Articoli di Fede (1 Viewer)

genesta

Forumer attivo
Pensi? :rolleyes:

... chiedendo direttamente una specie di assoluzione globaltelevisiva.......

... "il buon Dio con la sua imperscrutabilità", ha voluto mandare sofferenza fisica ...

Io penso che ha voluto sottolineare l'essere andati contro la volonta di Dio. E critica anche il fatto che ha dato in pasto ai media la sua determinazione.

Se c'é ironia, francamente non la vedo.
 

aino-kaarina

Forumer attivo
Genesta !
tu sei un bravo prosatore..........ma sei prolisso............
e chi è prolisso spesso esce fuori tema !!

il tema....pardon.... la domanda qual'era ??

la seguente: perche' caspita nel '93, tirando le somme, c'era un bravo suicida e questo tizio invece e' una fetecchia ?

una fetecchia per chi?? per la Chiesa che non ha permesso il funerale cristiano.

bisognerebbe stare nella mente di Cardinal Ruini per poter rispondere a questa domanda;

io ho voluto scrivere quelli che voglio immaginare siano stati i pensieri del cardinale ......

non i miei pensieri, poichè essendo di natura schiva, li tengo per me

avendo chiuso con : (avrò visto giusto ????? chissà ?!?!?!?!?! )

credevo di aver ben esposto il tutto.
 

genesta

Forumer attivo
Ho preso un abbaglio, dovuto anche alla stanchezza, e mi scuso con te per questo.

In tal caso, il messaggio puoi considerarlo pure fuori tema, ma lo é solo perché ho interpretato frettolosamente il tuo scritto, tradito anche dal benestare di Melodia, la quale so, invece, come la pensa a proposito del caso Welby.

La tua critica sulla mia prolissità mi sembra, invece, fuori luogo.

Cosa c'entra nel contesto?

p.s. Per essere di natura schiva, mi sembra che tu abbia ben espresso or ora ciò che pensi in maniera abbastanza esplicita. :-o
 

melodia

Forumer storico
genesta ha scritto:
In tal caso, il messaggio puoi considerarlo pure fuori tema, ma lo é solo perché ho interpretato frettolosamente il tuo scritto, tradito anche dal benestare di Melodia, la quale so, invece, come la pensa a proposito del caso Welby.

Urge chiarimento, partendo dal presupposto che non mi piace biasimare;
ciò vuol dire che ognuno, a mio parere, è in grado di gestire la propria vita
come più desidera. Welby incluso, che non condanno (non mi permetterei mai)
per il suo gesto e le modalità dello stesso.

Il suo caso, però, mi ha solo consentito di ricordare (in quel 3d) che c'è gente che sta male
e che lotta per la vita; che darebbe tutto quello che ha per poter anche soltanto
vedere il sole sorgere. Queste persone hanno un coraggio incredibile ed una dignità
dinanzi alla quale dovremmo inchinarci. Questo, io penso.

Sui funerali non concessi, trovo che la Chiesa abbia commesso un gravissimo errore,
ma dopotutto sarebbe solo l'ennesimo di una lunga serie che non avrà mai fine. Tutto qui.

Per questo, appoggiavo il post sarcastico ed arguto di aino.
 

genesta

Forumer attivo
Melodia, mi riferivo alla tua - ed a quella di tanti altri - contrarietà all'eutanasia.

La contrarietà in se e per se é un'opinione, lecita, ma pur sempre una opinione.

La mancanza di rispetto sta nello auspicio di una legge che la vieti per tutti, non solo per coloro che ne sono abietti.
 

Zymurgy

Forumer attivo
genesta ha scritto:
Melodia, mi riferivo alla tua - ed a quella di tanti altri - contrarietà all'eutanasia.

La contrarietà in se e per se é un'opinione, lecita, ma pur sempre una opinione.

La mancanza di rispetto sta nello auspicio di una legge che la vieti per tutti, non solo per coloro che ne sono abietti.

In questi ultimi giorni sono venuti fuori una manciata di thread che da soli valgono il forum.

Grazie
 

Zen lento

Forumer attivo
aino-kaarina (che saluto) dice: uno era schivo, l'altro invece faceva molto clamore.

