Alla cortese attenzione di Tashtego

omi46 br tabacci ang armellini Ma è meglio Ruby o una che (forse) ha rubato? Mai avremmo pensato, in tutta la vita, di dover affrontare un dilemma morale sollevato da Bruno Tabacci. Eppure è accaduto. Ieri, tramite intervista alla Stampa, egli ha involontariamente posto il più rilevante quesito di tutta la sua carriera politica, che dura dagli anni Settanta e lo ha visto consigliere comunale Dc, consigliere regionale Dc, governatore della Lombardia, deputato Dc, deputato Udc, deputato di Rosa Bianca e Allenza per l'Italia, assessore al Bilancio nella giunta Pisapia a Milano e, attualmente, deputato di Centro democratico, benché all'insaputa della maggioranza degli italiani.
picchio15 angela armellini bruno tabacci Tabacci è stato chiamato in causa per meriti non suoi, nel senso che il quotidiano torinese l'ha interpellato in quanto ex compagno (fino al 2008) di Angiola Armellini, nota per discendere da una blasonata stirpe di immobiliaristi romani e per essere assidua frequentatrice di salotti.
Costei è accusata di aver celato al Fisco la bellezza di 1243 immobili. Roba da impiegare un anno di vita solo per visitarli tutti. Si trovano per la maggior parte nel territorio romano, circa un migliaio sono a Ostia e, secondo la Finanza, la signora non ha mai pagato nemmeno Imu e Ici. Evasione stimata: due miliardi e cento milioni di euro. Segno che le tasse, in Italia, dopo tutto non sono questo grande problema: basta non pagarle.
cpn45 bruno tabacci angiola armellini Ecco, dunque, che si ripropone la domanda: meglio Ruby o una che potrebbe aver sottratto all'Erario una cifra spropositata? Il filosofo Tabacci una risposta ce l'ha e l'ha affidata appunto alla Stampa. Il cronista gli domanda se lui si sia mai accorto di niente, se abbia avuto qualche sospetto sulla macroscopica evasione. E lui replica che la sua storia con l'Armellini è finita da tempo: «Non c'è niente da chiarire, non sento la signora da sei anni».
Il giornalista incalza: «Ma lei non sapeva nulla?». Folgorante risposta di Tabacci: «Senta, la Armellini è una bella signora. Lo sa che ai suoi incontri partecipava tutta la bella Roma che conta? Non era una che aveva la nomea di essere una frodatrice fiscale. Non è mica la signora Ruby...».
Vero, non è Ruby. Se fossero vere le accuse, sarebbe molto peggio. Poiché la signora Rubacuori, al secolo Karima El Marough, sarà anche stata una prostituta e si sarà fatta retribuire per i suoi preziosi servigi. Ma, se ha rubato soldi, li ha presi a Silvio Berlusconi e altri malcapitati. Non ha sottratto due miliardi e cento milioni di euro al Fisco, cioè allo Stato, cioè a noi. Ma,in base al Tabacci-pensiero, è meglio evadere cifre astronomiche che passare per la nipote di Mubarak. La questione, pare, è meramente estetica: se una frequenta «tutta la bella Roma» un motivo ci sarà.
xc04 bruno tabacci angela armellini Nei salotti mica prendono gente che sculetta nei night. Tabacci dev'essersi fidato di ciò che gli dicevano in quegli ambientini raffinati. Anche perché, stando a quello che dichiara, lui della sua ex compagna non sa praticamente niente. Dice: «Sapevo che era una signora ricca, e allora? Non sono mai stato il suo consulente finanziario né il suo commercialista.
Dovevo sapere se pagava o non pagava l'Ici?».
Certo che no, uno all'amata mica chiede la fedina penale o il 740. Però magari al mattino, davanti al cornetto e al cappuccino, di qualcosa si parla. Pare che la Armellini avesse la residenza monegasca dal 1999, quindi quando ancora vedeva Tabacci. Anche se poi, dicono le accuse, viveva senza dichiararlo in una villa all'Eur e in un appartamento a due piani intestato a società lussemburghesi. Però Bruno sostiene ancora di non esserne informato.
xc03 bruno tabacci angela armellini Ma come, non sapeva neppure dove risiedeva la sua ex? Chissà se almeno si ricordava i compleanni e gli anniversari. Oh, magari i due erano solo amici su Facebook... Ripete l'ignaro Bruno: «Ho appreso le notizie dai giornali». Forse, allora, i giornali ha cominciato a leggerli da sei anni a questa parte. Perché, stando a quanto riportava Gian Antonio Stella sul Corriere di ieri, nel 1996 l'Ansa pubblicòla seguente notizia: «La settima sezione del tribunale di Roma ha concesso l'amnistia ad Angiola, Francesca ed Alessandra Armellini (...) imputate di evasione fiscale e falso in bilancio per aver occultato (...) profitti per circa 1000 miliardi di lire».
Com'è che diceva, Tabacci? Ah, giusto: «Non era una che aveva la nomea di essere una frodatrice fiscale». Comunque sia, il povero Bruno non c'entra nulla con questa vicenda, e ci mancherebbe altro. La sua autodifesa sulla Stampa, tuttavia, è surreale. «Sarebbe troppo facile per me ora sparare sulla Croce Rossa, oggi che non stiamo più insieme. Non fa parte del mio stile. Allora uno potrebbe dirmi: "Tu, Tabacci hai conosciuto D'Alema e Paolo Cirino Pomicino... ».
giu54 angiola armellini bruno tabacci Il cronista, allibito, gli chiede: «Ma che c'entra Cirino Pomicino? ». Risposta: «In questo momento, in cui politicamente è caduto in disgrazia, io dovrei negare di conoscerlo? Eh no». Vediamo se abbiamo capito bene: Tabacci nega di sapere alcunché sulle vicende finanziarie di Angiola Armellini, che pure è stata la sua compagna. Però ci tiene a dire che conosceva Cirino Pomicino. A questo punto sorge un atroce sospetto: Bruno, ma che rapporti avevi con Cirino Pomicino? No, perché anche in quel caso era decisamente meglio Ruby...
 
