News, Dati, Eventi finanziari amico caro, te lo dico da amico, fatti li.... qui e' tutta malvivenza

BREAKING NEWS: LA CASSA DEPOSITI E PRESTITI ACCEDE ALLA BCE! (16 Apr 2015)


Avevamo già pubblicato questo post in cui si metteva in evidenza il
PERCHE’ LA CASSA DEPOSITI E PRESTITI (CDP) NON SI TRASFORMA IN BANCA E RACCOGLIE MONETA PRESSO LA BCE AL TASSO DELLO 0,05%?
Ieri, mentre qualcuno lanciava coriandoli alla BCE facendosi certamente molta pubblicità, la BCE recepiva una istanza mossa da una istituzione italiana e concedeva di raccogliere decine di miliardi di Euro DIRETTAMENTE alla BCE al tasso praticato alle altre banche.
Non è una rivoluzione, certo, né risolve in alcun modo il problema dell’USCITA DAL DEBITO che resta, per chi scrive, il problema N. 1. Però è la prova che mentre disegniamo un nuovo sistema economico e sociale si possono conquistare posizioni “nemiche”.
L’operazione di ieri non comporta solo il risparmio di centinaia di milioni di interessi annui pagati con denari pubblici, che sarebbero stati regalati alle banche se la CDP avesse contratto prestiti a circa 1% con il sistema bancario; la cosa più importante è che APRE UNA CREPA nel muro che il sistema bancario ha eretto per separare la banca centrale dai governi.
Ne siamo convinti con tutte le forze: il fronte avverso non è compatto né predestinato a durare in eterno. E’ contraddistinto da lotte intestine tra banchieri centrali e banchieri d’affari, tra istituzioni nazionali e pezzi della Troika e ci si può inserire nelle crepe….Quella della CDP che accede alla BCE è la prova provata!
Adesso tramite lo IASSEM continueremo con maggiore forza ancora a spingere sulle istituzioni ed in-primis sulla Corte dei Conti, perchè la CASSA DEPOSITI E PRESTITI DIVENTI UNA VERA BANCA PUBBLICA!
Molti inseguono il frastuono delle dichiarazioni dirompenti, delle azioni dimostrative fine a sé stesse. Io preferisco azioni concrete, sussurrate, che hanno però il potenziale di cambiare le regole del gioco…..questo si in modo dirompente.
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Un sistema monetario basato sul debito L'isola dei naufraghi

Pubblicato su 1 Giugno 2015 da FRONTE DI LIBERAZIONE DAI BANCHIERI - CM in IPHARRA
di Louis Even

1. SUPERSTITI DI UN NAUFRAGIO
Un'esplosione aveva fatto affondare una nave. Ognuno cercava di salvarsi come poteva. Cinque uomini si trovarono accalcati su una zattera trasportati dalle onde verso il loro destino; non è dato conoscere la sorte degli altri uomini della nave affondata.
I loro occhi scrutano ininterrottamente l'orizzonte. Una nave li potrà avvistare?
La loro zattera li potrà condurre verso la salvezza?
All’improvviso un naufrago lancia un grido: "terra! terra! Là, nel senso dove le onde ci stanno trasportando!"
E poiché la sagoma che si andava delineando si era rivelata essere proprio la terra, i naufraghi ballarono con gioia sulla zattera.
Erano cinque, cinque canadesi.
C’era Frank, un carpentiere, grande ed energico; lui per primo gridò, "terra!".
C’era Paul, un coltivatore; potete vederlo inginocchiato con la mano destra sul tavolato e l'altra che afferra l'albero della zattera. C’era Jim, un allevatore; è quello con i pantaloni a strisce, inginocchiato, rivolto nel senso di terra.
C’era Harry, un agricoltore, piccolo, un po’ robusto, seduto su una cassa salvata dal naufragio.
Ed infine Tom, un tecnico minerario; è il naufrago che si trova in piedi con la mano sulla spalla del carpentiere.


2. UN'ISOLA PROVVIDENZIALE
Per i nostri cinque uomini, mettere piede sulla terra era come ritornare alla vita, dalla tomba. Si trattava di una piccola isola, lontana dalla civiltà
Una volta asciugati e scaldati il loro primo impulso fu di esplorarla.
Un'indagine rapida fu sufficiente per sollevare il loro spirito. L'isola non era una roccia sterile. Veramente erano gli unici uomini su di essa al momento. Ma giudicando dalle greggi degli animali semi domestici
che incontrarono, là dovevano esserci stati altri uomini in passato. Jim, l'allevatore, era sicuro che avrebbe potuto addomesticarli completamente e metterli al loro servizio.
Paul rilevò che il terreno dell'isola, per la maggior parte, era abbastanza adatto alla coltivazione.
Harry scoprì alcuni alberi da frutto che, se lavorati correttamente, potevano dare buoni raccolte.
Erano presenti grandi quantità di legname con molti tipi di legno. Frank, senza troppa difficoltà, avrebbe potuto costruire le case per la piccola Comunità.
Così Tom, il tecnico minerario, trovò nelle formazioni rocciose dell'isola i segni di ricchi giacimenti minerari, con i quali, grazie alla sua ingegnosità ed iniziativa, avrebbe potuto ottenere i metalli per costruire gli attrezzi da lavoro.
Così ciascuno poteva servire la collettività con il suo speciale talento.
Tutti furono d’accordo a denominare quella terra “Isola della Salvezza”. Tutti ringraziarono la Provvidenza per la felice conclusione della loro avventura, che avrebbe potuto concludersi anche in maniera molto tragica.

3 -VERA ABBONDANZA
Qui vediamo gli uomini al lavoro.
Il carpentiere costruisce le case e fa la mobilia. Inizialmente trovano il loro alimento dalla vegetazione spontanea. Ma presto i campi saranno lavorati e seminati ed il coltivatore avrà abbondanti raccolti.
Stagione dopo stagione questa isola, l’Isola della Salvezza, con il lavoro dei cinque uomini, divenne ricchissima di ogni bene necessario alla vita.
La ricchezza non era quella relativa all’oro o alle banconote di carta, ma di un valore essenziale; una ricchezza di alimenti, vestiti, abitazioni, spiritualità; di tutte quelle cose necessarie per soddisfare le vere esigenze umane.
Ognuno curava anche i sui affari. Lo scambio delle rispettive eccedenze consentì a tutti di beneficiare di tutti i prodotti del lavoro della piccola comunità, senza far mancare nulla ad alcuno.
La vita non era proprio articolata e complessa come potevano desiderare che fosse; difettavano di molte delle cose a cui erano abituati nella “civiltà”. Ma non potevano certo lamentarsi di come si erano organizzati e di ciò che avevano trovato. Prima di partire avevano saputo della grave depressione economica che aveva colpito il Canada, dove c’erano le persone con le pance vuote e parallelamente i grandi magazzini tracimavano di alimenti che solo pochi fortunati potevano acquistare.
Almeno, sull'Isola della Salvezza, non erano costretti a vedere i prodotti alimentari andare in putrefazione. Le tasse erano sconosciute qui; non vivevano nel timore costante dell’arrivo dell’esattore.
Lavorarono duro ma almeno potevano godersi il frutto del loro lavoro.
Così svilupparono l'isola, ringraziando il Buon Dio e sperando sempre nella riunione con le loro famiglie, in possesso di vita e di salute, i due doni più grandi.

4. UN SERIO INCONVENIENTE
I nostri uomini si riunivano spesso per trattare i loro affari.
Nel sistema economico semplice che si era sviluppato, una cosa stava cominciando ad infastidirli maggiormente; non avevano nessuna forma di denaro. Il baratto, lo scambio diretto di merci per le merci, aveva relativi svantaggi. I prodotti da scambiare non erano sempre attuali o freschi quando si contrattava. Per esempio, il legno trasportato al coltivatore nell'inverno non poteva essere da lui pagato con le patate
finché, sei mesi più tardi, non maturava il raccolto.
A volte un uomo poteva avere un prodotto di grande valore che non poteva essere però compensato dai prodotti degli altri uomini in quel momento.
Tutto queste complicazioni crearono difficoltà nella vita della comunità. Con un sistema monetario ognuno avrebbe potuto vendere i propri prodotti agli altri per dei soldi. Con questi soldi avrebbe potuto acquistare dagli altri le cose che desiderava, quando le desiderava e quando erano disponibili.
Tutti erano d’accordo che un sistema monetario effettivamente sarebbe stato molto conveniente. Ma nessun di loro sapeva introdurre un tal sistema. Sapevano produrre la ricchezza alimentare e le merci; ma come produrre i soldi? Questa ricchezza era qualcosa di troppo distante dalle loro mentalità. Erano ignari dell'origine dei soldi e, pur avendone bisogno, non sapevano produrli. Certamente molti uomini di cultura sarebbero stati nella stessa situazione; tutti i nostri governi erano in quello stato durante i dieci anni antecedenti la seconda guerra mondiale. L'unica cosa che tutti i paesi difettavano, dal 1929 al 1939,
erano i soldi e quasi tutti i governi non hanno saputo risolvere il problema.

5. L’ARRIVO DI UN NUOVO NAUFRAGO
Una sera, quando i nostri ragazzi erano seduti sulla spiaggia a discutere per la centesima volta del loro problema monetario, videro avvicinandosi una piccola barca a remi con un solo uomo.
Seppero che era un superstite di un naufragio. Il suo nome era Oliver.
Erano contenti di avere un nuovo compagno; gli fecero vedere tutta l’isola, gli diedero il meglio dei loro prodotti e l’ospitalità.
Gli dissero: "Anche se siamo dispersi e tagliati fuori dal resto del mondo, non possiamo lamentarci troppo. La terra e la foresta sono buone con noi. Difettiamo solo di una cosa - pensiamo - i soldi. Essi ci renderebbero più agevoli gli scambi dei nostri prodotti".
"Bene, potete ringraziare la Provvidenza," rispose Oliver, "perché sono un banchiere ed in poco tempo potrò realizzarvi un vero sistema monetario. Così avrete tutto ciò che le popolazioni civili hanno". "Un banchiere!… Un BANCHIERE!…" Un angelo che scende dal cielo non avrebbe potuto ispirare più reverenza e rispetto nei nostri uomini.
Dopotutto, anche noi, che costituiamo la civiltà, non siamo abituati ad inchinarci al cospetto dei banchieri, di quegli uomini che controllano la linfa della finanza?

6. DIO DELLA CIVILTÀ
"Sig. Oliver, come nostro banchiere, la vostra unica occupazione su questa isola sarà di occuparsi dei nostri soldi; nessun lavoro manuale."
"Come ogni altro banchiere, per soddisfare le vostre esigenze, effettuerò la mia operazione di forgiatura della prosperità della Comunità."
"Sig. Oliver, costruiremo per lei una casa lussuosa, in armonia con la vostra dignità di banchiere. Nel frattempo vi alloggerete nel fabbricato che usiamo per le attività comunitarie”.
"Soddisferò i vostri desideri, amici miei. Ma in primo luogo, scaricare la barca.
C’è della carta ed un torchio tipografico, completo di inchiostro; c’è inoltre un piccolo barilotto che vi esorto a trattare con la più grande cura".
Scaricarono tutto. Il piccolo barilotto destò l’intensa curiosità nei nostri uomini.
"Questo barilotto," annunciò Oliver, "contiene il tesoro di tutti i sogni. È pieno… d’ORO!"
Pieno d’oro! I cinque uomini impazzirono di gioia. Il dio della civiltà era arrivato sull'Isola della Salvezza! Il dio giallo, sempre nascosto, tuttavia terribile per chi non ce l’ha; la sua presenza o assenza o il minimo capriccio potrebbe decidere il destino stesso di tutte le nazioni civilizzate!
"Oro! Sig. Oliver, siete veramente un grande banchiere!"
"Oh, augusta maestà! Oh, onorevole Oliver! Alto sacerdote del grande dio oro!
Accettate il nostro umile omaggio e ricevere i nostri giuramenti di fedeltà!"
"Sì, miei amici, ho oro abbastanza per un continente. Ma l'oro non è fatto per la circolazione. L'oro deve essere nascosto. L'oro è l'anima dei soldi veri e l'anima è sempre invisibile. Ma vi spiegherò tutto quando riceverete il vostro primo finanziamento."

