"ANDRA' TUTTO BENE" E' GIA' STATO DETTO?

Da tre giorni i sette commercianti di petrolio, prodotti e commodities energetiche e non solo,

con sede in Svizzera – chiamati i sette fratelliVitol, Trafigura, Mercuria, Gunvor, Glencore, Cargill e Gerald,

non accettano più documenti bancari, lettere di credito o garanzie bancarie, bensì trasferiscono solo con il cash.


Va da sé che le sanzioni verso la Russia insieme alla posizione atlantica
stanno diventando un problema enorme per tutto il pianeta,
prospettando uno scenario catastrofico,
soprattutto se viene fatto qualche passo falso.


Iniziamo a raccontare chi sono i trader che abbiamo appena citato.

Secondo le più recenti stime sono i principali colossi del trading del settore petrolifero globale;

basti pensare che solo Vitol, Trafigura e Glencore gestiscono all’incirca 19 milioni di barili di greggio al giorno,

più o meno il 10 per cento della domanda di petrolio.


Sono coloro che forniscono di petrolio le famose sette sorelle del petrolio anglo-americano.


Vitol,
con sede centrale a Ginevra,
è una società olandese che con il suo fatturato di 231 miliardi di dollari
è la più grande commerciante di energia indipendente nel mondo.

L’azienda spedisce più di 350 milioni di tonnellate di petrolio
e controlla 250 superpetroliere e altre navi per spostarlo in tutto il mondo.


Glencore International plc è una società mineraria e di scambio merci multinazionale anglo-svizzera con sede a Baar (Svizzera).

È la più grande compagnia al mondo per commercio di materie prime.

Nel 2010 aveva

quote del 60 per cento nel mercato globale dello zinco,

50 per cento nel rame
e

3 per cento nel petrolio.

Glencore ha strutture di produzione per gas naturale, petrolio, carbone,
minerali, metalli e prodotti agricoli in tutto il mondo, oltre ad industrie per la lavorazione del cibo.


Trafigura, società con sede a Ginevra, con a capo Jeremy Weir,
supporta la società britannica nazionale British Petroleum nei rapporti con la Russia.

Secondo il Financial Express, tramite Trafigura
la British Petroleum ha siglato un importante contratto con una raffineria indiana,
quella della compagnia russa Rosneft situata a Nayara.


Gunvor, società con a capo lo svedese multimilionario Torbjörn Törnqvist,
è una società cipriota con sede principale a Ginevra
con il suo fatturato di 75 miliardi di dollari - come le altre - è una società che si occupa di petrolio e altri prodotti.

È la quarta società più grande al mondo del settore dopo Glencor, Vitol e Trafigura.

Il più grande fornitore di petrolio di questa compagnia una volta era la Russia,
mentre ora la maggior parte del suo greggio proviene dalle Americhe,
con meno del 13 per cento proveniente dalla Russia.


Mercuria è una società di trading petrolifero con sede cipriota,
fondata nel 2004 da Marco Dunand e Daniel Jaeggi, ex dirigenti di Phibro.

In precedenza Mercuria ha assunto il controllo di J&S group,
che prende il nome dagli uomini d’affari ucraino-polacchi Jankilevitsch e Vyacheslav Smolokowski.

Mercuria muove circa 1,5 milioni di barili al giorno di crude oil e prodotti simili
verso Argentina, Canada, Stati Uniti, Europa e Cina.

È una società fortemente attiva nelle energie rinnovabili,
in particolar modo verso la transizione energetica in Europa e Usa.


Cargill, con la sua divisione petroleum è una compagnia petrolifera americana
da poco acquisita dal gruppo finanziario Macquarie Group,
opera in tutto il mondo e ha diverse sedi fra cui Ginevra.

È una compagnia storica che opera nel settore del food e dell’agricoltura,
con un fatturato che si aggira intorno ai 135 miliardi di dollari.