Credo che in fondo sia una interpretazione ragionevole del ruinipensiero (anche f4f la pensa cosi'). Questo non scioglie il dilemma della fede organizzata, perche' a mio avviso il ragionamento in soldoni mi pare questo: se sei uomo di potere puoi avere una debolezza e la pieta' ti e' riconosciuta anche ufficialmente, se non lo sei uomo di potere, allora il tuo (suicidio) e' anche un peccato di orgoglio, sei non solo incapace e inifluente, ma anche un presuntuoso, oltre che uno scassa ballllle.

Qui la fede non dovrebbe sopportare distinzioni a mio avviso. Un morto (suicida per se', non per un gesto eroico) e' un morto come un altro. La pieta' verso l'uno dovrebbe valere anche per l'altro. So bene che non parlo di una fede generica, o della fede sull'esistenza di Dio, ma di un corpus di dogmi etici che si rifanno ad una fede rivelata.

Lo so, di mezzo c'e' l'eutanasia e quel che eticamente comporta. Tuttavia, senza voler fare l'apologia del suicidio, a ben pensarci questo e' un diritto (da scoraggiare), probabilmente l'unico che parrebbe esercitabile in piena liberta' (non si chiede mai di nascere, si' e' nati per volere altrui direbbe un pessimista totale).
Chi studio' il suicidio (Durkeim, sociologo) si fece a suo tempo una semplice domanda che motivava tutta la sua dotta ricerca: la societa' e' cosi' influente da favorire un atto estremo e tanto individuale come il togliersi la vita ? La sua fu una risposta statistica e fu affermativa (e sottoposta anche metodologicamente a critiche).
Il caso di Gardini e' spiegabile teoricamente con questa idea di correnti suicide, erano gli anni in cui la caduta di autostima di alcuni potenti trovo' anche questo sfogo. Il tizio invece era alla fine di un percorso doloroso (per se' e per altri) che gli imponeva una richiesta di aiuto, il suo atto era maturato nel tempo e non in una contingenza dei tempi e in fondo voleva togliersi la vita non per una debolezza, ma per uno stato di costrizione ormai intollerabile (le galere son piene di suicidi veri e tentati). La sua vita era gia' finita, ben piu' travagliata e a scadenza della nostra. A me pare fosse gia' stato un eroe nel sopportare la sua disgrazia per tanto tempo e il suicidio di un eroe ha almeno il conforto del cappellano militare.

Personalmente volendo chiudere un occhio, l'avrei fatto per il tizio. In questo caso la pieta' avrebbe dovuto,credo, manifestarsi in tutta la sua estensione. Personalmente , in questo fatto, trovo che l'atteggiamento pratico, che per sua natura e' sempre un po' ipocrita nella vita di ognuno come nella salvaguardia della fede , seppur con tutti i distinguo avrebbe potuto essere manifestato. Si muniscono i militanti della fede in zone di pericolo (le suore) di anticoncezionali proibiti ai fedeli, perche' mai non si poteva avere un occhio comprensivo verso lo scasssaballe che era da tempo all'ultima vera frontiera ?

Rispondo a genesta: non ho nulla contro le credenze, siamo tutti pieni di credenze. L'universo immutabile e incomprensibile e' li', poi ognuno lo spiega come puo', crede, crede di credere, o anche semplicemente vuol credere. Quel che non credo e' che nella tragedia umana (che poi e' la morte) si debbano sventolare differenze sulla punta dello spillo (temo sbagliando) che fanno invece parte dei paradossi etici del vivere civile mascherandoli per vera interpretazione della Fede. L'etica e' una cosa, la fede un'altra, anche se spesso vanno a braccetto.
Forzando la questione, non ho dubbi che tra la lettura di Leopardi e la sofferenza pubblica di Ruini, umanamente imparo molto di piu' dal poeta di Recanati, anche in materia di misteri dell' Universo. E semmai incontrero' qualcuno nell'aldila', ripeto, una partita a scacchi preferirei farla, per ovvieta' di peccatore ,con il tizio e con il gobbo pessimista.