7. LA SEPOLTURA SEGRETA
Prima che ognuno andasse nella sua dimora per la notte, Oliver rivolse loro un’ultima domanda.
"Quanti soldi vi servono per cominciare ad effettuare agevolmente i vostri commerci?"
Si guardarono l’un l’altro; poi rivolsero lo sguardo rispettosamente il banchiere. Dopo un po' di calcoli e con il competente consiglio del finanziere, decisero che $200 ciascuno potevano bastare.
Gli uomini si separarono scambiando entusiastiche osservazioni. Nonostante l'ora tarda spesero la maggior parte della notte con le eccitate fantasticherie dell’oro e della ricchezza. Giunse mattina prima che si addormentassero.
Oliver, invece, non sprecò un momento.
L'affaticamento si sarebbe presto dimenticato grazie alle entrate del suo lavoro di banchiere. Dalla prima luce dell'alba scavò un pozzo in cui rotolò il barilotto.Lo riempì e mimetizzò, trapiantando un piccolo arbusto come riferimento. L’oro era stato nascosto adeguatamente!. Allora mise in funzione la sua piccola pressa per stampare mille biglietti della taglia di $1. Guardando le nuove banconote pulite uscire dalla sua pressa, il banchiere naufrago, pensò fra sè:
"Quanto è semplice fare i soldi. Tutto il loro valore viene dai prodotti che permetteranno di acquistare. Senza prodotti queste banconote sarebbero senza valore. I miei cinque ingenui clienti non lo realizzeranno mai. Realmente pensano che questi nuovi soldi derivino il loro valore dall’oro! La loro stessa ignoranza mi renderà il loro padrone." E, come giunse la, i cinque uomini si trovarono da Oliver a parlare del funzionamento del sistema monetario"

8. Di CHI SONO I NUOVI SOLDI?
Cinque pacchi di nuove banconote erano sul tavolo.
"Prima della distribuzione dei soldi," disse il banchiere, "gradirei la vostra attenzione. La base di tutti i soldi è l’oro. Ed esso, immagazzinato nel deposito della mia sede, è il MIO ORO. Di conseguenza, i soldi sono i miei. Oh! Non c’è nulla da scoraggiarsi. Lo consegnerò a voi, come potete vedete. Tuttavia, dovrete pagare l'interesse. Considerando che i soldi sono limitati qui, non penso che l’8% sia irragionevole."
"Oh, è abbastanza ragionevole, sig. Oliver."
"Un ultimo punto, amici miei. Il commercio è il commercio, anche fra gli amici.
Prima che preleviate i soldi, ciascuno di voi dovrà firmare una carta.
Con essa vi impegnerete a pagare sia l'interesse che il capitale sotto la pena della confisca delle vostre proprietà. Oh! Questa è una pura formalità. La vostra proprietà non è di nessun interesse per me. Sono soddisfatto solo con soldi. E ritengo che sicuramente otterrò i miei soldi e voi manterrete la vostra proprietà."
"Ne siamo certi anche noi, sig. Oliver. Stiamo già andando a lavorare e lo faremo con la massima determinazione per restituirle i suoi soldi."
"Questo è lo spirito giusto!. In qualunque momento avrete un problema monetario, venite pure da me. Il vostro banchiere è il vostro migliore amico.
Ora, qui, avete duecento dollari ciascuno."
I nostri cinque bravi uomini se ne andarono con le mani piene di banconote da un dollaro; le loro teste erano in estasi per poter finalmente possedere dei soldi.

9. UN PROBLEMA NELL'ARITMETICA
E così le banconote del sig. Oliver entrarono in circolazione sull'isola. I commerci, semplificati dai soldi, raddoppiarono. Tutti erano felice. Il danaro era veramente il sangue dell’organismo economico!
Ed il banchiere era sempre accolto con rispetto e con sicuri ringraziamenti.
Ma ora, vediamoli …
Perchè Tom, il tecnico minerario, seduto al tavolo, guarda così pensosamente e calcola così attivamente con carta e matita? Perché Tom, come gli altri, ha firmato un accordo per rimborsare Oliver, in un anno, di $200 più gli interessi $16. Ma Tom ha soltanto alcuni dollari nella sua tasca e la data del pagamento è vicina.
Pensa a lungo al suo problema personale, ma senza successo; non trova una soluzione. Infine ha affrontato lo stesso problema dal punto di vista della piccola Comunità nell'insieme.
"Prendendo in considerazione tutto sull'isola, nel suo insieme, siamo in grado di onorare i nostri obblighi? Oliver ha emesso un totale di $1000. Sta chiedendoci di ridargli $1080. Ma anche se gli portassimo tutte le banconote presenti sull'isola, ancora saremmo mancanti di $80. Nessuno ha emesso gli $80 supplementari. Abbiamo tantissimi prodotti, ma non abbiamo altre banconote da un dollaro. Così Oliver potrà assumere la direzione dell’intera isola poiché tutti gli abitanti insieme non potranno restituirgli l'importo totale del capitale e degli interessi.
Anche se alcuni, senza alcun pensiero per gli altri, potessero onorare l’impegno, gli altri non potrebbero farlo. E prima o poi tutti cadranno nell’insolvenza. Il banchiere avrà comunque tutto. È indispensabile effettuare subito una riunione e decidere che fare a questo proposito."
Tom con le sue banconote in mano, non ebbe difficoltà nel dimostrare la situazione. Tutti erano d’accordo nel credere che il banchiere si sarebbe reso disponibile per risolvere il problema. Decisero di chiedere
una riunione a Oliver.

10.IL BENEVOLO BANCHIERE
Oliver indovinò subito che cosa passava nelle loro menti ed mostrò la sua parte migliore. Ascoltò attentamente Frank che spiegava impetuosamente il problema che assillava il gruppo.
"Come potremo pagarvi $1080 quando ci sono soltanto $1000 sull'intera isola?"
"La differenza sono gli interessi, amici miei. Non avete aumentato la vostra produzione?"
"Sicuro, ma gli $80 relativi agli interessi nessuno li ha. E sono i soldi che state chiedendo, non i nostri prodotti. Siete l’unico che può fare i soldi. Avete stampato soltanto $1000 ma ne chiedete $1080. Ciò è impossibile!"
"Ora ascoltatemi, amici. I banchieri, per il bene supremo della Comunità, si adattano sempre alle esigenze dei tempi. Vi chiederò soltanto gli interessi.
Soltanto $80. Continuerete a tenere il capitale.
"Siate benedetto, sig. Oliver! Ci state annullando i $200 ciascuno che vi dobbiamo?" "Oh no! Sono spiacente; un banchiere non annulla mai un debito. Mi dovete ancora tutti i soldi che avete preso in prestito. Ma mi pagherete, ogni anno, soltanto gli interessi. Se mi rimborserete puntualmente ogni anno degli interessi non vi solleciterò la restituzione del capitale. Forse potrà succedere che alcuni non potranno rimborsare neppure gli interessi a causa dell’andamento degli affari fra voi. Bene, bisogna che vi organizziate come una
nazione, realizzando un sistema dei contributi, che chiameremo tasse.Coloro che avranno più soldi saranno tassati più; i poveri pagheranno di meno. Farete un sistema di soccorso sociale. Assicuratevi che complessivamente possiate pagare gli interessi che mi dovete ed io sarà soddisfatto. E la vostra piccola nazione prospererà." Così i nostri ragazzi se ne sono andati, piuttosto tranquillizzati, ma ancora con
qualche dubbio.

11. OLIVER ESULTA
Oliver è solo. Riflette profondamente. I suoi pensieri funzionano così: "Gli affari vanno bene. Questi ragazzi sono bravi operai, ma stupidi. La loro ignoranza e la loro ingenuità sono la mia forza. Chiedono soldi e do loro le catene della schiavitù. Mi danno le orchidee ed alleggerisco legalmente le loro tasche."
"Potrebbero ribellarsi e gettarmi in mare!? Ma non credo! Ho le loro firme.
Sono gente onesta; sono lavoratori! Sono stati messi in questo mondo per servire i finanzieri."
"Oh grande Mammona! Ritengo che il vostro genio delle operazioni bancarie scorra attraverso la mia persona! Oh, illustre maestro!
Quanta ragione avevate quando avete detto: "datemi il controllo dei soldi della nazione e non mi importerà di chi emana le leggi."
Sono il padrone dell'Isola della Salvezza perché controllo i soldi dell’intera isola." "Le mia anima è assetata di fanatismo ed ambizione. Potrei governare l'universo. Perché io, Oliver, sono capitato qui? Il mio posto era il mondo. Oh! se soltanto potessi andarmene da questa isola! So che potrei governare il mondo intero senza nessuno al di sopra di me! "
"Il mio piacere supremo sarebbe quello di inculcare la mia filosofia nelle menti di coloro che governano la società: banchieri, industriali, politici, militari, insegnanti, giornalisti; tutti sarebbero miei servi. Lemasse sono soddisfatte di vivere in schiavitù, quando chi comanda appartiene al partito politico da loro votato."

12. COSTO DELLA VITA INSOPPORTABILE
Nel frattempo le cose andavano di peggio in peggio sull'Isola della Salvezza. La produzione era elevata, ma gli scambi commerciali erano al minimo. Oliver raccoglieva regolarmente i suoi interessi. Gli altri dovevano pensare a risparmiare i soldi per pagare le rate degli interessi. Quindi, i soldi cominciarono a coagularsi piuttosto che a circolare liberamente. Comparve il fenomeno della rarefazione monetaria.
Coloro che pagavano la maggior parte nelle tasse protestavano contro coloro che pagavano di meno. Aumentavano i prezzi delle loro merci per compensare quelle perdite. I poveri, che pagavano meno tasse,
deploravano l'alto costo della vita e compravano di meno. Il banchiere faceva moniti contro il rischio dell’inflazione e raccomandava di avere fiducia.
Il morale era basso. La gioia di vivere non c’era più. Nessuno si impegnava più con passione al proprio lavoro. Perchè avrebbe dovuto? I prodotti erano venduti a bassissimo costo.Quando si riusciva ad effettuare una vendita, si dovevano pagare le tasse a Oliver. Le cose andavano proprio così, come oggi.
Era una crisi reale. Ed accusavano l’un l’altro di tenere i prezzi troppo alti oppure di non consumare più abbastanza. Un giorno, Harry, seduto nel suo frutteto, pensò attentamente alla situazione nella quale si trovavano. Infine arrivò alla conclusione che questo "progresso", introdotto dal sistema monetario del banchiere, aveva rovinato tutto sull'isola. Certamente ognuno di loro cinque aveva i suoi difetti; ma il sistema di Oliver sembrava proprio che fosse stato progettato per mettere in evidenza le parti peggiori della natura
umana.
Harry decise di condividere le sue riflessioni con suoi amici per unirsinell’azione. Cominciò con Jim, che non fu duro da convincere. "Non sono un genio", egli disse, "ma da troppo tempo stiamo soffrendo a causa del sistema monetario di questo banchiere."
Uno per uno giunsero alla stessa conclusione e si decisero di andare da Oliver per un altro chiarimento.

13. TRATTATIVA CON UN IRREMOVIBILE
Una vera tempesta scoppiò nelle orecchie del banchiere.
"Sull'isola i soldi sono limitati, collega, inoltre ce li portate via in continuazione! Li paghiamo ed ancora li paghiamo, ma ancora vi dobbiamo tanto quanto all'inizio. Lavoriamo solo per lei, ma ugualmente non siamo a posto! Abbiamo la terra la più fine possibile, ma siamo più poveri di prima del giorno del vostro arrivo. Debiti!
Debiti! Abbiamo debiti fino al collo!"
"Oh! ragazzi, siate ragionevoli! I vostri affari stanno crescendo ed è grazie a me. Un buon sistema bancario è il bene migliore del paese. Ma per funzionare al meglio dovete avere fiducia nel banchiere. Venite da
me come da un padre… avete bisogno di più soldi? Molto bene. Il mio barilotto d’oro è sufficiente per molte migliaia di dollari in più.
Vedete, è sufficiente che ipotechiate altre vostre proprietà e saranno disponibili altri mille dollari." "Così il nostro debito andrebbe a $2000! Dovremmo pagare il doppio di interessi pagare e così per il resto delle nostre vite!"
"Ma le vostra proprietà, grazie al sistema monetario, aumenteranno presto di valore ed io potrò prestarvi ancora più soldi. E non pagherete mai nulla in più degli interessi e del capitale residuo. E potrete trasferire il debito di un anno all’anno successivo."
"Ed aumenteranno le tasse di anno in anno?"
"Ovviamente. Ma anche i vostri redditi aumenteranno ogni anno." "Così dunque, più il paese si sviluppa a causa del nostro lavoro, più il debito pubblico aumenta!"
"Naturalmente! Proprio come nel vostro Canada, o in qualunque altra parte del mondo civilizzato. Il grado di civilizzazione del paese è misurato sempre dall’ammontare del debito nei confronti dei banchieri; niente debiti, niente progresso".

