speravo che si potesse convenire entrambi che quello di candytief è, quello sì, davvero un post vergognoso, cioè speculare sua una persona con nome cognome e foto dolorosamnte deceduta per avvalorare tesi di parte auspicando una simil sorte a tutti coloro che si vaccinano, è una cosa da miserabili che la metà basta. Ma invece no, tu auspichi che tale pratica divenga quotidiana (come se io mi mettesse ad elencare le migliaia di morti per covid che abbiamo avuto) denotando un indole del tutto simile. Prendo atto e segno come forse la peggiore delle tue figure delle tante già fatte,,,
Avete zero armi ormai , tutte le statistiche del mondo a sfavore, che naturalmente spacciate per taroccate, tutta la medicina del mondo contro con eccezione di un 0,1% che probabilmente lucra su di voi... però continuate a spingere questa favola del vaccino che uccide... Ormai siete soldatini di forza nuova et similia, ma pretendete ostinati fino allo sfinimento di avere ragggggione... dai su rinsavisci e salvati da tutto ciò! è un consiglio dato con simpatia umana perché sinceramente mi dispiace che ti sia ridotto così. E' un brutto spettacolo.
è un
brutto spettacolo
la contemplazione desolante di "esseri umani" che pensano incessantemente che
l'empatia
sia un piatto regionale abruzzese come la mitica punzonatura fantozziana
coloro che per egoismo ed ignavia croniche, associate alla tragicamente esilarante, inconsapevolezza della realtà
restano silenti e quasi compiaciuti di fronte a qualcosa che trascende l'orrido
perché
vessa in modo intollerabile la libera scelta delle persone su un tema sacro come la loro salute
coloro che restano silenti di fronte a ragazze, perfettamente sane, ante svaccino, che ora stanno dentro ad una bara
coloro che restano silenti di fronte a tutte le vittime della pandemia che avrebbero potuto essere curate in modo efficace
se non fossero state lasciate inermi ad attendere il peggioramentoo del loro quadro clinico , dall' incommentabile protocollo
tachipirina e vigile attesa
è proprio per rispettare le vittime di una pandemia generata da un virus fatto uscire deliberatamente da un laboratorio
che bisognerebbe prendere consapevolezza di chi ci sta fottendo mentre ci sorride da decenni
il non comprendere COSA sta accadendo, per trarre profitto dalle sofferenze della gente
questo è un brutto spettacolo
infine...
NON TI PERMETTERE di attribuirmi frasi che non ho mai né scritto né tantomeno pensato in tutta la mia vita
perché io a differenza vostra ho compreso da tempo che l'EMPATIA esula dalla gastronomia abruzzese
Significato del termine empatia: empatia in psicologia e secondo le neuroscienze. La psicopatologia collegata a eccesso o mancanza di empatia.
www.stateofmind.it
L’empatia è la capacità di “mettersi nei panni dell’altro” percependo, in questo modo, emozioni e pensieri. E’ un termine che deriva dal greco, en-pathos “sentire dentro”, e consiste nel riconoscere le emozioni degli altri come se fossero proprie, calandosi nella realtà altrui per comprenderne punti di vista, pensieri, sentimenti, emozioni e “pathos”.
L’empatia è un’importante competenza emotiva grazie alla quale è possibile entrare più facilmente in sintonia con la persona con la quale si interagisce.
L’empatia è un’abilità sociale di fondamentale importanza e rappresenta uno degli strumenti di base di una comunicazione interpersonale efficace e gratificante. Nelle relazioni interpersonali l’empatia è una delle principali porte d’accesso agli stati d’animo e in generale al mondo dell’altro. Grazie a essa si può non solo afferrare il senso di ciò che asserisce l’interlocutore, ma si coglie anche il significato più recondito psico-emotivo. Questo ci consente di espandere la valenza del messaggio, cogliendone elementi che spesso vanno al là del contenuto semantico della frase, esplicitandone la metacomunicazione, cioè quella parte veramente significativa del messaggio, espressa dal linguaggio del corpo, che è possibile decodificare proprio grazie all’ascolto empatico.
Empatia: Introduzione
Nelle scienze umane, l’empatia designa un atteggiamento verso gli altri caratterizzato da un impegno di comprensione del prossimo, escludendo ogni attitudine affettiva personale (simpatia, antipatia) e ogni giudizio morale. Fondamentali, in questo contesto, sia gli studi pionieristici di Darwin sulle emozioni e sulla comunicazione mimica delle emozioni, sia gli studi recenti sui neuroni specchio scoperti da Giacomo Rizzolatti, che confermano che l’empatia non nasce da uno sforzo intellettuale, è bensì parte del corredo genetico della specie.
Nell’uso comune, empatia è l’attitudine a offrire la propria attenzione per un’altra persona, mettendo da parte le preoccupazioni e i pensieri personali.
Definizione di Empatia
Con il termine empatia si intende la capacità di immedesimarsi con gli stati d’animo e con i pensieri delle altre persone, sulla base della comprensione dei loro segnali emozionali, dell’assunzione della loro prospettiva soggettiva e della condivisione dei loro sentimenti (Bonino, 1994). A livello neurobiologico, la comprensione della mente e dei vissuti dell’altro è sostenuta da una particolare classe di neuroni, definiti neuroni specchio: partecipare come testimoni ad azioni, sensazioni ed emozioni di altri individui attiva le stesse aree cerebrali di norma coinvolte nello svolgimento in prima persona delle stesse azioni e nella percezione delle stesse sensazioni ed emozioni (Gallese, 2005).
Per saperne di più: https://www.stateofmind.it/tag/empatia/
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ps: svegliatevi prima che sia troppo tardi, fatelo almeno per le persone a cui volete bene