Grazie a tutti per la sopportazione, i pareri e i commenti.

Zen lento :)
 

Argema

Administrator
Membro dello Staff
Zen lento ha scritto:
aino-kaarina (che saluto) dice: uno era schivo, l'altro invece faceva molto clamore.

Credo che in fondo sia una interpretazione ragionevole del ruinipensiero (anche f4f la pensa cosi'). Questo non scioglie il dilemma della fede organizzata, perche' a mio avviso il ragionamento in soldoni mi pare questo: se sei uomo di potere puoi avere una debolezza e la pieta' ti e' riconosciuta anche ufficialmente, se non lo sei uomo di potere, allora il tuo (suicidio) e' anche un peccato di orgoglio, sei non solo incapace e inifluente, ma anche un presuntuoso, oltre che uno scassa ballllle.

Qui la fede non dovrebbe sopportare distinzioni a mio avviso. Un morto (suicida per se', non per un gesto eroico) e' un morto come un altro. La pieta' verso l'uno dovrebbe valere anche per l'altro. So bene che non parlo di una fede generica, o della fede sull'esistenza di Dio, ma di un corpus di dogmi etici che si rifanno ad una fede rivelata.

Lo so, di mezzo c'e' l'eutanasia e quel che eticamente comporta. Tuttavia, senza voler fare l'apologia del suicidio, a ben pensarci questo e' un diritto (da scoraggiare), probabilmente l'unico che parrebbe esercitabile in piena liberta' (non si chiede mai di nascere, si' e' nati per volere altrui direbbe un pessimista totale).
Chi studio' il suicidio (Durkeim, sociologo) si fece a suo tempo una semplice domanda che motivava tutta la sua dotta ricerca: la societa' e' cosi' influente da favorire un atto estremo e tanto individuale come il togliersi la vita ? La sua fu una risposta statistica e fu affermativa (e sottoposta anche metodologicamente a critiche).
Il caso di Gardini e' spiegabile teoricamente con questa idea di correnti suicide, erano gli anni in cui la caduta di autostima di alcuni potenti trovo' anche questo sfogo. Il tizio invece era alla fine di un percorso doloroso (per se' e per altri) che gli imponeva una richiesta di aiuto, il suo atto era maturato nel tempo e non in una contingenza dei tempi e in fondo voleva togliersi la vita non per una debolezza, ma per uno stato di costrizione ormai intollerabile (le galere son piene di suicidi veri e tentati). La sua vita era gia' finita, ben piu' travagliata e a scadenza della nostra. A me pare fosse gia' stato un eroe nel sopportare la sua disgrazia per tanto tempo e il suicidio di un eroe ha almeno il conforto del cappellano militare.

Personalmente volendo chiudere un occhio, l'avrei fatto per il tizio. In questo caso la pieta' avrebbe dovuto,credo, manifestarsi in tutta la sua estensione. Personalmente , in questo fatto, trovo che l'atteggiamento pratico, che per sua natura e' sempre un po' ipocrita nella vita di ognuno come nella salvaguardia della fede , seppur con tutti i distinguo avrebbe potuto essere manifestato. Si muniscono i militanti della fede in zone di pericolo (le suore) di anticoncezionali proibiti ai fedeli, perche' mai non si poteva avere un occhio comprensivo verso lo scasssaballe che era da tempo all'ultima vera frontiera ?

Rispondo a genesta: non ho nulla contro le credenze, siamo tutti pieni di credenze. L'universo immutabile e incomprensibile e' li', poi ognuno lo spiega come puo', crede, crede di credere, o anche semplicemente vuol credere. Quel che non credo e' che nella tragedia umana (che poi e' la morte) si debbano sventolare differenze sulla punta dello spillo (temo sbagliando) che fanno invece parte dei paradossi etici del vivere civile mascherandoli per vera interpretazione della Fede. L'etica e' una cosa, la fede un'altra, anche se spesso vanno a braccetto.
Forzando la questione, non ho dubbi che tra la lettura di Leopardi e la sofferenza pubblica di Ruini, umanamente imparo molto di piu' dal poeta di Recanati, anche in materia di misteri dell' Universo. E semmai incontrero' qualcuno nell'aldila', ripeto, una partita a scacchi preferirei farla, per ovvieta' di peccatore ,con il tizio e con il gobbo pessimista.