14.IL LUPO DIVORA GLI AGNELLI
"Questo è un sistema monetario sano, sig. Oliver?"
"Signori, tutti i soldi veri sono basati sull’oro e vengono immessi sul mercato attraverso i debiti. Il debito pubblico è una buona cosa. Mantiene gli uomini in competizione fra loro per aumentare la loro ricchezza. Sottomette i governi alla saggezza suprema ed ultima, quella che è incarnata dai banchieri. Come banchiere, sono la torcia della civiltà e del progresso qui sulla vostra piccola isola. Detterò la vostra politica e regolerò il vostro livello di vita."
"Sig. Oliver, siamo gente semplice e non conosciamo bene il sistema monetario, ma non desideriamo quel genere di civiltà qui. Non prenderemo in prestito un altro centesimo da voi. Soldi veri o non veri, non faremo più nessun tipo di nuova transazione con voi."
"Signori, sono profondamente rammaricato per questa vostra decisione, assai sconsiderata. Ma se questa è la vostra decisione, ricordatevi che ho le vostre firme. Quindi vi chiedo tutto il rimborso immediato: capitale ed interessi." "Questo non è impossibile, Signore.
Anche se vi dessimo tutti i soldi presenti sull'isola ancora non saremmo sdebitati con voi." "Non è un mio problema. Avete o non avete firmato? Sì? Molto bene. In virtù della santità dei contratti stipulati prendo possesso delle vostre proprietà ipotecate al momento della consegna del denaro. Se non intenderete adempiere ai vostri obblighi nei confronti dell’autorità suprema dei soldi allora obbedirete con la forza. Continuerete a sfruttare l'isola, ma nel mio interesse e secondo la mia volontà. Ora, uscire! Avrete domani le mie nuove disposizioni."

15. CONTROLLO DELLA STAMPA
Oliver sapeva che chiunque ha il controllo dei soldi della nazione, controlla la nazione. Ma sa anche che per avere il controllo completo era necessario mantenere la gente in una condizione di informazione fuorviante e di distrazione dai veri problemi.
Oliver aveva colto le convinzioni politiche dei cinque isolani; due erano conservatori e tre erano democratici; molte cose erano cambiate nelle loro conversazioni serali, particolarmente dopo essere caduti in schiavitù. Fra conservatori e democratici c’era attrito costante.
Occasionalmente, Harry, il più neutro dei cinque, considerando che tutti avevano gli stessi bisogni ed aspirazioni, aveva suggerito la loro unione per esercitare la pressione sull’autorità. Una tal unione, Oliver
non la poteva tollerare; avrebbe comportato la conclusione del suo dominio.
Nessun dittatore, finanziario o altro, potrebbero esistere se la gente fosse unita ed informata correttamente. Di conseguenza, Oliver si impegnò a fomentare, quanto più possibile, la disputa politica fra loro mettendo gli uni contro gli altri. Il banchiere mise la sua pressa al lavoro e fu editore di due giornali settimanali, "il sole" per i democratici e "la stella" per i conservatori. La linea editoriale de "il sole" era: "se non siete più liberi, la colpa è dei conservatori che provocano l’inflazione tenendo troppo alti i prezzi". Quella de "la stella" era: "la condizione rovinosa del commercio e del debito pubblico è dovuta ai democratici traditori che effettuano baratti al di fuori della rete commerciale ufficiale". Le due fazioni litigavano fra loro ferocemente, dimenticando che il responsabile vero delle lorodisgrazie, colui che aveva forgiato le loro catene, era il padrone dei soldi, il banchiere Oliver.

16. UN PREZIOSO RELITTO GALLEGGIANTE
Un giorno, Tom, il tecnico minerario, su una piccola spiaggia nascosta dall’erba alta ad un'estremità dell'isola, trovò una lancia di salvataggio; era in buone condizioni ed il suo carico, costituito da una cassa di legno, era intatto.
Aprì la cassa; conteneva dei documenti. Fra di essi c’era un libro dal titolo: "il primo anno di accreditamento sociale"; il primo volume di una pubblicazione di accreditamento sociale dal Canada.
Curioso, Tom si è seduto ed ha cominciato a leggere la documentazione. Il suo interesse si è acceso; la sua faccia si è illuminata.
Questo è giusto!" gridò ad alta voce. "questo è qualcosa che avremmo dovuto sapere molto tempo fa."
I soldi ottengono il loro valore, non dall’oro, ma dai prodotti che quei soldi consentono di acquistare.
"Semplicemente i soldi dovrebbero essere uno strumento della contabilità, degli accreditamenti che passano da un conto ad un altro secondo gli acquisti e delle vendite. Il totale dei soldi deve essere pari alla somma dei prodotti presenti sul mercato." "Ogni volta che aumenta la produzione deve aumentare in maniera corrispondente l’ammontare dei soldi. La proprietà dei soldi di nuova emissione deve essere della collettività, perché è della collettività il merito di aver aumentato la produttività. Il progresso è contrassegnato, non dall’aumento nel debito pubblico, ma dall’emissione di un dividendo uguale a ciascun membro della società… Accreditamento Sociale…;
Reddito di cittadinanza…" Tom non riusciva più a contenersi. Si alzòcon il libro in mano e si avviò velocemente dai suoi quattro amici per comunicargli la nuova scoperta.

17. SOLDI - CONTABILITÀ SEMPLICE
Così Tom divenne l'insegnante. Insegnò agli altri quanto aveva imparato da quella pubblicazione sull’accreditamento sociale trasmessa da Dio.
"Questo",egli disse, "è ciò che potevamo fare senza aspettare un banchiere ed il suo barile di oro o senza sottoscrivere alcun debito."
"Apro un conto in nome di ciascuno di voi. Nella colonna destra metto gli accreditamenti; in quella di sinistra metto i debiti che vanno sottratti dal vostro conto.
"Ciascuno desidera cominciare con $200? Molto bene. Scriviamo $200 all'accreditamento di ciascuno. Ciascuno immediatamente ha $200.
"Frank compra alcune merci da Paul per $10. Deduco $10 da Frank e gli rimangono $190. Aggiungo $10 a Paul ed ora egli ha $210.
" Paul vende a Jim merci per un ammontare di $8. Deduco da Jim $8 e gliene rimangono $192. Paul ora ha $218. "
"Paul compra il legno da Frank per $15. Deduco $15 da Paul che va a $203.
Aggiungo $15 al conto di Frank e va di nuovo a $205. "
"E così continuiamo; da un conto ad un altro allo stesso modo delle banconote di carta che vanno da una tasca ad un’altra. "
"Se qualcuno ha bisogno dei soldi per espandere la produzione, emettiamo l'importo necessario come proprietà della collettività; una volta che ha venduto i suoi prodotti rimborsa la somma al fondo monetario di accreditamento. Lo stessi per i lavori pubblici; nuove emissioni di danaro di proprietà della collettività.
"Analogamente, ogni conto è aumentato periodicamente proporzionalmente alla ricchezza della collettività, affinché tutti possano trarre beneficio dal progresso reale della società. Questo è il dividendo nazionale. In questo modo i soldi si trasformano in uno strumento di servizio. Così come i beni invecchiano, anche i soldi
devono lentamente perdere di valore in modo che non siano mai presenti troppi soldi a fronte di pochi beni (inflazione), e soprattutto per impedire eccessivi accumuli di potere"

18. LA DISPERAZIONE DEL BANCHIERE
Oliver capì tutto. I membri di questa piccola Comunità si sono trasformati da debitori in creditori sociali. Il giorno seguente, Oliver, il banchiere, ricevette una lettera firmata dai cinque:
"Egregio Signore, senza nessun motivo ci avete immersi nel debito e ci avete sfruttati. Non avremo più bisogno più di operare con il vostro sistema dei soldi. D'ora in poi avremo tutti i soldi a noi necessari senza
bisogno di oro, di debiti o tasse. Stiamo stabilendo, immediatamente, il sistema di accreditamento sociale sull'isola. Il dividendo nazionale sostituirà il debito pubblico. "
"Se insistete sul rimborso, possiamo restituirvi tutti i soldi che ci avete dato.
Ma non un centesimo in più. Inoltre la moneta che vi restituiremo sarà quella che intendiamo noi, che esiste, e non la vostra che non esiste in quanto è troppo rarefatta. Non potete porre nessun ostacolo alla vera legge, presente, grazie a Dio, nel cuore degli uomini di buona volontà."Oliver precipitò nella disperazione. Il suo impero stava sbriciolandosi. I suoi sogni si frantumarono. Che cosa avrebbe potuto fare? Le discussioni sarebbero state inutili. I cinque ora erano creditori sociali: i soldi e l'accreditamento ora non erano più a loro sconosciuti così come non lo erano a Oliver.
"Oh!", disse Oliver, "questi uomini hanno scoperto l’accreditamento sociale. La loro dottrina si spargerà molto più rapidamente della mia.
Dovrei elemosinare il loro perdono? divento uno di loro? Io, un finanziere e un banchiere? Mai! Piuttosto, proverò ad andarmene da questa maledetta isola!"

19.LA FRODE SMASCHERATA
Per proteggersi da tutti i futuri eventuali reclami di Oliver, i nostri cinque uomini decisero di farsi firmare dal banchiere un documento che attestasse la restituzione di tutto ciò che possedeva quando arrivò sull'isola.
Si dovette redarre un inventario; la barca, i remi, la piccola pressa ed il famoso barilotto di oro.
Oliver dovette inevitabilmente rivelare dove aveva nascosto l'oro. I nostri ragazzi lo dissoterrarono con meno rispetto del giorno in cui lo scaricarono dalla barca. L'accreditamento sociale gli aveva insegnato a
disprezzare l'oro.
Il tecnico minerario, mentre stava sollevando il barilotto, lo trovò sorprendentemente leggero per essere pieno d’oro. "Se il barilotto fosse pieno d’oro, " disse agli altri, "doveva essere molto più pesante. "
L’impetuoso Frank non perse un momento; un colpo dell'ascia ed il contenuto del barilotto fu esposto alla loro vista. Oro? Non era oro, né poco né molto!
Solo rocce, normali rocce senza valore! I nostri uomini non potevano essere più sorpresi. "Non dirci che ci hai potuto ingannare in questa maniera!"
"Eravamo così ingenui ed entusiasti da non comprendere la pericolosità del sistema monetario basato sul debito e non sui beni"."Abbiamo ipotecato tutti i nostri averi per degli impegni formalizzati su alcune libbre di rocce? È un furto costruito dalle bugie!" "Per pensare una cosa così perversa bisogna proprio odiare l’umanità! Quel diavolo di un banchiere!" Furioso, Frank alzò la sua ascia. Ma già il banchiere era scappato nella foresta.

20.ADDIO ALL'ISOLA DELLA SALVEZZA
Dopo l'apertura del barilotto e della rivelazione del suo inganno, nessuno sentì più parlare di Oliver.
Subito dopo, una nave, incrociando fuori del rotta normale di navigazione, notò dei segni di vita sull’isola e gettò l’ancora per mandare una scialuppa a controllare. Così i nostri 5 uomini hanno saputo che la nave era in viaggio per l’America. Potevano prendere con loro solo le cose essenziali da portare in Canada. Soprattutto, si assicurarono di prendere la documentazione economica con il libro "il primo anno di accreditamento sociale" che era stato la loro salvezza dalle mani del finanziere, e che illuminò le loro menti con una luce “divina”.
Tutti e cinque si impegnarono solennemente a diffondere in Canada ed i tutti i luoghi dove fosse presente la civiltà la grande esperienza che avevano vissuto, in modo da non permettere mai più che l’umanità si trovasse schiava del debito. La vera economia è basata sull’accreditamento sociale
Purtroppo siamo ancora nella stessa situazione dei 5 uomini sull’isola, sotto il giogo del banchiere, con l’aggravante che dal 15 agosto 1971 sappiamo tutti ufficialmente che la riserva aurea non esiste più. Quindi siamo ancora più sprovveduti di loro.

