Titoli di Stato area non Euro ARGENTINA obbligazioni e tango bond (6 lettori)

archmax

Forumer attivo
Ho riletto i prospetti ed avevi ragione, le cac sul singolo titolo necessitano del 66% (2/3).

E.16 COLLECTIVE ACTION CLAUSES
Le Nuove Obbligazioni, ad eccezione di quelle rette dal diritto argentino, conterranno alcune
disposizioni relative all’accelerazione dell’obbligo di pagamento (ove applicabile) e alla modifica dei loro
regolamenti. Tali disposizioni, comunemente denominate “collective action clauses”, saranno descritte nella
presente sezione. Ai sensi di tali previsioni, le modifiche che riguardino determinate materie riservate,
comprese le modifiche relative ai pagamenti nonché ad altri termini importanti, possono essere effettuate con
riferimento a ciascuna singola serie di Nuove Obbligazioni,ad eccezione di quelle rette dal diritto argentino, con
il consenso degli Obbligazionisti che rappresentino l’85%dell’ammontare in linea capitale o valore nozionale
complessivo di tutte le serie interessate e con il consenso dei soggetti titolari di almeno 66⅔% dell’ammontare
in linea capitale o valore nozionale complessivo di ciascuna serie.

a) Per una singola serie di obbligazioni: 75%
b) Per due o più serie: 85% del totale interessato + 66,67% della singola serie
b) è a discrezione dell'Argentina che comunque potrebbe applicare a)
 

Bzt

Forumer storico
A babbo morto, meglio che niente. Oggi non ho seguito.
(Anche domani non seguirò, vediamo se non seguendo si liquefà di nuovo il sangue. :d:)
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vitoandolini

Forumer attivo

Con tutto il rispetto, ma che non sia una scienza esatta te lo spiegano al 1 giorno di economia e anche senza andare all'università, chiunque di noi ha provato sulla propria pelle che un conto è mettere 30k su un titolo sulla carta e altro metterli in reale; l'operazione è la stessa, ma subentrano le emozioni, quindi di esatto negli esseri umani non c'è nulla.
Tuttavia una parte dell'economia, scienza che è composta da matematiche di vario tipo, diritti, sociologie, filosofia, storia ecc è di puri conti e la matematica è molto più perfetta. Non conosco l'operato di Macrì, ma ha ereditato una situazione che richiedeva l'intervento di un prestigiatore per rimettere i conti in quadro, dopo di che può essere che lui abbia sbagliato anche i suoi interventi.
Rispetto alla domanda di prima di wallygo, questa è una crisi sistemica, non di liquidità. Vero che il passato non indica il futuro in economia, ma se hai avuto 8 infarti, di premio assicurativo pagherai un botto, perchè sul fatto che il tuo cuore abbia dei problemi direi non ci sono dubbi. Il paese non riesce a risollevarsi, non ha un grande pil, nè una grande industria manifatturiera, gli abitanti stakanovisti non lo sono, da dove li tirano fuori i soldi?
Può darsi benissimo che ci siano punti positivi che io non vedo, ma appunto... non li vedo.
Che fino a dieci giorni fa i dati fossero migliori significa poco, vale per Enron, Lehman, Parmalat ecc poi per vari motivi il bubbone scoppia.
Con tutto ciò io sinceramente non faccio previsioni, nè penso di sapere come finirà, è solo il mio punto di vista, di uno che sta alla finestra a vedere che succederà
 

m.m.f

Forumer storico
Con tutto il rispetto, ma che non sia una scienza esatta te lo spiegano al 1 giorno di economia e anche senza andare all'università, chiunque di noi ha provato sulla propria pelle che un conto è mettere 30k su un titolo sulla carta e altro metterli in reale; l'operazione è la stessa, ma subentrano le emozioni, quindi di esatto negli esseri umani non c'è nulla.
Tuttavia una parte dell'economia, scienza che è composta da matematiche di vario tipo, diritti, sociologie, filosofia, storia ecc è di puri conti e la matematica è molto più perfetta. Non conosco l'operato di Macrì, ma ha ereditato una situazione che richiedeva l'intervento di un prestigiatore per rimettere i conti in quadro, dopo di che può essere che lui abbia sbagliato anche i suoi interventi.
Rispetto alla domanda di prima di wallygo, questa è una crisi sistemica, non di liquidità. Vero che il passato non indica il futuro in economia, ma se hai avuto 8 infarti, di premio assicurativo pagherai un botto, perchè sul fatto che il tuo cuore abbia dei problemi direi non ci sono dubbi. Il paese non riesce a risollevarsi, non ha un grande pil, nè una grande industria manifatturiera, gli abitanti stakanovisti non lo sono, da dove li tirano fuori i soldi?
Può darsi benissimo che ci siano punti positivi che io non vedo, ma appunto... non li vedo.
Che fino a dieci giorni fa i dati fossero migliori significa poco, vale per Enron, Lehman, Parmalat ecc poi per vari motivi il bubbone scoppia.
Con tutto ciò io sinceramente non faccio previsioni, nè penso di sapere come finirà, è solo il mio punto di vista, di uno che sta alla finestra a vedere che succederà

