Assicurazione sulla Vita for Dummies

Ciao a tutti, sono un assicuratore vita professionista, completamente inutile se dovete assicurare una delle vostre auto o una delle vostre case, preziosissimo se dovete assicurare l'unica Vita che avete. Ho pensato di aprire quest topic perchè ho difficoltà a seguire le varie discussioni su casi specifici nelle varie pagine di questo forum e riconducibili sempre allo stesso argomento: assicurazione sulla vita, questa sconosciuta. Vorrei quindi dare anche il mio contributo in merito alle problematiche riguardanti le assicurazioni sulla vita allo scopo di rendere più comprensibili le potenzialità di questo straordinario strumento concepito dalla mente dell'uomo. Non ho la pretesa di mettermi in cattedra, ci sono su questo forum stimati e competenti professionisti più bravi di me, ma più semplicemente condividere con voi una visione differente dell'assicurazione sulla vita, fondata sulle mie esperienze e conoscenze. Se posso essere utile sarò a vostra disposizione su queste pagine per aiutarvi a chiarire problemi di natura normativa, concettuale o semplici curiosità nel modo più semplice ed efficace. Vi invito quindi a postare qui i vostri dubbi se volete conoscere anche il mio parere. Risponderò a tutti con una frequentazione mi auguro quotidiana. Saranno ovviamente ben accolti e necessari anche i contributi e le esperienze di chiunque, perchè "non si smette mai di imparare". :ciao:

Assicurazione sulla Vita for Dummies complimenti per il titolo :D
 
Scusate se torno sull'argomento, ma ho constatato nei vari forum che rappresenta il motivo più frequente di malcontento. Secondo me il problema di fondo è che col tempo ci si dimentica del perchè è stata sottoscritta una mista: la mista, come già detto, è denaro dato in prestito con una capitale caso morte a garanzia. Se non interessa la protezione caso morte ci sono altri strumenti, anche assicurativi, molto più efficaci. Ma veniamo al mio punto di vista: il riscatto di una mista, anche al termine del contratto, è un'opzione; non è la risoluzione obbligatoria. Il riscatto anticipato è un incidente di percorso dell'assicurato (non della compagnia), che va a compromettere non solo il rendimento caso vita della polizza per l'assicurato, ma anche gli impegni presi dalla compagnia con terzi (prevalentemente titoli governativi e obbligazioni) per garantire all'assicurato il capitale concordato al termine del contratto. Il riscatto, come dicevo, è un'opzione: l'efficacia massima la si ottiene NON RISCATTANDO la polizza. "Ma questo è pazzo!!" Può essere :D Mi spiego: il termine del periodo di corresponsione dei premi è anche il momento in cui si è più a rischio morte (per l'età e per lo stato di salute peggiorato negli anni), e quindi il momento in cui se ne ha più bisogno. Con il completamento dei premi si è acquisito il diritto ad avere l'assicurazione per tutta la vita senza più sborsare un centesimo ed in più col capitale caso morte (e anche caso vita) che continua a rivalutarsi annualmente e senza più costi (caricamenti = zero). Quindi, se non si è costretti dalla propria situazione economica, secondo me è sconsigliatissimo incassare il capitale caso vita perchè cesserebbe la protezione caso morte che si è così faticosamente acquisita. Lo sanno bene i miei assistiti imprenditori che fanno miste da centinaia di migliaia di euro (e a volte da diversi milioni) pagando decine di migliaia di euro di premi. Al termine dei pagamenti non riscattano quasi mai, perchè quella odiata mista rappresenta la cassaforte di famiglia, impignorabile, insequestrabile ed esentasse al percepimento. Non costa più nulla ed in più si ha una rivalutazione annuale certa. Per quello che ne so io, un imprenditore non è esattamente tra le figure più sprovvedute della nostra società. Non fate sapere alle compagnie questo mio pensiero, che sennò mi tocca cambiare lavoro. :lol: Open your mind and think different!! :ciao:

