AMARE E' GUARDARE INSIEME NELLA STESSA DIREZiONE E ASCOLTARE LE PAROLE:

si sfascia o no ?

Roma, 15 lug. (TMNews) - Niente dibattito, e neanche un voto. La linea di Forza Italia sulle riforme è quella tracciata da tempo, a gennaio, quando fu siglato il patto del Nazareno che ora va rispettato. E per chi non si adeguerà al momento del voto, la porta è quella... Anzi: ricordatevi che mi avete firmato le vostre dimissioni in bianco. Silvio Berlusconi va giù duro con i frondisti interni: nella riunione dei gruppi parlamentari, convocata di malavoglia, non lascia neanche spazio agli interventi in dissenso. E a chi prova ad avvicinarlo al termine della riunione per esprimere i propri dubbi (Vincenzo D'Anna e Daniele Capezzone) riserva parole di fuoco che - edulcorate - suonano più o meno così: potete anche andarvene con Alfano. Il ragionamento politico dietro la determinazione di Berlusconi del resto è semplice: al rispetto del Patto firmato con Matteo Renzi non c'è alternativa. Perchè il leader Pd, dopo le Europee - spiega Berlusconi - ha ormai i voti per approvare da solo le riforme anche in Senato. Di conseguenza, sfilarsi avrebbe un solo effetto: Renderci ininfluenti. Al contrario - prova l'ex Cavaliere a rassicurare i malpancisti - stare seduti al tavolo ha prodotto grandi passi avanti rispetto al testo iniziale del governo, grazie all'ottimo lavoro di Paolo Romani. Ovvero il (contestato) capogruppo del Senato che da tempo si spende per l'ok alle riforme. E per chi non fosse convinto dall'argomentazione politica, Berlusconi la mette anche sul personale: quella di oggi - dice riferendosi all'arringa della difesa nel processo Ruby - è stata una delle mattinate più dure e dolorose della mia vita, contestare la mia linea sulle riforme mi mette in difficoltà in un momento così difficile. E poi, sono vent'anni che vi fidate di me e non vi ho mai delusi: non vi deluderò neanche stavolta. Se poi non bastasse neanche la mozione degli affetti, ecco che l'ex Cav agita lo spettro dei probi viri. Organismo ancora non indicato nella sua composizione, ma che - assicura - sarà presto operativo. Pronto ad esaminare i deferimenti di chi dovesse non attenersi alle indicazioni della maggioranza al momento del voto, ma anche di chi dovesse continuare ad agitare polemiche interne nei modi e nelle forme che Berlusconi ha deciso di non tollerare più. Un esempio che fanno dal partito ha un nome e cognome: Raffaele Fitto. Legittima la lettera aperta inviata domenica a Silvio Berlusconi, "è un'iniziativa politica civile", meno legittimi gli attacchi a Toti e "le continue controdichiarazioni". Insomma, è il messaggio di Berlusconi, i panni sporchi non si lavano in piazza, non si può esporre il partito al pubblico ludibrio. E il dissenso delle settimane scorse? Brunetta aveva già fatto sapere che al di là dei distinguo al momento del voto si sarebbe adeguato. E comunque Berlusconi gli affida un compito preciso: il professor Brunetta ha il mandato pieno per condurre un'opposizione seria e dura al governo sui temi economici. Alcuni senatori hanno già fatto sapere che invece non molleranno: D'Anna ha dichiarato che non voterà la riforma, mentre Augusto Minzolini ha ribadito la sua contrarietà al Senato non elettivo. C'è poi Raffaele Fitto, oggi assente alla riunione perchè impegnato all'Europarlamento, ovvero colui che cerca un nuovo assetto per Fi. E anche lui fa sapere che non arretrerà di un centimetro, anzi. Non è finita qui, fa sapere, domani sarò di nuovo a Roma: siamo solo all'inizio.

val che dici ?
 
zio silvio se sta a fare pere di tranquillanti a sto giro rischia tanto assai..:-o

Caso Ruby, la difesa di Berlusconi:
“Nessuna prova dei rapporti sessuali”
I legali Coppi e Dinacci: «Nessuna minaccia alla Questura per la liberazione della ragazza marocchina». Venerdì mattina le contro-repliche. Poi la sentenza.