...questi sono abituati ad andare avanti in due modi,sussidi compresi I mezzi pubblici,credo un caso unico o tra I pochi al mondo,oppure a rubare a mezzo mazzette.
Diversamente il paese ha,non avrebbe,solo di risorse energetiche quanto basta per alimentare tutto il sud america.Anche qui solo per citarne una.
 

tommy271

Forumer storico
El S&P Merval saltó casi un 7% por compras de oportunidad

04 Septiembre 2019

El panel líder subió hasta las 24.665 unidades. El repunte se produjo en medio de una relativa calma cambiaria. El mercado local se contagió de los resultados de las acciones argentinas en Wall Street, que se dispararon hasta un 8,3%.


Mariana Leiva




La relativa calma en el mercado cambiario se reflejó con mejoras generalizadas en los activos y una importante caída en el riesgo país, aunque la cautela sigue presente entre los inversores.

El índice bursátil S&P Merval de Buenos Aires ganó un 6,9%, a 24.665 unidades, niveles similares a los registrados en 2017, tras derrumbarse un 11,9% en la jornada anterior.

Las principales alzas fueron anotadas por las acciones de Grupo Supervielle (19,7%), Grupo Financiero Galicia (13,7%) y Telecom (10,2%). Mientras que las únicas bajas fueron registradas por Transportadora de Gas del Norte (-1,3%) y Transener (-0,3%).

"El rebote se produjo de la mano principalmente de los ADRs de los bancos y las energéticas que exhibieron una fuerte reacción a raíz de las deprimidas valuaciones, aún cuando el 'efecto MSCI' por rebalanceos podría llegar a alejar a algunos fondos del exterior", destacó el economista Gustavo Ber.

En Wall Street, las acciones argentinas se dispararon hasta casi 19%. El Banco Supervielle ganó un 18,8%, el Grupo Financiero Galicia, 15,5% y Transportadora de Gas del Norte, 11,1%.

Ber señaló que "los inversores buscaron tomar selectivamente algunas posiciones apostando al excesivo castigo acumulado, mientras siguen atentos al clima político".

Agregó: "ocurre que consideran indispensables señales de consenso entre las principales fuerzas que transmitan mayor calma en esta etapa de transición política y económica, dado que caso contrario la desconfianza de los inversores se sigue retroalimentando".

La entrada en vigencia esta semana de restricciones cambiarias para frenar la huida de reservas desde el Banco Central (BCRA), tras la derrota del oficialismo en las elecciones primarias (PASO), busca calmar las turbulencias.

"Estamos transitando un tregua en los mercados
. Los precios ya cayeron demasiado y el dólar pareciera haber sido domado por el (Banco) Central, pero hay que ser cautelosos y no pensar que ya paso todo", dijo un operador.

El dólar en la plaza mayorista cerró con una mínima mejora a $56, con lo que acumula una apreciación del 23,8% desde las PASO, en una jornada de volumen ilimitado y en la que el Banco Central realizó ventas.

El Gobierno autorizó a la autoridad monetaria a restringir las compras de dólares para no verse forzado a usar demasiadas reservas internacionales para apuntalar al peso.

El ministro de Hacienda, Hernán Lacunza, dijo el martes en declaraciones televisivas que se utilizarán todas las reservas que hagan falta para defender el peso y evitar una inflación innecesaria.

El riesgo país realizado por la banca JP.Morgan cayó 187 unidades, a 2.336 puntos básicos, luego de alcanzar en la víspera un valor cercano a las 2.600 unidades.


Renta fija


Los principales bonos en dólares operaron en terreno positivo, cuando el riesgo país aflojó hasta acercarse a los 2.300 puntos, mientras los operadores evalúan si resulta posible que avance parlamentariamente el proyecto de reprogramación de deuda.

El Bonar 2024 ascendió un 8,3%, Bonar 2020, un 5% y el Discount bajo ley argentina, un 7,9%. En tanto, los títulos en moneda extranjera avanzan hasta un 8%.


El S&P Merval saltó casi un 7% por compras de oportunidad
 

tommy271

Forumer storico
El dólar cayó a $58,06 por ventas del Central y con volumen limitado por el cepo

04 Septiembre 2019

El billete descendió 43 centavos a $58,06 en bancos y agencias de la city porteña, según el promedio de Ámbito. Agentes del mercado reportaron que el BCRA vendió divisas en el mercado de contado, con la ayuda de otras entidades oficiales para generar liquidez. Asimismo, el blue perdió $2 a $59 y acortó la brecha con el oficial.


