Comunque il mercato è evidente che non crede che le loro richieste più pretenziose possano mai passare e che alla fine facciano marcia indietro e si accontentino di una ristrutturazione più lieve che i grandi fondi siano disposti a concedere. Eventualmente pure con spazio per una quota di holdout senza arrivare a maniere forti con insolvenze conclamate anche solo verso parte dei creditori renitenti. Altrimenti avremmo tutte quotazioni col 3 davanti e piuttosto nella parte bassa della trentina.
Ora sono tutte piuttosto care rispetto alle ipotesi più severe di taglio che pure circolano, anche se su queste ipotesi non si è mai fatta reale chiarezza, ancora non é stata vista una proposta descritta nei dettagli in cui si implementerebbe un taglio forte sul capitale.
Quando si allude a tagli del 40-50% poi c'è sempre chi gira la frittata e inizia a parlare di NPV che è altra cosa.
Tuttavia appare evidente che almeno dai toni e dalla retorica, il governo ha cominciato ad accampare (almeno nei suoi auspici e wishful thinking) pretese forti. La tendenza è quella, almeno a parole.
Si sono voluti presentare da agosto con un'aria mite, realista e pragmatica, ma ad oggi nella retorica stanno facendo come il noto aneddoto dell'istrice ospite accolta nella tana non sua, che poi rizza gli aculei.
Ora tutto sta a capire se sono solo toni ("ce stanno a prova' ", come si suol dire) e capiranno che dovranno grandemente ridimensionare le pretese o se si andrá allo scontro duro. Per ora il mercato propende per la prima.
Non nego che io mi sentirei più a mio agio se potessi accumulare in area 33 nel dubbio
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Le trovo un po' care ancora le par. Figuriamoci le altre.