Grazie a tutti per la sopportazione, i pareri e i commenti.

Zen lento :)

considerazioni pacate ed interessanti :)
ripeto, io il cappellano militare allo .. come dici tu .. scassaballe l'avrei dato.
Non so che altro dire. In fondo la fede è cosa complessa, ed in bilico tra sensibilità personale, e confronto con altri.
Tendo anche a pensare che molti gran santi del passato quella assoluzione l'avrebbero data, con dolore per una simile tragedia, ma l'avrebbero data. Penso, o spero.

Per ultimo .. ammazza che palle sta partica a scacchi col gobbo. :lol:
Prima era almeno a bocce, mo pure seduti col gobbo pessimista.
E se invece si scoprisse che in paradiso si gioca a bocce e basta? :rolleyes:
Sai che corsa alla santità :grinangel:
 

f4f

翠鸟科
Argema ha scritto:
considerazioni pacate ed interessanti :)
ripeto, io il cappellano militare allo .. come dici tu .. scassaballe l'avrei dato.
Non so che altro dire. In fondo la fede è cosa complessa, ed in bilico tra sensibilità personale, e confronto con altri.
Tendo anche a pensare che molti gran santi del passato quella assoluzione l'avrebbero data, con dolore per una simile tragedia, ma l'avrebbero data. Penso, o spero.

Per ultimo .. ammazza che palle sta partica a scacchi col gobbo. :lol:
Prima era almeno a bocce, mo pure seduti col gobbo pessimista.
E se invece si scoprisse che in paradiso si gioca a bocce e basta? :rolleyes:
Sai che corsa alla santità :grinangel:

corsa alla santità, ma per il paradiso mussulmano che promette assai :p :lol:

seriamente
potrei sbagliare ma faccio una osservazione all'ultimo intervento di Zen Lento

non credo che a Gardini abbiamo avuto un occhio di riguardo perchè era un 'potente'
la chiesa di fatto negli ultimi anni ha (quasi) sempre concesso ai suicidi la cerimonia religiosa, con la scusa del 'pentimento in extremis' dell'atto

Welby ha chiesto non il permesso, ma il ragionato diritto di fare qualcosa che la chiesa cattolica non può accettare
e questo diritto lo ha chiesto con grande pubblicità, da creare un caso mediatico

ovvia la chiusura della chiesa, se mai da stupirsi è la richiesta del funerale religioso per Welby: la chiesa oggi non è obbligatoria
 

Argema

Administrator
Membro dello Staff
f4f ha scritto:
corsa alla santità, ma per il paradiso mussulmano che promette assai :p :lol:

seriamente
potrei sbagliare ma faccio una osservazione all'ultimo intervento di Zen Lento

non credo che a Gardini abbiamo avuto un occhio di riguardo perchè era un 'potente'
la chiesa di fatto negli ultimi anni ha (quasi) sempre concesso ai suicidi la cerimonia religiosa, con la scusa del 'pentimento in extremis' dell'atto

Welby ha chiesto non il permesso, ma il ragionato diritto di fare qualcosa che la chiesa cattolica non può accettare
e questo diritto lo ha chiesto con grande pubblicità, da creare un caso mediatico

ovvia la chiusura della chiesa, se mai da stupirsi è la richiesta del funerale religioso per Welby: la chiesa oggi non è obbligatoria

Welby, mi sembra, era credente.
In fondo qui si sono contrapposte due scuole di pensiero.
Quella di un rapporto personale con Dio che supera quello generale, o comunitario.
E il pensiero opposto.
Anche io mi trovo spesso in conflitto tra i due pensieri. Orgogliosamente a volte affermo il mio diritto di essere figlio unico, o almeno diverso. Altre volte comprendo, o intuisco, qualcosa nella direzione opposta.
Non so .. sono in perenne bilico tra cielo e terra. :)
 

Users who are viewing this thread

Alto