Non è sempre vero:D

Lunedì 07 Febbraio 2011 13:43 BOLOGNA, CORTE D’APPELLO CONFERMA PIGNORABILITA’ DELLE POLIZZE VITA INDEX LINKED

Le polizze vita Index Linked sono pignorabili. E’ quanto deciso dalla Corte d’Appello di Bologna (come segnalato da Plus24, il supplemento finanziario del sabato de Il Sole 24 Ore) che ha rigettato la richiesta di sospensione di una sentenza del Tribunale di Parma. In particolare, i giudici parmensi hanno disposto il pignoramento di tre polizze vita (Index Linked) intestate alla moglie di un costruttore (che avrebbe intestato tutto il suo patrimonio al coniuge sotto forma appunto di prodotti assicurativi), debitore di un artigiano di Fidenza che ha sporto denuncia.
Secondo il Tribunale di Parma – a cui ha dato ragione la Corte d’Appello bolognese bloccando la sospensione della sentenza richiesta dai legali dell’imprenditore edile e avviando così l’iter del dibattimento di secondo grado che inizierà nelle prossime settimane – le polizze in questione sarebbero prodotti finanziari (in contrasto con quanto già previsto dalla Corte di Cassazione) e per questo non assimilabili alle polizze vita comunemente intese, e a cui fa riferimento l’articolo 1923 del Codice Civile.

Quanto sta accadendo in Emilia-Romagna è ovviamente all’attenzione di tutti i soggetti coinvolti. Sia il gruppo Credit Agricole Vita (che ha emesso le polizze tramite la controllata Po Vita), sia l’ISVAP (l’Istituto di Vigilanza sulle Assicurazioni), sia la Consob (l’Organo di controllo della Borsa italiana), la quale ha comunicato che ha iniziato a vigilare sui prodotti assicurativi vita Index Linked, ritenendo probabilmente che le argomentazioni della difesa dell’artigiano di Fidenza – la quale sostiene che questi prodotti sono di fatto dei Fondi d’investimento, e pertanto finanziari e non assicurativi – siano da tenere in attenta considerazione.
Auguriamoci una veloce decisione nei tribunali che sciolga ogni dubbio. Fermo restando, che le parti in causa potranno sempre decidere – per evitare un annoso iter nelle aule giudiziarie – di accordarsi in via stragiudiziale.
 
Condivido tutto fino all'ultima parola perchè concordo con il giudice della corte d'appello sul fatto che le polizze index linked, e io aggiungo anche unit linked, sono prodotti d'investimento al 100% e che nulla hanno a che fare con le polizze vita. Il problema secondo me sta nella normativa fiscale che prevede la detraibilità del premio assicurativo nel caso in cui la componente caso morte superi il 5%. A quel punto qualunque prodotto finanziario con un'insignificante capitale caso morte (in proporzione al beneficio finanziario caso vita) viene considerato polizza vita. Inoltre la caratteristica di una polizza vita è la rivalutazione certa al minimo garantito del capitale caso vita tipico della gestione separata. Unit e index sono sempre fondi d'investimento o indici di mercato e non garantiscono neppure il capitale investito (anche se qualche "creativo" li propone come prodotti previdenziali come "my pension" di mediolanum :specchio: e la covip che pure glielo consente) :wall: Secondo me non c'entrano nulla con l'art.1923 c.c. Inoltre avevo seguito la vicenda in 1° grado e il costruttore di bologna aveva pure l'aggravante di aver intestato le polizze alla moglie dopo la richiesta di pagamento dell'artigiano. :D Auspico anzi che in cassazione, magari a corti riunite, si decida univocamente per l'estromissione di unit e index dall'art.1923 c.c. anche perchè sono prodotti con un'elevata rischiosità e che quindi creano solo confusione oltre che perdite ingiustificate e quindi atipiche per i prodotti assicurativi. Prodotto assicurativo significa certo e garantito (è il motivo per cui si hanno in genere elevati caricamenti). Unit e index sono un'altra cosa e un po' di chiarezza "ufficiale" puo' fare solo bene. ;)

Ciao

Io non la limiterei alle polizze di unit e index se (caso reale) un imprenditore ha una polizza vita per distrarre somme dovute agli operai come la mettiamo? o per dare soldi all’amante per danneggiare la moglie?
Cmq ho apprezzato il post avevo il sospetto che la tua era una difesa ad oltranza delle polizze ...hai invece confermato la impressioni iniziale non sei un assicuratore di grande esperienza è un piacere leggerti
Non tutto è sbagliato e non sempre sono pessimi questi prodotti.
Come si dice in Veneto “non bisogna buttare il bambino con l’acqua sporca”.
Anche se la scarso sviluppo del mercato italiano è dovuto all’atteggiamento piratesco di molti:wall:

