Atlantia (ATL) ATLANTIA: Crolla viadotto a Genova

La strage in autostrada

Autostrade, «Cassa depositi e prestiti potrebbe rilevare la maggioranza»
L’ipotesi rilanciata da Bloomberg. Secondo fonti della Reuters Conte la riterrebbe una buona idea. Il Tesoro smentisce
di Enrico Marro
Autostrade, le ipotesi per nazionalizzare | In campo Anas-Ferrovie o i fondi


ROMA — Ieri il Movimento 5 Stelle, con varie dichiarazioni, ha intensificato l’offensiva per la «nazionalizzazione» di Autostrade e perfino il leader del Pd, Maurizio Martina, ha aperto («non escludo si possa tornare a una gestione diretta dello Stato») mentre la Lega continua a frenare. Allo stesso tempo si è riunito il consiglio di amministrazione della società ASPI, che però non ha fatto passi avanti sull’offerta di 500 milioni per ricostruire un ponte d’acciaio al posto di quello crollato il 14 agosto, già giudicata del tutto insufficiente dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.
Siamo quindi ancora al muro contro muro. In questo clima l’agenzia Bloomberg ha lanciato l’ipotesi che il governo starebbe studiando un intervento di Cassa depositi e prestiti per rilevare una quota di maggioranza del capitale di ASPI, che vede attualmente l’88% in mano ad Atlantia, la finanziaria controllata dai Benetton. Questa ipotesi viene però definita «priva di fondamento» dal Mef, il ministero dell’Economia, e smentita ufficiosamente dalla Cdp. Ora, dicono i tecnici, «siamo nella fase della contestazione, altri discorsi sono prematuri». Fonti vicine a Conte, raccolte dall’agenzia Reuters, definiscono invece «non una cattiva idea» l’ipotesi Cdp.

Al di là della bagarre politica, ci sono passaggi di fatto imprescindibili.
Uno è previsto dalla stessa convenzione tra lo Stato e la società Autostrade (articolo 3 dell’Atto aggiuntivo del 2013). Si tratta dell’aggiornamento del Piano finanziario quinquennale. La società spiega di averlo presentato al ministero il 15 giugno scorso, prima della scadenza del termine (30 giugno) e che il ministero non ha ancora visionato dopo TRE mesi. La procedura prevede che il piano sia esaminato e approvato dallo stesso ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Mit) e poi dal Cipe, Comitato interministeriale per la programmazione economica, e infine recepito con un decreto interministeriale (Mit e Mef) . Al Mit confermano di aver ricevuto il piano. Che ovviamente sarà esaminato in un contesto stravolto dal crollo del ponte che è costato la vita a 43 persone. Il piano, che contiene le voci d’investimento e di spesa, comprese manutenzione e sicurezza, e che era stato messo a punto ben prima del crollo del ponte Morandi, andrà profondamente rivisto. E questa potrebbe diventare l’occasione per una prima riscrittura dei rapporti tra concedente e concessionario, intaccando quei margini di profitto in capo alla società che il governo ritiene eccessivi.

Parallelamente andrà avanti la procedura di contestazione che Conte ha aperto il 17 agosto e che potrebbe portare alla «caducazione», cioè alla nullità della concessione ad Autostrade. Entro 15 giorni la società deve presentare le prime risposte difensive al governo e poi il confronto andrà avanti, secondo un iter codificato, per i prossimi 5 mesi. Intanto si svolgono le inchieste della magistratura, che avrà tempi lunghi e riguarderà anche eventuali responsabilità del ministero che doveva controllare la concessionaria, e quella della commissione di esperti del Mit, che dovrebbe riferire entro un mese (ma i tempi potrebbero allungarsi se il ministro cambierà il presidente e alcuni membri in conflitto di interesse perché diedero l’ok ai lavori di manutenzione del ponte crollato). Tutti questi passaggi saranno fondamentali per le decisioni che prenderà il governo, compresa l’eventuale «nazionalizzazione» di Autostrade.



22 agosto 2018 (modifica il 22 agosto 2018 | 04:05)
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Soc. Autostrade:

Costruzione nuovo ponte in acciaio sul Polcevera in 8 mesi


500 mln a disposizione di vittime e sfollati sono solo una stima preliminare
 
Atlantia è molto sopravvalutata. Venderla a questi prezzi secondo me è un affare. Troppi rischi e non solo in Italia.
I 500 milioni sono solo per le vittime. L'interruzione del servizio costerà molto di più ed è totalmente impossibile che riescano a ricostruire il ponte in 8 mesi.
Hanno stimato 5 mesi per ripristinare il piccolo cavalcavia di Bologna, figuriamoci quanto ci mettono per ricostruire un ponte sospeso.
Tutte balle per illudere il parco buoi e rifilargli azioni che valgono al massimo 10 euro.
 
Ripeto, spero che il premier Conte, prof. diritto amministrativo, vada fino infondo e dia una bella pedata in culo ai Benetton.
Lo schifo che hanno combinato in questi anni potete vederlo qui, già denunciato da Report nel 2004!!

Adesso cosa fanno, l'elemosina dopo decenni di vacche grasse indisturbati? Ricostruiscono il ponte dopo 40 morti? Ma VAFFANCULO.
 
Autostrade, “Roma studia acquisto maggioranza con Cassa Depositi”. Intanto la società prepara la risposta al Mit
L'indiscrezione lanciata dall'agenzia Bloomberg mentre la società conferma il piano preliminare da 500 milioni per Genova e annuncia nuovo cda "entro i termini" per la replica alle contestazioni del ministero. Mediobanca fa i conti sull'eventuale revoca della concessione. Il cui valore residuo a carico dello Stato in base al contratto in essere con Autostrade, secondo gli analisti di Piazzetta Cuccia, ammonta a 10,8 miliardi. Meno "ulteriori compensazioni". L'agenzia Usa ricorda che lo Stato sarebbe obbligato a farsi carico dei debiti della concessionaria: "9,4 miliardi da detrarre dalla penale". Ma da imputare al debito pubblico

di F. Q. | 21 agosto 2018

Autostrade, "Roma studia acquisto maggioranza con Cassa Depositi". Intanto la società prepara la risposta al Mit - Il Fatto Quotidiano

Aggiornato da Redazione Web il 22/08/2018 alle 13.00
 
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