ANSA
Il professore Franco Coppi e l’avvocato Filippo Dinacci durante l’udienza del processo in appello sul caso Ruby a carico di Silvio Berlusconi a Milano,
PREMIUM Si allontana il verdetto della Cassazione E Berlusconi respira UGO MAGRI


PAOLO COLONNELLO
MILANO
Nessuna minaccia e nessun ordine alla Questura per liberare Ruby e non esiste una prova che dimostri rapporti sessuali tra l’ex premier e la ragazza marocchina all’epoca dei fatti minorenne. Dunque assoluzione dal reato di concussione perché il fatto non costituisce reato e assoluzione dall’accusa di prostituzione minorile perché il fatto non sussiste. Sono queste le conclusioni della difesa al processo Ruby, rappresentata dagli avvocati Franco Coppi e Filippo Dinacci.

I due legali, che hanno parlato oggi complessivamente quasi 8 ore, hanno basato le loro arringhe sull’assenza di prove certe e sulla logica di alcune circostanze. In particolare, sulla questione della prostituzione minorile, l’avvocato Coppi ha sostenuto che «pur ammettendo che ad Arcore esistesse un sistema prostitutivo», dagli atti del primo processo emerge «che in realtà in quelle serate ognuno faceva ciò che voleva. C’erano anche ragazze che, pur senza finire a letto con il padrone, ricevevano comunque dei soldi». E questo, in assenza di prove contrarie, potrebbe essere accaduto anche a Karima El Marohug che «pur avendo raccontato diverse “panzanate” fino a spingersi a parlare della presenza di cocaina a villa San Martino, mai, nè con i pm nè durante il dibattimento, ha mai ammesso di aver avuto rapporti sessuali con Berlusconi».

Per quanto riguarda l’intervento telefonico del 28 maggio 2010, secondo l’avvocato Coppi «non si trattò di una pressione indebita. Semplicemente Berlusconi credeva davvero che fosse stata fermata in questura una ragazza che lui pensava avesse una parentela con Mubarak e si preoccupò di farla consegnare alla Minetti che in quel momento era un consigliere regionale. Quando parlo di affido non intendeva affatto parlare di una minore ma soltanto del fatto che la Minetti avrebbe potuto farsene carico». La dimostrazione che Berlusconi agì in buona fede, secondo gli avvocati, risulta proprio dalla circostanza che parlò di una “nipote di Mubarak”. «Sapeva che in questura stavano accertando l’identità della ragazza e dunque poteva ben immaginarsi che questa circostanza sarebbe stata presto svelata. Invece ne parlò, perché era convinto di dire una cosa vera».
Venerdì mattina le eventuali contro repliche e poi la sentenza.

un avvocato come coppi che si arrampica così sui vetri.. chissà quanto è la sua parcella...
 
Ciao Pilu,
giunti a questo punto, ritengo inutile preoccuparsi di FI o del berlusca.
Entrambi se la caveranno. Se fitto vuol fare un altro partito, faccia pure.
Tanto 2 - 3 - 4 partitini serviranno a nulla e FORSE ce ne liberiamo.

Sono molto più preoccupato dell'incapacità del fonzie e del governo sinistrorso a gestire l'Italia, con un ministro degli esteri che invece che preoccuparsi di quello che sta succedendo in Libia - dove abbiamo interessi rilevanti - sta a guardare i palestinesi.

Ma si sa, la sinistra ha quel pallino..........
 
