FTSE Mib Arriva il QE. Si volaaaaa

si è inceppata la carta??

Nahhh ... semplicemente i mercati si stanno accorgendo che:

1) la Bce sta comprando quasi il doppio dei Bund rispetto ai Btp. Che Draghi non sapesse che cosi' facendo fa impennare lo spread e dirigere verso la crucconia gli acquisti speculativi (dato che ormai chi si piazza sul debito sovereign europeo non lo fa piu' per il rendimento ma per i guadagni in conto capitale) ?
2) la Fed niente niente pensa VERAMENTE di alzare i tassi a giugno 2015 ? Ma cosa fara' chi ha gain quadriennali del 180% fatti approvvigionandosi al precedente Qe americano ? Niente niente passa alla cassa ?

Mubble mubble ... un bel dilemma !!!
 
Nord Europa: il momento Lehman è arrivato

Stampa Invia Commenta (0) di: WSI | Pubblicato il 09 marzo 2015| Ora 13:29
Nord Europa: il momento Lehman è arrivato




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Effetto domino da un buco "monstre" che provoca il crollo dei bond. Che sono in giro nei portafogli di altre banche. E la mini Grecia è pronta a esplodere.
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Il crollo dei bond della bad bank di Hypo Alpe Adria, la Heta Asset Resolution.



ROMA (WSI) - Prosegue in Austria quello che viene definito sempre più come il primo caso Lehman della storia del Nord Europa.

E' il buco "monstre" del valore di ben 7,6 miliardi di euro scoperto nella bad bank di Hypo Alpe Adria, la Heta Asset Resolution, che ha portato l'Austria ad applicare la strategia del "bail in", che prevede perdite anche per i creditori, al fine di evitare - stando alla nuova normativa europea - che lo Stato e dunque i contribuenti si accollino l'intero peso delle perdite.

Si è trattato di un annuncio shock, che si è tradotto in un vero e proprio crash del valore dei bond Heta, che sono rimasti orfani della garanzia dello Stato. Ma il momento Lehman non si è fermato certo al crollo delle obbligazioni, che è stato tra l'altro di quasi il 50% nell'arco di pochi mesi.

Così come riporta Bloomberg, il panico è infatti appena all'inizio, dal momento che la decisione dell'Austria di staccare in un certo senso la spina alla bad bank sta avendo un "effetto domino su tutto il sistema finanziario, provocando revisioni al ribasso di rating in Austria e perdite di banche in Germania".
E la prima vittima è la provincia austriaca di Carinzia.

Il Telegraph spiega: "I bond Heta sono nozionalmente garantiti dallo stato (o Bundesländer) austriaco di Carinzia, che ora diventa soggetto al bail in. E' un eco del caos che colpì l'Irlanda all'apice della crisi bancaria, quando tentò scioccamente di frenare il panico sottoscrivendo tutte le passimività bancarie irlandesi; la manovra finiì con il mandare quasi in bancarotta un intero paese" E ora, "Hypo (la bad bank) manderà in bancarotta Carinzia".

"Essenzialmente, quello che il governo austriaco sta facendo è dare il benservito a una intera regione (...) è una mini-Grecia che sta esplodendo nel cuore dell'Europa".

Carinzia ha di fatto garantito un debito senior di Heta per un valore di 10,2 miliardi di euro, quasi cinque volte tanto il valore delle sue entrate, nel 2014. Le entrate previste per il 2015 sono di appena 2,36 miliardi di euro. Di conseguenza, come ha detto il governatore Peter Kaiser in un'intervista rilasciata alla radio austriaca ORF, lo stato austriaco non riuscirebbe mai a garantire il rimborso dei bond, nel caso in cui la scadenza fosse imminente, o anche di un anno. Di conseguenza, dovrebbe intervenire in teoria lo stato sovrano, ovvero l'Austria. Ma il ministro delle finanze Hans Joerg Schelling ha detto ripetutamente che il governo austriaco non coprià le garanzie di Carinzia.

Motivo per cui lo scorso venerdì Moody's ha tagliato il rating sullo stato di Carinzia di ben quattro gradini, da A2 a Baa3, cambiando l'outlook da stabile a negativo.

