notare che Angiola Armellini è l'ex-compagna di Tabacci... Dio li fa e poi li accoppia sia pur provvisoriamente...
 

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