Non condivido di quanto hai scritto su:
1)La difesa delle gestioni separate che spesso vengono vendute come uno strumento che da ottimi rendimenti dei capitali in realtà è solo in parte vero.
gradirei ad esempio capire da dove hai tratto il tuo esempio di rendimento del 6%-7% citato nel post di Daniela e con quale composizione del portafoglio.
2) la tua difesa delle polizze miste
Hai scritto un bel post corretto nei contenuti tecnici ma in generale le miste fanno pagare troppo il rischio morte e sono convenienti solo in alcuni casi
Poi se il patrimoni familiare cresce l’esigenza della copertura morte o invalidità decresce, che senso ha una mista differita per un 65 in pensione che non ha figli a carico e il mutuo pagato?
Perché non inserisci qualche esempio numerico del confronto tra mista e TMC + investimento ?
Puoi dirci la tuo opinione di come quantificare il fabbisogno assicurativo di un individuo o una famiglia in termini di processo?
saluti:)
 
Ultima modifica:
Polizze vita: Gestioni separate, gli ultimi rendimenti

Salve
ecco i rendimenti delle gestioni separate

POLIZZE VITA: GESTIONI SEPARATE, RENDIMENTI

In linea con i rendimenti dei titoli di Stato anche le gestioni separate delle polizze vita distribuite in Italia.
Direi che si sono accontentati e come di investire in BTP e trattenere per il disturbo il 20% :D
N.B i rendimenti netti vanno moltiplicati per l'aliquota di retrocessione in media l'80% e quindi solo pochi sonpre il 3% netto
:lol: ah vero il rendimento non è sul capitale investito ma sul patrimonio quindi capitale - caricamenti.
saluti
 