Moody's ha spiegato la mossa con il rischio che il buco della bad bank sia maggiore di quanto anticipato, e che i creditori che hanno sottoscritto i bond Heta facciano ricorso all'azione legale.

Tra i debiti di Heta, ci sono anche 1,24 miliardi di euro che la bad bank deve a Pfandbriefbank Oesterreich AG, che emette bond per conto delle banche provinciali austriache.

Moody's ha detto chiaramente che potrebbe rivedere al ribasso anche il rating di Pfandbriefbank, così come il rating di due dei suoi principali membri, le banche Hypo Tirol Bank AG e Vorarlberger Landes- und Hypothekenbank AG, di proprietà rispettivamente delle province austriache del Tirolo e di Vorarlberg.

Ma esposte sono anche alcune banche della Germania: come Dexia Kommunalbank Deutschland AG, la divisione tedesca di Dexia - che detiene bond Heta per 395 milioni di euro - e che quindi sarà colpita da un onere non specificato nel bilancio del primo trimestre.

Deutsche Pfandbriefbank AG detiene anch'essa bond Heta per 395 milioni di euro, e soffrirà una svalutazione di 120 milioni di euro, che ridurrà di due terzi i profitti al lordo delle tasse; NRW.Bank, anche, ha reso noto di avere nei suoi portafogli bond Heta, senza precisare il valore. Secondo la stazione televisiva WDR TV l'esposizione sarebbe pari a 276 milioni di euro. (Lna)
 
Nord Europa: il momento Lehman è arrivato

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Nord Europa: il momento Lehman è arrivato




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Effetto domino da un buco "monstre" che provoca il crollo dei bond. Che sono in giro nei portafogli di altre banche. E la mini Grecia è pronta a esplodere.
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Il crollo dei bond della bad bank di Hypo Alpe Adria, la Heta Asset Resolution.



ROMA (WSI) - Prosegue in Austria quello che viene definito sempre più come il primo caso Lehman della storia del Nord Europa.

E' il buco "monstre" del valore di ben 7,6 miliardi di euro scoperto nella bad bank di Hypo Alpe Adria, la Heta Asset Resolution, che ha portato l'Austria ad applicare la strategia del "bail in", che prevede perdite anche per i creditori, al fine di evitare - stando alla nuova normativa europea - che lo Stato e dunque i contribuenti si accollino l'intero peso delle perdite.

Si è trattato di un annuncio shock, che si è tradotto in un vero e proprio crash del valore dei bond Heta, che sono rimasti orfani della garanzia dello Stato. Ma il momento Lehman non si è fermato certo al crollo delle obbligazioni, che è stato tra l'altro di quasi il 50% nell'arco di pochi mesi.

Così come riporta Bloomberg, il panico è infatti appena all'inizio, dal momento che la decisione dell'Austria di staccare in un certo senso la spina alla bad bank sta avendo un "effetto domino su tutto il sistema finanziario, provocando revisioni al ribasso di rating in Austria e perdite di banche in Germania".
E la prima vittima è la provincia austriaca di Carinzia.

Il Telegraph spiega: "I bond Heta sono nozionalmente garantiti dallo stato (o Bundesländer) austriaco di Carinzia, che ora diventa soggetto al bail in. E' un eco del caos che colpì l'Irlanda all'apice della crisi bancaria, quando tentò scioccamente di frenare il panico sottoscrivendo tutte le passimività bancarie irlandesi; la manovra finiì con il mandare quasi in bancarotta un intero paese" E ora, "Hypo (la bad bank) manderà in bancarotta Carinzia".

"Essenzialmente, quello che il governo austriaco sta facendo è dare il benservito a una intera regione (...) è una mini-Grecia che sta esplodendo nel cuore dell'Europa".

Carinzia ha di fatto garantito un debito senior di Heta per un valore di 10,2 miliardi di euro, quasi cinque volte tanto il valore delle sue entrate, nel 2014. Le entrate previste per il 2015 sono di appena 2,36 miliardi di euro. Di conseguenza, come ha detto il governatore Peter Kaiser in un'intervista rilasciata alla radio austriaca ORF, lo stato austriaco non riuscirebbe mai a garantire il rimborso dei bond, nel caso in cui la scadenza fosse imminente, o anche di un anno. Di conseguenza, dovrebbe intervenire in teoria lo stato sovrano, ovvero l'Austria. Ma il ministro delle finanze Hans Joerg Schelling ha detto ripetutamente che il governo austriaco non coprià le garanzie di Carinzia.