Un uomo residente in Brianza è stato denunciato per maltrattamento e uccisione di gatto a scopo culinario. È quanto comunucato dall’Aidaa, l’associazione italiana per la difesa delgi animali e dell’ambiente. Si chiama F.F. e ha 50 anni il cittadino brianzolo che, da diversi mesi, si recava nei gattili brianzoli chiedendo di poter adottare felini in carne e in giovane età. L’atteggiamento dell’uomo aveva però insospettito i volontari dell’Aidaa e di altri gruppi che si erano allarmati dopo che il 50enne aveva accampato scuse per eludere le numerose richieste di controllo sugli animali adottati. Le perplessità dei volontari hanno trovato conferma quando sono riusciti a coglierlo sul fatto, mentre stava per uccidere un gatto nero di sette chili. «Secondo le prime segnalazioni -spiega Lorenzo Croce presidente nazionale di Aidaa- questo personaggio si aggirava nei rifugi della bassa Lombardia chiedendo di adottare i gatti neri ma con precise caratteristiche. I gatti dovevano essere di circa tre anni e abbastanza in carne. Dopo diverse segnalazioni provenienti da diversi gattili abbiamo iniziato a sospettare che questo essere fosse un tramite di qualche gruppo satanista, invece abbiamo scoperto anche per sua ammissione che i gatti neri lui li uccideva per mangiarseli in compagnia di amici».
 
Insospettita per aver trovato nella spazzatura quelle fialette di acido muriatico vuote, si era improvvisata detective e aveva piazzato una microcamera all'interno di una sveglia. E la telecamera aveva ripreso suo marito che, con un contagocce, le versava il veleno in una bottiglietta. La stessa dalla quale, alcuni giorni prima, la donna aveva bevuto un sorso d'acqua che le aveva bruciato la bocca. Era il marzo dell'anno scorso e la donna aveva sporto denuncia alla polizia, che aveva tratto in arresto Eliseo Bongiorno, 67 anni, falegname di Dalmine in pensione, con l'accusa di tentato omicidio aggravato dal legame di parentela.

