effezeta ha scritto:
alan1 ha scritto:
Non conta solo la zona, ma il produttore e la volontà di puntare alla qualità senza lasciarsi condizionare dai disciplinari,
Se il produttore ha la volontà e non si lascia codizionare in tutte le zone e con tutte le uve potremmo ottenere un buon vino?
diciamo che il risultato di un buon prodotto è l'insieme di innumerevoli fattori come la zona(il clima ,il terreno.l'esposizione ecc) e
la politica industriale del produttore(prediligo la qualità o la comerciabilità?)
potenzialmente quindi è possibile ricavare da ogni zona e da ogni vitigno,salve eccezioni,ottimi vini ,la differenza la fanno i costi x ottenere tali risultati...
ed allora alcuni vitigni saranno + indicati per certi vini ed altri x altri.
prendiamo i bianchi passiti naturali:
ottenere un elevata concentrazione zuccherina mantenendo un certo grado alcolico e certi profumi sarà certamente + facile in sicilia che nell'oltrepo' pavese o in romagna.
se per bere un buon passito siciliano riesco a spendere anche 20€ per un'albana passita mi tocca andare sull'alto di gamma ,40/50€
ancora peggio per uno sciacchetrà delle 5 terre .
mentre per vinificare un bianco aromatico ,fresco (buona acidità)farò molta più fatica a pantelleria che a termeno(alto adige).
se dalle mie parti è uso e costume il bianco frizzante ,leggero e insignificante c'è pure da dire che certi produttori riescono ,dagli stessi vitigni,a creare vini top.logicamente si fanno pagare non poco relativamente agli altri.
mi fermo altrimenti faccio altre cappelle col fib...
ciao