Banco Popolare (BP) aspettando un vecchio amico ......... (12 lettori)

Articolo giornale l'arena di verona

«Il Banco Popolare è alla svolta»

L'INTERVISTA. Il presidente Carlo Fratta Pasini: l'operazione trasparenza fatta dal consigliere delegato Pier Francesco Saviotti ha convinto il mercato
«La Borsa torna a riconoscere qualche fondamentale.I mesi difficili pensando alla mia Verona e a come tornare forti»
  • 01/04/2009

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Carlo Fratta Pasini, presidente del Banco Popolare. «Soci e clienti anche con le critiche ci manifestano l'attaccamento al Banco»


Dalla notte all'alba. Dalla tempesta verso l'approdo. Per il Banco Popolare (come d'altra parte per l'intero sistema bancario italiano ed internazionale) sono stati mesi di inquietudini, timori e grandi difficoltà. Poi l'arrivo del nuovo consigliere delegato Pier Francesco Saviotti e il concretizzarsi dell'«operazione trasparenza» al gruppo guidato dal presidente Carlo Fratta Pasini.
Ma ancora sino a un mese fa, con il titolo che in Borsa pareva sull'ottovolante, si rincorrevano voci più disparate: possibili grandi operazioni, aggregazioni e quant'altro.
Il titolo in Borsa nelle ultime sedute ha mostrato segnali di ripresa decisa con recuperi sensibili delle quotazioni che sono risalite dal minimo del 9 marzo di meno di 1,9 euro a oltre tre euro e mezzo, sia pure con andamenti altalenanti; ieri il Banco in Piazza Affari ha chiuso con un +12,16% a 3,46 euro.
[FIRMA]Oggi, presentato il bilancio e con le azioni che salgono, sembra davvero un altro mondo. Non è vero, presidente Fratta Pasini?
«È vero, il mercato sta riconoscendo la serietà e la forza della nostra reazione e della volontà di svolta rispetto al passato. Con questo bilancio gli analisti hanno compreso che il Banco, anche in una situazione di crisi come l'attuale, non ha timore della “verità” ed è pronto a ripartire per una nuova stagione di migliore servizio ai suoi territori».
Sorride il presidente del Banco, ma nei suoi occhi traspare la sofferenza di questi mesi unita ad una forte determinazione. Cosa ci dobbiamo attendere?
«Ora anche la Borsa ci sta restituendo appena un po' di quanto ci ha tolto e torna a riconoscere qualche fondamentale dimenticato: il patrimonio a posto, l'assenza nel nostro portafoglio di subprime o titoli tossici, le banche del territorio che continuano a portare risultati positivi. Oggi i clienti ed i soci nelle varie piazze manifestano, anche attraverso ben comprensibili critiche, il loro attaccamento al Banco Popolare».
Resta comunque il bilancio in rosso, il mancato dividendo ed una quotazione che non può soddisfare...
«È vero, non ci sono motivi di soddisfazione e quanto a quelli di consolazione occorre riconoscere che il contesto generale, i risultati delle altre banche e l'andamento degli altri titoli bancari, spiegano gran parte, ma non tutta la caduta del nostro titolo».
Ma ora un taglio netto con le vicende del passato…
«Sì, la soluzione della vicenda Italease e la pulizia del portafoglio crediti dell'ex Bpi costruito all'epoca Fiorani. Due problemi con cui dovevamo fare i conti fino in fondo perché, come ha ripetuto il dottor Saviotti, sono fardelli onerosi ma sostenibili per il Banco. Mi ha detto un nostro ex capoarea l'altro giorno: “Presidente, l'è una bella “pontara!”. Però lavorando tanto e insieme, potremo valicarla anche prima di quanto oggi è prevedibile».
Un bilancio comunque a due facce…
«Sì, perché dimostra come senza componenti straordinarie e rettifiche di valore l'utile sarebbe stato di 433 milioni, non lontano da quello dichiarato da analoghe realtà. Ma, lo ripeto, le rettifiche ci sono ed andavano fatte anche se comportano sacrifici per tutti».
Sì, però ora dopo l'operazione pulizia ci si attende anche il rilancio.
«Lo ha detto lo stesso Saviotti, dopo la pulizia la crescita sarà favorita. Anche grazie ai Tremonti Bond abbiamo una base solida su cui poggiare per ripartire. Noi, da soli, senza aggregazioni, senza derogare dal nostro modello di banca popolare. La crisi economica non è finita, ma il consigliere delegato la sta affrontando con una visione chiara di ciò che è necessario fare. Oltre al momento della verità e della responsabilità, è venuto anche il momento della fiducia, senza la quale non si fa né banca né impresa. Cerchiamo e chiediamo la fiducia ed il sostegno delle nostre città, Verona in testa».
Anche perchè dai mutui per i veronesi al sostegno all'impresa, il Banco per Verona è sempre stato qualcosa di più di un istituto di credito...
«Lo so bene e non smetto mai di pensare alle nostre responsabilità nei confronti dei moltissimi veronesi che hanno investito quote rilevanti dei loro risparmi nelle azioni della Banca, ed anche nei confronti dei veronesi che verranno. Sono veronese, amo la mia città, ho sempre pensato al nostro istituto come uno dei tasselli su cui si gioca lo sviluppo del nostro comprensorio. Si può immaginare i miei pensieri e sentimenti in questi mesi. Ma proprio da Verona riparte la nostra strada. Qui c'è la Banca del territorio più forte, la Popolare di Verona, qui c'è la sede della Capogruppo, qui si gioca la possibilità di continuare una storia straordinaria di crescita e di sviluppo che dura da più di 140 anni».
Dunque ha percepito lo smarrimento di tanti veronesi.
«Certamente, in molti mi hanno scritto e parlato, qualcuno si è anche “sfogato”. Non mi sono mai sottratto al confronto, ho compreso cose che dall'interno non erano percepibili, ho cercato di rispondere a tutti. Ed oggi dico, con ancora più forza, di avere fiducia. In piena sintonia con le Istituzioni, tutto il Banco è impegnato nel creare le condizioni migliori possibili perché si possa operare con rapidità ed efficacia. Il dottor Saviotti ha già preso saldamente in mano le redini della Banca e la sta conducendo, in accordo con gli organi sociali, attraverso la crisi finanziaria ed economica, sulla strada della riduzione del rischio, del rigore e della concreta operosità».
Stanno nascendo alcune associazioni dei soci su piazza, che ne pensa?
«Si tratta di un fenomeno fisiologico che ormai si riscontra pressoché in tutte le società cooperative quotate, e che va nel senso auspicato dalla normativa e dalle Autorità di Vigilanza, per favorire le minoranze ed evitare derive autoreferenziali».
Intanto però si avvicina una assemblea non certo facile...
«Spiegheremo i nostri conti e i nostri piani. Parleremo chiaramente non solo del passato ma del presente e del futuro. La banca ha sempre contribuito alla crescita dell'economia veronese, ha aiutato a perseguire i progetti di famiglie, artigiani, piccole e medie imprese, con una attenzione particolare anche alla cultura e al sociale. È un ruolo a cui non conviene abdicare solo perché è divenuto più difficile. Il nostro personale è all'altezza di questa sfida, e può farcela con la collaborazione e lo stimolo dei nostri pensionati, dei clienti, dei soci».
Il 2009 che cosa porterà a soci del Banco?
«Dovrà portare una maggiore attenzione alle loro esigenze ed un migliore servizio. Sul fronte economico finanziario, pur in un contesto difficilissimo, confidiamo in risultati positivi per la Banca e per gli azionisti».
Maurizio Cattaneo
Maurizio Cattaneo
 

