Atlantia (ATL) ATLANTIA: Crolla viadotto a Genova (5 lettori)

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A Genova la protesta degli sfollati del ponte Morandi: 'rispetto, rispetto'
Gdf consegna alla Procura un elenco di 13 nomi, possono diventare 25. Toti: 'entro 5 giorni piano per la demolizione'
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Crollo ponte: l'ira sfollati, 'Rispetto, rispetto' © ANSA
A Genova la protesta degli sfollati del ponte Morandi: 'rispetto, rispetto' - Cronaca
Redazione ANSA GENOVA
04 settembre 201812:28 News
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Gridano "rispetto-rispetto" gli sfollati del ponte Morandi dalle tribune del Consiglio regionale. Una cinquantina i manifestanti. Al termine dell'intervento del commissario per l'emergenza Giovanni Toti hanno manifestato la loro rabbia gridando "Veniamo prima noi delle imprese, veniamo prima noi della viabilità, ci siamo prima noi, vogliamo la casa!". "Abbiate la stessa considerazione che avete avuto per Ansaldo Energia", ha gridato una donna. La rabbia degli sfollati è stata placata dall'intervento del sindaco Marco Bucci: "Vi capisco, ma dobbiamo cercare di lavorare insieme. Dal 14 agosto dormo quattro ore per notte per affrontare l'emergenza. Genova non si è mai fermata, non ha mai dimostrato di essere in ginocchio, una cosa di cui dobbiamo essere tutti orgogliosi, nessuno è stato lasciato solo dalle istituzioni", sottolinea.

"Entro cinque giorni Società Autostrade ci presenterà il piano definitivo per la demolizione del ponte Morandi". Lo dice il presidente della Regione e commissario per l'emergenza Giovanni Toti. "Il piano verrà illustrato alle commissioni tecniche e prima fra tutti alla Procura della Repubblica a cui spetta la decisione di dissequestrare le aree e di arrivare alla verità sulle cause della tragedia", aggiunge.

La Guardia di Finanza ha consegnato alla procura un elenco di persone che potrebbero avere avuto responsabilità per il crollo di ponte Morandi a Genova avvenuto il 14 agosto che ha provocato 43 morti.

Sono 13 nomi di coloro che si sono occupati del progetto di ristrutturazione del viadotto dal 2015, ma potrebbero diventare 25 se i magistrati decidessero di andare indietro nel tempo. Lo scrivono vari quotidiani.

Intanto i periti dei pm hanno consegnato una prima relazione sulle probabili cause del crollo attribuendole a un "cedimento strutturale all'antenna del pilone 9, il punto in cui i tiranti si congiungono all'estremità del sostegno. E studiando i carteggi tra le varie diramazioni del ministero delle Infrastrutture, gli investigatori hanno individuato come almeno in un'occasione i dirigenti del Mit avessero palesato la certezza che sul restyling del Morandi i tempi si stessero dilatando oltremisura.

Le persone che secondo la Gdf sapevano della pericolosità del viadotto Morandi in Autostrade sono:
Fabio Cerchiai (presidente), Giovanni Castellucci (Ad), Paolo Berti (direttore centrale operazioni), Michelle Donferri Mitelli (direttore maintenance e investimenti), Stefano Marigliani (direttore primo tronco).
"Al Mit consapevoli dei ritardi" ci sono tre di Spea engineering, controllata da Autostrade che avrebbe dovuto eseguire la ristrutturazione ai tiranti: Antonio Galatà (amministratore delegato), Massimo Bazzarelli (coordinatore attività progettazione ufficio sicurezza), Massimiliano Giacobbi (responsabile progetto "retrofitting" dei tiranti).
Cinque i funzionari pubblici, tre della Direzione generale per la vigilanza sulle concessioni autostradali (Roma): Vincenzo Cinelli (capo), Bruno Santoro (responsabile controlli qualità servizio autostradale), Giovanni Proietti (capo divisione analisi e investimenti).
Infine il Provveditore alle opere pubbliche di Liguria e Piemonte Roberto Ferrazza e il capo ufficio ispettivo territoriale Carmine Testa.
Dallo scambio di comunicazioni tra le due articolazioni del Mit, hanno appurato gli inquirenti, si comprende come pure al Ministero ci fosse certezza che sul Morandi si stava perdendo tempo.
 

