Alla cortese attenzione di Tashtego

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Brutte notizie per chi di regola ripone il cartone del latte nel vano che si trova attaccato alla porta del frigorifero. Secondo la guida britannica che spiega come conservare meglio gli alimenti, infatti, pare che il latte vada tenuto nel ripiano centrale del frigo insieme agli altri prodotti caseari: yogurt, formaggi e burro.

Good Housekeeping, infatti, dice che nello sportello del frigorifero devono essere conservati solo alimenti con conservanti naturali, come condimenti, marmellate e succhi di frutta. Questo perché è la parte più calda del frigo ed è soggetta a variazioni di temperatura. Pertanto, lasciando il latte lì, rischia di rovinarsi prima.

I ripiani superiori sono l'ideale per i cibi che non richiedono cottura, come salumi e avanzi. Mentre il latte deve essere conservato negli scaffali centrali e inferiori, insieme ad altri prodotti caseari. Il ripiano inferiore serve per la conservazione della carne cruda e del pesce, in quanto è la parte più fredda del frigorifero e questi alimenti devono essere tenuti al fresco. Inoltre, questo impedisce il gocciolamento su altri prodotti.

Nei cassetti sotto si dovrebbe mantenere la verdure e la frutta. Good Housekeeping consiglia di mantenere la temperatura del frigorifero tra 1°C e 4°C e ricorda che non si dovrebbe mai mettere il cibo caldo nel frigorifero, in quanto questo provoca un aumento della temperatura globale e può causare l'intossicazione alimentare.

Sbagliato, invece, tenere pomodori e cipolle in frigorifero. Secondo Buzz60, i pomodori perdono sapore e l'odore di cipolla influenza il gusto dei cibi che sono vicini. Miele, pane, aglio, melone e caffè si mantengono meglio fuori. L'avocado deve essere conservato in un sacchetto di carta aperta (e fuori dal frigorifero, ovviamente).
 
“Noi siamo tutti programmati per essere di sesso femminile. Se non succedesse qualcosa durante lo sviluppo del feto, saremmo tutte femmine. E’ il programma di base. Diventare maschio, significa modificare questo programma. Il testosterone – spiega Sharpe a Presadiretta - è fondamentale per un uomo. Quello che noi stiamo vedendo, è che il programma di sviluppo attivato dal testosterone non sta più funzionando correttamente. E gli uomini siano più vulnerabili rispetto alle donne, perché i feti maschili sono più sensibili alle sostanze chimiche dell’ambiente, rispetto a quelli femminili”.
quindi siamo o diventeremo tutti mezzi 'froci' ?
mi scuso per la espressione che potrebbe apparire un po' omofoba , ma non lo è ho il max rispetto per tutte le tendenze sessuali
era per capirci :D
 
L'analisi dei dati raccolti dal monitoraggio pressorio delle 24 ore consente di suddividere i pazienti in diversi gruppi sulla base delle caratteristiche del profilo pressorio notturno. Durante il periodo notturno è fisiologica una riduzione dei valori pressori. Questo fenomeno è chiamato dipping. Si definisce dipper il paziente in cui la pressione sistolica media notturna si riduce tra il 10 ed il 20 % rispetto alla media diurna. Si definisce non-dipper il paziente in cui la pressione sistolica media notturna si riduce meno del 10 % rispetto alla media diurna. Si definisce reverse-dipper il paziente in cui la pressione sistolica media notturna si incrementa rispetto alla media diurna (perdendosi, dunque, il fisiologico ritmo circadiano della pressione arteriosa). Si definisce extreme-dipper il paziente in cui la pressione sistolica media notturna si riduce di oltre il 20 % rispetto alla media diurna.

Variazione Classe
<0% Reverse Dipper
0% - 10% Non-Dipper
10% - 20% Dipper
>20% Extreme Dipper
I fattori che influenzano il dipping notturno sono numerosi, ricordiamo l'età avanzata, la qualità del sonno , ma anche la presenza di condizioni patologiche come le cause secondarie di ipertensione arteriosa, l'insufficienza renale cronica, lo scompenso cardiaco congestizio.

Dipping notturno e danno d'organo
Il profilo pressorio notturno di tipo non-dipper sembra essere associato, secondo numerosi studi clinici, ad un maggiore danno d'organo, come per esempio la ipertrofia ventricolare sinistra, e ad una prognosi più sfavorevole nell'iperteso. Più in generale, è stato dimostrato che il livello di danno d'organo nel paziente iperteso correla maggiormente con i dati raccolti mediante ABPM che con la pressione arteriosa clinica .

Il fenomeno del "morning surge"
Il morning surge indica il fisiologico incremento della pressione arteriosa al primo mattino. L'analisi dei dati registrati durante un monitoraggio ambulatoriale della pressione arteriosa delle 24 ore consente di quantificare questo incremento. Il morning surge si calcola sottraendo dal valore medio della pressione arteriosa sistolica misurata nelle prime due ore dopo il risveglio il valore medio della pressione arteriosa sistolica misurata durante la notte, avendo cura di considerare il suo valore più basso. La rilevanza clinica e prognostica di questo parametro, in accordo con quanto rilevato dalla American Heart Association, risiede nel dato che un eccessivo incremento mattutino della pressione arteriosa è un predittore di incrementato rischio di eventi vascolari acuti, ed in particolare di ictus ischemico nell'anziano affetto da ipertensione arteriosa
 

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