Anche la Germania verso la crisi

GERMANIA USA…COUNTDOWN!




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Germania, cala a sorpresa produzione industriale: -1,1% a settembre
“A seguito di una buona prestazione durante la prima metà dell’anno, l’industria tedesca -osserva il ministero- si trova ad affrontare venti contrari, in particolare a seguito del rallentamento in atto in alcuni mercati emergenti più grandi”.
E’ tutta una sorpresa questa crisi, soprattutto per il coacervo di analisti che aveva previsto un aumento dello zero virgola e nella peggiore delle ipotesi un calo dello 0,6%. Mai nessuno che si chieda a cosa serva tutta questa gente che nella migliore delle ipotesi è pagata per fare analisi taroccate.
Sai dice nonna Yellen il mercati globali si sono stabilizzati e anche le preoccupazioni sui mercati emergenti stanno rientrando. Altri illuminati raccontano che quello che sta accadendo a Volkswagen in attesa degli altri marchi è solo una tempesta in un bicchiere d’acqua, tutta gente abbituata a guidare guardando lo specchietto retrovisore.
Il ritorno di Machiavelli in Germania non è casuale, ci vuole pazienza, Ragazzi, troppa frenesia, troppa fretta.
Merkel accerchiata, la crisi può costare cara
La crisi migratoria poté quello che non fu possibile per crisi già definite “esistenziali” per l’Europa – dalla bancarotta della Grecia agli spread impazziti. Perché, oltre a spaccare come mai prima l’Ue, questa crisi sta provocando scosse telluriche che potrebbero portare a un autentico terremoto: la possibile “detronizzazione” di colei che ormai, nel bene o nel male, era assurta a “regina” d’Europa: Angela Merkel.
Perfino un vecchio filibustiere come Dimon attuale Ceo di JPMorgan mette in guardia l’Europa daun possibile detonazione della crisi migratoria. Stanno preparandosi per una nuova festa?
Sono due giorni consecutivi che appena Wall Street apre l’indice tedesco perde nello spazio di un istante circa un punto, qualcuno si sta stufando del trucco con il Paese intorno?




Lasciamo per un attimo da parte la Germania e osserviamo attentamente la tendenza in atto in America, visto che ormai più nessuno conosce il significato della parola tendenza, tutti li a scritare in maniera schizzofrenica un inutile breve termine…
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Chiaro il concetto o serve un disegnino!
Mentre sono tutti con il nasino all’insù ad attendere la meteora Yellen che alza i tassi, il mercato da oltre sei mesi ha già scontato tutti i rialzi dei tassi che la fervida immaginazione paranoica legata all’inflazione ha partorito.
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C’è sempre qualcuno ingenuo o ignorante che si chiede per quale motivo negli ultimi mesi le vendite di nuove abitazioni in America sono scese di oltre il 15 %…
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In alcuni casi i tassi sui mutui a trent’anni sono già saliti sopra il 4% aspettiamo il colpo finale e poi tutti insieme ci mettiamo ad osservare la leggendaria solidità della crescita economica americana…
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Per quanto riguarda il dato di oggi è meglio non fare alcuna previsione, chi ci segue da anni, sa che tirare una monetina sopra i dati dell’ufficio del lavoro americano, BLS è più favorevole che non cercare di interpretare dati che a distanza di mesi possono essere rivisti al rialzo o al ribasso con percentuali che sfiorano addirittura il 50 %.
Nel 2006 addirittura nel terzo trimestre si passò da 500.000 posti creati a soli 19.000 qualche mese dopo. Questa basta e avanza per sottolineare l’importanza di questi dati mensili che servono solo esclusivamente a far salire il tetosterone di un manipolo di psicopatici.
Null’altro da aggiungere, buon divertimento e buon fine settimana, aspettando Godot!
 
Germania in Crisi. Le prostitute abbassano le tariffe.

Un sensibilissimo indicatore economico è costituito dall’onorario richiesto dalle prostitute per un incontro.
Quanto più il sistema economico tira, tanto più gli onorari diventano consistenti ed i guadagni salgono.

Quando il sistema economico regredisce, gli onorari si contraggono, e con essi i guadagni.
Si innesca anche un meccanismo perverso: continuano a lavorare bene solo quelle belle. Le altre sono costrette a diminuire le proprie pretese. Aumenta il numero delle femmine desiderose di integrare il bilancio familiare. Il numero di femmine irate si ingigantisce.

Un altro sensibile indicatore economico è la numerosità delle prostitute autoctone. In tempi floridi la prostituzione in un bordello rende meno di quella privata. I casini sono così costretti ad importare mano d’opera, per quanto specializzata. Durante la crisi succede l’opposto. Così come quando la sicurezza esterna viene a mancare: dalle strade si ritorna ai postriboli.

