Alla cortese attenzione di Tashtego

) Far sparire la fame nervosa

Ancora una volta, la digitopressione interviene su un’altra causa scatenante il sovrappeso e l’obesità. Stiamo parlando della fame nervosa, di quell’ansia che spesso prende all’improvviso e porta a trovare calma e appagamento solo nel mangiare e ingurgitare cibo, spesso dolci, col risultato di accumulare chili e chili di troppo. La fame compulsiva, per quanto non sia un’alterazione grave dell’alimentazione, è comunque un disturbo di cui volentieri potremmo fare a meno. Effettuando una pressione costante in un punto preciso, appena sotto le narici e poco sopra le labbra, per un paio di volte al giorno per circa cinque minuti, si possono ottenere benefici.
 
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Maria Callas morì il 16 settembre 1977, intorno alle 13.30. Le sue condizioni fisiche erano da tempo compromesse. Il referto medico indicò l'arresto cardiaco come causa del decesso, smentendo le voci di suicidio[15]. La grave disfunzione ghiandolare della giovinezza e il drastico dimagrimento vennero citati più frequentemente come cause della sua morte. Oltre a vari disturbi, negli ultimi anni si era aggiunta anche l'insonnia cronica; la Callas aveva cominciato ad assumere dosi sempre più massicce di Mandrax (metaqualone), che si procurava illegalmente (ad esso si riferiscono i riferimenti alla "droga" che costellano le ultime pagine del suo diario). Alcune ipotesi attribuiscono il decesso della cantante a causa di una dermatomiosite[16][17].

Meno chiaro è il contorno, e quale sia stato il ruolo della pianista greca Vasso Devetzi ("dama di compagnia" stabilitasi in casa sua negli ultimi anni), della sorella, Yakinthy Callas, e della madre, Evangelia Dimitriadou. Esecutore testamentario risultò alla fine, grazie a un testamento depositato subito dopo il matrimonio presso lo studio legale dell'industriale, Giovan Battista Meneghini, che, alla sua morte, lasciò a sua volta la cospicua eredità della Callas alla propria governante Emma Brutti.

Resta inoltre irrisolto il mistero sui gioielli della Callas, i collier, gli orecchini con brillanti e rubini, forse scomparsi dopo la sua morte. Le uniche due persone che potrebbero far luce su questa vicenda, Ferruccio Mezzadri, per 20 anni fedelissimo autista, e Bruna Lupoli, la cameriera storica di Callas, non ne hanno mai parlato
 

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