Eni (ENI) apriamo una discussione alternativa (1 Viewer)

tontolina

Forumer storico
tontolina ha scritto:
oggi è uscito impietoso il giudizio di Goldman SACHS sul Rosso
che boccia le operazione di Scaroni dell'ultimo anno in quanto hanno distrutto valore per 737 mln di dollari



chissà se pure la banca mondiale rimpiange l'onesto Mincato

Eni muove verso Burren Energy 09/10/2007


Eni parte alla volta di Burren Energy, compagnia inglese di esplorazione petrolifera fondata nel 1994, così Piazza Affari decide di premiare l'idea. Dopo l'annuncio il titolo è in rialzo dello 0,50% a 26,04 euro, mentre la notizia ha messo le ali all'inglese Burren che a Londra guadagna ben il 21,26%.

Confermata, dunque l'indiscrezione circolata già da alcuni giorni secondo cui il management avrebbe contattato il competitor d'oltremanica allo scopo di iniziare una trattativa finalizzata ad una potenziale offerta pubblica d'acquisto. Un'offerta indicativa in cassa di 1,05 pence per azione, a premio del 29% sulla media dei prezzi degli ultimi tre mesi prima della data d'offerta, ma che non è stata accettata dal CdA di Burren lo scorso 28 settembre 2007.

La società petrolifera oggetto delle mire espansionistiche di Eni opera in Egitto, Congo, Yemen, India e Turkmenistan e ha riserve provate per 80 milioni di barili a cui vanno aggiunte altre riserve non verificate pari a 137 milioni di barili. Eni è partner di Burren nello sviluppo del giacimento petrolifero di M'Boundi in Congo, ma adesso punta a fare qualcosa di più.

Eni, però, prima di procedere con un'offerta formale a tutti gli azionisti di Burren Energy, richiede di svolgere una limitata attività di due diligence, ottenere un impegno irrevocabile di vendita da parte dei principali azionisti della società e l'espressione favorevole del Cda di Burren, anche se ha intenzione di riservarsi il diritto di derogare tali condizioni in caso decidesse di lanciare un'offerta.

La società italiana precisa che "non c'è ad oggi alcuna certezza che sarà promossa un'offerta né che saranno perseguite altre tipologie di operazioni, anche nell'eventualità in cui le condizioni preliminari, sopra menzionate, siano soddisfatte o declinate".

"Se fanno l'acquisizione a questi prezzi sembra un buon deal", dicono gli analisti di una nota casa d'affari milanese riferendosi all'offerta da 1,05 pence, e ricordano anche che l'esborso complessivo sarebbe per Eni di 2,1 miliardi di euro, con multipli sul P/E 2007 di 10,1 volte, e 9,9 volte sul 2008.

Outperform confermato dalla sim con un taret price di 30 euro sul titolo Eni che oggi beneficia anche della distensione arrivata ieri dal Kazakhstan sul progetto Kashagan. Il negoziato potrebbe chiudersi entro fine anno secondo l'Ad del gruppo italiano e, per il momento, lo Stato di Astana non ha intenzione di rivedere i termini del contratto per il giacimento.

"Il fatto che la data del 22 ottobre non sia più considerata una deadline improrogabile era già emerso nelle scorse settimane e ora per l'indicazione di Scaroni lascerebbe supporre l'esistenza di uno spazio negoziale, anche se
prolunga l'attuale fase di incertezza", commentano questa mattina gli esperti di Euromobiliare che confermano la raccomandazione di buy (acquistare) sul titolo Eni con un prezzo obiettivo di 28,1 euro.

Italia Perri
http://www.milanofinanza.it/news/dettaglio_news.asp?chkAgenzie=TMFI&id=200710091229301981
 

tontolina

Forumer storico
oggi giorno di stacco del dividendo autonnale di 0.60
e fra una settimana ci sarà la pubbicazione dei dati del 3° trimestre e....

MARKET TALK: Eni, Exane stima utile in calo del 27% a/a
MILANO (MF-DJ)--Mattinata di vendite su Eni, in linea con il resto del mercato. Il 31 ottobre la societa' pubblichera' i risultati relativi al 3* trimestre. Exane stima per la societa' un utile netto in ribasso del 27% a 1.912 mln euro, con un risultato operativo di 4.101 mln, in calo sia rispetto ai 5.127 mln dello stesso periodo del 2006 sia rispetto ai 4.196 del 2* trim.
Gli analisti, in virtu' della debolezza prevista per i numeri del 3* trimestre e di un aumento degli oneri fiscali, hanno tagliato del 7%, a 8.958 mln, il risultato netto del gruppo previsto per la fine dell'anno.
Rating neutral e target price di 30 euro confermati. Eni -1,78% a 24,88 euro. dat (END) Dow Jones Newswires October 22, 2007 04:10 ET (08:10 GMT) Copyright (c) 2007 MF-Dow Jones News Srl.
 

tontolina

Forumer storico
sono passati 1000 contratti CAL ENI25,00/giugno2007 a 1,93
per un premio totale di 965000€

quasi 1 milione di euro di premio

un rialzista convinto?