Lino Rossi

tratto da:
http://felicitaannozero.altervista.org/index.php?
option=com_content&view=article&id=71&Itemid=73#.UaeF4UDIbgw


VIDEO SIGNORAGGIO - L' Isola dei Naufraghi
SIGNORAGGIO - L' Isola dei Naufraghi - Video Dailymotion


Tratto da: http://pocobello.blogspot.it

http://img.over-blog-kiwi.com/0/78/04/34/20150531/ob_994700_schermata-2015-05-31-alle-18-56-15.png
 
La Etleboro, intervistando Christian Basano, ha voluto fare luce su quanto è accaduto anni fa con lo scoppio della Guerra nel Golfo, sulla truffa congeniata dalle Banche per derubare e schiavizzare i popoli. Vi offriamo la verità e una chiave di volta per capire perché presto la più grande Tangentopoli Europea distruggerà la politica per far posto alle nuove Istituzioni, i media e le Associazioni, portando nel baratro più di 2000 imprese e 600 politici. Il vero affare Clearstream è il Kuwait Gate con la truffa di più di 23 miliardi di dollari, sotto gli occhi dell'ONU nella cornice del programma " Petrolio contro Cibo" di cui la principale vittima è il popolo iracheno. Il più grosso cassetto dell'affare Clearstream non è stato ancora aperto.

Ringraziamo tutti coloro che ci seguono, per le loro e-mail e le loro adesioni, per la stima e la fiducia che ripongono in tutti noi, per il loro coraggio. Ringraziamo Rinascita, che ci consente di avere un prezioso spazio sulla carta stampata, e così nelle edicole e tra la gente.Ringraziamo Christian Basano per averci offerto la verità, per la sua disponibilità, noi ammiriamo molto il suo coraggio e la sua tenacia nel combattere questa guerra contro il male.














D:Signor Basano, cos’è successo nel 1991 quando siete andati in Kuwait?

R: All'epoca del nostro trasferimento in Kuwait, dopo essere stati contattati per lo spegnimento dei pozzi in fiamme, dal 29 luglio al 12 agosto 1991, non abbiamo assolutamente firmato un contratto. Il nostro soggiorno doveva durare 3 giorni, ma siamo rimasti 15 giorni perché, "loro" non sapevano che cosa fare di noi: un giorno ci uccidevano, un altro giorno non ci uccidevano. Claude Marine Vaskou, l'addetto commerciale dell'ambasciata francese ha negato di eseguire l'ordine di eliminarci. Penso che il contratto PBE Oil è un vero falso contratto che è servito come supporto per far girare il denaro utilizzandolo in un "gioco di banche" fatto da Clearstream. Il Presidente della società PBE Oil, vecchio agente del DST, Paul Colne è stato ritrovato morte nella sua cella di prigione il 23.12.1997 , alcuni mesi dopo la pubblicazione del Giornale di Ginevra "dove sono finiti i miliardi del Kuwait?“ .



D:Dopo il furto dei brevetti, perché Ferraye l'ha denunciata?

R: Ferrayé non ha avuto il visto per andare in Kuwait, usando come pretesto, la sua nazionalità libanese forse. Era convinto che i suoi brevetti venivano utilizzati in Kuwait. Ad ogni modo, era convinto che i suoi soci, Basano-Tillié-Colonna, l'avessero tradito.


D: Qual è il meccanismo dei conti ADER?

R: Grazie a Clearstream, le Banche fanno un "Gioco di Banche" utilizzando la tecnica dei conti " Banca schermo" nella cornice del funzionamento dei conti "nostri": procedendo attraverso di esso, un investitore, per problemi di discrezione, fa realizzare un'operazione finanziaria ad una banca che agisce a suo nome ma per conto del cliente. Questo sistema, che presuppone un segreto bancario “totale”, comporta il rischio, se l'operazione è importante, che non sia ritrovata nei bilanci della banca se questi sono pubblicati.

Le banche possono designare, in tutta legalità, il nome dell’Avente Diritto Economico Reale (ADER). I conti di alcune Banche, detti di " Transazione", avendo partecipato alla deviazione dei fondi del Kuwait, hanno gli stessi numeri dei conti utilizzati per altre persone per altre operazioni in un altro momento.

La maggior parte di questi conti è organizzata in vari cassetti, con un conto principale che controlla la deviazione, ma che esegue immediatamente la ripartizione che si fa automaticamente su dei conti secondari sotto lo stesso N° con le lettere o dei cifre b,c,d, cosicché la transazione sembra essere meno importante. A titolo di esempio, si guardino questi due conti:
24.B.466.71.H, titolare Jean Pierre VAN ROSSEM, BMB che poi trasferisce 133.000.000 BEF sul n. di conto 248.466.71 A. . O i 2 conti esistono, o il numero è sbagliato, o c'è stata una falsificazione della BMB : l’8 è diventato una B e la A è diventata una A???

Il sistema offre ai clienti la possibilità di non apparire mai all'epoca delle transazioni finanziarie internazionali. Questi clienti possono essere delle Banche, o delle persone che fittiziamente sono a capo di società off-shore, o conosciuti nei giri di riciclaggio, designando invece i soci di Ferrayé come Aventi Diritto Economico Reale, ossia i clienti "effettivi" di questi conti.

André Lussi, vecchio Presidente di Cedel, Clearstream, parla della memoria del denaro: tutto è tracciato, tutto è registrato, è possibile ritrovare esattamente tutto ciò che è stato deviato. Si può dunque, se ci si dota dei mezzi, ricostruire il viaggio, spesso lungo e complicato, delle deviazioni elettroniche dei conti da Parigi a Lussemburgo, dal Jersey alle isole Caymans, da Ginevra a Toronto, ecc. Questa è la ragione per la quale il signor Guy BARBONI, direttore aggiunto dell'agenzia dell'United Bank of Swisszerland (UBS), via del Rodano 8, che ha ricevuto me, J.Ferrayé, M.E. Burdet, il 31 gennaio 2005 e ha dichiarato, con riferimento al conto N° 231215 : "Questo conto non esiste" nella forma “sugli schermi di computer dell'agenzia”. Ciò che non vuole dunque dire, in nessun caso, che il conto N° 231215 non esiste di fatto, perchè, in di altri termini, questo conto esiste bello e buono, ma come conto segreto di livello II ADER!

Il 15 maggio 2001, sono stato sentito a Lussemburgo da Pierre Kohnen, Commissario in Capo del Servizio di Polizia Giudiziale su commissione richiesta dal Giudice istruttore E.Nilles, a proposito della denuncia che avevo depositato sui conti non pubblicati del caso " Clearstream". Nello stesso momento, l'automobile di André Sanchez esplode in Svizzera. Bizzarro, direte sicuramente bizzarro. Sanchez si sentiva minacciato e aveva registrato i suoi timori su una cassetta prima di recarsi all'appuntamento del 15 maggio 2001.
"Buongiorno miei cari! Se ascoltate questa cassetta, è perché non sono ritornato dal mio viaggio. Malgrado le aspettative, non bisogna credere che sia sparito o che abbia messo fine ai miei giorni, tutto questo è completamente falso. La totalità di questi eventi, li devo a Di-Cara, al Sr. M.Veneau, al Sr. D.ROU, di nazionalità americana, ed al Sr. H.Aiden che non ho mai incontrato. La totalità dei dossiers, e in particolare il dossier Veneau, si trova nel cassetto del piccolo mobile che è accanto al mio ufficio. È associato a questo dossier, ma non so fino a che livello è informato, un principe kuwaitiano, la fotocopia del cui passaporto si trova nel dossier Venaud . Mi sono reso conto che, da un po’ di tempo, manipolavano i conti dei clienti per i quali svolgevo il mio mandato......manipolazioni informatiche da parte quel bieco del Sr.Aiden a livello nazionale, e persino internazionale su i conti senza eredi..... hanno l'abitudine di fare delle deviazioni di fondi elettronici.....confesso che comincio ad avere delle preoccupazioni per la mia vita, considerando gli affari in gioco, queste sono persone che sono pronte a tutto per provare a far tacere le persone...."


D: Perché i magistrati, la hanno attaccato radiandovi dall’albo dei revisori contabili?

R:Perché il 30 novembre 1995 avevo depositato denuncia al Parquet di Nizza. A partire da questo momento, tutto è stato messo in opera per eliminarmi "democraticamente" .


D:"Droit de Penser " la accusa di essere antisemita e di fare parte di movimenti fondamentalisti islamici. Come spiega questo?

R: Tropée Desgué mi è stato messo tra i piedi il 2 maggio 2000, 10 giorni prima della diffusione della trasmissione SAD del 12 maggio 2000, annullato su intervento politico di DSK, il Ministro dell'industria dell'epoca, che ha trasferito in favore dell' Istituto Nazionale della Proprietà Industriale i brevetti di Ferrayé. In effetti, Tropé Desgué e Christine Louis Quéré, avevano una missione per destabilizzarmi. Il rapporto Volcker reso il 2 novembre 2005 ha messo fine alla loro missione. È la ragione per la quale diffondono una " diarrea verbale" dappertutto. In effetti, lavorano per il Mossad, il servizio segreto israeliano. Ho depositato parecchie denunce contro di essi ed i siti internet, e i blogs che diffondono queste diffamazioni, eccetera.. Oggi sorvegliano il mio appartamento a Nizza, sotto la copertura del Procuratore Montgolfier.


D:Lei ha denunciato anche il procuratore Eric di Montgolfier?

R: Montgolfier è un rosacrociano, un franco massone di alto livello, un templare. È stato incaricato di neutralizzarmi, è stato pagato per fare ciò. Stiamo ora tentando di cercare i suoi conti alle isole Caimans. Hanno provato già ad eliminarmi il 2 agosto 1997 sabotando la mia automobile, sia in questi ultimi 4 mesi dopo che ho pubblicato l'articolo nel giornale di Ginevra.
Oggi, sono molto inquieto per la mia vita e quella della mia famiglia. È questa la ragione per cui bisogna diffondere dappertutto il loro imbroglio.


D:Come l'affare Clearstream, e dunque il Kuwait Gate, si ricollega allo scandalo di "Petrolio contro Cibo" ?

R: Il 30 luglio 1993, il Kuwait Oil Company (K.O. C.) deposita presso la Commissione di Indennizzo delle Nazioni Unite, una domanda di rimborso per le spese riguardanti la gestione delle eruzioni dei pozzi per 951.630.871 dollari. Il 15 novembre 1996, il Consiglio di amministrazione della Commissione di indennizzo delle Nazioni Unite, nella cornice del programma umanitario " Petrolio contro cibo", dopo una verifica, accorda al K.O.C un'indennità di 950.715.662 dollari, come richiesto. Il KOC è una filiale controllata al 100% della Kuwait Petroleum Corporation, di cui lo stato del Kuwait è il solo azionista . Il 13 settembre 2000, il Ministro del Petrolio kuwaitiano incontra a Matignon, il Primo Ministro francese, Lionel Jospin, per dirgli che il Kuwait richiede un indennizzo di 22 miliardi di dollari per il costo supplementare generato dall'utilizzazione del metodo rivoluzionario francese, i brevetti di Ferrayè, per spegnere, bloccare e riutilizzare i pozzi in fuoco nel 1991. Questa somma corrisponde in effetti al preventivo mandato al mese di giugno 1991 da me e Ferrayé al Sr. Issam Al Sager, Direttore della Banca Nazionale del Kuwait, che gestisce attualmente un fondo di investimento, TMW Asia Fund, di 22 miliardi di dollari !!

E, come per caso, il 27 settembre 2000, il Consiglio di amministrazione della Commissione di indennizzo delle Nazioni Unite, su proposta di Francia e Russia, 15,9 miliardi di dollari sono stati accordati ad una compagnia petrolifera kuwaitiana (K.O.C) e il Consiglio di sicurezza ha accettato di ridurre dal 30% al 25%, i tassi dei prelevamenti che saranno effettuati sulle royalties di Bagdad per indennizzare il Kuwait.

I politici corrotti che hanno partecipato al voto di questo accordo, sono stati ricompensati molto bene con l’attribuzione di buono acquisto in " barili di petrolio" mentre durante questo tempo il popolo iracheno soffre di questa corruzione gestita dalle più alte istanze politiche mondiali.


D: Quali conseguenze vi saranno sulla politica e l'economia francese se questi grandi scandali esploderanno?

