Titoli di Stato area non Euro ARGENTINA obbligazioni e tango bond (20 lettori)

carib

rerum cognoscere causas
Aggiungerei la seguente considerazione: quando l'economia argentina stava andando a gonfie vele.. invece di profittare della congiuntura per uscire dal default.. il governo locale comincio' ad armare un ulteriore default: quello basato sul taroccamento sistematico dei dati dell'inflazione.
Ergo.. anche riserve vere non sono condizione sufficiente per escludere scherzi da prete, in quel paese.
 

dagoweb

Forumer attivo
Apriti cielo ...
Se mettete in discussione i numeri forniti da buenos aires (unanimemente riconosciuti come inappuntabili :eeh:) chi lo sente piu' il Capitano ! :D
 

qquebec

Super Moderator
Aggiungerei la seguente considerazione: quando l'economia argentina stava andando a gonfie vele.. invece di profittare della congiuntura per uscire dal default.. il governo locale comincio' ad armare un ulteriore default: quello basato sul taroccamento sistematico dei dati dell'inflazione.
Ergo.. anche riserve vere non sono condizione sufficiente per escludere scherzi da prete, in quel paese.

Sul taroccamento dell'inflazione non sono tanto d'accordo. Quella la tarocchiamo anche noi (e bene), anzi, forse lo fanno tutti, chi più chi meno. Quello dell'inflazione argentina è uno slogan coniato apposta dal FMI che, francamente, ha rotto le @@ non solo con l'Argentina. In Venezuela, ad esempio, l'inflazione è taroccata come in Argentina, però nessuno dice nulla :help:
 

capt.harlock

MENA IL CAMMELLO FAN CLUB
Hai ragione, escludendo l'oro il rapporto non e' 4 -1
ma solo 1,5 - 1 per l'italia.

Ricordo che la tua affermazione era :
le riserve italiane in valuta estera sono inferiori a quelle argentine.

le riserve argentine a fine 2011 erano?

Aggiungerei la seguente considerazione: quando l'economia argentina stava andando a gonfie vele.. invece di profittare della congiuntura per uscire dal default.. il governo locale comincio' ad armare un ulteriore default: quello basato sul taroccamento sistematico dei dati dell'inflazione.
Ergo.. anche riserve vere non sono condizione sufficiente per escludere scherzi da prete, in quel paese.

concordo

Apriti cielo ...
Se mettete in discussione i numeri forniti da buenos aires (unanimemente riconosciuti come inappuntabili :eeh:) chi lo sente piu' il Capitano ! :D

i numeri forniti da buonos aires vanno SEMPRE messi in discussione, cosi' come occorreva dare meglio un' occhiata a quelli grecia
 

GiveMeLeverage

& I will remove the world
Sul taroccamento dell'inflazione non sono tanto d'accordo. Quella la tarocchiamo anche noi (e bene), anzi, forse lo fanno tutti, chi più chi meno. Quello dell'inflazione argentina è uno slogan coniato apposta dal FMI che, francamente, ha rotto le @@ non solo con l'Argentina. In Venezuela, ad esempio, l'inflazione è taroccata come in Argentina, però nessuno dice nulla :help:

Pensavo i dati del Venezuela fossero + o - veritieri... sono talmente orribili!
Se mentono, potevano impegnarsi di più. :D
 

Allegati

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carib

rerum cognoscere causas
Sul taroccamento dell'inflazione non sono tanto d'accordo. Quella la tarocchiamo anche noi (e bene), anzi, forse lo fanno tutti, chi più chi meno. Quello dell'inflazione argentina è uno slogan coniato apposta dal FMI che, francamente, ha rotto le @@ non solo con l'Argentina. In Venezuela, ad esempio, l'inflazione è taroccata come in Argentina, però nessuno dice nulla :help:

il problema e' sul "+ -".
l'inflazione reale argentina e' sul 25% annuo (tanto e' vero che i salari vengono spesso aumentati di analoga %).. ma ufficialmente sta tra l'8 e il 10.
l'accumulato pluriennale dello spread tra i dati veri e quelli ufficiali.. si riflette sul cambio libero.. oggi superiore del 65% a quello ufficiale.

In Venezuela.. esiste uno spread ancor maggiore tra cambio ufficiale e nero.. ma i dati sull'inflazione non sono deliberatamente falsati.. perche' la il governo
non ne ha bisogno.
 

carib

rerum cognoscere causas
El fondo buitre NML Elliot ofreció a la Corte Suprema de los Estados Unidos, el viernes pasado, negociar una quita de los intereses que le reclama a la Argentina en el juicio contra el país por la deuda aún en default desde 2001. Sin embargo no se trató de un cambio de una posición radicalizada contra el país a una actitud conciliadora para llegar a un acuerdo, sino de presentar ante ese tribunal una actitud más flexible similar a la que Argentina está planteando al reabrir indefinidamente y por tercera vez el canje de deuda, con las mismas condiciones que el llamado a reestructurar deuda impaga de 2010. Se trataría, en definitiva, no de una actitud de buena fe de parte de los acreedores que litigan contra el país, sino de un gesto hacia la Corte para mostrarse con una posición constructiva y amigable en medio de un juicio que lleva más de 10 años sin resolución final; y que el máximo tribunal debe resolver si lo acepta o no.