Ultima modifica:
E' un articolo del 2002 e sono cambiate un po' di cose. Ma procediamo con ordine:
cit: Diversamente da qualsiasi prodotto finanziario le imprese assicuratrici non sono obbligate per legge a dichiarare i loro costi (che vengono chiamati "caricamenti", chissà perche' non li chiamano semplicemente costi commerciali). #
Non è più così: oggi le compagnie sono obbligate a dichiarare sul fascicolo informativo del prodotto la percentuale dei caricamenti. Inoltre alla compilazione della proposta o al più tardi alla consegna della polizza deve essere consegnata all'assicurato la soluzione personalizzata che riporta l'importo esatto del caricamento oltre che la percentuale sul premio.
cit: costi accessori che sono calcolati una tantum come "spese di emissione del contratto o della quietanza"; incidono poco, sono circa 5/8 euro a contratto o a quietanza. Per questo calcolo, trascuriamoli. #
Oggi sono 19 euro tondi tondi, sorry :)
cit: caricamenti. Sono i costi commerciali che servono per retribuire la rete commerciale (gli assicuratori, le sedie, le pubblicità, ecc). E qui la cosa si fa piu' pesante. C'e' da dire che, generalmente, piu' vecchia e' la polizza, maggiori sono i caricamenti. L'Isvap ha fatto una indagine abbastanza recente sugli ultimi prodotti usciti. La media dei caricamenti di una classica polizza sulla vita di tipo misto (cioe' che prevede sia la copertura in caso di vita sia in caso di morte, vedere la guida di cui sopra per tutti i chiarimenti) e' del 12%. #
Anche più del 12%. Tralascio di quantificare i costi amministrativi, fiscali e del consulente (ci sono in qualunque cosa acquistiamo, anche nelle caramelle). I prodotti assicurativi hanno un costo più elevato di altri prodotti finanziari perchè garantiscono la certezza della prestazione. Garantire per esempio il 2% di rivalutazione minima garantita ha sicuramente un costo superiore rispetto ad un prodotto che garantisce solo il capitale o manco quello. E questa sicurezza va riconosciuta e di conseguenza pagata. Se un'assicurazione fallisce ci sono una serie di meccanismi riassicurativi per cui l'assicurato è comunque garantito. Cosa che non avviene con una banca o una finanziaria. E anche questa sicurezza va riconosciuta e di conseguenza pagata.
cit: Il capitale a scadenza assicurato era di 8.302,01 euro in meno: ovvero, questa assicurazione ci e' costata il 25%! #
Ok i calcoli sono giusti. Ma c'è un errore di fondo: qui vengono considerati il massimo dei costi rispetto al minimo della prestazione. Ora nessuna compagnia ha mai pagato nella sua storia il minimo garantito ma hanno sempre pagato molto di più perchè altrimenti l'azionista non ci guadagnerebbe nulla. Se aumenta il beneficio il costo rimane sempre quello del minimo garantito e quindi la percentuale diminuisce di conseguenza. Se con il 2% ha un costo finale del 25%, con la rivalutazione al 4-5% il costo si riduce almeno di un terzo. E nel rapporto costi benefici conviene sempre, perchè la prestazione è certa (assicurata).
cit: Nel nostro Paese non esiste la cultura dell'assicurazione anche grazie al fatto che gli assicuratori hanno distrutto la reputazione di questa industria che invece sarebbe fondamentale per attenuare gli effetti di imprevisti attraverso la mutualita' #
Le prime compagnie assicurative si chiamavano di "mutuo soccorso". Non so perchè col tempo si sia persa questa dicitura, forse perchè ci vergognamo sempre un poco di manifestare paure e sentimenti: si tratta di un'associazione di mutuo soccorso tra tutti gli assicurati; la compagnia fa solo la mediazione. Il piccolo sforzo di molti per sostenere la grande disgrazia di uno, si diceva nel 1800. Un mutuo soccorso che in tempo di pace diventa mutuo beneficio. Non sviliamo o critichiamo a prescindere: l'assicurazione sulla vita con un capitale caso morte è un gesto nobile e altruista (che gli frega al morto dei soldi dell'assicurazione?). Ed ora veniamo agli assicuratori. Io sono un assicuratore vita, e condivido che molti assicuratori sono braccia rubate all'agricoltura (con tutto il dovuto rispetto per i veri contadini). Mi capita spesso di trovare polizze sulla vita da 40 mila euro. Ma chi è quell'uomo che vale solo 40 mila euro? E chi è quel "professionista" che si è permesso di offendere quella persona valutandola solo 40 mila euro? La Vita di un padre di famiglia, dal quale dipendono il futuro e la serenità di altre persone, valutata quanto un'automobile! E cosa ci farà quella famiglia con 40 mila euro se lui crepa? Se sono bravi ci campano un paio d'anni. E poi? E poi si organizzano dirà qualcuno. E poi si organizzano le palle dell'orso yoghi dico io. Non so se ridere o piangere... Alla fine non faccio ne l'uno nè l'altro, faccio il mio lavoro. E se la persona mi ha dato retta, me ne vado portando con me IL SUO PROBLEMA, che da quel giorno non sarà mai più un suo problema; se non mi ha dato retta, me ne vado lasciando A LUI il suo problema, completamente abbandonato, senza rimpianti e senza rimorsi, perchè il suo problema non mi riguarda più.
Meglio che vada a dormire ora, s'è fatto tardi anche stasera :ciao:

Vabbè iniziamo

1) Costi si è vero adesso sono indicati ma....
La assicurazione approfittano dell’ignoranza anche di chi li controlla per farne di tutti i colori
cito solo alcuni casi riscontrati:
a) abbassa i caricamenti a aumento i costi fissi
b) uso altri costi come i costi di negoziazione per drenare soldi
c) mi invento altri costi che per normativa non devo dichiara addirittura una compagnia faceva pagare lo stipendio dell’incaricato della forma previdenziale agli assicurati.
d) infine il + succoso la modifica a posteriori delle ipotesi attuariali tanto non ne capisca un c**** nessuno
2) sicurezza
cit: 2Se un'assicurazione fallisce ci sono una serie di meccanismi riassicurativi per cui l'assicurato è comunque garantito. Cosa che non avviene con una banca o una finanziaria. E anche questa sicurezza va riconosciuta e di conseguenza pagata.”


Ma quando mai Non sono d’accordo non esiste un fondo di garanzie per le assicurazioni come per le banche è questo gravissimo soprattutto dopo la riforma della previdenza
Questo rischio è ben presente al legislatore e infatti adesso si parla della solvency II
http://it.wikipedia.org/wiki/Solvency_II


3) Le società di Muto soccorso sono una cosa le assicurazioni in quanto imprese un’altra.
Le prime ripartiscono i rischi senza scopo di lucro le seconde lucrano sul rischio e questo non contesto.
Contesto il fatto che spesso scaricano il rischio sugli assicurati e anziché fare il loro lavoro voglio solo lucrare sulla gestione del denaro.

