Anna Villarini, biologo nutrizionista del dipartimento di medicina preventiva e predittiva dell’Istituto Tumori di Milano. «Il 90% degli asiatici, tra cui sono presenti le popolazioni più longeve al mondo, non beve latte. Una volta acquisita un’alimentazione varia, consumare il latte non è più una necessità. Ciò non vuol dire, però, escluderlo categoricamente dalla dieta, a meno che non si soffra di intolleranza. Agli adulti consiglio di berlo intero, purché non tutti i giorni». Esistono dei rischi legati al consumo di latte da parte di donne prossime alla menopausa? «Rischi particolari no, ma nemmeno grossi vantaggi: le donne che assumono il latte quotidianamente mantengono lo stesso rischio di sviluppare fratture ossee che corre chi non lo beve o ne beve molto poco. Il calcio è un minerale importante, ma si può assumerlo anche attraverso l’acqua, i cavoli, le verdure a foglia verde e le mandorle. Per fare in modo che venga assorbito, è necessario avere la giusta quota di vitamina D nel sangue, raggiungibile attraverso un’adeguata esposizione solare».