L’Ue e la Nato non sono riusciti a risolvere la crisi ucraina.
Putin sta facendo il bello e il cattivo tempo, perché piaccia o non piaccia
lui è un politico e ha una visione,
mentre nell’Unione Europea e negli Stati Uniti ci sono solo marionette.
Ed il prezzo di questa incompetenza ora lo pagheranno i cittadini, a caro prezzo.
Basta avvicinarsi a una pompa di benzina per rendersene conto
o aprire una qualsiasi bollette di luce e gas.
Il danno ormai è fatto.
Cosa pensa di fare quindi l’Ue?
Nulla.
E sapete qual è la loro soluzione?
Dire ai cittadini di abbassare i riscaldamenti e consumare meno gas.
Ci risiamo, ecco di nuovo il fantasma della gestione Covid.
I leader dei 27 Paesi, tra cui ci siamo nostro malgrado anche noi
(a meno fino a quando non si riuscirà nell’impresa di salvare l’Itala dal cappio dell’Europa),
discuteranno di come ridurre il prima possibile la dipendenza dal gas russo
e prenderanno in considerazione le proposte ambiziose della Commissione.
Come spiega
Il Tempo,
“il tema della dipendenza dagli idrocarburi di Mosca si era posto anche nel 2014,
con l’annessione della Crimea,
ed anche allora i paesi europei sostenevano la necessità
di trovare fonti di approvvigionamento alternative.
Il risultato è stato che da allora le importazioni di gas russo sono aumentate fino ai 155 miliardi di metri cubi di oggi.
I leader domani si impegneranno a ‘diversificare le nostre forniture e rotte
anche attraverso l’uso del Gnl e lo sviluppo di biogas e idrogeno;
accelerare lo sviluppo delle rinnovabili e la produzione delle loro componenti chiave,
e snellire le procedure autorizzative per i progetti energetici’.
Ma anche a conseguire un ‘miglioramento dell’interconnessione delle reti europee del gas e dell’elettricità
e la piena sincronizzazione delle nostre reti elettriche” nonché a
“garantire livelli sufficienti di stoccaggio del gas e predisporre operazioni coordinate di riempimento;
monitorare e ottimizzare il funzionamento del mercato elettrico’” -
Questo a parole.
Nei fatti?
“Si inizia a prospettare l’idea che serva un riduzione dei consumi,
come nella crisi petrolifera del ’73 che portò all’Austerity energetica.
Nella comunicazione della Commissione si stimava che abbassando il termostato di 1 grado
si potrebbero risparmiare 10 miliardi di metri cubi entro fine anno.
Borrell ha chiesto a tutti di fare uno sforzo per ridurre il consumo di gas,
‘proprio come riduciamo il consumo di acqua in caso di siccità
e proprio come quando indossiamo una maschera per combattere il virus‘”.
Appello raccolto subito dalla padrona di casa, Roberta Metsola,
che ha annunciato di aver fatto abbassare di un grado i riscaldamenti dell’edificio del Parlamento europeo.
“Quando parliamo di libertà e democrazia, questo ha un costo
ed alla nostra popolazione deve essere detto qual è il costo”, ha detto.
Ormai, dopo il Covid, hanno capito che il giochino funziona:
basta gridare a un’emergenza qualsiasi
e si può disporre dei cittadini come se fossero sudditi
imponendo loro anche quanto e come consumare.
Del resto la libertà in questi due anni abbiamo capito che non è più un diritto.