zagalone

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doc, ma nellaltromondo cè ankora ki scrive sulla ciofechina...????????????????????:D:D:D:D:D:D:D:D:D:D

cianno un bel koraggio:D:D:D:D:D:D

p.s. ma fessakiotto, cretinetti e stupidotto dove son finiti???????????:D:D:D:D:D:D
 

zagalone

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Oggi, 09:17 #1 giuseppedeluca
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Pop. Milano, questa sconosciuta
Vedo che nessuno ne parla. Da un paio di giorni ha degli ottimi spunti in chiusura.
Cosa ne dite?
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dallaltromondo: oh beppe, oh beppe, oh beppe, oh beppe,

mamileggiono??????????????????????????
 

zagalone

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raga, quà piove: governoladro:D:D:D

menevado a farmi un bombo eppoi cè il torneo di macchiavelli:wall::wall::wall::wall::wall::wall::wall::wall:

p.s. da quando il mozart là presso massimiliano è migliorato tantissimo..............

adopo
 

zagalone

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carbo, come la vààààààààààà???????????

vieni anke te allassemblea del lingo?

p.s. il volpino sarà in prima fila ad applaudire .....................
 

zagalone

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27-03-09, 11:32 #15 laz
TIBET LIBERO



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Citazione:
Originalmente inviato da taxi_driver
La tempistica è studiata in maniera tale che la media ponderata dei prezzi difficilmente sarà superiore ad 1,5.


Diciamo che la mia speranza, in caso di residuale, è che Consob usi un po' di buon senso..

Voglio dire: all'annuncio dell'OPA, la media semestrale era superiore del 47%...

Chiaro, non mi faccio grandi illusioni...

Singolare e strano, comunque, che già oggi sia a 1,465... se arrivasse a 1,48 le venderei a mercato...
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dallaltromondo: raga, quà si è passato dal ridicolo allindecenza:D:D:D:D:D:D:D:D:D
 

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