Gerald Group è la più grande compagnia indipendente di metallo nel mondo,
commercia materie ferrose, non ferrose e metalli preziosi,
con il suo fatturato astronomico ha la sua sede principale a Londra, ma è dislocata in tutto il mondo.


Queste sette società,
le più potenti del pianeta che controllano
l’energia, il petrolio, i metalli e il food,
hanno scelto di commerciare solo in cash.

Perché?

Sono la risposta alle sanzioni verso la Russia,
come ad esempio il blocco delle transazioni bancarie.


Se i sette fratelli smettono di fornire le famose sette sorelle

– Exxon, Mobil, Texaco, Standard oil of California, Gulf oil, Royal Dutch Shell e la British Petroleum –

a breve tutto potrebbe arenarsi criticamente.



Si pone un grande problema per la scelta di sanzionare la Russia,
più che altro il rischio che il conflitto si inasprisca sfociando nella Terza guerra mondiale è altissimo;

le scelte di reagire con un braccio di ferro stanno diventando pericolose
perché i sette fratelli stanno facendo quadrato intorno a Putin.


Voglio ricordare che mentre gli Stati Uniti sono lontani,

l’Italia è puntellata di basi Nato

ed un potenziale attacco missilistico colpirebbe presto il nostro Paese,

quindi prima di prodigarsi a inviare armi,

sarebbe auspicabile organizzare azioni diplomatiche e d’intelligence.



Non so come sarà la Terza guerra mondiale, ma sono certo che la quarta sarà con le fionde” (A. Einstein)
.
 
Pacifisti in piazza e venditori d’armi in Parlamento

Sindaci liberali e estensori di editti d’abiura a direttori d’orchestra

Rettrici di Università del sapere e lezioni vietate

Olimpiadi per rappresentare tutti e atleti sbattuti fuori

Regimi che bruciavan libri e democratici che li escludon dalle fiere

Tg che fan informazione e epuran giornalisti


Tanti, troppi, arruolati e che pretendon di arruolarti:


O stai con noi o sei un nemico

Se stai di qua sei buono e se no stai con i cattivi



Se ricordi Odessa,
gli Accordi di Kiev,
il Donbass,
la guerra che c’è da anni,
Putin ai tavoli a cena del G8,
le guerre di invasione,
il Kosovo
e gli aerei da Aviano,
il Venezuela
e Guantanamo,
Cuba
e l’Afghanistan,
Gaza
e Piombo Fuso,
Taiwan
e il Kurdistan,
l’Arabia Saudita
e la Nato,
le torture
e i colpi di Stato,
i 26 miliardi di euro di spese militari italiane all’anno,
il prezzo di Erdogan
e i lager in Libia,

se ricordi ma non stai di qua non devi ricordare, non puoi ricordare.


Tanti, troppi, arruolati e che pretendon di arruolarti.

Interventisti dal divano di casa


E se provi a ribadire la complessità della guerra,


ecco che un vero e proprio sentimento di intolleranza

– già peraltro ben conosciuto e alimentato in questi due anni di delatori dai balconi e sivax o devi morire chiuso in casa come topi –


scatta automaticamente e diventi filo Putin, antieuropeista, antiamericano, contro pace, libertà, democrazia


No non mi arruolo con voi.

Faccio diserzione dalla vostra guerra, dal vostro plotone, dal vostro divano di casa


Diserto.

Non mi arruolo.


L’italia ripudia la guerra,
anche quando le nostre guerre eran vendute sotto il nome di Umanitarie,
di Libertà duratura.


Qui non si sta giustificando nessun guerrafondaio,
né quelli a capo di imperi
né quelli più semplicemente a capo della propria bandiera.


Non possiamo emotivamente fare una scala della guerra in base alla foto che passa e se passa.

Quelle dell’altro ieri sono rimaste mosse perché abbiam scelto di non inquadrarle.

E sulla base di questa si ha l’obbligo di schierarsi di qua o di là della frontiera.

Lo chiede, lo impone la tv.


Ma non con i civili o con il potere, ma solo tra quale potere.