La estrategia de los fondos buitre es demostrar que hay una posición de diálogo, con lo que no sería necesario una resolución de la Corte sino que un ámbito preparado por la Cámara de Apelaciones de Nueva York bastaría para llegar a un acuerdo definitivo. Luego, y como la segunda instancia judicial ratificó que el 100% de la razón para los demandantes contra el país, un fallo definitivo de la Cámara por orden de la Corte determinaría que los bonistas tienen la razón en reclamar el total de la deuda más intereses, con lo que cualquier reducción en sus pretensiones debe ser tomado como una actitud positiva que desde la Argentina se debería considerar.

La oferta concreta que hizo el fondo de Singer a la Corte, fue mantener los reclamos del pago del 100% del capital de los bonos impagos, y discutir una reducción del reclamo de la tasa de rendimiento impaga. Esto implica que Argentina debería pagarle al fondo que maneja Paul Singer el total de los bonos, unos u$s 900 millones, de los u$s 1.330 millones que ese fondo y otros buitres y algunos particulares le reclaman en los tribunales de los Estados Unidos a la Argentina. Si se trasladara el reclamo a la totalidad de la deuda que Argentina mantiene en default, y que casi 2/3 están en poder de fondos buitre o tenedores de bonos con posiciones radicalizadas, de los 11.000 millones de dólares en default se bajaría a aproximadamente unos u$s 8.000 millones totales; dependiendo del total del recorte del reclamo de intereses que estarían dispuestos a aceptar los fondos buitre.

Para Argentina es igualmente una posición inaceptable, ya que el reclamo se mantendría en una postura muy superior a la oferta de reestructuración de deuda 2010, donde la quita llegó al 65% del reclamo. Según la posición que el Ministerio de Economía de Hernán Lorenzino le dejó en claro a los abogados Carmine Bocuzzi y Jonathan Blanckman (los profesionales del estudio Cleary, Steen, Gotlieb & Hamilton que representan al país en el juicio), es imposible aceptar una oferta menor a la de 2010, ya que de otra manera los bonistas que ingresaron al llamado de ese año y el de 2005 reclamarían el mismo dinero que se le pagaría a los fondos buitre que aún litigan, lo que elevaría el reclamo global a unos u$s 23.000 millones, sin contar los intereses adeudados. Por esto, la única posibilidad de negociar, según dejó en claro Lorenzino, es la quita de 2010 con los mismos bonos que se ofrecieron en aquel llamado. Como, de aceptarse la propuesta, no habría peligro de nuevo default técnico, los bonos podrían ser emitidos bajo jurisdicción de Wall Street. En otras palabras, la propuesta de Singer fue rechazada de plano, y tomada como algo poco serio desde Buenos Aires. El fondo buitre hizo la presentación a los abogados argentinos el viernes pasado, luego de pedir la suspensión de la audiencia que para ese día habían solicitado ellos mismos ante Thomas Griesa, para que el juez evaluara si el cambio de legislación para los bonos que emitirá en el nuevo canje propuesto violaban el fallo de segunda instancia.
 

carib

rerum cognoscere causas
l' argentina e' un paese che ancora oggi offre notevli possibilita' di guadagni facili :)

mi sembrava fosse qqebeq che chiedeva come fare eventualmente per sfruttare il cambio nero...

il metodo piu' semplice finora e' il seguente:
si effettuano acquisti all'estero (ad esempio Miami) pagando con carta di credito argentina. il costo, tassa inclusa, e' di circa 6,8 Pesos per dollaro.
si vendono i medesimi dollari a Buenos Aires, via compensazione bancaria, incassando 9,5 pesos per dollaro.
Resta da determinare come investire i Pesos cosi' guadagnati.

(finche' dura)
 

capt.harlock

MENA IL CAMMELLO FAN CLUB
il metodo piu' semplice finora e' il seguente:
si effettuano acquisti all'estero (ad esempio Miami) pagando con carta di credito argentina. il costo, tassa inclusa, e' di circa 6,8 Pesos per dollaro.
si vendono i medesimi dollari a Buenos Aires, via compensazione bancaria, incassando 9,5 pesos per dollaro.
Resta da determinare come investire i Pesos cosi' guadagnati.

(finche' dura)

prendi 5k dollari e li cambi non ufficialmente a 9
versi in banca e vai a fare benzina con la tua carta di credito a miami a tutti quelli che passano e ti fai dare cash incassando 6,5kdollari
 

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