3)Io sono un assicuratore vita, e condivido che molti assicuratori sono braccia rubate all'agricoltura...:lol::lol::lol::up:

come non condividere questa affermazione ma il problema e 50%/50% diciamo che per me c’è un concorso di colpa
Spesso dei bancari assicuratori promotori si dice tutti “lardi” ma non è solo colpa loro anche i cliente si devono dare una svegliata e diventare consumatori consapevoli.
Il faccia lei per poi scaricarne la responsabilità delle scelte sugli altri è il tipico atteggiamento infantile e immaturo del consumatore italiano medio.
LA CULTURA MEDIA DEGLI ASSICURATI DEVE CRESCERE e questo forum è un buon strumento.
Ma come ho detto però siamo in concorso di colpa le assicurazioni/ assicuratori
1) spesso non tengono un comportamenti etico e professionale corretti.
2) Dimostrano con compartimenti diffusi una tendenza trattare gli assicurati come un gregge di pecore da tosare.
3) Spesso fanno di tutto per non rispettare neanche quello che è scritto sui contratti.

Spero che prima o poi ci sia il salto di qualità nel mercato assicurativo ma dipende da voi e da noi.
saluti
 
Mi sembra che tu abbia elencato una bella lista di luoghi comuni:
i costi sono quelli espressi chiaramente nei caricamenti ed evidenziati nella soluzione personalizzata + il 20% del trattenuto sul rendimento della gestione. Non un soldo di più e non un soldo di meno.
Solvency II è un provvedimento atteso e benvenuto, ma sappi che le compagnie che non hanno il limite sul capitale assicurato sono sempre a loro volta riassicurate. Siamo mica qui a pettinare le bambole :D
Le società di mutuo soccorso sono le origini dell'assicurazione: questa è storia. Non va condivisa, va solo conosciuta.
I bancari assicuratori dovrebbero fare bene o una cosa o l'altra, e non male tutt'e due. Io non so se sia facile fare il bancario, ma so quant'è impegnativo fare l'assicuratore: tra appuntamenti, studio e sviluppo dei piani, scartoffie d'ufficio, formazione continua, impegni sociali e ancora studiare studiare studiare (perchè più uno apprende e conosce, più uno realizza la propria ignoranza). E cmq ci ha pensato anche l'isvap che con l'art. 35 che ha di fatto vietato alle banche di commercializzare l'assicurazione sulla vita per il mutuo (conflitto d'interesse). Le banche se ne fregano, ma anche questa è l'italia. E cmq io devo fare un esame all'anno all'isvap per mantenere l'iscrizione all'albo + 1 esame a semestre in compagnia. Il bancario non è abilitato, non ha fatto e non farà esami al tal proposito, non ha una preparazione specifica nè normativa, nè legale, fiscale non ne parliamo; a volte manco sanno cosa tutelano e cosa è escluso (caso vero successo a me con un direttore di banca incontrato mentre assistivo un mio amico per un mutuo). Non sono per niente d'accordo quando dici che il problema sono anche gli assicurati che dovrebbero essere più furbi: secondo me a loro vanno spiegate le cose come stanno e basta, senza raccontare balle. Tutto qua. Se io ti frego, non è perchè tu sei fesso ed io un furbo, nohoho, è solo perchè io sono un farabutto e tu una brava persona che si è fidata di me. E non è una bella cosa. E qui sono le stesse compagnie che devono pretendere eticità nel loro stesso interesse e punire duramente chi non rispetta le regole. E tu mi dirai che parlo così perchè sono un assicuratore con poca esperienza, ma qui hai toppato amico mio :D

Luoghi comuni non credo:rolleyes:
Assolutamente d’accordo invece sull’etica poi non mai detto che sei un assicuratore con poca esperienza anzi ...ma ingenuo forse.

Non credo al buon samaritano e ai politici onesti a babbo natale da un pezzo, ma faccio autocritica il mio pensiero (appunto mio condivisibile o no) e che l’eliminazione di certe asimmetrie informative vale + di 100 codici etici di comportamento e regole da aggirare..