R:Sarà la fine della Quinta Repubblica per la Francia, anzi sembra che oggi Mitterrand abbia deviato 1 miliardo di dollari delle indennità versate dall'Arabia Saudita per la Guerra del Golfo, ed a livello internazionale la fine dell'ONU.

Tengo, infine, a ringraziare Etleboro e la sua rete per il loro coraggio e la loro indipendenza, al fine di informare il cittadino del mondo, fino a che punto siamo manipolati da coloro che tirano i fili in retroscena, dietro uno specchio. Il male non attende che una sola cosa, che le persone per bene non facciano niente. Noi siamo milioni e milioni di gente per bene, allora la vittoria è prossima.



Pubblicato da Etleboro a 01:00 Invia tramite emailPostalo sul blogCondividi su TwitterCondividi su FacebookCondividi su Pinterest






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La Etleboro, intervistando Christian Basano, ha voluto fare luce su quanto è accaduto anni fa con lo scoppio della Guerra nel Golfo, sulla truffa congeniata dalle Banche per derubare e schiavizzare i popoli. Vi offriamo la verità e una chiave di volta per capire perché presto la più grande Tangentopoli Europea distruggerà la politica per far posto alle nuove Istituzioni, i media e le Associazioni, portando nel baratro più di 2000 imprese e 600 politici. Il vero affare Clearstream è il Kuwait Gate con la truffa di più di 23 miliardi di dollari, sotto gli occhi dell'ONU nella cornice del programma " Petrolio contro Cibo" di cui la principale vittima è il popolo iracheno. Il più grosso cassetto dell'affare Clearstream non è stato ancora aperto.

Ringraziamo tutti coloro che ci seguono, per le loro e-mail e le loro adesioni, per la stima e la fiducia che ripongono in tutti noi, per il loro coraggio. Ringraziamo Rinascita, che ci consente di avere un prezioso spazio sulla carta stampata, e così nelle edicole e tra la gente.Ringraziamo Christian Basano per averci offerto la verità, per la sua disponibilità, noi ammiriamo molto il suo coraggio e la sua tenacia nel combattere questa guerra contro il male.














D:Signor Basano, cos’è successo nel 1991 quando siete andati in Kuwait?

R: All'epoca del nostro trasferimento in Kuwait, dopo essere stati contattati per lo spegnimento dei pozzi in fiamme, dal 29 luglio al 12 agosto 1991, non abbiamo assolutamente firmato un contratto. Il nostro soggiorno doveva durare 3 giorni, ma siamo rimasti 15 giorni perché, "loro" non sapevano che cosa fare di noi: un giorno ci uccidevano, un altro giorno non ci uccidevano. Claude Marine Vaskou, l'addetto commerciale dell'ambasciata francese ha negato di eseguire l'ordine di eliminarci. Penso che il contratto PBE Oil è un vero falso contratto che è servito come supporto per far girare il denaro utilizzandolo in un "gioco di banche" fatto da Clearstream. Il Presidente della società PBE Oil, vecchio agente del DST, Paul Colne è stato ritrovato morte nella sua cella di prigione il 23.12.1997 , alcuni mesi dopo la pubblicazione del Giornale di Ginevra "dove sono finiti i miliardi del Kuwait?“ .



D:Dopo il furto dei brevetti, perché Ferraye l'ha denunciata?

R: Ferrayé non ha avuto il visto per andare in Kuwait, usando come pretesto, la sua nazionalità libanese forse. Era convinto che i suoi brevetti venivano utilizzati in Kuwait. Ad ogni modo, era convinto che i suoi soci, Basano-Tillié-Colonna, l'avessero tradito.


D: Qual è il meccanismo dei conti ADER?

R: Grazie a Clearstream, le Banche fanno un "Gioco di Banche" utilizzando la tecnica dei conti " Banca schermo" nella cornice del funzionamento dei conti "nostri": procedendo attraverso di esso, un investitore, per problemi di discrezione, fa realizzare un'operazione finanziaria ad una banca che agisce a suo nome ma per conto del cliente. Questo sistema, che presuppone un segreto bancario “totale”, comporta il rischio, se l'operazione è importante, che non sia ritrovata nei bilanci della banca se questi sono pubblicati.

Le banche possono designare, in tutta legalità, il nome dell’Avente Diritto Economico Reale (ADER). I conti di alcune Banche, detti di " Transazione", avendo partecipato alla deviazione dei fondi del Kuwait, hanno gli stessi numeri dei conti utilizzati per altre persone per altre operazioni in un altro momento.

La maggior parte di questi conti è organizzata in vari cassetti, con un conto principale che controlla la deviazione, ma che esegue immediatamente la ripartizione che si fa automaticamente su dei conti secondari sotto lo stesso N° con le lettere o dei cifre b,c,d, cosicché la transazione sembra essere meno importante. A titolo di esempio, si guardino questi due conti:
24.B.466.71.H, titolare Jean Pierre VAN ROSSEM, BMB che poi trasferisce 133.000.000 BEF sul n. di conto 248.466.71 A. . O i 2 conti esistono, o il numero è sbagliato, o c'è stata una falsificazione della BMB : l’8 è diventato una B e la A è diventata una A???

Il sistema offre ai clienti la possibilità di non apparire mai all'epoca delle transazioni finanziarie internazionali. Questi clienti possono essere delle Banche, o delle persone che fittiziamente sono a capo di società off-shore, o conosciuti nei giri di riciclaggio, designando invece i soci di Ferrayé come Aventi Diritto Economico Reale, ossia i clienti "effettivi" di questi conti.

André Lussi, vecchio Presidente di Cedel, Clearstream, parla della memoria del denaro: tutto è tracciato, tutto è registrato, è possibile ritrovare esattamente tutto ciò che è stato deviato. Si può dunque, se ci si dota dei mezzi, ricostruire il viaggio, spesso lungo e complicato, delle deviazioni elettroniche dei conti da Parigi a Lussemburgo, dal Jersey alle isole Caymans, da Ginevra a Toronto, ecc. Questa è la ragione per la quale il signor Guy BARBONI, direttore aggiunto dell'agenzia dell'United Bank of Swisszerland (UBS), via del Rodano 8, che ha ricevuto me, J.Ferrayé, M.E. Burdet, il 31 gennaio 2005 e ha dichiarato, con riferimento al conto N° 231215 : "Questo conto non esiste" nella forma “sugli schermi di computer dell'agenzia”. Ciò che non vuole dunque dire, in nessun caso, che il conto N° 231215 non esiste di fatto, perchè, in di altri termini, questo conto esiste bello e buono, ma come conto segreto di livello II ADER!

Il 15 maggio 2001, sono stato sentito a Lussemburgo da Pierre Kohnen, Commissario in Capo del Servizio di Polizia Giudiziale su commissione richiesta dal Giudice istruttore E.Nilles, a proposito della denuncia che avevo depositato sui conti non pubblicati del caso " Clearstream". Nello stesso momento, l'automobile di André Sanchez esplode in Svizzera. Bizzarro, direte sicuramente bizzarro. Sanchez si sentiva minacciato e aveva registrato i suoi timori su una cassetta prima di recarsi all'appuntamento del 15 maggio 2001.
"Buongiorno miei cari! Se ascoltate questa cassetta, è perché non sono ritornato dal mio viaggio. Malgrado le aspettative, non bisogna credere che sia sparito o che abbia messo fine ai miei giorni, tutto questo è completamente falso. La totalità di questi eventi, li devo a Di-Cara, al Sr. M.Veneau, al Sr. D.ROU, di nazionalità americana, ed al Sr. H.Aiden che non ho mai incontrato. La totalità dei dossiers, e in particolare il dossier Veneau, si trova nel cassetto del piccolo mobile che è accanto al mio ufficio. È associato a questo dossier, ma non so fino a che livello è informato, un principe kuwaitiano, la fotocopia del cui passaporto si trova nel dossier Venaud . Mi sono reso conto che, da un po’ di tempo, manipolavano i conti dei clienti per i quali svolgevo il mio mandato......manipolazioni informatiche da parte quel bieco del Sr.Aiden a livello nazionale, e persino internazionale su i conti senza eredi..... hanno l'abitudine di fare delle deviazioni di fondi elettronici.....confesso che comincio ad avere delle preoccupazioni per la mia vita, considerando gli affari in gioco, queste sono persone che sono pronte a tutto per provare a far tacere le persone...."


D: Perché i magistrati, la hanno attaccato radiandovi dall’albo dei revisori contabili?

R:Perché il 30 novembre 1995 avevo depositato denuncia al Parquet di Nizza. A partire da questo momento, tutto è stato messo in opera per eliminarmi "democraticamente" .


D:"Droit de Penser " la accusa di essere antisemita e di fare parte di movimenti fondamentalisti islamici. Come spiega questo?

R: Tropée Desgué mi è stato messo tra i piedi il 2 maggio 2000, 10 giorni prima della diffusione della trasmissione SAD del 12 maggio 2000, annullato su intervento politico di DSK, il Ministro dell'industria dell'epoca, che ha trasferito in favore dell' Istituto Nazionale della Proprietà Industriale i brevetti di Ferrayé. In effetti, Tropé Desgué e Christine Louis Quéré, avevano una missione per destabilizzarmi. Il rapporto Volcker reso il 2 novembre 2005 ha messo fine alla loro missione. È la ragione per la quale diffondono una " diarrea verbale" dappertutto. In effetti, lavorano per il Mossad, il servizio segreto israeliano. Ho depositato parecchie denunce contro di essi ed i siti internet, e i blogs che diffondono queste diffamazioni, eccetera.. Oggi sorvegliano il mio appartamento a Nizza, sotto la copertura del Procuratore Montgolfier.


D:Lei ha denunciato anche il procuratore Eric di Montgolfier?

R: Montgolfier è un rosacrociano, un franco massone di alto livello, un templare. È stato incaricato di neutralizzarmi, è stato pagato per fare ciò. Stiamo ora tentando di cercare i suoi conti alle isole Caimans. Hanno provato già ad eliminarmi il 2 agosto 1997 sabotando la mia automobile, sia in questi ultimi 4 mesi dopo che ho pubblicato l'articolo nel giornale di Ginevra.
Oggi, sono molto inquieto per la mia vita e quella della mia famiglia. È questa la ragione per cui bisogna diffondere dappertutto il loro imbroglio.


D:Come l'affare Clearstream, e dunque il Kuwait Gate, si ricollega allo scandalo di "Petrolio contro Cibo" ?

R: Il 30 luglio 1993, il Kuwait Oil Company (K.O. C.) deposita presso la Commissione di Indennizzo delle Nazioni Unite, una domanda di rimborso per le spese riguardanti la gestione delle eruzioni dei pozzi per 951.630.871 dollari. Il 15 novembre 1996, il Consiglio di amministrazione della Commissione di indennizzo delle Nazioni Unite, nella cornice del programma umanitario " Petrolio contro cibo", dopo una verifica, accorda al K.O.C un'indennità di 950.715.662 dollari, come richiesto. Il KOC è una filiale controllata al 100% della Kuwait Petroleum Corporation, di cui lo stato del Kuwait è il solo azionista . Il 13 settembre 2000, il Ministro del Petrolio kuwaitiano incontra a Matignon, il Primo Ministro francese, Lionel Jospin, per dirgli che il Kuwait richiede un indennizzo di 22 miliardi di dollari per il costo supplementare generato dall'utilizzazione del metodo rivoluzionario francese, i brevetti di Ferrayè, per spegnere, bloccare e riutilizzare i pozzi in fuoco nel 1991. Questa somma corrisponde in effetti al preventivo mandato al mese di giugno 1991 da me e Ferrayé al Sr. Issam Al Sager, Direttore della Banca Nazionale del Kuwait, che gestisce attualmente un fondo di investimento, TMW Asia Fund, di 22 miliardi di dollari !!

E, come per caso, il 27 settembre 2000, il Consiglio di amministrazione della Commissione di indennizzo delle Nazioni Unite, su proposta di Francia e Russia, 15,9 miliardi di dollari sono stati accordati ad una compagnia petrolifera kuwaitiana (K.O.C) e il Consiglio di sicurezza ha accettato di ridurre dal 30% al 25%, i tassi dei prelevamenti che saranno effettuati sulle royalties di Bagdad per indennizzare il Kuwait.

I politici corrotti che hanno partecipato al voto di questo accordo, sono stati ricompensati molto bene con l’attribuzione di buono acquisto in " barili di petrolio" mentre durante questo tempo il popolo iracheno soffre di questa corruzione gestita dalle più alte istanze politiche mondiali.