Daniel Blanco Gómez







Con ventas del Banco Central en el spot por segunda jornada consecutiva -operadores estiman un total menor a u$s50 millones- y con la ayuda de otras entidades oficiales para generar liquidez, el dólar cayó este miércoles 43 centavos a $58,06 en bancos y agencias de la city porteña, según el promedio de Ámbito.

En el Banco Nación la moneda estadounidense se mantuvo sin cambios en $57 (en el canal electrónico se consiguió a $56,95).

El billete minorista se desacopló del Mercado Único y Libre de Cambios (MULC), donde la divisa ganó dos centavos a $56. Se dio en medio de un notorio reacomodamiento de precios tras la entrada en vigencia esta semana del cepo parcial para frenar la huida de reservas desde el BCRA, dijeron operadores.

Agregaron que la autoridad monetaria vendió divisas en el mercado de contado, con la ayuda de otras entidades oficiales para generar liquidez.

“Al BCRA le conviene mantener el equilibrio del valor del dólar/peso en esa cifra ($56), porque en el actual contexto del mercado financiero y de cambios es importante mantener la estabilidad de nuestra moneda, dando previsibilidad a los exportadores e importadores para trabajar y atender sus obligaciones con normalidad”, destacó el operador Fernando Izzo, de ABC Mercado de Cambios.

Los precios mínimos de la jornada se anotaron en los $55,50, cuarenta y ocho centavos debajo del cierre previo, en los primeros minutos de la sesión, cuando el flujo de ingresos privados suplió con suficiencia la demanda formalizada.

Sin embargo las órdenes de compra se intensificaron a media mañana impulsando una recuperación de los precios que volvieron a acomodarse por encima de los $56, alcanzando máximos en los $56,08 en los momentos previos a la aparición del Banco Central en el desarrollo de las operaciones.

El volumen operado fue de u$s446 millones, un 5% más que el martes y cerca del 50% de lo que se operaba diariamente en agosto, según operadores.

“La estrategia de regulación oficial sirvió para marcar un límite preciso al deslizamiento del tipo de cambio mayorista, emitiendo una señal que intenta llevar certidumbre sobre la evolución de los precios en un escenario complejo que todavía no termina de adaptarse definitivamente a las nuevas reglas de juego”, analizó Gustavo Quintana, operador de PR Corredores de Cambio.


Dólar en el mundo


El índice dólar, que mide el desempeño del billete verde frente a otras seis monedas, perdía un 0,4% a 98,630. La debilidad de la divisa ayudó a que el yuan chino en los mercados internacionales se alejara del récord mínimo al que se hundió la semana pasada. El yuan ganaba un 0,4% a 7,1525 unidades por dólar.

El euro remontaba el miércoles debido a que comentarios de autoridades europeas generaron algunas dudas sobre la escala del paquete de estímulo del Banco Central Europeo esperado para la próxima semana, en tanto, inversores vendieron dólares para comprar monedas de mayor riesgo.

Christine Lagarde, quien podría ser la próxima presidenta del Banco Central Europeo, dijo que era necesaria una política monetaria altamente expansiva por un período prolongado de tiempo, pero agregó que el banco debe ser consciente de los efectos colaterales negativos de tales herramientas.


Tasa de Leliq


La tasa promedio de corte se ubicó en 85,942% siendo la tasa mínima adjudicada de 84,950%.

El Banco Central efectuó la primera subasta Letras de Liquidez (Leliq) a 7 días de plazo por un monto de $116.255 millones a una tasa promedio de corte que se ubicó en 85,660%, siendo la tasa mínima adjudicada de 85% y la máxima de 86,0001%.

En la segunda subasta el monto adjudicado fue de $111.229 millones a una tasa promedio de corte que se ubicó en 85,942% siendo la tasa mínima de 84,950% y la máxima de 86,0001%.


Dólar blue, futuros y reservas del BCRA


En el mercado informal, el dólar blue descendió $2 a $59 y acortó la brecha con el oficial a 1,6%, en cuevas de la city porteña, de acuerdo a fuentes consultadas por Ámbito. Asimismo, el "contado con liquidación" ascendió 48 centavos a $62,54.

En el mercado de dinero entre bancos, el call money cerró en 67%. Mientras que en el ROFEX se operaron solo u$s274 millones y se vieron un poco demandado los plazos cortos (para fin de mes a $58,50 operado un volumen de u$s113 millones y para octubre a $61,55, operado en total en ese plazo u$s13 millones).

Las reservas del Banco Central cayeron u$s405 millones y terminaron en los u$s51.744 millones.


El dólar cayó a $58,06 por ventas del Central y con volumen limitado por el cepo

***
Ieri la difesa del "peso" è costata altri 400 Mln di $.
 

tommy271

Forumer storico
Producción automotriz tuvo otro mes malo: cayó 37,5%

05 Septiembre 2019 - 00:00

Según informó ADEFA, las variables del sector siguen en retroceso respecto al año pasado. En el año, la fabricación de 0 km cayó 36%.
 

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