20/08/2014 16:04
Argentina: bond sovrani ai minimi dopo la proposta della Kirchner
Nuovi minimi degli ultimi due mesi per i titoli di Stato dell'Argentina dopo l'annuncio da parte del governo di Buenos Aires guidato da Cristina Kirchner di un nuovo disegno di legge inviato al Congresso per permettere ai possessori dei tango bond di cambiare la loro giurisdizione portandola in Argentina. In questo modo coloro che hanno accettato i concambi offerti nel 2005 e nel 2010 potrebbero spostare i titoli sotto la banca pubblica di Buenos Aires Banco Nacion dall'attuale Bank of New York Mellon e quindi incassare il dovuto dallo Stato argentino nonostante gli ultimi eventi.
Come noto infatti dallo scorso 31 luglio il Paese sudamericano è in parziale default tecnico e in particolare presso Bank of New York Mellon sono congelati alcuni bond sui quali la stessa banca non può pagare gli interessi dovuti dopo una decisione avversa del giudice di New York Thomas Griesa.
Quest'ultimo ha bloccato i pagamenti a coloro che hanno aderito alle ristrutturazioni del 2005 e del 2010 finché non saranno pagati 1,6 miliardi di dollari a fondi speculativi che avevano rastrellato sul mercato per pochi spiccioli i bond argentini che al tempo non erano stati "ristrutturati".
Per Buenos Aires questo versamento è una rapina e soprattutto potrebbe far scattare la cosiddetta clausola Rufo che imporrebbe maggiori pagamenti anche verso chi ha ristrutturato i titoli accettando le condizioni del 2005 e del 2010. In tal caso il costo dei pagamenti potrebbe essere superare i 120 miliardi di dollari, una cifra totalmente insostenibile per Buenos Aires.
(GD)
(FTA Online News)