D: Quali conseguenze vi saranno sulla politica e l'economia francese se questi grandi scandali esploderanno?

R:Sarà la fine della Quinta Repubblica per la Francia, anzi sembra che oggi Mitterrand abbia deviato 1 miliardo di dollari delle indennità versate dall'Arabia Saudita per la Guerra del Golfo, ed a livello internazionale la fine dell'ONU.

Tengo, infine, a ringraziare Etleboro e la sua rete per il loro coraggio e la loro indipendenza, al fine di informare il cittadino del mondo, fino a che punto siamo manipolati da coloro che tirano i fili in retroscena, dietro uno specchio. Il male non attende che una sola cosa, che le persone per bene non facciano niente. Noi siamo milioni e milioni di gente per bene, allora la vittoria è prossima.



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Grexit e GrecUe: giochiamo con (poca) fantasia e (molta) realtà Di Francesco De Palo (ed UN ESEMPIO DI SCONTRINO IN DOPPIA VALUTA EMESSO A FINE MAGGIO)




Ecco uno scontrino in doppia valuta, euro e dracme, datato 30/05/2015 4 euro, 3407 dracme….
Facciamo un gioco. Mettiamo, per ipotesi, che il premier greco Alexis Tsipras accetti per intero le richieste avanzate dal Brussels Group per impedire il default di Atene, ovvero: ancora austerità, iva che azzoppa l’unico settore funzionante (il turismo), altri tagli su welfare e pensioni, un avanzo primario che sa di utopia, nessun investimento per coloro ai quali Tsipras in campagna elettorale ha promesso mari e monti. Il risultato? Un terzo memorandum che costringe la Grecia a dipendere da prestiti infiniti almeno sino al 2050, impossibilità di rimettere in piedi un minimo di produzione interna, assenza di una politica industriale legata a nuovi investimenti, come quelli dei paesi Brics che potrebbero dare “ossigeno” alla voce trasporti, infrastrutture, Ict. Insomma, nulla di nuovo se non altri denari prestati solo per pagare vecchi debiti più interessi milionari, la chiusura ideologica a quell’Eurasia che fa tanto storcere il naso a Berlino e Washington, la certezza palese che il voto popolare non conta alcunché.
Poniamo invece la possibilità che Tsipras non conduca in porto la trattativa, con l’interruzione dei denari da parte dell’ex troika e della restituzione da parte di Atene, condannata al default, che nel frattempo però si è già verificato visto che le casse dello Stato sono vuote e anche i fondi di tutte le ambasciate greche nel mondo sono stati “richiamati” in patria. Atene esce dall’euro, stampa una moneta deprezzata del 50% andando incontro a mesi certamente difficili, ma con la possibilità in prospettiva di essere fiscalmente “sexy” e soprattutto di diventare occasione per investitori internazionali invogliati principalmente da due fattori: la convenienza data da una moneta che non è l’euro; la possibilità di affacciarsi sul mercato euro mediterraneo legato alle infrastrutture e alle nuove fonti energetiche. Le prime portano al Pireo, uno dei maggiori porti per containers del continente, con la Cosco Cina già in pole position per l’acquisizione del 100% e i russi della Russian Raylways interessata alle ferrovie nazionali; le seconde portano a Creta dove una stima tedesca di due anni fa indicava in 400 miliardi di euro la presenza di gas. Senza dimenticare che Cipro, proprio sul versante gas, ha dal 2013 concluso un accordo con Tel Aviv per lo sfruttamento congiunto, mentre in Grecia complice la crisi anche politica degli ultimi sei mesi si nicchia ancora.
C’è però un problema di tasse, con la disponibilità manifestata ieri dal governo greco ad aumentare l’imposizione fiscale sui redditi superiori a 30mila euro, come se colpire il ceto medio (che nel frattempo in Grecia sta diventando povero) possa produrre vantaggi. Nelle 40 pagine di buone intenzioni consegnate ai creditori infatti la Grecia propone di maggiorare le aliquote: 2% invece del 1,4% per redditi che vanno da 30mila a 50mila euro; 4% invece del 2,1% per redditi da 50mila a 100mila; 6% invece del 2,8% per quelli da 100mila a 500mila; e 8% invece del 2,8% per più di 500mila euro. Il tutto mentre qualche commerciante inizia ad emettere scontrini con doppio conio.
La sintesi si può ritrovare nella metafora della dieta. Se un paziente in sovrappeso decide di adottare un piano di austerità alimentare per un certo periodo di tempo, avrà dei benefici, e in seguito potrà tornare ad un’alimentazione normale. Ma se la dieta dovesse diventare un metro consolidato e quindi un’abitudine quotidiana, non si avrebbe più una perdita di peso, ma la morte di quel paziente per denutrizione.
twitter@FDepalo



http://scenarieconomici.it/grexit-e...-edun-esempio-di-scontrino-in-doppia-valuta/#
 
posted by Mitt Dolcino
Le indagini urlate su Saipem et al. sembrano fotocopie di quelle su G. Cagliari ed il Pignone, poi svenduto: esiste ancora una correlazione tra giustizia mediatica e svendite di Stato?

Casualmente ho riletto alcuni brani dell’irrinunciabile libro di Almerighi, “Suicidi”i, certamente un capolavoro per i riferimenti che si incrociano, per le fonti e per i dettagli ancora oggi molto attuali. Mi sono soffermato sulla sezione che spiega i retroscena che portarono all’incarcerazione di Gabriele Cagliari. Bene, tutto partì da una tangente, tangente ipoteticamente pagata da Nuovo Pignone (allora del gruppo ENI) ad ENEL, tangente molto simile a quella pagata da Siemens sempre a ENEL 10 anni dopo, con la differenza che nell’ultimo caso citato lato tedesco nessuno venne messo in galera nei termini della legge sulla custodia preventiva e dunque non venne scatenato il polverone stile Tangentopoliii (…).
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Il ragionamento che voglio fare è questo: è un dato di fatto che le inchieste mediatiche dell’epoca di tangentopoli portarono in Italia alle più grandi privatizzazioni del mondo occidentale, nella maggior parte dei casi a prezzi di realizzo (ad es. Unicredit, Autostrade), per altro vendendo anche aziende che erano tutt’altro che a pezzi, anzi (appunto, Nuovo Pignone, un vero gioiello) [se consideriamo il ventennio 1979- 99, l’Italia si colloca al secondo posto (122 miliardi di dollari) per controvalore delle dismissioni dopo il Regno Unito (165 miliardi), prima della Francia (71 miliardi), della Germania (63 miliardi) e della Spagna (62 miliardi)*].
* Le privatizzazioni in Italia e il ruolo dello Stato. Un bilancio e qualche prospettiva –Di Emilio Barucci Giovedì 27 Marzo 2008
Da qui la sospetta correlazione tra indagini mediatiche e svendite di Stato: è certo che senza tangentopoli le svendite e le privatizzazioni di fine millennio, soprattutto nella misura che abbiamo visto – e coi prezzi bassi di realizzo aggiungo io -, non ci sarebbero state. La domanda a venti anni di distanza è se tali inchieste mediatiche con incarcerazioni sensazionali non furono casuali o invece furono parte di un piano preordinato, anche dall’estero (…). Molti dei giudici allora nel Pool di Mani Pulite sono oggi importanti pezzi della magistratura, su tutti il famoso pm F. Greco della procura di Milano, oggi al centro delle indagini più importanti.
Nuovo Pignone venne indagata per quanto sopra indicato e poi inopinatamente (s)venduta. Parimenti il Pignone ai tempi era azienda importante, importantissima: aveva costruito le stazioni di pompaggio delle pipelines di gas russe dalla Siberia all’Europa, aveva competenze anche militari in termini di turbine, si era all’alba della prossima rivoluzione delle turbine a gas per cogenerazione che avrebbe aperto un immenso mercato, era parte di ENI dove negli anni si succedettero al vertice amministratori molto legati ad aziende americane. Insomma era un gioiellino. E venne (s)venduto, oggi possiamo dire che non era necessario venderlo, attorno al Pignone si sarebbe potuto creare un polo italiano di livello internazionale del settore, come ha poi fatto GE. Soprattutto dobbiamo rilevare che tale azienda aveva una grande valenza geostrategica per gli ambiti in cui era attiva, soprattutto vis a vis con la Russia ed in relazione agli eventi che pochi anni dopo si concretizzarono (rivoluzione delle turbine a gas per la generazione elettrica ad esempio).
Oggi stiamo vedendo una piccola riedizione di quanto accaduto durante Tangentopoli, un processo giudiziario che venti anni fa si fermò solo per volere esterno grazie all’intervento risolutivo di R. Bertholomew, neo-ambasciatore USA a cui l’Italia dovrebbe essere molto grata, che spostò all’estero P. Semler del Consolato di Milano, ossia per intenderci sostituì chi teneva i “contatti” con la procura milanese, ad esempio venne fuori che egli sapeva ben un mese prima dell’inizio dell’inchiesta milanese sulle tangenti (alla fine del suo mandato diplomatico Bartholomew diventò responsabile per l’Italia di Merryl Lynch, ndr).
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Detto questo, esistono enormi similitudini tra ieri ed oggi: anche allora vennero messe sotto inchiesta aziende poi privatizzate, il Pignone ad esempio (oggi sono sotto inchiesta Saipem e Finmeccanica). Come allora le aziende sotto inchiesta avevano grande valenza geostrategica, oggi Saipem può permettere alla Russia di fare la differenza nell’artico [infatti la russa Rosneft ha dichiarato in varie occasioni il suo interesse per l’azienda del gruppo ENI], Finmeccanica è la difesa militare del Belpaese per altro leader in settori strategici quali l’elicotteristica da guerra. E guarda caso – oggi come allora – abbiamo visto concentrarsi le indagini per corruzione internazionale proprio su tali due aziende negli scorsi mesi. La costante giudiziaria tra Tangentopoli prima maniera ed oggi è la procura di Milano.
Non me ne vogliano a Milano, nulla contro di loro, anzi bene che si facciano rispettare le leggi. Il problema è più di interesse Nazionale che politico o giudiziario, mi si passi il termine.
Il punto infatti è un altro: bisognerebbe capire se è un caso che prima delle privatizzazioni “avvenute” (vedasi il passato) o prossime venture (vedremo su Saipem e Finmeccanica che succederà) ci debba sempre essere il preventivo e puntualissimo intervento della magistratura a creare le necessarie “condizioni al contorno”: è un fatto voluto o solo un caso che si ripete?
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Certo è che a seguito delle recenti indagini su Saipem – contemporanee al golpe contro un primo ministro italiano democraticamente eletto, S. Berlusconi – grazie al tracollo del prezzo in borsa un fondo USA ha accumulato ben il 12% del gruppo industrial-petrolifero italiano leader nelle costruzioni specializzate (e ricordo, tale azienda in teoria potrebbe essere tanto utile a coloro che voglio perforare l’artico ed oggi non sanno come fare). Per Finmeccanica basti menzionare le ripetute avances di Siemens per le turbine a gas, di mezzo mondo per Ansaldo STS e la costante sponda francese per accaparrarsi i siluri e la missilisticaiii. D’altro canto è parimenti sicuro che gli appalti persi da Finmeccanica in India e Saipem in Algeria a seguito dell’azione dei magistrati italiani sono stati poi girati ad aziende concorrenti del gruppo italiano…. parlo di aziende appartenenti agli stessi paesi che oggi ci impongono l’austerity – mah, sarà anche qui un caso -. Possiamo dunque dire che anche oggi l’Italia sta vendendo le proprie partecipate, dati alla mano!
Mi vien da dire che forse la sola differenza tra oggi e la prima tangentopoli, a parte le misure delle privatizzazioni, sono solo i morti ammazzati che ancora mancano all’appello quanto meno seguendo il filo logico introdotto con il libro di Almerighi (…).
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Anche alla luce di quanto sopra, chi segue i miei interventi sa che sono strafavorevole alla abrogazione dell’obbligatorietà dell’azione penale così come qualche forma di resa responsabilità dei magistrati per il proprio operato, seguendo pedissequamente quanto auspicato da Giovanni Falcone prima di morire ammazzato. Ma un attimo, Falcone suggeriva questo? Impossibile direte…. E invece vi assicuro che è così, è proprio vero, vedasi la nota in calceiv. E aggiungo anche che tale visione solo apparentemente rivoluzionaria è stata addirittura avallata dal prof. Emerito G. Di Federico, già membro del CSM (stessa fonte). E cito anche il presidente della Cassazione, Santacroce, che addirittura ha auspicato la separazione delle carriere tra pm e giudici (idem sulla fonte). Sorge il dubbio che magari qualcosa non funzioni alla perfezione nella magistratura attuale… almeno ciò è quanto si conclude a leggere il libro di Rossetti sul caso Fastweb e le incarcerazioni diciamo forzate, inclusi i riferimenti e le conclusioni/postfazione, vedasi riferimenti in calce.
Si noti che gli interventi dei giudici sopra citati e quello di Falcone in particolare avevano un unico scopo: evitare che “…influenze informali e collegamenti occulti con centri di potere possano influenzare l’esercizio di tale attività.” [cito G. Falcone, vedasi riferimento in calce, nota iv]. Io ho solo aggiunto che tali centri di potere possano essere anche e soprattutto – a maggior ragione oggi – esteri. C’è da dire che Falcone ci aveva preso in pieno nella sua interpretazione del futuro che stava per arrivare, o almeno così mi vien da dire, forse oggi si capisce meglio cosa voleva dire per il Falcone Nazionale essere persona scomoda (…).
Quanto accaduto all’Italia con l’avvento di Mario Monti dovrebbe insegnarci qualcosa, se non altro dovremmo abituarci a ragionare sulla base di fatti concreti senza accettare le verità preconfezionate dai media: in Italia nulla capita per caso soprattutto per quanto riguarda le tempistiche…
La speranza per l’Italia sta in gente eroica e che ha un fortissimo senso dello Stato, come il generale Tricarico – ex Capo di Stato maggiore Italiano – che restituì la Legion d’Onore a fine 2011 per via del comportamento francese in Libya durante il golpe contro Berlusconi. E questo senza che né i media – tranne piccole eccezioni – né i primari politici di allora intenti ai tempi a fare cadere Berlusconi incluso il primo ministro in pectore di allora Mario Monti [lo sarebbe diventato a brevissimo] menzionassero dovutamente il fatto.
Fantomas per Mitt Dolcino
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i“Suicidi – Castellari Cagliari Gardini”, M. Almerighi, Casa Editrice Università La Sapiena, 2011