Beppe Grillo segue il dibattito sulle riforme dalle tribune del Senato. Il leader del Movimento 5 Stelle martedì mattina si è presentato a Palazzo Madama per assistere ai lavori dell’Aula. Con lui alcuni membri del M5S e il portavoce, Rocco Casalino. In Senato Grillo si è fermato a chiacchierare per qualche minuto con il premio Nobel, Carlo Rubbia. Dopo aver assistito a parte della discussione il leader del M5S ha lasciato le tribune ed è andato alla buvette per bersi un caffè. Grillo si è poi concesso un pranzo al ristorante del Senato e sulla pagine Facebook e Twitter dei Senatori Pd ecco spuntare la foto del leader del Movimento 5 Stelle col piatto in mano e sotto la domanda ironica: «Ma non era il ristorante della Kasta?»
 
Flatulenze: più puzzano, più fanno bene

È il solfuro di idrogeno, o acido solfidrico (H2S), che in piccole quantità protegge i mitocondri delle cellule, rendendole più resistenti ai virus e alle malattie. Secondo i ricercatori questa scoperta potrebbe avere effetti benefici sulla prevenzione, fra le altre cose, degli infarti, delle malattie cardiache, delle artriti. Ed è proprio il solfuro di idrogeno, responsabile dello sgradevole odore prodotto dalle "loffie", a rivelare la sua positiva azione sulle cellule danneggiate esposte a questo gas prodotto naturalmente dall'intestino
 
L’Istituto Superiore di Sanità è stato commissariato.


La decisione sarebbe legata a buchi di bilancio relativi agli anni 2011 e 2012.
In tutto un buco da 30 milioni su oltre 300 milioni di movimento finanziario l’anno, già contestati dalla Corte dei Conti.
La gestione finita sotto la lente riguarda il periodo durante il quale la presidenza era affidata ad Enrico Garaci e la direzione a Monica Bettoni.
 
Per una volta i legali di Berlusconi non hanno tutti i torti: la condanna di primo grado nel caso Ruby non sta in piedi. Se la pena fosse ridotta in appello non sarebbe uno scandalo. La condanna a sei anni (più l’anno per prostituzione minorile) per la telefonata del 27 maggio 2010 con il dottor Piero Ostuni, punisce troppo severamente Berlusconi e assegna alla Questura la patente immeritata di vittima. Secondo i giudici, Berlusconi ha posto in essere una concussione per costrizione contro Piero Ostuni, il capo gabinetto della Questura di Milano, raggiunto nel cuore della notte per chiedergli di far consegnare Ruby a Nicole Minetti.


Per evitare il mezzo colpo di spugna per l’induzione contestata dal pm a Berlusconi, il Tribunale ha ricondotto la telefonata di Berlusconi alla costrizione e gli ha affibbiato 4 anni più 2 per l’aggravante. In tal modo la Questura resta una vittima e la legge Severino non produce alcun effetto in favore dell’ex premier, come invece è stato per il Pd Filippo Penati.


Il pm Ilda Boccassini aveva usato il verbo “indurre” nel capo di imputazione, ma con una forzatura argomentativa il Tribunale di Milano ha sostenuto che semanticamente la parola induzione usata dall’accusa non esclude la condotta di costrizione.

Nel caso concreto però la verità sembra un’altra.


Nello schema iniziale dell’accusa, la liberazione di Ruby era l’utilità concessa al pubblico ufficiale Berlusconi che aveva indotto la Questura, vittima del reato, a fargli il favore.
La legge Severino ha fatto saltare questo schema e ha lasciato al giudice un’alternativa secca: o il pubblico ufficiale Berlusconi ha realizzato una costrizione e allora va punito severamente con la pena della vecchia concussione e in questo caso Ostuni è una vittima. Oppure c’è stata solo ‘un’induzione indebita a liberare Ruby e allora la pena scende a un minimo di 3 anni (massimo 8) ma è colpevole non solo Berlusconi ma anche chi gli ha fatto il favore.
In altri termini: se Berlusconi non ha costretto nessuno, il capo di gabinetto della Questura passa da vittima a complice, comunque non punibile perché nel 2010 la legge vigente non puniva quel comportamento.

