Barabba ha scritto:
Scusate se intervengo,ma non sono daccordo sul fatto che per bere dei buoni vini bisogna per forza spendere grandi cifre,ci sono molti vini meno conosciuti ma di eccelse qualità,per le carni ti consiglierei un nero d'avola,un rosso piceno,se trovi e saresti fortunato prova un nolza un igt sardo molto buono...oppure lacrima di morrod'alba,picoli vitigni ma di eccelse qualita.
Il problema è dare una definizione di "buono" che non sia discrezionale,
quale è la soglia oltre il quale è buono?
Non solo ognuno di noi ha metodologie differenti, ma anche soglie differenti.
Le metodologie si possono in buona parte accumunare con la coltura,
ad esempio esistono i corsi per Sommelier che tendono a fornire una coltura di base che abbia canoni ripetibili (certo non è scientifico).
Ci sono 3 corsi con esame;
poi alcuni danno l'esame finale per Sommelier Professionisti, solo una piccola parte diventa professionista,
e di questi possiamo dire che hanno una preparazione decente, ma ancora non sufficiente a stabilire con buona affidabilità quanto un vino sia buono (conosco bene i Sommelier per aver insegnato ed esaminato per anni centinaia di loro in tutta l'Italia centrale).
Ciò per dirti quanto l'argomento sia variegato, e quindi il concetto di buono sia molto difficile da centrare.
La mia sogli di buono poi è abbastanza alta,
io considero il vino una leccornia, non ho assolutamente bisogno di bere il vino, quando lo bevo devo trarne piacere.
Al di la' quindi delle impressioni personali, parlando da esperto, posso ben dirti che purtroppo fare un buon vino costa, perchè fare un buon vino non è un caso, esistono tutta una serie di accorgimenti dai quali non si può prescindere in alcun modo.
Secondo,
non è possibile dire il Barbaresco è buono o il Trebbiano di Romagna è cattivo,
il Barbaresco lo fanno in molti, vi sono molte zone, e molte annate,
solo una piccolissima parte è buono, più di tutti conta chi c'è dietro, ma spesso non è sufficiente.
Sono invece d'accordo sul fatto che molti produttori affermati gonfino esageratamente il prezzo,
così come il fenomeno delle guide stravolga il commercio al punto che spesso la gente beve esclusivamente con il voto ricevuto.
Personalmente lego sempre la qualità al prezzo, e quindi non sono disposto a comprare un vino buono ad un prezzo stratosferico,
pago il prezzo stratosferico ma voglio un vino stratosferico.
Ribadisco che per quello che è la mia esperienza è estremamente difficile trovare un vino "buono", per i miei canoni, e quindi per il mio uso personale, sotto i 15€.
Ma se li trovo (ogni tanto ho una segnalazione di amici, e quindi li assaggio) li compro assai volentieri.