:p
 

tontolina

Forumer storico
ANSA
(ANSA) - ROMA, 10 APR - A marzo i consumi petroliferi italiani sono ammontati a circa 6,7 milioni di tonnellate, in calo del 4,6% rispetto al 2007. Per quanto riguarda i prodotti per autotrazione, il consumo di benzina e' sceso del 9,7% mentre la sola extra-rete mostra un calo del 4,8%; il gasolio d'autotrazione ha invece evidenziato un decremento del 4,5%, con la rete in calo del 3%. La domanda totale di carburanti (benzina+gasolio) e' risultata pari a circa 3,1 mln di tonnellate (-6,1%).
 

non-stop

Quanto pagano sul Breve ?
Buon Pomeriggio: Io non vedo cedimenti, anzi. Saluti


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tontolina

Forumer storico
oggi hanno massacrato il titolo
e non ne capivo il motivo
adesso mi sono imbattuta in questi articoli e ho cominciato a capire
PETROLIO: SCAJOLA, SERVE UNA BORSA EUROPEA DEL GREGGIO
di ANSA
ROMA, 10 LUG - Sull'impennata dei prezzi del petrolio, oltre ai problemi legati ai fondamentali di domanda-offerta pesano anche "tensioni speculative a livello internazionale". Lo ha sottolineato il ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, nel corso del question time. Di fronte a questo quadro Scajola ha proposto la creazione di "una Borsa europea del petrolio". "Ritengo - ha detto Scajola - che tra i nuovi strumenti del dialogo tra paesi consumatori e produttori vada promossa a livello europeo la nascita di un mercato finanziario regolamentato sulle transazioni petrolifere, così come delle altre materie prime di cui l'Europa è dipendente". (ANSA).

ENI E' UN SELL SICURO
di Giovanni Zibordi
Vendete il titolo, se ce l'avete in portafoglio. I giornali italiani non ne parlano ma la stampa internazionale e i report di banche e broker criticano tutti la politica suicida dell'ENI. Scaroni cala le braghe con russi e arabi.

http://www.wallstreetitalia.com/articolo.asp?art_id=593145

(WSI) – Vendi ENI (grafico, scheda) se ce l'hai in portafoglio. I giornali italiani non ne parlano ma la stampa internazionale e i report delle banche e broker criticano tutti la politica suicida dell'ENI.

ENI ora NON è più un investimento di lungo periodo anche se il petrolio sale, anzi più il petrolio sale e più viene spremuta come un limone dai governi con cui per disperazione negli ultimi due anni sta firmando un contratto capestro dopo l'altro impegnandosi a fare investimenti per decine di miliardi di cui probabilmente non recupererà i costi.

Il Financial Times ieri ha questa storia assolutamente devastante su quello che sta facendo Scaroni, firma qualunque cosa russi ed arabi chiedano per mantenere l'apparenza della crescita, ma questi governi hanno loro il coltello dalla parte del manico ed essendo ENI la società petrolifera con meno riserve Scaroni cala completamente le braghe impegnandosi ad investimenti senza ritorno.

Da quando il petrolio è salito sopra 70-80 dollari i governi che siano il Kazakhstan o la Russia o il Venezuela o la Libia o il Qatar stracciano in pratica i contratti con vari pretesti e cambiano le condizioni in corso d'opera alle società petrolifere come ENI e queste non possono dire niente perchè nel campo dell'energia il "free market" è stato abolito negli anni '80 quando hanno nazionalizzato tutto.

Gli arabi e russi possono comprare immobili, banche e società in occidente, ma nessuno può avere invece investimenti da loro nel settore energia. Questo è un fenomeno che riguarda tutte le maggiori società petrolifere ma Repsol ed ENI sono quelle messe peggio e per ragioni anche politiche sono quelle che stanno firmando contratti che gli analisti dicono non specificano nemmeno quando possono recuperare i costi.
 

tontolina

Forumer storico
16/07/2008 15:11 - Eni: ok ricorso controllata Syndal su risarcimento danno ambientale
Il cda di Eni ha annunciato di condividere la decisione della sua controllata Syndial (ex Enichem) di presentare ricorso in appello contro la sentenza di primo grado emessa dal Tribunale di Torino che ha condannato la società a corrispondere al ministero dell’Ambiente circa 1,9 miliardi di euro per danno ambientale ricondotto alla gestione del sito di Pieve Vergonte da parte di Enichem per il periodo 1990-1996.


ma in quel periodo
non era proprio lo stato italiano l'azionista totale di ENI?
1,9 miliardi non sono noccioline
di euro poi


oggi Eni a 22,00 euro capitalizza 88 miliardi

ma
se Chavez espropria i pozzi petroliferi in venezuela
se i Kazagari vogliono etromettere Eni dal consorzio
se in Nigeria continuano a far saltare i pozzi ed a sequestrare i lavoratori
se la Libia ferma la produzione

SE lo stato italiano munge la gallinaccia con multe e Robin tax

che resta?
Scaroni il rosso dal norvoso
 

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