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Nelle ultime 24 ore, il greggio è cresciuto del 7,59% chiudendo a 27,64 dollari al barile. Sul fronte dei dati macro, AIE ha stimato che il calo della domanda di petrolio a maggio sarà nell'ordine di 8,6 milioni di barili al giorno, meno dei 9,3 milioni previsti, mentre la domanda per l'intero 2020 è stimata a 91,2 milioni di barili giornalieri, contro i 100 milioni dello scorso anno. A sostenere intanto le quotazioni del petrolio è anche l'attesa per le prossime mosse dell'Opec+ che avrebbe intenzione di proseguire i tagli produttivi in vigore ad oggi, oltre la scadenza di giugno. Il cartello aveva concordato ad aprile di ridurre la produzione di 9,7 milioni di barili al giorno a maggio e giugno, per poi scendere a 7,7 milioni fino alla fine del 2020. Per cui il livello del taglio da 9,7 milioni di barili giornalieri potrebbe essere prolungato nella prossima riunione OPEC+ di giugno. Lunedi scorso l’Arabia Saudita ha comunicato di voler ampliare i tagli il prossimo mese di 1 milione di barili al giorno. I produttori dell’OPEC del Golfo, Emirati Arabi Uniti e Kuwait, si sono uniti all’Arabia Saudita e hanno promesso nuovi tagli per la loro produzione di giugno di un totale di 180.000 barili al giorno.
Durante la sessione asiatica, la quotazione del petrolio greggio è stata di 27,55$, in diminuzione dello 0,33% rispetto alla chiusura di ieri. In caso di storno down, la quotazione potrebbe trovare supporto a 25,86$ seguito da 24,17$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 28,60$ seguito da 29,65$.
Durante la sessione asiatica, la quotazione del petrolio greggio è stata di 27,55$, in diminuzione dello 0,33% rispetto alla chiusura di ieri. In caso di storno down, la quotazione potrebbe trovare supporto a 25,86$ seguito da 24,17$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 28,60$ seguito da 29,65$.