La sentenza invece opta per la costrizione e lascia sullo sfondo il ruolo della questura che comunque ha consegnato una minorenne a Nicole Minetti, poi condannata in primo grado per favoreggiamento della prostituzione, e a Michelle Conceicao, una 32enne che arrotondava facendosi pagare dagli uomini. La scelta di contestare la costrizione è figlia della posizione assunta dal Procuratore Edmondo Bruti Liberati, che il 2 novembre 2010, dichiarò: “La Questura ha operato correttamente con Ruby”. Anche per il Procuratore della Corte d’Appello Piero De Petris, la “concussione è per costrizione” perché nelle parole di Berlusconi quella notte c’era “una minaccia implicita, un intento intimidatorio che emerge lampante”.

La prova? Secondo De Petris, i funzionari della Questura si accorsero subito che Ruby non era la nipote di Mubarak ma non dissero nulla al premier proprio per il loro stato di costrizione.
La tesi è debole. In mancanza della registrazione vale il resoconto di Ostuni che non fa mai riferimento a ordini o toni imperiosi. La sensazione è che la Questura si sia messa a tappetino appena ha sentito la voce del presidente. La concussione è un reato basato sul metus publicae potestatis e presuppone lo stato di soggezione derivante dall’abuso della qualità o funzione. In questo caso già c’è una vittima atipica: un funzionario pubblico e non un privato. Inoltre la Cassazione ha stabilito che per esserci costrizione la condotta del concussore deve “limitare radicalmente la libertà di autodeterminazione del destinatario”. E a Ostuni un margine di libertà restava eccome. Poteva benissimo richiamare Berlusconi e dire: “Scusi presidente ho verificato: Ruby è marocchina, non è egiziana e non è nipote di Mubarak. Viste le disposizioni ricevute dal pm, se non le dispiace, noi aspettiamo domani mattina per parlarne con il magistrato”. Se non l’ha fatto non è stato per una costrizione di Berlusconi ma per una sua scelta. Con tutta probabilità Berlusconi avrebbe battuto in ritirata e, se fosse andato avanti con le sue richieste, allora sì che si sarebbe potuta ipotizzare una costrizione degna di sei anni di galera.

La condanna magari venerdì sarà confermata in Appello, ma più difficilmente reggerà in Cassazione.
 
Si chiude la gabbia ? :lol::lol::lol:

“Tenete duro, resistete”, ha detto ai suoi in riunione. “Anche Casaleggio”, ha annunciato, “da settembre prenderà casa a Roma. Anche per coordinare l’indirizzo generale del Movimento”.
 
Ieri discutevo con l'Assessore di Lecco sulla TASI.

Presumo sappiate a cosa serve, cosa copre : Tassa sui Servizi Indivisibili.

Si intendono i servizi, le prestazioni, le attività e le opere forniti dal Comune a favore della collettività, non coperte da alcun tributo o tariffa, la cui utilità ricade omogeneamente sull'intera collettività del Comune senza possibilità di quantificare specifica ricaduta e beneficio a favore di particolari soggetti.

Questa nozione non l'ho inventata io. E' il Comune che l'ha messa nera su bianco nella delibera comunale.
Vi faccio notare i termini "collettività" "omogeneamente" "senza possibilità di quantificare"

Ho chiesto all'Assessore. Perchè la tassa colpisce la proprietà immobiliare ?
SE parliamo di SERVIZI per la collettività, che devono ricadere sull'omogenità della collettività, senza possibilità di quantificazione specifica personale, perchè non viene
invece pagata da ogni singolo cittadino in quota paritaria ?

Risposta: .......sorrisetto.



Voi, cosa ne pensate ?
 

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