E il potere per il tempo dell’interesse dei poteri.


Siamo quelli che tendono la mano.


Una volta è aperta per sollevare la persona a terra

una volta é chiusa in un pugno per colpirla in faccia.


Scegliamo noi, mai lei

A seconda della narrazione.


A seconda della narrazione servono comparse.

Ecco io diserto.

Non mi arruolo


Доброе утро Россия и Украина!*
 
BFC Media è la media&digital company leader nell’informazione sul personal business e sui prodotti finanziari.

La società, nata nel 1995 su iniziativa di Denis Masetti, attualmente presidente e azionista di maggioranza
è quotata sul mercato AIM Italia di Borsa Italiana dal 11 dicembre 2015.

Edita i magazine BLUERATING, PRIVATE, FORBES ITALIA, ASSET CLASS e COSMO.

Controlla inoltre ITE (Investments and Trading Events) che organizza ITForum,
maggiore manifestazione italiana dedicata al mondo del trading e degli investimenti.

Nel 2018 acquisisce FinanzaOperativa.com e fonda BlueAcademy.

A giugno 2019 lancia la nuova TV 100% Business News,
in onda H24 sulle piattaforme OTT di Bfcvideo.com e sul satellite al canale 511 di SKY e 61 di TiVùSat.

A luglio 2019 acquisisce il 50,01% della casa editrice Gruppo B Editore
con l’obiettivo di sviluppare una nuova linea di business verticale legata alla New Space Economy.

A settembre 2019 lancia il nuovo brand BFCmedia che raggruppa le divisioni operative del gruppo.

A ottobre lancia il primo volume del mensile COSMO, pubblicato sotto la controllata BFCspace.

Sempre nel corso del secondo semestre 2019 BFCmedia ha avviato le prime produzioni dei podcast di BFCvoice,
con uno studio di produzione audio nella sede di Milano.

In occasione del Trading Online Expo viene lanciato anche BFC Education,
la nuova divisione focalizzata nell’educazione finanziaria evoluta.

A maggio 2020 BFC Media ha dato vita al progetto BIKE Smart Mobility,
orientato al futuro, alla tecnologia e all’ambiente, senza dimenticare il lato economico.

Si tratta di una piattaforma multimediale tv-web e magazine fondata sul canale 259 del digitale terrestre
(e in diretta video su BIKEplay.tv) e sul trimestrale cartaceo, allegato gratuitamente a Forbes#33.

Sempre a maggio viene lanciato Equos, nuovo progetto dedicato al mondo equestre
che racchiude al suo interno anche lo storico trisettimanale Trotto&Turf,
che riprende le pubblicazioni il 2 giugno con un’edizione di 64 pagine.

L’operazione TROTTO&TURF è il primo segmento del PROGETTO EQUOS di BFC Media,
nato per creare una serie di sinergie editoriali nel mondo dell’ippica.

A dicembre 2020 viene inaugurato il Venture Studio a Le Village by Credit Agricole a Milano, abilitatore di startup legato al Gruppo.

A ottobre 2021 BFC Media ha presentato, in base ad un accordo con il gruppo PMCPenske Media Corporation,
il progetto multimediale dell’edizione italiana di Robb Report, marchio di riferimento a livello mondiale per Lusso e Lifestyle.
 
Denis Masetti, bolognese, laurea in economia, è l’editore di BFC Media.

Attivo nel settore finanziario ed editoriale
dal 1981 ha ricoperto vari ruoli e sviluppato diverse iniziative imprenditoriali.

Ha diretto Arte & Investimento edito da Finarte Edizioni di Milano
prima di divenire amministratore delegato di Campus e direttore commerciale di Class Editori.

Nel 1995 ha fondato Blue Financial Communication di cui è divenuto presidente.

Con BFC ha lanciato nel 1997 il sito www.bluerating.com, e in seguito varie pubblicazioni:
Hedge, Advisor, Soldi e Bluerating.

