Occhio sempre!!!
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Su BIL ...
Ma se il valore è quello strombazzato dai soloni dell'altro mondo
8-9 €., come mai il mercato insiste intorno a
4,5 € ?
berghem : primo step 12,85 target 13,35 per lunes
raga, bon vik a tuch
domani sera allo sporting e dumenega a eze
dumenega sera : bum bum
ciauuuuuuuuuuuuuuu
Il Giornale di Vicenza.
Venerdì 17 Ottobre 2008
Cassa integrazione, è boom
OCCUPAZIONE. Da settembre impennata di casi sul tavolo dell’assessore provinciale al lavoro Martini: «Siamo preoccupati»
Nel Vicentino la chiedono due aziende a settimana: in due mesi 500 lavoratori coinvolti
Concia: le domande dei primi nove mesi dell’anno hanno superato quelle di tutto il 2007
Marco Scorzato
Una processione per la cassa integrazione guadagni. L’economia stenta, Confindustria inizia a parlare di recessione a livello nazionale e anche nel Vicentino l’aria si fa pesante. Da due mesi sono «almeno due a settimana» le richieste di cassa integrazione (Cig) che piombano sul tavolo dell’assessore provinciale al Lavoro Morena Martini. In media, fanno 35 lavoratori ciascuna, per un totale, dalla fine di agosto, di circa 500 persone coinvolte. La cassa integrazione è lo strumento al quale sempre più imprese, soprattutto quelle di medie dimensioni, stanno facendo ricorso per fronteggiare piccole o grandi crisi aziendali.
CRISI E RISTRUTTURAZIONI. «Dopo le ferie la situazione occupazionale si farà critica», era il refrain estivo intonato da organizzazioni sindacali e di categoria. I nodi stanno venendo al pettine. Alcune richieste di Cig sono il segnale di “inizio della fine”. «Ci sono settori, in particolare il tessile - spiega l’assessore Martini - in cui la crisi è determinata da cessazione di attività. È lì che si presenta il problema più grave di ricollocamento. Per altre imprese, invece, la Cig è lo strumento per affrontare riorganizzazioni interne e presuppone il riassorbimento di gran parte dei lavoratori».
IL SOSTEGNO AL REDDITO. Per quanto riguarda la cassa integrazione straordinaria, la Provincia ha registrato nei primi nove mesi dell’anno 13 procedure che coinvolgono circa 700 dipendenti. Per loro, l’ammortizzatore sociale è una garanzia, ma spesso non basta a far quadrare i bilanci familiari. A volte, basta un mutuo a segnare il confine dell’improvvisa povertà. La Provincia ha deciso perciò di intervenire con azioni di sostegno del reddito, stanziando 800 mila euro (530 mila solo per il “caso Siltal”).
DISOCCUPATI IN CRESCITA. Se la cassa integrazione riguarda lavoratori che il loro posto ancora ce l’hanno - e che sperano di rientrare una volta passata la crisi - c’è anche chi il lavoro l’ha perso e cerca di ricollocarsi. Il dato ufficiale sulla disoccupazione non è al momento disponibile (Provincia e Regione stanno ricalibrando le banche dati). Dai centri per l’impiego emerge comunque che le persone in cerca di lavoro sono in aumento. Nel primo trimestre erano 4.591; nel terzo, erano salite già a 4.869.
ARZIGNANO SOFFRE. Dai dati spuntano anche le differenze territoriali: si scopre ad esempio che ad Arzignano le persone rivoltesi al centro per l’impiego in cerca di lavoro erano 364 nel primo trimestre; nel terzo sono balzate a 649 . Numeri che si possono leggere incrociandoli con la situazione del settore conciario, nel quale gli ingressi nelle liste di mobilità nei primi nove mesi dell’anno sono stati 118: sei persone in più di tutto il 2007. Anche il commercio, in nove mesi, ha già eguagliato i 280 casi di mobilità dell’anno scorso.
