ASPETTARE, IN SPAGNOLO, SI DICE "ESPERAR". PERCHE' ASPETTARE, IN FONDO, E' SPERARE.

La commissione Giustizia del Senato ha approvato una legge che prevede, tra l'altro, l'aumento di un terzo della pena se specifici reati - tra cui la diffamazione - sono commessi contro politici eletti o magistrati

Come svela un retroscena della Stampa, la legge per tutelare gli amministratori locali contro atti ritorsivi ha introdotto un aggravio di pena per lesioni personali, minaccia, danneggiamento, violenza privata e diffamazione in caso che l'offeso sia un cittadino eletto o un magistrato.
L'intento primario, di per sè encomiabile, era quello di mettere al riparo gli amministratori locali da atti di intimidazione.

Come spesso accade, però, si è colta l'occasione per estendere la norma a tutto il corpus politico e anche alla casta dei giudici.

Un dettaglio che fa sorridere quando si scopre che tra chi ha votato a favore c'è anche il Movimento 5 Stelle, fautore almeno a parole del principio per cui "uno vale uno"...........
 
Siamo arrivati - ma forse ci eravamo già arrivati e non ce ne siamo accorti - al ridicolo.

I gay vogliono mette le mani sui cartoni animati. A lanciare la campagna è stata Idina Menzel che vuole dare a Frozen un sequel in versione lesbo.

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Come rivela il Daily Star, l'attrice e cantante della hit Let It Go (All'alba sorgerò) sostiene la campagna social #GiveElsaAGirlfriend per far trovare una fidanzata alla principessa Elsa.
Una mossa che in America sta scatenando fortissime polemiche.

Sui libri per bambini la comunità omosex ha già messo le mani.
Adesso punta ad entrare nei cartoni animati. Il blitz è iniziato il mese scorso.

La femminista Alexis Isabel Moncada ha chiamato a raccolta il mondo gay per riscrivere addirittura Frozen, un cartone che spopola anche tra i bambini più piccoli.
Ai Billboard Music Awards di Las Vegas, poi, Idina Menzel ha rilanciato l'idea di fare di Elsa la prima principessa lesbica della Disney.
"Hanno appena scritto la sceneggiatura e stanno ancora facendo alcuni ritocchi, dovremmo registrare questo mese - ha rivelato al Daily Star Kristen Bell, l’attrice che doppia la principessa Anna nel fortunato cartone animato - la storia è grandiosa, e trasuda qualità".
Così, di Billboard Music Awards ai social network il passo è stato davvero breve.
E con l'hashtag #GiveElsaAGirlfriend è iniziato il pressing sulla Disney perché crei "un personaggio LGBT" per "insegnare la tolleranza" e per "non far sentire i bambini LGBT diversi dagli altri".
 
Nessuno invece che prenda iniziative serie, per una ricorrenza "seria".

Come si tramanda la memoria? E come uno Stato dovrebbe farlo? Come per il centenario della prima Guerra mondiale, nel 2015, le commemorazioni di un caposaldo della nostra identità restano vaghe e così ogni anno, nel tempo.
Eppure 650mila soldati morti, spesso caduti dopo atti di eroismo (dimenticati), dovrebbero essere sufficienti come atto fondativo di una Nazione.

Per motivi storici che si conoscono, gli italiani temono invece il ricordare, preferiscono le bugie, sommamente le bugie storiche.
Sull’Altopiano di Asiago, in località Magnaboschi, tra Lemerle e Zovetto, si erge ancora la colonna romana (eretta negli anni Trenta e non dobbiamo vergognarcene) che segna il punto di maggior penetrazione nemica.

Intorno, un breve tratto di montagna, pochi metri, che fu conteso aspramente per due anni ed è considerato le Termopili della fanteria italiana, dove nel 1916 si sacrificarono a centinaia per bloccare la definitiva avanzata degli austriaci alla pianura.
Nel 1918 la zona fu presidiata da unità inglesi che sostennero l’ultima offensiva nemica.

Il cimitero inglese, gestito direttamente dal Commonwealth, è il miglior esempio di lapidaria essenza di una Nazione: 180 caduti, ognuno ricordato con una pietra di marmo scolpita con lo stemma del battaglione e le generalità del soldato.

Di fronte, nel cimitero italiano in cui sono sepolti confusamente anche gli austrungarici, i cippi in legno e le targhette in plastica sono la plastica dimostrazione di un Paese ancora da fare.
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Smerducciate le favole raccontate da fonzie e compagnia. Ora viene a galla la verità. Dopo il fallimento del "sistema lavoro"....

A marzo crolla il fatturato dell’industria, trascinato verso il basso dal settore dell’auto.
Il dato segna il peggiore calo su base annuale a partire da agosto 2013, con una riduzione del 3,6% rispetto al 2015.

Finora il settore industria era stato tenuto a galla proprio dal comparto dell’auto, che oggi invece dà un segno di cedimento, registrando il primo calo dal dicembre del 2013.

Risultato: l’indice destagionalizzato dei ricavi dell’industria tocca il minimo da due anni a questa parte: fatto 100 il livello del 2010, a marzo 2016 si scende a quota 96.