Ha inoltre contribuito alla nascita e alla gestione del settimanale Bloomberg Investimenti
di cui è stato socio e membro del consiglio di amministrazione.

Inoltre è stato amministratore delegato e socio di Fida (Finanza Dati e Analisi),
società leader in Italia nella gestione e analisi di prodotti finanziari.

Giornalista pubblicista dal 1993 ha anche scritto i seguenti libri:
Index Linked e Unit Linked, le polizze che investono in borsa – 1997 editore Sperling &Kupfer;
Finanza online, internet e finanza alle soglie del 2000 – 1999 Edizioni Fag;
Hedge funds a resource for investors – 2003 edito da Wiley Finance London.
 
Ahahahahahahahahahah


Vendita dell’Espresso,
Elkann accetta la proposta di acquisto di Bfc Media
e separa Repubblica dallo storico settimanale





Le due testate usciranno insieme "per accompagnare la fase di transizione",
ma Gedi ritiene che il settimanale che ha dato origine al gruppo non sia in linea con gli obiettivi attuali dell'editrice.


Da un nulla di concreto a tutto fatto nel giro di un paio di giorni.

Gli affari del resto si fanno così, anche quando si commerciano idee.

E così nel giro di un weekend è stato firmato il contratto per il divorzio dell’Espresso da Repubblica
o
, più prosaicamente, del cambio di proprietà dello storico settimanale d’inchiesta
che la famiglia Agnelli capitanata da John Elkann ha deciso di tagliare
dal gruppo editoriale rilevato una manciata di anni fa dai De Benedetti.

Certo, le due testate continueranno a uscire insieme “per accompagnare la fase di transizione“,
ma più che una comunione d’idee e progetti o di un lungo addio, si tratta di una dote – e non di poco conto –
per gli acquirenti del giornale racchiuso sotto Bfc Media,
che non dovranno preoccuparsi della diffusione della testata
e andranno a traino del quotidiano per la raccolta pubblicitaria.

Naturale quindi che, con questa premessa, il prezzo di cessione non sia stato reso noto.

Mentre il venditore ha tenuto a precisare che Bfc Media è
“un gruppo editoriale solido, che ha valorizzato economicamente la testata
e che sta puntando sullo sviluppo di riviste periodiche” presso il quale
“il settimanale L’Espresso potrà trovare maggiore allineamento nella strategia aziendale,
rispetto alla direzione evolutiva che il Gruppo Gedi ha intrapreso e sta perseguendo da anni,
centrata sull’informazione in real time per il grande pubblico
e sullo sviluppo di contenuti digitali e multimediali per i quotidiani e le radio”.

Parole che non hanno certo placato gli animi della redazione
già in agitazione e fresca di dimissioni del direttore Marco Damilano.

“Dopo mesi di smentite e astratte rassicurazioni, il gruppo GEDI annuncia infine la vendita dell’Espresso.
L’offerta che appena tre giorni fa ‘non era ancora stata formalizzata’ e doveva per questo essere prima valutata,
è invece stata formalizzata e accettata in tempi record – si legge in una nota sindacale –

Si demolisce il castello eretto nei mesi scorsi dai vertici del gruppo GEDI, che così confermano la propria serietà e affidabilità.

La stessa che ha portato nell’ultima settimana alle dimissioni del precedente direttore,
arrecando un ulteriore pesantissimo danno d’immagine alla testata”.

La redazione del settimanale, proclamando uno sciopero a oltranza delle firme,
ha quindi espresso “grande preoccupazione per il futuro di un giornale
che ha fatto delle inchieste e delle battaglia politiche, civili e culturali la propria ragion d’essere
ed entra in un gruppo editoriale che finora si è concentrato su altri settori dell’informazione“.