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Genova, spuntano i nomi di chi sapeva che il ponte era a rischio crollo
Il documento della guardia di finanza nelle mani dei pm: nella lista figurano anche dirigenti di Autostrade per lʼItalia, Spea e Mit
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Poco meno di trenta nomi. La lista di chi sapeva con certezza dei rischi e delle criticità legati al ponte Morandi crollato a Genova il 14 agosto. Il documento è arrivato in procura dopo le indagini e le ricostruzioni della guardia di finanza. Ci sono i vertici di Autostrade e di Spea, la controllata del gruppo Atlantia che si occupa di sorveglianza e manutenzione delle infrastrutture, ma anche nomi del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Al momento nessuno risulta indagato, anche perché la magistratura dovrà individuare i reati eventualmente da contestare: si va dall'abuso di ufficio all'omicidio plurimo colposo, al disastro colposo o all'attentato colposo alla sicurezza dei trasporti.

Genova, spuntano i nomi di chi sapeva che il ponte era a rischio crollo - Tgcom24
 

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Genova, crollo del ponte: ira degli sfollati. E Toti attacca Di Maio: «Lui esterna, noi siamo con loro»
Urla e fischi di una cinquantina di evacuati dopo l’intervento del governatore ligure Toti: «Non potete trattarci come cani a cui buttare l'osso». Il sindaco Bucci: «Nuove abitazioni pronte entro fine settembre». Scontro tra governo e istituzioni locali

Di Maio: «Un decreto per gli sfollati», Toti attacca: «Lui esterna, noi agiamo» Video



Rabbia, lacrime e fischi dalle tribune del Consiglio regionale a Genova. A tre settimane dal crollo del ponte Morandi, la seduta congiunta dei consigli comunale e regionale sul tema è diventata teatro della prima contestazione nei confronti delle istituzioni locali da parte degli sfollati della zona rossa. E il dramma degli sfollati scatena anche la polemica tra il governo e le istituzioni locali, un botta e risposta tra Luigi Di Maio e Giovanni Toti che invita l'esecutivo a non esternare ma ad agire: «Se i soldi sono pochi, li aumenti».

«Non ci potete trattare come cani cui buttare l'osso», hanno detto una cinquantina di persone, urlando «rispetto rispetto» al termine dell’intervento del governatore ligure Giovanni Toti, commissario per l’emergenza. «Veniamo prima noi delle imprese e della viabilità, ci siamo prima noi, vogliamo la casa. Abbiate la stessa considerazione che avete avuto per Ansaldo Energia», ha gridato una donna. La protesta è stata organizzata per denunciare l'incertezza sui tempi di consegna delle nuove abitazioni e l'impossibilità di recuperare gli effetti personali dai palazzi sotto al troncone est del viadotto. I cittadini hanno anche distribuito un volantino con scritto: «Quelli di ponte Morandi - 50 anni di servitù, 2 settimane di disagi e sofferenze, rivogliamo un futuro». L'ira è stata placata solo dall’intervento del sindaco, Marco Bucci: «Vi capisco, ma dobbiamo cercare di lavorare insieme. Dal 14 agosto dormo quattro ore per notte per affrontare l’emergenza, è una prova durissima che va vinta con cervello e cuore». Poi la promessa: «Pensavamo di darvi una casa entro novembre, invece probabilmente ci riusciremo entro fine settembre».




Da registrare anche il botta e risposta Di Maio-Toti: gli sfollati «hanno perfettamente ragione. Non si può lasciare la gente in Italia in balia delle elemosine di Autostrade - sostiene il vice premier -. Stiamo mettendo a punto un decreto urgente che, oltre al problema di tante persone abbandonate in Italia come i terremotati di Ischia e del Centro Italia, affronti anche il tema di Genova e soprattutto di coloro che sono sfollati e hanno diritto ad una casa». Ma il governatore della Liguria non ci sta: « Caro Luigi Di Maio, ma a Genova ci sei pure venuto, come fai a dire queste cose? Le famiglie che hanno dovuto abbandonare le loro case stanno tutte avendo un alloggio pubblico. E a tempo di record, grazie a Comune e Regione. I soldi che ricevono sono quelli decisi dal Governo, quindi da Di Maio stesso. Se pensa che siano pochi...li aumenti subito, noi siamo più che d'accordo»- E poi ancora: «Mentre lei esternava alla stampa, il sindaco ed io eravamo riuniti con gli sfollati, per chiarire tutti i dubbi e le comprensibili apprensioni. Per aiutare Genova servono meno polemiche e più fatti concreti. Noi aspettiamo le leggi che ci consentano di aprire e accelerare cantieri, risarcire cittadini e imprese, e ricostruire il ponte!»..





