È uno scandalo che le donne guadagnino meno degli uomini», ha detto ieri Papa Francesco, il monarca di uno staterello assoluto situato sulla riva destra del Tevere, un regime guidato da soli uomini dove le donne non possono fare carriera e ufficialmente non è neppure previsto che abbiano una cittadinanza.
L’omelia del Pontefice, che esercita un mandato ovviamente vietato alle donne, ieri si è soffermata sulle ingiustizie del maschilismo e ad ascoltarlo erano in ventimila: «Serve uguale retribuzione per uguale lavoro» ha detto Papa Francesco dal vertice di uno Stato in cui le donne purtroppo non hanno uguale retribuzione perché non hanno uguale lavoro: né in Vaticano e neppure fuori, visto che le donne prete nel cattolicesimo non esistono.
citta?? del vaticano
In Vaticano, oltretutto, non hanno diritto di voto - è riservato ai cardinali - e devono indossare gonne nere mai sopra il ginocchio, e maniche della camicia sempre oltre il gomito, e mai i pantaloni, e solo gioiellini rudimentali e scarpe scure e chiuse: tuttavia possono indossare un cappello o un velo nero.
«Che il calo dei matrimoni sia colpa dell’emancipazione femminile è un'ingiuria, è una forma di maschilismo... Così facciamo la brutta figura di Adamo, che per giustificarsi di aver mangiato la mela ha risposto al Signore: “Lei me l’ha data”»: questo ha detto ancora Papa Francesco, massima autorità religiosa in una nazione - Città del Vaticano - che però ha registrato delle eccezioni, e per esempio si segnala che dentro le proprie mura vivevano anche le figlie di uno degli elettricisti: ma dopo essersi sposate hanno dovuto andarsene.
IL PAPA BERGOGLIO IN PULLMAN CON I CARDINALI
«Il Vangelo ha sconfitto la cultura del ripudio, quando un marito poteva imporre il divorzio anche con i motivi più pretestuosi e umilianti», ha aggiunto Papa Francesco dall’alto di una realtà in cui le donne possono acquisire la cittadinanza solo attraverso un matrimonio religioso con un cattolico battezzato, ma solo durante il soggiorno del marito.
IL PAPA FRANCESCO IN AUTOBUS CON I CARDINALI