Motivo per cui lo scorso venerdì Moody's ha tagliato il rating sullo stato di Carinzia di ben quattro gradini, da A2 a Baa3, cambiando l'outlook da stabile a negativo.

Moody's ha spiegato la mossa con il rischio che il buco della bad bank sia maggiore di quanto anticipato, e che i creditori che hanno sottoscritto i bond Heta facciano ricorso all'azione legale.

Tra i debiti di Heta, ci sono anche 1,24 miliardi di euro che la bad bank deve a Pfandbriefbank Oesterreich AG, che emette bond per conto delle banche provinciali austriache.

Moody's ha detto chiaramente che potrebbe rivedere al ribasso anche il rating di Pfandbriefbank, così come il rating di due dei suoi principali membri, le banche Hypo Tirol Bank AG e Vorarlberger Landes- und Hypothekenbank AG, di proprietà rispettivamente delle province austriache del Tirolo e di Vorarlberg.

Ma esposte sono anche alcune banche della Germania: come Dexia Kommunalbank Deutschland AG, la divisione tedesca di Dexia - che detiene bond Heta per 395 milioni di euro - e che quindi sarà colpita da un onere non specificato nel bilancio del primo trimestre.

Deutsche Pfandbriefbank AG detiene anch'essa bond Heta per 395 milioni di euro, e soffrirà una svalutazione di 120 milioni di euro, che ridurrà di due terzi i profitti al lordo delle tasse; NRW.Bank, anche, ha reso noto di avere nei suoi portafogli bond Heta, senza precisare il valore. Secondo la stazione televisiva WDR TV l'esposizione sarebbe pari a 276 milioni di euro. (Lna)


Altro che Qe ... questa e' una bomba che se deflagra sono cavoli amari.
 
Borsa Tokyo: Chiusura in rosso, forti vendite sui bancari


La Borsa di Tokyo ha chiuso anche oggi in rosso. Il Nikkei ha perso lo 0,7% a 18.665,11 punti ed il Topix lo 0,5% a 1.524,75 punti.
A pesare sul mercato azionario giapponese sono state le forti perdite dei bancari. Mitsubishi UFJ Financial (JP3902900004) ha perso il 3,2%, Sumitomo Mitsui Financial Group (JP3890350006) l'1,6% e Mizuho Financial Group (JP3885780001) l'1,2%.

Secondo quanto riporta il quotidiano "Nikkei" il Comitato di Basilea potrebbe chiedere alle banche di rafforzare il capitale per far fronte ad un possibile forte aumento dei tassi di interesse.

Yahoo! Japan
(JP3933800009)
ha chiuso in ribasso dello 0,8%. L'hedge fund Starboard Value ha chiesto a Yahoo! (US9843321061)di scorporare la quota nella sua sussidiaria giapponese.
Nippon Paper Industries (JP3721600009) ha perso il 4,4%. SMBC Nikko ha tagliato il suo rating sul titolo della compagnia impegnata nell'industria cartaria da "Neutral" ad "Underperform".
Gli esportatori hanno beneficiato dell'indebolimento dello yen. Honda (JP3854600008) ha guadagnato l'1%, Sharp (JP3359600008) l'1,7% e Nikon (JP3657400002) il 2,7%. Il dollaro ha superato per la prima volta dal luglio del 2007 quota 122 yen.
Mitsubishi Chemical (JP3897700005) ha guadagnato lo 0,8%. Credit Suisse ha promosso il titolo del gruppo chimico da "Neutral" ad "Outperform".
Laox (JP3967000005) ha perso il 18,5%. L'operatore di duty free ha annunciato un aumento di capitale.


Redazione Borsainside
 
per me tutto è possibile, anche che sti stronz.i ci mettano un qe in leva short sugli indici europei...
 
Grafico Eurostoxx50 mensile. Si volaaaa verso l'infinito e oltre :lol::lol:

:eeh:
 

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Inverso dello spread e FTSE MIB stanno andando a braccetto ...nessuna divergenza al momento
 

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L'euro a questi livelli comincia a diventare interessante ...siamo su alcuni supporti da monitorare ...
 

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