IL TAVOLO CON LE CATEGORIE. Questo quadro occupazionale è stato oggetto del Tavolo provinciale del lavoro che raduna l’ente, le associazioni di categoria e i sindacati. «Il Tavolo esprime preoccupazione - osserva l’assessore Martini -. Non voglio fare la Cassandra, ma l’inverno non sarà foriero di grandi opportunità. E la crisi finanziaria non aiuterà le aziende a rilanciare gli investimenti. La Provincia, con imprese e sindacati, sta facendo un grande sforzo per elaborare interventi di formazione e ricollocamento mirati alle esigenze del territorio».
bisogna dare respiro ai debitori e alle imprese,evitando che un calo dei tassi vada solo ad alimentare la speculazione.
se vogliono il sistema lo trovano,alternative sono disoccupati e cassa integrazione con costi altssimi per gli stati.
il calo degli ordinativi è drammatico....ocio...di colpo gli impianti produttivi si usano a metà,quindi basterebbe metà personale..
specifico che è quello che vedo attorno a me,nelel aziende mie clienti.
fino all'altro ieri mi telefonavano quelli della regione per le indagini rapide sulle congiuntura,volevano sapere l'andamento a tutti i costi,con fare arrogante
...li ho mandati a fan kulo,dalla regione,allla camera di commercio ,e tutte le loro tasse e a tassine inutili che mettono sulle imprese per mantenere centinaia di persone negli uffici che non servono a nulla.
non ho mica sposatonessuno......e non sono un martire.
i soldi a tasso negativo alle imprese(che ricapitalizzano) devono dare, poi via l'indeducibiltà delle tasse,altrimenti mandiamo tuti a casa stavolta.
bisogna dare respiro ai debitori e alle imprese,evitando che un calo dei tassi vada solo ad alimentare la speculazione.
se vogliono il sistema lo trovano,alternative sono disoccupati e cassa integrazione con costi altssimi per gli stati.
il calo degli ordinativi è drammatico....ocio...di colpo gli impianti produttivi si usano a metà,quindi basterebbe metà personale..
specifico che è quello che vedo attorno a me,nelel aziende mie clienti.
fino all'altro ieri mi telefonavano quelli della regione per le indagini rapide sulle congiuntura,volevano sapere l'andamento a tutti i costi,con fare arrogante
...li ho mandati a fan kulo,dalla regione,allla camera di commercio ,e tutte le loro tasse e a tassine inutili che mettono sulle imprese per mantenere centinaia di persone negli uffici che non servono a nulla.
non ho mica sposatonessuno......e non sono un martire.
i soldi a tasso negativo alle imprese(che ricapitalizzano) devono dare, poi via l'indeducibiltà delle tasse,altrimenti mandiamo tuti a casa stavolta.
ho fatto la stessa cosa anch'io un mese fa....
ancora quest'estate era arrivato un fax che chiedeva, se le banche avevano cambiato spread, tassi, condizioni, ridotto prestiti,etcc.....
e gli avevo anche risposto.......
torno dalle ferie e mi ritrovo nuovamente il fax con sottolineato la data entro cui si doveva fornire la cosa....30.06.2008
allora mi son girate ( visto che ero sicuro di averlo fatto ) e l'ho cestinato al volo.....
Ad ogni modo in queste ultime 2-3 settimane in alcune grosse ditte in cui ci lavorano amici han iniziato a togliere straordinari, obbligo di fare le ferie vecchie e se entro alcuni mesi non cambia per alcuni si prospetta la cassa integrazione...
non so se i titoli scontano già tutto ciò, ma i prossimi 3-6 mesi saran critici.....
voglio vedere come andranno i consumi di Natale con ste nuvole nere..
Speriamo che sia tutto legato a queste ultime settimane in cui non hanno fatto che spargere terrore a destra e a manca altrimenti si torna veramente all'aratro.....