La formazione di una cultura finanziaria e assicurativa è l’unica soluzione razionale.
Vado fuori tema quanti si leggono sul sito del parlamento la finanziaria o altre manovre quanti leggo davvero i contratti .. ah ma ci sei tu pronto a spiegarli ma credi davvero credi che tutti vadano in missione dai cliente per gestire i loro rischi ma dai mai dai:lol:
Budget Budget ecco a cosa pensano tutti :squalo:
ma abbiamo opinioni diverse .
1) Solvency II scusa ma se aumenta il costo della riassicurazione voi non lo ribaltate sui clienti adeguando le tariffe?
2) Complimenti per i vostri rendimenti ma il 6% o 7% .
Poi postare i rendiconti delle gestioni di Pramarica life per curiosità?in cosa investite con quale rischio.:mmmm:
3) Sui costi non ci siamo ne fate di tutti i colori (in generale non conosco la tua compagnia)
Mi appassiono a leggere i contratti è meglio di un giallo fino alla fine sembrano tutti innocenti e poi all’ultima pagina ecco li il paragrafo ...:D

le ultime lette :
Lo stipendio dell’incaricato
Una tcm obbligatoria che non veniva conteggiata nell’isc del PIP è cosi sembravano bravi.
Ah scordavo la possibilità di una Comp vita estera di una banca italiana d’investire tutto il patrimonio nei bond della stessa senza garantire il patrimonio.
Bè perché no dirai.... ti spiego il trucco
Nei primi anni con poco patrimonio la banca mi offre alla assicurazione tassi ottimi poi quando il patrimonio cresce e i tonni dono nella rete grazie ai costi di recesso, inizia la mattanza i rendimenti calano e quando qualcuno si lamenta gli si dice che i tassi stanno calandoper il mercato
perché non investe in questa nuova polizza vede che rendimenti .... formazione ed educazione appunto.
 
Ultima modifica:
ok amico mio, ma ogni interpretazione cambia a seconda della prospettiva: tu la chiami ingenuità, io semplicemente buona fede e fiducia nel prossimo :D Personalmente sono un'entusiasta della vita, e anche per questo ne comprendo il valore quando viene perduta.

Sicuramente auspicabile
Infatti io sono convinto che si possano avere benefici reciproci ed essere anche ben ricompensati per l'averlo reso possibile. L'onestà paga sempre nel lungo periodo, ma paga.

1) tu continui a sottolineare i costi, e quanto sono: il 10, il 20, il 30%? L'importante è che la compagnia paghi quando ce n'è il bisogno e senza tante storie. Soldi dati in prestito con un capitale caso morte a garanzia, ricordate? Se anche mi restituisce quanto dato, ci ho guadagnato in ore di sonno e tranquillità. Se crepo il mese dopo li ho pure fregati perchè mi danno cmq l'intero capitale caso morte. Ti porto il mio esempio: io ho il diabete ed un sovrappremio del 100% sul premio (pago quindi esattamente il doppio di un mio coetaneo). E chi se ne frega: l'importante è che se schiatto la mia dipartita non crei anche un problema economico alla mia famiglia e che non ne crei la compagnia nel liquidare. I rendiconti sono pubblici e consultabili sul sito. Il portafoglio è min 80% titoli governativi internazionali e max 20% azionario. I costi sono quelli necessari per garantire certezza e dipendono dal tipo di strumento utilizzato. Sulle ultime lette sono truffe belle e buone su cui è già intervenuta l'isvap in passato. Non sono sicuro che abbia però la stessa autorità in ambito bancario. Io cmq mi fido, e da sempre, più di una cmp assicurativa che di una banca. Sia ben chiara una cosa però: le generalizzazioni sono sempre sbagliate sia nel bene che nel male. Io quindi rispondo solo e unicamente del mio operato e non di quello degli altri. Per cui, per stare sempre dalla parte della ragione, tenete gli occhi sempre ben aperti e se qualcosa non vi convince richiedete sempre il parere di una persona di fiducia. E se vogliamo cambiare il mondo cominciamo da chi conosciamo meglio: se vogliamo il cambiamento, questo deve partire cambiando noi stessi per primo. :ciao:
sul portafoglio ho fatto delle simulazioni e credo di sapere come avete fatto il 6% :D ma comunque non voglio essere polemico

:up: ottimo l'utimo consiglio

Diamo un conrtributo al di fuori dei luoghi comuni mi fai un esempio numerico di come consideri una mista conveniente ?
sera
 

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