Non si tratta certo di un segnale incoraggiante per la ripresa italiana, avanzando il Pil ad un ritmo ridotto rispetto ai partner dell’Eurozona che viaggiavano a +0,5%.
 
Stiamo qui con le mani in mano ad aspettare il tracollo.

Risultano in contrazione sul mese anche gli ordinativi (-3,3%), che invece, rispetto all’anno precedente, crescono dello 0,1%.
Il calo su base mensile è verificato sia sul mercato interno (-1,5%), sia su quello estero (-5,8%).
 
E non siamo i primi. Abbiamo davanti a noi il risultato di una politica europea criminale verso gli stati deboli....come il nostro.

Un compromesso difficile, raggiunto al termine di 11 ore di trattativa.
E dopo le ultime riforme di austerità, che lasciano il Paese allo stremo delle forze, all’Eurogruppo la Grecia strappa non solo gli aiuti finanziari per 10,3 miliardi di euro ma anche il via libera alla ristrutturazione del debito, quello che il premier Alexis Tsipras ha sempre chiesto.

Per ottenere questo risultato, il governo ha prima tagliato le pensioni e poi aumentato le tasse su benzina, ristoranti e trasporto pubblico, scatenando un’ondata di scioperi.

Ma l’esito del negoziato non era scontato, soprattutto sull’ipotesi dell’alleggerimento del debito: se il Fondo monetario internazionale spingeva per questa soluzione, ponendola come condizione per un rientro nella partita, l’idea non incontrava il favore dei partner europei, Germania in primis.
 
Salvate queste frasi.....ce le ricorderemo a fine anno.

“Sono felice di annunciare che con questo accordo il Fmi potrà raccomandare al suo board di partecipare al programma greco entro fine anno”, ha detto Dijsselbloem.

E il rappresentante del Fondo, Paul Thomson, conferma: “Questo pacchetto mette il consolidamento greco su basi solide, abbiamo fatto tanto, il compromesso è stato faticoso per tutti”.

Per il commissario agli affari economici Pierre Moscovici è un successo: “Abbiamo voltato pagina insieme in questa lunga storia del programma greco, c’è voluto un lavoro intenso, non era facile”.
 
WASHINGTON – Cosa succede al nostro corpo quando ingoiamo una gomma da masticare? E’ vero che la gomma rimane nel nostro organismo per molto tempo, addirittura per sette anni?
Un video dell‘American Chemical Society aiuta a sfatare alcuni falsi miti, spiegando che cosa succede davvero al nostro corpo se un chewing gum va giù.

Innanzitutto nel filmato si ricorda come il nostro organismo sia fatto per digerire il cibo, e non altro.
E le gomme da masticare oltre che di zuccheri, coloranti e aromi artificiali sono fatte anche di una miscela di elastomeri sintetici come il polisobutene e la gomma butilica.
Insomma, di sostanze gommose simili a quelle che si trovano proprio negli oggetti di gomma, come gli pneumatici, per esempio.
Si tratta di sostanze che non sono biodegradabili e men che meno solubili.

Le gomme non possono nemmeno essere fatte a pezzetti durante la masticazione, e quindi quando vanno giù, vanno giù intere, e non possono essere digerite dallo stomaco e dai succhi gastrici.
Quindi la parte di gomma butilica che resta dopo la digestione degli zuccheri resta nel nostro organismo, ma non per anni, bensì per qualche giorno.
Poi quel che è rimasto viene espulso dal nostro corpo, senza particolari sofferenze.
 
:dietro::ola::dietro:

ROMA – Giampiero Ventura sulla panchina della Nazionale dopo Antonio Conte diventa addirittura un caso politico. Almeno sui giornali.
Due in particolare. Il Fatto Quotidiano (con articolo firmato da Carlo Tecce e Tommaso Rodano) e il sito di TgCom spiegano infatti che Carlo Tavecchio avrebbe da tempo scelto il tecnico del Torino.

L’annuncio però non arriva e il motivo sarebbe l’opposizione di Renzi alla nomina.
Il premier, è la tesi dei giornali, preferirebbe un ct più giovane e più “televisivo” e la preferenza di Renzi andrebbe a Vincenzo Montella, legato alla Sampdoria e reduce da una stagione che è un eufemismo definire non entusiasmante
 
Demenziale a dir poco ......

GENOVA – A Genova l’università denuncia, cinghiali occupano…

Siamo
in via Pastorino, all’angolo di corso Carbonara, in Castelletto. Qui la strada è chiusa al traffico. Non si passa, c’è l’attraversamento dei…cinghiali.

Da sabato mattina infatti i vigili del Primo distretto, del Reparto Ambiente e Guardie Zoofile stanno presidiando corso Dogali per fare la guardia a una famigliola di ungulati che prende il sole davanti all’Albergo dei Poveri, sede dell’Università.

Motivi di sicurezza, perché c’è il rischio che si spostino sulla strada.
Si tratta dello stesso gruppo di animali che sta stazionando da un paio di giorni e non vuole spostarsi.
Un genovese è stato addirittura multato dalla polizia di stato perché dava dava loro da mangiare (mele e pane), tassativamente vietato per legge.
 

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