I giornalisti dell’Espresso non mancano poi di sottolineare come si sia arrivato a un
“risultato finale di un negoziato che per mesi metterà l’Espresso in una situazione che non ha precedenti nella storia dell’editoria italiana,
di fatto una co-gestione sospesa tra due proprietà.
Una vecchia proprietà che ha affermato la ‘non strategicità’ della testata
e un’altra società promessa acquirente di cui al momento non è dato sapere che tipo di obiettivi si pone per il giornale.
Una situazione che rende impossibile il sereno lavoro dell’intero corpo redazionale”.
 
Naturalmente siccome tutti guardano solo ad altro – nessuno si è accorto dell’ultimo orrido Dpcm.


Ad una lettura veloce:


Viene stabilita la durata “tecnica” di un anno e mezzo,

rinnovabile automaticamente di un altro anno e mezzo,

del GP di chi ha fatto
“la dose di richiamo successiva al ciclo vaccinale primario”. –



Vengono stabiliti strumenti di controllo “tecnici” sul GP

per distinguere nelle varie situazioni e categorie i possessori di GP da vx e di altro tipo (anche nelle scuole). –



Vien istituito un sistema di controllo, simile alla piattaforma in uso nelle scuole,

per individuare automaticamente nelle università il personale non vx –


Viene consentito lo scambio di dati fra Ministero della Salute

e Agenzia delle entrate per comminare le multe agli over 50



Significa che:


Nonostante chiacchiere,

promesse,

“accelerazioni”,

“frenate”

non hanno alcuna intenzione né dopo il 31 marzo,

né dopo il 15 giugno di togliere GP.


GP rafforzato e obbligo vx – e anzi intendono “normalizzarli”.




La durata praticamente illimitata del GP colpisce innanzitutto coloro che,

per necessità,

per stolta furbizia

o perché se lo sono ritrovato loro malgrado (tre casi diversi, ma il secondo è molto diffuso),

pensavano di aver risolto col GP da guarigione



– La durata praticamente illimitata del GP illude soltanto i tridosati:

a parte i fatto che un dpcm è sempre modificabile con un altro dpcm o dl,

la dizione “richiamo dopo il ciclo vx primario” è ambigua

e può indicare la terza dose o un richiamo

da fare ogni anno,

ogni sei mesi,

ogni quattro mesi…



Nessuno liquiderà questo dispotismo sanitario se non lo faremo noi:

non ci salveranno gli altri paesi che tolgono le restrizioni,

non ci salverà Putin,

non ci salverà Trump,

non ci salverà Viganò.


Il regime finirà quando 10-15 milioni di italiani si si decideranno a buttare nel WC qualunquetipo di GP,

perchè si possono escludere dal lavoro e dalla vita civile poche centinaia di migliaia di persone,

come sta avvenendo ora, ma non si può farlo con milioni di cittadini.


Questa è la via, non è indolore, ma è l’unica.



Gazzetta Ufficiale
 
Decreta:

Art. 1 Modifiche al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 17 giugno 2021


1. Al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 17 giugno 2021,
e successive modifiche e integrazioni, sono apportate le seguenti modifiche:

  • all'art. 1, comma 1, e' aggiunta, infine, la seguente lettera:
«hh) "operatori di interesse sanitario":
il personale di cui all'art. 1, comma 2, della legge 1° febbraio 2006, n. 43»;


  • all'art. 8, dopo il comma 4, e' aggiunto il seguente:
«4 bis. In caso di somministrazione della dose di richiamo,

successivo al ciclo vaccinale primario,

la certificazione verde COVID-19 ha una validita' tecnica,

collegata alla scadenza del sigillo elettronico qualificato,

al massimo di cinquecentoquaranta giorni.