Tensione in aula
I momenti più alti di tensione con gli sfollati si sono registrati quando è stato impedito alle persone di accedere all'aula per assistere alla seduta consiliare: alla fine si è deciso di far sedere una delegazione degli abitanti di via Porro - una delle strade interessate dall'evacuazione - nei posti riservati al pubblico, mentre gli altri si sono sistemati nella sala dei capigruppo, per assistere alla riunione dagli schermi. «Ci aspettiamo risposte. Quando vogliono demolire? Chi paga? - chiede il portavoce del comitato, Ennio Guerci -. Noi viviamo in un limbo, non ne possiamo più di non sapere quando possiamo rientrare nelle nostre case, noi siamo scappati, vogliamo prendere i nostri ricordi, le nostre cose». Il vertice, cominciato con un minuto di silenzio per le vittime, è servito a fare il punto sui lavori. Toti ha annunciato che entro cinque giorni Società Autostrade presenterà il piano definitivo per la demolizione del Ponte: «Verrà illustrato alle commissioni tecniche e prima fra tutti alla Procura della Repubblica - ha sottolineato il presidente della Regione -, a cui spetta la decisione di dissequestrare le aree e di arrivare alla verità sulle cause della tragedia».

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Genova, Ponte Morandi: le foto inedite scattate pochi minuti dopo il crollo
 

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Forumer storico
è bastato UN solo giorno di silenzio da parte del Ministro Toninelli
e subito l'azione è rimbalzata
in questo momento fa segnare +6,30%

questo ministro ha le idee un po' confuse.... Nessuno ha mai regalato autostrade ai Benetton... semmai il governo portò sul mercato la società ad un prezzo che all'epoca sembrava adeguato ...
poi ASPI riuscì ad estrarre valore... solo allora si accorsero di aver venduto per un tozzo di pane una società che valeva molto di più... e da lì RABBIA del MS5 che vediamo chiaramente in Toninelli... manca solo che si metta a digrignare i denti
 
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Forumer storico
sempbra più un rimbalzo da ipervenduto ... sul graf. mensile il Supertrend è diventato negativo e un a 19,56 sembrerebbe il minimo
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tontolina

Forumer storico
anche il grafico giornaliero promette un bel rimbalzo
purtroppo però per vedere la chiusura del gap enorme aperto si dovrà aspettare la chiusura del contenzioso tra ASPI e governo con risvolti legali enormi ... Se a questi 5Stellati viene in mente di rinazionalizzare la gestione autostradale dovranno però prendere in seria considerazione il risarcimento miliardario .
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tontolina

Forumer storico
ahia ahia Toninelli ... e avresti ricevuto pressioni e mostri le prove? il M5S sta diventando bugiardo e traditore?
LA TRAGEDIA DI GENOVA

Autostrade, Toninelli: «Ecco prova delle pressioni». Ma le carte sono di gennaio
Il ministro twitta lettere di Aiscat risalenti all'11 gennaio e al 7 marzo relative a questioni finanziarie, non alla sicurezza.
Il Pd: «Toppa peggiore del buco»

Toninelli: «Ecco le pressioni ricevute su Autostrade». Ma le carte sono di gennaio

«Le fantomatiche "pressioni" di cui ha parlato Toninelli in Aula alla Camera sarebbero, quindi, una lettera di Aiscat, la società dei concessionari autostradali per la quale lavorava il premier Conte, mandata quando era ministro Delrio
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non si vergogna neanche un po’? Ci sono volute ben 48 ore per partorire questa penosa e traballante linea difensiva, dopo la balla raccontata in una sede istituzionale: imbarazzante».
 

tontolina

Forumer storico
ieri ha fatto un bel rimbalzone
ed oggi ho capito il motivo
Conte: nazionalizzazione non è unica risposta, Atlantia schizza
Il premier ha spiegato che non vuole esporre lo Stato a inutili rischi legali. Il presidente della Regione Liguria, Toti, spera che il decreto Genova venga approvato in tempi brevi. 20 le persone iscritte nella lista degli indagati per il crollo del ponte Morandi, oltre ad Autostrade per l'Italia e Spea Engineering
di Francesca Gerosa
Conte: nazionalizzazione non è unica risposta, Atlantia schizza - MilanoFinanza.it

e se lo capisce Conte avvocato specializzato in diritto amministrativo, possiamo crederci; non ci sono gli estremi legali.
Ha capito che lo Stato deve aspettare fino il 2038-2042 quando scadrà la concessione per rinazionalizzare.
 

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