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LEconomist ha analizzato recentemente questo particolare tipo di mercato.
Il suo aspetto peculiare consiste nel fatto di essere, assieme al mercato nero, effettivamente libero, anche se molti stati hanno cercato e cercano di regolamentarlo, con ben scarsi successi.


La Bbc ne ha fatto recentemente un ampio reportage.
Appartiene a questa tipologia il ristrettissimo numero di ragazze giovani, spigliate ma davvero belle. Come tutte le cose rare e pregiate hanno costi da fantascienza.

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La Swansea University ha rilasciato in argomento uno studio molto approfondito, riportando anche dati relativi al The Student Sex Work Project, un apparato organizzativo che patrocina ed in strada la prostituzione studentesca, massimamente quella femminile. Grosso modo, molto sottostimando, oltre il 22% delle studentesse si divide tra corsi di studi e lavoro sessuale retribuito.
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In molti paesi dell’Unione Europea la prostituzione è considerata alla stregua di ogni lavoro nel settore dei servizi e quindi è soggetta ad accurati censimenti ed al pagamento delle tasse. Una prestazione sessuale a pagamento non denunciata si configurerebbe quindi come un’evasione fiscale, penalmente perseguibile. Di recente in Austria le prostitute hanno fatto clamorose proteste sul regime fiscale cui sono sottoposte.
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In Germania la prostituzione è legalizzata ed è soggetta al pagamento delle tasse. Pagano le tasse, ovviamente, solo le ragazze che il fisco locale riesce ad identificare: tutte le altre evadono alla grande.

La Catena Pasha di postriboli è ottima sorgente di rilevamento dati, perché rende pubbliche statistiche e tariffari. Rilascia anche ulteriori informazioni, dietro motivata richiesta.

«Il Pascha è una casa d’appuntamenti che si trova a Colonia, in Germania. Con i suoi 9.000 metri quadrati di superficie, che si sviluppano su 12 piani, è la più grande casa di appuntamenti in Europa. Vi operano giornalmente circa 120 prostitute e 80 impiegati ed è visitato da 1.000 clienti. ….
La casa offre in affitto 126 camere distribuite su 7 piani a prostitute, per un canone di 180 euro al giorno, comprensivo di pasti, assistenza medica e del pagamento di un’imposta di 20 euro che è dovuta da ogni prostituta per ogni giorno di lavoro. Le donne che vi operano provengono da diversi Paesi: circa il 30% sono tedesche[5]. Normalmente siedono fuori dalla loro stanza e contrattano con i clienti che si muovono per i corridoi. Alcune delle donne abitano nelle stanze dove lavorano, altre affittano una seconda stanza all’interno della casa dove abitare, altre ancora abitano fuori della casa, in appartamenti a Colonia.
La casa è aperta 24 ore al giorno. I clienti pagano un biglietto di ingresso di 5 euro per accedervi e una volta all’interno contrattano direttamente con le prostitute. Queste esercitano come lavoratrici autonome e tengono per sé tutti i guadagni.
Un piano è riservato ai servizi più a buon mercato, un altro per le prostitute transessuali. La casa contiene anche un albergo, un locale di “lap dance”, diversi bar ed una separata casa di appuntamenti in stile club all’ultimo piano» [Fonte]
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Solo a Köln, un edificio di dodici piani.
120 ragazze in servizio giornaliero. Se agli inizi la maggior parte proveniva dai paesi dell’est europeo, ed alla data di stesura della pagina le tedesche avevano raggiunto il 30%, a tutt’oggi le autosctone superano il 70% del totale delle ragazze di tutta la catena.
Nel corso degli ultimi nove mesi gli onorari sono crollati: più che dimezzati. La popolarità della Bundeskanzlerin Frau Merkel in questo ambiente è davvero molto, ma molto bassa.
Ecco il tariffario:

«5,- € di entrata e bevande analcoliche gratuite»
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«Sesso a partire da 30,-€»
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«Al primo piano c’è la possibilità di godere di sesso orale o di rapporti sessuali già a partire da 30,- €»
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«GARANZIA DI RIMBORSO»
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Per poter sbrigare gli otto – nove clienti al giorno, minimo lavorativo per rientrare nelle spese ed accantonare qualcosa, le prostitute hanno dovuto ridurre consistentemente le proprie pretese, oggi ben lontane dagli 80 euro minimi per prestazione di solo un anno fa.
E le ragazze devono anche darsi un bel da fare a soddisfare la clientela, essendo stata istituita le garanzia del rimborso qualora la fanciulla non avesse ottemperato quanto pattuito o l’avesse fatto pigramente.





 

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