iiGiovedí 29 Aprile 2004, Siemens «paga» lo scandalo Enelpower, Il Sole 24 Aprile, http://www.ilsole24ore.com/fc?cmd=art&artId=402700&am.. : va notato che in Italia lato ENEL il duo Giuffrida /Caresta subì l’arresto con custodia preventiva, infatti in tale modo chi sapeva dovutamente parlò, mentre lato Siemens non venne incarcerato nessuno: la dura lege della custodia cautelare made in Italy è questa, Siemens successivamente nel 2007 venne condannata a Darmstadt (Germania) per i reati ascritti ma senza arrestare nessuno. Forse con questo esempio si capiscono meglio le parole del giudice della Corte Suprema USA J. An. Scalia quando diceva che la custodia cautelare in carcere italiana va contro i principi di democrazia USA:

iii http://archiviostorico.corriere.it/2015/aprile/20/Missili_amp_aerei_Tra_cessioni_ce_0_20150420_98dd91dc-e720-11e4-b63d-a5664e2fda47.shtml

iv“Io non avevo l’avvocato”, M. Rossetti, Mondadori, I. Ed., 2013, pag. 123-133



http://scenarieconomici.it/le-indag...tra-giustizia-mediatica-e-svendite-di-stato/#1


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http://www.economiaepolitica.it/il-pensiero-economico/lorganetto-di-draghi-prima-lezione-moneta-endogena-e-politica-monetaria/
Di Sergio Cesaratto -
26 maggio 2015
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Pubblichiamo alcune lezioni preparate da Sergio Cesaratto pereconomiaepolitica.it, dedicate alla BCE e alla politica monetaria. La serie, intitolata l'”Organetto di Draghi”, prevede quattro lezioni: 1) Moneta endogena e politica monetaria; 2) La BCE di fronte alla crisi; 3) LTRO, Target 2, Omt; 4) Forward guidance e Quantitative easing.
Si è fatto un gran parlare nelle scorse settimane – e invero se ne discuteva da un po’ di tempo – di una misura che la BCE ha adottato il 22 gennaio 2015 nota come Quantitative Easing (QE). Di cosa si tratta? Cosa intende Draghi quando parla di riportare il bilancio della BCE a 3 trilioni (3000 miliardi) di euro? Come si colloca il QE rispetto a ciò che la BCE ha fatto dal 2008 per fronteggiare la crisi? Poteva e può fare di più? In questa mini serie di articoli proveremo a darci qualche risposta inoltrandoci nel terreno un po’ esoterico della politica monetaria.
Nella prima delle nostre quattro lezioni vedremo da cosa dipendono domanda e offerta di liquidità emessa dalla banca centrale in relazione al suo obiettivo di un certo tasso di interesse a breve termine. Entreremo insomma subito al cuore della politica monetaria, politica che potete identificare con la determinazione del tasso dell’interesse, una variabile che ha grande influenza sull’attività economica.
Moneta, riserve e pagamenti interbancari
Come tutti sanno la banca centrale crea moneta che prende la forma di banconoteutilizzate dalle persone oneste per le piccole spese e da quelle disoneste per più cospicui pagamenti illegali, e di riserve bancarie. Si pensi alle riserve bancarie come banconote che le banche commerciali detengono in un conto corrente presso la banca centrale (chiamato conto di riserva e regolamento). In realtà sarebbe inutile e dispendioso far assumere alle riserve la forma di banconote; nei fatti sono dei valori scritti su un computer non differentemente, del resto, dal conto corrente che noi deteniamo presso la nostra banca.
A cosa servono le riserve bancarie? In primo luogo ciascuno di noi potrebbe voler ritirare delle banconote dal proprio conto corrente, e la banca deve essere pronta a soddisfare la nostra richiesta. A sua volta, dunque, la nostra banca deve poter ricorrere al proprio conto corrente presso la banca centrale e trasformarne parte in banconote necessarie a soddisfarci.[2] Soprattutto, tuttavia, le riserve bancarie servono per effettuare i trasferimenti monetari fra le banche. Chiariamo questo punto fondamentale.
Quando noi effettuiamo un pagamento tramite un bonifico bancario (oppure con assegno o con carta di credito) stiamo ordinando alla nostra banca (per esempio Banca Onesta) di trasferire denaro dal nostro conto corrente a quello di un’altra persona che, supponiamo, lo ha presso un’altra banca (Banca Chiara). Supponiamo un bonifico di 100€. Quello che la nostra banca farà, sarà di chiedere a sua volta alla banca centrale di trasferire 100€ dal proprio conto corrente a quello di Banca Chiara. Ovviamente Banca Onesta cancellerà 100€ dal nostro c/c e, al contempo, Banca Chiara accrediterà 100€ al c/c del nostro amico o cliente. La banca centrale, a sua volta, cancellerà 100€ dal c/c di Banca Onesta e, al contempo, accrediterà 100€ al c/c di Banca Chiara. In sintesi, quando noi effettuiamo un bonifico questo dà luogo a un movimento di riserve da una banca all’altra. Per questo i conti correnti che le banche commerciali hanno presso la banca centrale si chiamano, infatti, “conti di riserva e regolamento”, nel senso che servono a “regolare” i trasferimenti interbancari (oltre che a fungere da riserva, ciò che dà ai clienti la sicurezza che la banca abbia sempre un fondo di liquidità prontamente trasformabile in banconote). In sostanza, come noi effettuiamo i pagamenti importanti via bonifici (o assegni, o carta di credito) a valere sul c/c che abbiamo presso la nostra banca, queste ultime trasferiscono denaro ad altre banche con dei bonifici a valere sui loro conti di riserva/regolamento che hanno presso la banca centrale – che in questo senso è la banca delle banche.
In molti paesi, inclusa l’Eurozona, le banche sono obbligate a detenere un certo ammontare di riserve – dette riserve obbligatorie – a fronte dei conti correnti (detti anche depositi) che esse amministrano. Ma poiché le riserve sono necessarie per far fronte a richieste di banconote o di pagamenti interbancari ordinati dai clienti, anche nei paesi dove non v’è la riserva obbligatoria, come nel Regno Unito, le banche detengono comunque riserve. Attualmente nell’Eurosistema la riserva obbligatoria è dell’1%.
Domanda e offerta di moneta
Come fa la banca centrale a creare liquidità? Intanto registriamo che in tempi normali essa non decide quanta moneta creare – vedremo anzi che è proprio col QE che essa, in tempi anormali, prende l’iniziativa e forza liquidità nel mercato. In tempi normali, invero, la banca centrale soddisfa in maniera relativamente passiva la domanda di moneta espressa dall’economia. Essa, infatti, non ha come target la quantità di moneta ma il tasso di interesse. Dato il tasso di interesse obiettivo, la banca centrale soddisfa tutta la domanda di moneta. Pensate al tasso di interesse come al prezzo della moneta, il che non è strano visto che il tasso di interesse è il prezzo che paghiamo su un prestito. La banca centrale fissa questo prezzo, e a quel prezzo offre tutta la moneta domandata.
Per comporre il puzzle del nostro ragionamento dobbiamo anche registrare che la moneta può essere creata attraverso canali su cui la banca centrale ha poco potere, e che sono perciò detti “autonomi”. Attualmente il principale di questi canali autonomi è quello estero. Quando esportiamo una merce negli Stati Uniti, per esempio, l’esportatore acquisisce dollari che, normalmente, presenterà alla propria banca per scambiarli in euro . A questo scopo, la banca a sua volta scambierà i dollari con la banca centrale ottenendo euro. Come si vede la banca centrale ha creato euro in cambio di dollari in maniera del tutto passiva. Per contro, quando effettuiamo un pagamento in dollari verso gli Stati Uniti, li acquistiamo dalla nostra banca che a sua volta li ottiene in cambio di euro dalla banca centrale.[3]Questo pagamento, l’importazione di un prodotto americano per esempio, comporta dunque distruzione di euro. La banca centrale ha, di nuovo, agito in maniera passiva.
Storicamente, inoltre, la banca centrale ha creato moneta su ordine del principe, il famoso diritto di signoraggio. Nella maggior parte dei paesi avanzati, questo è ora formalmentevietato. Ho sottolineato “formalmente” perché secondo gli economisti più genuinamente keynesiani lo Stato deve aver conservato, in una maniera o nell’altra, il potere di spendere prima di aver incassato le imposte o di aver emesso titoli del debito pubblico. Questo è un cavallo di battaglia della Modern Monetary Theory. E’ un tema assai complesso e controverso, su cui non possiamo entrare qui, tranne un breve accenno successivo (in cui diremo che lo stato spende, come un privato, indebitandosi con le banche).[4]
Trascurando dunque il signoraggio, il canale estero è una modalità autonoma dalla banca centrale di creazione o distruzione di moneta. L’economia ruota sempre attorno ai termini di domanda e offerta. Per non smentirci utilizziamo ora questi termini. L’ammontare di moneta offerta, via canale estero può essere più o meno in grado di soddisfare ladomanda di moneta, banconote e riserve, che proviene dall’economia. Se non è sufficiente interviene la banca centrale creando moneta. Il come lo vedremo fra poco. Quantadipenderà da quanta ne è già offerta autonomamente dal canale estero e da quant’è la domanda. Cominciamo col determinare quest’ultima.

