Alla cortese attenzione di Tashtego

quanto guadagnano gli arbitri per un lavoro così esposto e molto spesso ritenuto insoddisfacente? Ieri il Corriere dello sport ha pubblicato un esaustivo articolo che spiega come, al lordo degli emolumenti, i fischietti costino circa 5 milioni di euro all'anno, suddivisi in 3,8 milioni per le 38 gare di serie A (circa centomila a giornata), cui vanno aggiunti la Supercoppa Italiana e tutta la Coppa Italia. Una bella somma, in assoluto, poca roba se si considera che l'ultimo fatturato della serie A è stato di oltre 1,4 miliardi. Nel dettaglio, gli internazionali hanno un "fisso" (gli ex diritti d'immagine) di 80mila euro l'anno più l'ingaggio Uefa, dunque un arbitro di medio-alto livello può arrivare a 200mila euro lordi a stagione. Mica male, ma va sottolineato come la loro carriera sia più breve in relazione ai calciatori, non hanno il posto fisso (se sbagliano e vengono puniti saltano partite e non incassano) e devono avere un lavoro che gli consenta di gestirsi elasticamente.
Logo "Fiat" Rizzoli, ad esempio (finora 77.600 euro guadagnati, viste le varie apparizioni internazionali che culmineranno, unico italiano, con il Mondiale), è architetto, molti altri sono liberi professionisti. In stagione, in testa ai guadagni ci sono Orsato e Doveri con 62.400 euro (13 partite di A, una di Coppa Italia e 12 volte giudice d'area). Ora, chi paga gli arbitri? La Figc, visto che l'Associazione Italiana Arbitri è la settima componente della Federcalcio.
Bene, niente di nuovo, eppure è curioso che oltre a Tim e alla finanziaria Compass fra imain sponsordi Figc e Coni ci siano la Fiat e Iveco, la divisione dei veicoli industriali dell'azienda. Le cose sono un po' cambiate negli ultimi anni, ma non è difficile leggere «Fiat uguale Agnelli uguale Juventus».
LA JUVENTUS VINCE LA SUPERCOPPA Non entriamo inpolemiche e dietrologie da bar, ma non vi pare un conflitto d'interessi? È giusto sostenere che al mercato non si comanda, la Casa torinese si sta espandendo, è entrata prepotentemente negli Usa acquisendo Chrysler e ha grandi interessi in Brasile, dove nel 2014 si disputeranno i Mondiali.
Ed è anche doveroso ricordare che la sponsorizzazione non è una notizia di ieri ma che il sodalizio va avanti fin dal 2000 (con l'intermezzo 2006 quando invece il partner era Volkswagen, a Calciopoli esplosa e Mondiale vinto) ed è stato rinnovato nel 2011 conscadenza quest'anno: la presenza del marchio Fiat sull'abbigliamento sportivo e la fornitura esclusiva di auto e mezzi per gli spostamenti, frutterà alla Federcalcio 3 milioni a stagione (12 milioni in 4 anni) che potranno salire fino a 18 a seconda dei risultati.
IL GOL ANNULLATO A MUNTARI IN MILAN JUVENTUS Fin qui il business, ma come si può non sorridere se qualcuno obietta: «Pensate se al posto di Fiat ci fosse scritto Mediaset, o Saras!». Ad aggiungere pepe alla faccenda già intricata c'è perfino Bassetti, storico marchio tessile italiano, che fa parte del Gruppo Zucchi. E chi è titolare della maggioranza (56,26%) del capitale? Gigi Buffon, capitano di Juve e Nazionale.
Certo, l'idea che «io ti pago, e tu non mi tocchi» non sta in piedi, bisogna ricordare che ad Antonio Conte i quattro mesi di sospensione a causa del Calcioscommesse, sono stati comunicati su fogli con l'intestazione Figc. E poi c'è sempre la causa contro la Federcalcio da 443 milioni presentata al Tar del Lazio da Andrea Agnelli per i danni di Calciopoli: insomma, un'azienda che ne porta in tribunale un'altra da lei stessa supportata. È tutto regolare, ma lasciateci sorridere.
 
Governo, Roberto Reggi sottosegretario all’Istruzione





Il suo nome non era circolato nel totosottosegretari che ha impazzato negli ultimi giorni, ma alla fine Roberto Reggi è riuscito ad entrare nella squadra di governo di Matteo Renzi, del quale è stato supporter fin dalla prima ora. L’ex sindaco di Piacenza si occuperà di Pubblica Istruzione, come sottosegretario al dicastero di Stefania Giannini di Scelta Civica.

Esclusa invece dalla lista la parlamentare piacentina Paola De Micheli, il cui nome era stato fatto nei giorni scorsi, che resta quindi vice presidente vicario del gruppo Pd alla Camera.

La nomina di Reggi è arrivato nel corso del Consiglio dei ministri di questa mattina, nel corso del quale è stato approvato anche il provvedimento per mettere in sicurezza il bilancio della Capitale, il cosiddetto "Salva Roma", oltre all’ok all’addizionale dell’8 per mille della Tasi. 44 i sottosegretari nominati, insieme a 9 viceministri.

Cos'e' un po' di alito pesante e un po' di saporaccio in bocca a fronte di uno stipendio da sottosegretario?

Leccate cu.li, o giovini, e non dovrete emigrare... :D
 
La vicenda ha avuto come teatro il reparto di ostetricia e ginecologia del Santissima Trinità di Cagliari.
Una donna nigeriana ha partorito un bimbo. In ospedale si sono presentati tre uomini, ciascuno dei quali rivendicava la paternità del neonato. Nel reparto di ostetricia e ginecologia si è sfiorata la rissa. Medici e infermieri sono riusciti a evitare che insulti e minacce degenerassero in botte. Sarà la madre del piccolo ora a decidere se sottoporre il neonato all'esame del dna così da chiarire ogni dubbio.
 
La vicenda ha avuto come teatro il reparto di ostetricia e ginecologia del Santissima Trinità di Cagliari.
Una donna nigeriana ha partorito un bimbo. In ospedale si sono presentati tre uomini, ciascuno dei quali rivendicava la paternità del neonato. Nel reparto di ostetricia e ginecologia si è sfiorata la rissa. Medici e infermieri sono riusciti a evitare che insulti e minacce degenerassero in botte. Sarà la madre del piccolo ora a decidere se sottoporre il neonato all'esame del dna così da chiarire ogni dubbio.


Come ho letto su Spinoza, l'esame del dna pare che lo fara' un commercialista :D
 
«Il fotografo che è stato picchiato si era avvicinato molto al luogo degli scontri tra i tifosi, forse per scattare delle fotografie» (Francesca Sanipoli, Sabato Sprint, Raidue)
 
Vestito di un candido abito talare, crocifisso al collo e breviario alla mano, si è piazzato nella chiesa del Sacramento di Santa Maria in Via, a due passi da largo Chigi, in pieno centro a Roma, ed ha iniziato a impartire benedizioni ai fedeli, in cambio di un obolo di 20 euro.

I soldi però, ufficialmente indirizzati alla chiesa, finivano nelle sue tasche. A scoprire il raggiro di un cittadino bosniaco di 30 anni, senza fissa dimora e con precedenti, è stato il vero parroco della chiesa. Il sacerdote «originale» ha allertato immediatamente i carabinieri della stazione di Roma - San Lorenzo in Lucina i quali hanno preso in consegna il prete «tarocco» che è stato denunciato a piede libero.

La sua «attrezzatura» da lavoro - il crocifisso, una copia della semplice versione indossata da papa Francesco - è stata sequestrata.
 

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