Alla cortese attenzione di Tashtego

italianen pizzen und mantolinen
 

Allegati

  • matteo-renzi-il-mr-bean-italiano_f39b641a-9f13-11e3-ba84-aecfba856b2a_display.jpg
    matteo-renzi-il-mr-bean-italiano_f39b641a-9f13-11e3-ba84-aecfba856b2a_display.jpg
    68,7 KB · Visite: 147
Lui ha subito fatto il tweet per magnificare l’ennesimo (farlocco) miracolo italiano del suo governo: l’Istat ha rivelato che la disoccupazione italiana è scesa ad aprile sia pure di poco (0,1 punti rispetto ad aprile 2014), e subito Matteo Renzi ha voluto mettere cappello e magnificare le virtù realizzate dal suo job act. Come sempre però è un fuoco di artificio che non corrisponde alla realtà, e ben si capiva dalla prudenza cui invitava il suo ministro del Lavoro Giuliano Poletti, uno che ha la testa sulle spalle, a dare un’occhiata alla tabella messa on line da Eurostat per capire quale fosse la verità.
RENZI POLETTI

Sì, la disoccupazione in Italia scende rispetto a un anno fa dello 0,1 per cento. Ma in Europa scende di 0,6 punti percentuali, e l’Italia con la sua variazione è ben ventunesima su 25 paesi che hanno fornito i dati di aprile. Altro che job act: l’Italia non riesce nemmeno a cogliere il ciclo economico generale, e realizza un risultato inferiore di sei volte alla media degli altri paesi. E’ ben sotto il ciclo economico generale.

RENZI POLETTI
Se il raffronto invece si fa con inizio anno, le cose vanno perfino peggio. Rispetto a gennaio la disoccupazione in Italia è addirittura aumentata (job act servito proprio a nulla) di 0,1 punti percentuali. E in questo caso l’Italia è addirittura il ventitreesimo paese in Europa sui 27 che hanno fornito i dati in tempo utile. Anche in questa classifica è grande la distanza dalla media sia dell’area dell’Euro che dell’Europa a 28.

Invece di fare festa per un dato assai mediocre, e raffrontato agli altri addirittura molto negativo (la ripresa c’è per tutti, ma l’Italia- terza economia dell’area dell’euro- ne coglie solo le briciole) Renzi farebbe bene a chiedersi perchè nulla di quello che il suo governo fa funziona davvero, e anzi sembra allontanare sempre di più l’Italia dal ciclo economico lievemente positivo di cui la stragrande maggioranza degli altri paesi beneficia…
 
Ci sono molte spiegazioni, tra loro divergenti, sulla differenza semantica tra questi due termini. In realtà, a livello di significato, si tratta di due sinonimi, in quanto il significato di entrambi è "nome italiano della femmina adulta della specie Bos taurus". Tuttavia, in campo scientifico e zootecnico, il solo termine utilizzato è "vacca". A noi sembra dispregiativo perché è spesso utilizzato come sinonimo di "prostituta" o di "donna facile", ma è in realtà il termine più corretto. In nessun testo scientifico troverai infatti il termine "mucca". Quest'ultimo è infatti un neologismo popolaresco(nell'Ottocento ancora non esisteva), nato probabilmente dalla sovrapposizione dei termini "vacca" e "muggire" ed esclusivo della lingua italiana. Tutte le altre lingue neolatine, comprese le varietà dialettali dell'italiano, infatti, non hanno un equivalente di "mucca" e formano il termine corrispondente sul latino "vacca": in francese è "vache", in portoghese "vaca", in spagnolo "vaca", in rumeno "vacă", in sardo "baca", eccetera.
 
Bologna, 4 giugno 2015 - È una battaglia-lampo quella combattuta e vinta stamattina da Saverio Tommasi, attore, blogger e papà di Caterina, una bambina speciale, come ama dire lui. A scatenare la sua rabbia è un cartello, apparso nella bacheca interna della scuola superiore dell’Istituto Salesiano ‘Beata Vergine di San Luca’ di via Jacopo della Quercia, per promuovere le attività della educative e ricreative della scuola.
La parte finale del cartello, soprattutto, è inequivocabile. Dice: “Possono iscriversi anche gli allievi di altre scuole, purché siano ‘normali’ e previo colloquio’’, firmato don Luca. Ma normali in che senso? Il papà indignato, pubblica un post sul sito Fanpage.it, per il quale collabora. Scrive: “Caro istituto Salesiano, sono Saverio, il babbo di Caterina. Ma sarei potuto essere il papà di Giulia, Marco, Sofia, Carolina, Gabriele, Lucia e tantissimi altri. Sono il papà di una bambina speciale, quella che nei vostri centri estivi non prenderete perché l’avete selezionata come ‘non normale’. Vi scrivo perché ho tanti altri amici ‘non normali’ e vorrei chiedervi con precisione cosa intendete per ‘non normale’.
 
Alcuni ricercatori dell’Università di Washington hanno scoperto come una mela al giorno possa aiutare a combattere l’obesità.
Nello specifico, il beneficio arriva da alcuni composti non digeribili contenuti nella polpa della mela che avrebbero dunque un effetto benefico per la salute dell’uomo e soprattutto riuscirebbe a controllare il peso. Giuliana Noratto, ricercatore principale dello studio, ha dichiarato: “Sappiamo che, in generale, le mele sono una buona fonte di questi composti non digeribili ma ci sono differenze nelle varieta'”.
Nello specifico, questi composti non farebbero altro che agire con la flora batterica dell’intestino rendendola più forte.Di conseguenza, tale scoperta potrebbe essere d’aiuto nel prevenire alcuni disturbi associati con l’obesità. Noratto, aggiunge: “I risultati di questo studio aiuteranno i consumatori a discriminare tra le varieta’ di mele che possono aiutare nella lotta contro l’obesita'”.
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto