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TOP STORIES MONDO: Argentina vuole cambiare giurisdizione bond
MILANO (MF-DJ)--A tre settimane dal default, il presidente dell'Argentina Cristina Kirchner ha chiesto al Congresso di approvare una legge per modificare la giurisdizione dei tango bond.
Buenos Aires, di fatto, offre ai creditori uno swap dei titoli sotto la legge statunitense in bond sotto la giurisdizione argentina così da effettuare il pagamento attraverso un conto presso la Banca centrale del Paese anzichè negli Stati Uniti.
L'Argentina aveva infatti versato i soldi su un conto corrente di Bank of New York lo scorso mese, ma il pagamento non era stato effettuato in quanto una sentenza della Corte statunitense aveva in precedenza stabilito che il Paese non avrebbe potuto rimborsare i bond che avevano accettato il concambio se prima non avesse effettuato i pagamenti sui titoli non ristrutturati.
Facendo riferimento all'offerta di concambio, Kirchner ha affermato che "questa è un'opzione che hanno gli obbligazionisti. Non è un obbligo perchè non possiamo imporre obblighi su di loro secondo i nostri contratti".
Se il Congresso sará d'accordo, il Governo depositerá l'ammontare dei pagamenti sui nuovi bond argentini in un conto presso la Banca centrale eliminando il legame fiduciario con Bank of New York. Tuttavia, lo swap non sembra semplice. Ad esempio, non è chiaro quanti obbligazionisti potrebbero accettare il concambio, ha affermato Luis Secco della societá di consulenza Perspectivas Economicas.
Chiedendo l'approvazione di una legge al Congresso il presidente potrebbe mettere l'opposizione in difficoltá. Votare a favore vorrebbe dire disobbedire alla sentenza della Corte statunitense, ha affermato Secco, ricordando che un voto contrario significherebbe invece dare ragione agli hedge fund Usa considerati degli 'avvoltoi' dal Paese.
MILANO (MF-DJ)--A tre settimane dal default, il presidente dell'Argentina Cristina Kirchner ha chiesto al Congresso di approvare una legge per modificare la giurisdizione dei tango bond.
Buenos Aires, di fatto, offre ai creditori uno swap dei titoli sotto la legge statunitense in bond sotto la giurisdizione argentina così da effettuare il pagamento attraverso un conto presso la Banca centrale del Paese anzichè negli Stati Uniti.
L'Argentina aveva infatti versato i soldi su un conto corrente di Bank of New York lo scorso mese, ma il pagamento non era stato effettuato in quanto una sentenza della Corte statunitense aveva in precedenza stabilito che il Paese non avrebbe potuto rimborsare i bond che avevano accettato il concambio se prima non avesse effettuato i pagamenti sui titoli non ristrutturati.
Facendo riferimento all'offerta di concambio, Kirchner ha affermato che "questa è un'opzione che hanno gli obbligazionisti. Non è un obbligo perchè non possiamo imporre obblighi su di loro secondo i nostri contratti".
Se il Congresso sará d'accordo, il Governo depositerá l'ammontare dei pagamenti sui nuovi bond argentini in un conto presso la Banca centrale eliminando il legame fiduciario con Bank of New York. Tuttavia, lo swap non sembra semplice. Ad esempio, non è chiaro quanti obbligazionisti potrebbero accettare il concambio, ha affermato Luis Secco della societá di consulenza Perspectivas Economicas.
Chiedendo l'approvazione di una legge al Congresso il presidente potrebbe mettere l'opposizione in difficoltá. Votare a favore vorrebbe dire disobbedire alla sentenza della Corte statunitense, ha affermato Secco, ricordando che un voto contrario significherebbe invece dare ragione agli hedge fund Usa considerati degli 'avvoltoi' dal Paese.