Ora il pm ha chiesto per lui l'archiviazione perché il quantitativo di acido che l'uomo aveva messo nella bottiglietta della moglie era, secondo una perizia, insufficiente a causarle la morte. Lo stesso ex falegname aveva sempre ammesso le proprie responsabilità, giurando però di non aver mai voluto uccidere la donna. "Volevo solo farla stare un po' male, così avrebbe smesso di organizzare i pellegrinaggi da padre Pio e di ascoltare Radio Maria tutto il giorno. Si dedica completamente a quello...", aveva spiegato al giudice.
 
Per aiutare l’organismo a superare bene questo periodo dell’anno nel quale le malattie da raffreddamento “vanno per la maggiore”, è bene non affaticarlo consumando cibi o bevande che provocano difficoltà digestive, come carni rosse, formaggi stagionati, salumi, fritti, zucchero bianco, alcol, caffè: creano scorie che fiaccano gli anticorpi e rendono più aggressivi virus e batteri.
Come organizzare la “terapia alimentare”
Mangia ogni giorno cibi ricchi di vitamina A e C che aumentano le difese (soprattutto agrumi, kiwi, papaia): la colazione comprenderà latte (meglio se di riso o di soia), yogurt bianco magro, succhi di frutta, miele, tè verde invece del caffè (stimola gli anticorpi) e pane di segale. Questi cibi forniscono anche zinco e rame, che sono antinfettivi. Via libera a brodi vegetali, ortaggi al vapore e riso conditi con olio d’oliva e un cucchiaio di semi di lino: aiutano ad abbassare la febbre. Tra le proteine, sono indicati il pesce e le carni bianche, un po’ meno i formaggi grassi (che favoriscono la formazione di catarri). È importante cercare di bere di più: acqua naturale, tè verde, spremute e centrifugati, perché i liquidi idratano l’organismo e accelerano la guarigione.
Largo al riso integrale e alle verdure cotte
Durante la malattia, mangialo anche 2 volte al giorno, da solo o con le verdure cotte: grazie alle sue fibre, drena e abbassa la febbre. A loro volta le verdure cotte sono più digeribili e vanno condite con poco olio d’oliva (antinfi ammatorio): la cottura non dev’essere troppo prolungata, per non distruggere le vitamine degli ortaggi
Ecco un semplice menu che puoi adottare per 2-3 giorni in caso di influenza, tosse, raffreddore, bronchite ecc. Se non te la senti di mangiare cibo solido, puoi frullare le preparazioni indicate per pranzo e cena, aggiungendo un po’ di brodo di pollo (rimedio tradizionale contro raffreddore e influenza) o vegetale, che serve per ammorbidire il composto. Ultimo consiglio: non mangiare cibo freddo né troppo caldo perché i violenti sbalzi termici peggiorano lo stato di debilitazione.
Colazione
- Una tazza di tè rosso rooibos o di infuso di rosa canina
- Una ciotolina di composta di pere
- Una fetta di pane di segale con un velo di miele, uno yogurt bianco e un cucchiaino di polline
Spuntino
- Un kiwi frullato con un bicchiere di succo di mela senza zucchero
Pranzo
- 200 g di broccoli al vapore
- 150 g di petto di pollo al cartoccio
- 80 g di riso integrale lessato
Merenda
- Una mela frullata con un bicchiere di yogurt intero
Cena
- 200 di patate al vapore
- 150 g di sogliola lessata
- 250 g di carote saltate in padella
 
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Frison, portiere del Catania: «Noi siamo sicuri di salvarci, l'unica cosa che manca è un po' di convinzione nei nostri mezzi».
 

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