Sappiamo già che la domanda di moneta della banca centrale consiste di domanda di banconote e di domanda di riserve. La domanda di banconote dipende dalle abitudini del pubblico – se utilizza per esempio poco o tanto le carte di credito –, dall’ammontare di pagamenti in nero o illegali, da fattori stagionali – per esempio nel periodo natalizio aumenta la domanda di banconote. Più complessa è la domanda di riserve. Questo è un tema che introduce uno dei cavalli di battaglia degli economisti eterodossi, cavallo che si sta tuttavia imponendo su tutte le piazze: l’endogeneità del credito e della moneta. Augusto Graziani è forse stato il maggiore economista italiano a enfatizzare la natura endogena della moneta. Di cosa si tratta?
Moneta endogena
I mestiere delle banche è di creare credito a favore dei clienti, imprese e famiglie, purché questi abbiano i necessari requisiti di affidabilità. Quando una banca concede un credito a favore di un cliente, per esempio un prestito immobiliare, essa automaticamente crea un deposito intestato al cliente. Se per esempio Banca Onesta concede un mutuo di 100 mila euro a favore di Giovanna, l’istituto accredita su un c/c intestato a Giovanna 100 mila euro. Successivamente Giovanna trasferirà con un bonifico questo denaro a favore di Giuseppe, il venditore dell’immobile. Supponiamo per semplicità che anche Giuseppe sia correntista presso Banca Onesta. Evidentemente Banca Onesta dovrà detenere delle riserve a fronte del nuovo deposito (che per ora ha semplicemente cambiato intestatario, da Giovanna a Giuseppe), l’1% come s’è detto. Le regole sono però molto elastiche: le riserve obbligatorie sono commisurate ai depositi in essere il mese precedente; in aggiunta il rispetto è in media sul mese e non giorno per giorno, cioè la banca può in taluni giorni avere meno dell’1% di riserve se in altri è sopra l’obiettivo. Per queste ragioni la banca ha un agio di tempo per adeguare le proprie riserve e o farà, come vedremo, ricorrendo alla banca centrale. Questa le fornirà: se non lo facesse Banca Onesta cercherebbe di procacciarsi queste riserve nel mercato offrendo un più alto tasso di interesse (che, ricordate, è il prezzo della moneta), e se la banca centrale vuole evitare questo aumento, fornirà lei le riserve.
Contrariamente a ciò che si insegna ancora in molti libri di testo, la banca non è quindi vincolata dalle riserve che già possiede nel decidere di creare credito e dunque nuovi depositi a favore dei clienti.
Fra poco vedremo come le banche fanno ad adeguare le proprie riserve. Per ora portiamoci a casa il risultato che:
ogni volta che una banca concede un credito crea un deposito;
l’ammontare di depositi creato dal sistema bancario non dipende dalle riserve ma dalla domanda di credito.

Creazione di moneta, mercato interbancario e politica monetaria
Come fanno, dunque, le banche ad approvvigionarsi di riserve? Questo ci porterà al cuore della politica monetaria.
La banca centrale, nel nostro caso la BCE, effettua delle aste settimanali in cui offre liquidità alle banche ordinarie. Queste aste si chiamano Operazioni di rifinanziamento principali (Main Refinancing Operations, MRO). In seguito alle misure straordinarie adottate dalla BCE nel 2008 quando si manifestò con virulenza la crisi finanziaria, il sistema corrente non si basa più sulle aste, e questo ci semplifica la vita: la BCE offre settimanalmente alle banche tutta la liquidità che esse desiderano al tasso di interesse sulle MRO da essa deciso. Tale tasso è quello che Draghi, in seguito alle decisioni del consiglio direttivo della BCE, conferma o modifica. Attualmente questo tasso è quasi zero, lo 0,05% più precisamente, un’altra misura straordinaria su cui torneremo. Quando la BCE crea euro a favore delle banche lo fa ottenendo titoli a garanzia, il cosiddetto collaterale.[5]
Mentre col sistema delle aste settimanali le banche devono ogni settimana restituire la liquidità riprendendosi i titoli, normalmente la BCE con le Operazioni di rifinanziamento a lungo termine (Longer Term Refinancing Operations, LTRO) offre fondi a più lungo termine, prima della crisi solitamente a tre mesi. L’acronimo LTRO, come altri di cui anche molti economisti professionisti ignoravano l’esistenza, è diventato poi famoso a fine 2012, vedremo perché.
Le banche potrebbero però trovarsi a corto di liquidità senza aver tempo di ricorrere a un’asta. Per esempio un certo giorno i clienti della Banca Chiara possono aver effettuato pagamenti a favore di clienti della Banca Onesta in misura più copiosa di quanti i clienti della Banca Onesta ne abbiano effettuati a favore della Banca Chiara. Col risultato che la Banca Chiara ha perso riserve a favore della Banca Onesta (che probabilmente ne ha ora in eccesso). La Banca Chiara ha due alternative: o farsi prestare riserve da Banca Onesta (che ne ha in eccesso) o ricorrere alla banca centrale ottenendo un prestito “overnight”, cioè da restituire in 24 ore. Vediamo.
Normalmente la banca centrale remunera le riserve bancarie obbligatorie al tasso sulle MRO – che, avrete capito, è il tasso “principe” della BCE. Non remunera però le riserve in eccesso. Essa offre però la possibilità di parcheggiare le riserve in eccesso presso un conto che si chiama “deposito marginale” (marginal deposit facility) che prevede un tasso tuttavia inferiore a quello sulle MRO. Banca Onesta (che ha riserve in eccesso) avrà dunque in generale convenienza a prestare riserve a Banca Chiara (che è invece sotto) purché questa paghi un interesse superiore a quello sul deposito marginale. Prendiamo la situazione al 13 giugno 2007, prima della crisi (non prendiamo i tassi correnti perché la situazione attuale è un po’ anomala, anche se è una anomalia destinata a durare dato che ad essere anormale è l’Euro).

Banca Onesta otterrebbe il 3% se depositasse l’eccesso di riserve nel conto Deposito marginale. Sarebbe dunque disposta a prestare a Banca Chiara purché a un tasso superiore. Banca Chiara, dal canto suo, potrebbe ottenere un prestito “overnight” dalla BCE al 5% ricorrendo al cosiddetto “prestito marginale” (Marginal Lending Facility). Ovviamente sarebbe gradito a Banca Chiara ottenere un prestito da Banca Onesta purché a un tasso inferiore al 5%. Non bisogna essere economisti per capire che le due banche si accorderanno per un prestito a un tasso che, grosso modo, sarà attorno al 4%. Questo che abbiamo descritto è il segmento a più breve termine del mercato dei prestiti interbancari.[6] Normalmente il tasso interbancario overnight, che le banche si praticano vicendevolmente, gravita attorno al tasso sulle MRO che è al centro del cosiddettocorridoio dei tassi, quello del box precedente. L’obiettivo della politica monetaria è proprio il tasso interbancario, un tasso a brevissimo termine che però è l’architrave di tutta la struttura dei tassi di interesse a più lungo termine. Obiettivo della BCE è che il tasso interbancario approssimi quello relativo alle MRO, vale a dire alle principali operazioni di rifinanziamento della banca centrale. La BCE ottiene normalmente quest’obiettivo fissando il corridoio dei tassi e lasciando che il mercato interbancario converga verso il tasso sulle MRO.
Quando il Consiglio direttivo della BCE nella propria riunione mensile muta il tasso sulle MRO, muta anche i due tassi “marginali” sì da poter far gravitare il tasso a cui le banche si fanno i prestiti a brevissimo termine attorno al tasso sulle MRO che, così, diventa l’architrave di tutti i tassi di interesse dell’economia. La figura 1 mostra il “corridoio” dei tassi dall’inizio del 2008 al principio del 2014. Si vede come i tre tassi si muovano di concerto. Nell’ultimo periodo “normale”, sino a metà 2008, quando i tre tassi erano quelli del box più sopra, il tasso di mercato, denominato EONIA (Euro OverNight Index Average), oscillava attorno a quello sulle MRO.

Figura 1. Fonte: BCE
Cosa abbiamo imparato
Proviamo dunque a ripercorrere il percorso intrapreso. Banche e pubblico domandano riserve e banconote che sono liquidità creata dalla banca centrale “on demand”. In particolare, se clienti affidabili chiedono nuove linee di credito alle banche, queste le concederanno aprendo nuovi depositi a favore dei clienti, ricorrendo alle operazioni di rifinanziamento della banca centrale per procurarsi le riserve. Non è invece vero l’opposto, che la liquidità creata dalla banca centrale induce le banche commerciali a creare più crediti a favore della clientela aprendo depositi a loro favore. Attenzione, la banca centrale può accrescere la liquidità nel sistema, vedremo che durante la crisi la BCE (come la FED e le altre grandi banche centrali) lo farà. Ciò che la teoria e l’esperienza negano è che una maggiore quantità di riserve a disposizione della banche si traduca in una maggiore quantità di credito erogata. Aggiungiamo qui che questa domanda dipende dal tasso di interesse obiettivo della banca centrale. In generale minore è questo tasso maggiore sarà la domanda di liquidità, ad esempio perché aumenta la domanda di mutui per l’acquisto di case e dunque i depositi creati dalle banche e la relativa domanda di riserve. Dato il tasso di interesse obiettivo e data la corrispondente domanda di riserve – e nota la domanda di banconote -, parte della liquidità richiesta viene creata dalla banca centrale in maniera passiva, tipicamente attraverso il canale estero. La parte rimanente viene resa disponibile dalla banca centrale attraverso le operazioni di rifinanziamento, principale (MRO) e a lungo termine (LTRO). Se la banca centrale non rendesse disponibile questa liquidità, le banche cercherebbero di procacciarsela nel mercato interbancario o finanziario spingendo verso l’alto i tassi di interesse e la banca centrale fallirebbe il suo obiettivo di stabilizzare il tasso a breve attorno al tasso obiettivo, orientando di concerto quelli a lungo termine.[7]Potrebbe anche accadere che la liquidità esistente, anche se nel complesso sufficiente, sia ripartita male fra le banche, alcune con eccesso di riserve e altre in difetto. Normalmente esse si faranno prestiti a brevissimo termine fra di loro sì da ripristinare l’equilibrio. I prestiti interbancari a breve saranno effettuati a un tasso overnight (EONIA) che è al centro del ”corridoio dei tassi” fissato dalla BCE.
Forti di queste nozioni, nella prossima lezione cominceremo a esplorare la politica monetaria della BCE dal 2008 attraversi le lenti del suo bilancio.
Riferimenti bibliografici
Cesaratto, S. (2012), Il vecchio e il nuovo della crisi europea, in Oltre l’austerità, a cura di S. Cesaratto e di M.Pivetti, download gratuito da: "Oltre l'austerità", un ebook gratuito per capire la crisi - micromega-online - micromega
Cesaratto, S. (2015), The State spends first: logic, facts, appearances, open questions – A note, in attesa di pubblicazione.
[1] Avrete già intuito che esistono due tipi di moneta: (a) la moneta emessa dalla banca centrale, che è parte nelle nostre tasche sotto forma di banconote e parte nei c/c di riserva/regolamento che le banche commerciali hanno presso la banca centrale (ci riferiremo spesso alla moneta emessa dalla banca centrale come “liquidità”; questa è anche definita come “base monetaria”); (b) la moneta bancaria, ovvero i nostri depositi di c/c presso le banche commerciali attraverso i quali effettuiamo pagamenti attraverso bonifici, assegni, carte di credito ecc.

[2] Come si vede, dunque, la moneta creata dalla banca centrale è prontamente trasformabile in banconote.

[3] Le valute straniere sono detenute nelle cosiddette riserve ufficiali (RU). Un attivo dei conti con l’estero (tecnicamente delle partite correnti si veda il box in Cesaratto, 2012) determina un accrescimento della liquidità interna se l’ingresso netto di divise straniere non viene impiegato per prestiti all’estero, come tipicamente avviene coi paesi in avanzo che prestano a quelli in disavanzo. Dunque, solo gli avanzi accumulati nelle RU danno luogo a un aumento della liquidità. All’opposto, disavanzi con l’estero non danno luogo a decumulo di RU e distruzione di liquidità se sono finanziati da prestiti dall’estero.

[4] Si veda Cesaratto (2015).

[5] Tecnicamente l’operazione è un repos (repurchasing agreement o operazione contro pronto termine): la banca centrale cede liquidità in cambio di titoli con l’impegno della banca commerciale a restituire la liquidità e riprendersi i titoli la settimana successiva.

[6] Le banche si fanno prestiti anche a più lungo termine.

[7] Se l’offerta autonoma di liquidità via canale estero muta, per esempio perché degli attivi di partite correnti accrescono le RU e la base monetaria (v. sopra nota 3), tale eccesso di liquidità offerto nel mercato interbancario può far tendere il tasso d’interesse di mercato al di sotto del tasso obiettivo della banca centrale. Quest’ultima, allora, provvederà a “sterilizzare” (cioè ad annullare) l’aumento autonomo di liquidità diminuendo in maniera corrispondente la propria offerta di liquidità.



Pubblicato da Nicoletta Forcheri a 01:04 ShareThis Link a questo post Invia tramite emailPostalo sul blogCondividi su TwitterCondividi su FacebookCondividi su Pinterest




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