Prima di detta scadenza, senza necessita' di ulteriori dosi di richiamo,

la PN-DGC emette una nuova certificazione verde COVID-19

con validita' tecnica di ulteriori cinquecentoquaranta giorni,

dandone comunicazione all'intestatario.»;




c) all'art. 8, comma 5, dopo le parole «La revoca verra' annullata automaticamente a seguito», sono aggiunte le seguenti:


«dell'esito negativo di un test molecolare o di un test antigenico rapido trasmesso, ai sensi dell'art. 19 del decreto-legge

n. 137 del 2020, dalle regioni e province autonome al Sistema TS, ovvero»;



d) all'art. 13, comma 1-bis, dopo il primo periodo, e' aggiunto il seguente:


«Per i soggetti provenienti da uno Stato estero, in possesso di un certificato digitale interoperabile con il gateway europeo

generato da piu' di sei mesi (centottanta giorni) dalle competenti autorita' sanitarie estere di avvenuta vaccinazione anti SARS-CoV-2,

con un vaccino autorizzato o riconosciuto come equivalente in Italia, la predetta modalita' di verifica per l'accesso ai servizi e alle

attivita' per i quali sul territorio nazionale sussiste l'obbligo di possedere una certificazione verde COVID-19 da vaccinazione o

guarigione richiede in aggiunta una certificazione che attesti l'esito negativo del test antigenico rapido o molecolare, avente

validita' di quarantotto ore dall'esecuzione se antigenico rapido, o di settantadue ore se molecolare.




La certificazione di test antigenico rapido o molecolare negativo e' richiesta, altresi', anche

prima del termine di sei mesi (centottanta giorni) della certificazione di vaccinazione per ciclo completato o dose di

richiamo, nel caso in cui i soggetti di cui al periodo precedente siano in possesso di un certificato di avvenuta vaccinazione anti

SARS-CoV-2, rilasciato per vaccini non autorizzati o non riconosciuti come equivalenti in Italia e interoperabile con il gateway europeo.»;



e) all'art. 13, dopo il comma 1-bis, sono aggiunti i seguenti:


«1-ter. Nei casi in cui la fruizione di servizi, lo svolgimento di attivita' e gli spostamenti sono consentiti dalla vigente

legislazione esclusivamente ai soggetti muniti di una certificazione verde COVID-19, rilasciata a seguito della somministrazione della

dose di richiamo successiva al ciclo vaccinale primario, ovvero ai soggetti in possesso di una certificazione verde COVID-19, rilasciata

a seguito del completamento del ciclo vaccinale primario o dell'avvenuta guarigione di cui alle lettere b) e c-bis) dell'art. 9,

comma 2, del decreto-legge 22 aprile 2021, n. 52, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 giugno 2021, n. 87, unitamente ad una

certificazione che attesti l'esito negativo del test antigenico rapido o molecolare, eseguito nelle quarantotto ore precedenti,


l'applicazione di cui al comma 1, il pacchetto di sviluppo per applicazioni di cui al comma 10, lettera a), e le librerie software e

le soluzioni da esse derivate di cui al comma 12 permettono di selezionare una modalita' di verifica limitata al possesso di una

delle predette certificazioni verdi COVID-19, senza rendere visibili le informazioni che ne hanno determinato l'emissione, cosi' come

specificato negli allegati B e H al presente decreto.
 
Ultima modifica:
Ma Vi rendete conto dell'assurdità che hanno partorito ?

Nel più totale silenzio delle forze politiche, dei media, a scapito della nostra LIBERTA'.


Un documento valido 1080 giorni che SERVE SOLO A CONTROLLARCI.


Non ha nulla che vedere con l'infezione.


Vogliono solo che noi si assuma un siero, del quale non conosciamo nulla,

all'interno del quale può essere inserito di tutto, per un tempo indefinito.


S V E G L I A
 
1-quater.

Per l'accesso ai luoghi di lavoro nell'ambito del territorio nazionale, l'applicazione di cui al comma 1,

il pacchetto di sviluppo per applicazioni di cui al comma 10, lettera a), e le librerie software e le soluzioni da esse derivate di cui al comma 12,

cosi' come specificato negli allegati B e H al presente decreto, permettono di selezionare una modalita' che consente di verificare

distintamente il possesso delle certificazioni verdi COVID-19 prescritte, rispettivamente,

per i lavoratori ai quali si applica l'obbligo vaccinale di cui all'art. 4-quater del decreto-legge n. 44 del 2021, specificato in premessa,

e per i rimanenti lavoratori, senza rendere visibili le informazioni che ne hanno determinato l'emissione.




1-quinquies.

Con riferimento alla gestione dei casi di positivita' all'infezione da SARS-CoV-2 nel sistema educativo, scolastico e formativo,

ai fini di cui all'art. 6, comma 1, lettera b), numero 2), primo periodo, e lettera c), numero 2), primo periodo

del decreto-legge n. 5 del 2022, specificato in premessa, l'applicazione di cui al comma 1,

cosi' come specificato negli allegati B e H al presente decreto,

permette di selezionare una modalita' di verifica limitata al possesso di una certificazione verde COVID-19,

rilasciata a seguito della conclusione del ciclo vaccinale primario o della guarigione da meno di centoventi giorni,

o dopo dose di richiamo o guarigione successiva al completamento del ciclo vaccinale primario,

senza rendere visibili le informazioni che ne hanno determinato l'emissione.»;




1-sexies.

In ciascuna delle modalita' di verifica previste nei commi precedenti,

l'app di verifica riconosce la certificazione di esenzione dalla vaccinazione anti-COVID-19 emesse dalla Piattaforma

nazionale-DGC fornendo il medesimo esito conseguente al possesso di una delle certificazioni verdi COVID-19 prescritte,

con esclusione della certificazione verde COVID-19 rilasciata a seguito della somministrazione della dose di richiamo successiva al ciclo vaccinale primario,

nella modalita' di verifica di cui al comma 1-ter del presente articolo.


In tale ultimo caso la certificazione di esenzione dalla vaccinazione anti-COVID-19 fornisce il medesimo esito delle

certificazioni verde COVID-19 rilasciata a seguito del completamento del ciclo vaccinale primario o dell'avvenuta guarigione

di cui alle lettere b) e c-bis) dell'art. 9, comma 2, del decreto-legge 22 aprile 2021, n. 52, convertito, con modificazioni,

dalla legge 17 giugno 2021, n. 87.


1-septies.

Ai fini di cui all'ordinanza del Ministro della salute del 28 gennaio 2022, specificata in premessa,

l'applicazione di cui al comma 1, il pacchetto di sviluppo per applicazioni di cui al comma 10, lettera a),

e le librerie software e le soluzioni da esse derivate di cui al comma 12, cosi' come specificato negli allegati B e H al presente decreto,

permettono di selezionare una modalita' di verifica limitata al possesso di una certificazione

rilasciata a seguito di vaccinazione anti-SARS-CoV-2, al termine del ciclo vaccinale primario

o della somministrazione della relativa dose di richiamo, ovvero a seguito dell'avvenuta guarigione da COVID-19,

con una durata di validita' uguale ai certificati COVID digitali dell'Unione europea,

nei termini di cui ai regolamenti vigenti in materia, unitamente ad una certificazione attestante l'esito negativo

del test antigenico rapido o molecolare, eseguito nelle quarantotto ore precedenti.
 
n) dopo l'art. 17-sexies, sono aggiunti i seguenti:


«Art. 17-septies. (Modalita' di verifica dell'obbligo vaccinale del personale universitario per le finalita' di cui all'art. 4-ter,
comma 1-bis, del decreto-legge n. 44 del 2021). -


Art. 17-octies. (Modalita' di verifica dell'obbligo vaccinale di cui all'art. 4-quater del decreto-legge n. 44 del 2021).

- 1. Al fine di assicurare il piu' efficace ed efficiente processo di verifica dell'adempimento dell'obbligo vaccinale

di cui all'art. 4-quater del decreto-legge n. 44 del 2021, specificato in premessa,

il Ministero della salute acquisisce giornalmente dal Sistema TS gli elenchi dei soggetti assistiti dal Servizio sanitario nazionale,

ai quali si applica il predetto obbligo, relativamente ai soli assistiti con eta' maggiore o uguale a cinquanta anni.


2. Il Ministero della salute, acquisiti gli elenchi di cui al comma 1, utilizzando le informazioni presenti nella PN-DGC

e con le modalita' specificate nell'allegato O al presente decreto,

individua, i soggetti per cui non risultano vaccinazioni anti-SARS-CoV-2 nei termini previsti,

differimenti delle medesime per infezioni da SARS-CoV-2, ne' esenzioni dalle predette vaccinazioni.


3. Ai fini dell'irrogazione della sanzione pecuniaria di cui al comma 1 dell'art. 4-sexies del decreto-legge n. 44 del 2021,

specificato in premessa, il Ministero della salute rende disponibili periodicamente all'Agenzia delle entrate - Riscossione,

secondo quanto specificato nell'allegato O al presente decreto, gli elenchi dei soggetti inadempienti all'obbligo vaccinale

di cui all'art.4-quater del medesimo decreto-legge, individuati con le modalita' indicate nel precedente comma.


4. Ai medesimi fini, il Ministero della salute rende, altresi', disponibili all'Agenzia delle entrate - Riscossione,

gli elenchi degli inadempienti agli obblighi vaccinali di cui agli articoli 4, 4-bis e 4-ter del decreto-legge n. 44 del 2021,

specificato in premessa, acquisiti dai soggetti deputati alla verifica dell'osservanza degli stessi,

con le modalita' indicate nell'allegato O al presente decreto.


5. Il Ministero della salute, in qualita' di titolare del trattamento dei dati ai fini dell'irrogazione della sanzione pecuniaria,

designa l'Agenzia delle entrate - Riscossione quale responsabile del trattamento dei medesimi dati.



6. L'Agenzia delle entrate - Riscossione comunica al Ministero della salute,

con le modalita' indicate nell'allegato O al presente decreto,

i soggetti ricompresi negli elenchi di cui al comma 3 dei quali, nell'Anagrafe tributaria,

non risulta la residenza nel territorio dello Stato, nonche' quelli, di cui al medesimo comma 3

e al successivo comma 4, per i quali non e' stato possibile predisporre

e inviare la comunicazione di avvio del procedimento sanzionatorio, specificandone il motivo.


7. Le aziende sanitarie locali competenti per territorio adottano misure tecniche e organizzative

idonee ad assicurare che le comunicazioni di cui all'art. 4-sexies, comma 4,

del decreto-legge n. 44 del 2021 siano effettuate con modalita' tali da garantire l'integrita'

e la riservatezza dei dati anche relativi alla salute ivi contenuti.



8. I soggetti destinatari dell'avvio del procedimento sanzionatorio di cui all'art. 4-sexies del decreto-legge n. 44

del 2021 danno notizia all'Agenzia delle entrate-Riscossione dell'avvenuta presentazione della comunicazione

all'azienda sanitaria locale competente per territorio di cui all'art. 4-sexies, comma 4,

del decreto-legge n. 44 del 2021 con le modalita' indicate nell'allegato O al presente decreto

nel rispetto del principio di minimizzazione dei dati di cui all'art. 5, paragrafo 1, lettera c),

del regolamento (UE) 2016/679 citato in premessa.



9. L'Azienda sanitaria locale competente per territorio comunica telematicamente all'Agenzia delle entrate - Riscossione

l'eventuale attestazione relativa all'insussistenza dell'obbligo vaccinale o all'impossibilita' di adempiervi,

con le modalita' indicate nell'allegato O al presente decreto.

La predetta Agenzia comunica al Ministero della salute l'elenco dei soggetti per i quali

non e' stato prodotto l'avviso di addebito dando evidenza della specifica motivazione con le modalita' indicate nell'allegato O

al presente decreto.

La predetta attestazione deve indicare esclusivamente l'insussistenza dell'obbligo vaccinale

o l'impossibilita' di adempiervi senza contenere informazioni idonee a rivelare lo stato di salute dell'interessato.»
 

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