Aviaria, primi riflessi sull'economia? (2 lettori)

generali1984

Forumer storico

In Italia? Follia! Qui la malattia non è arrivata, i controlli sono seri e il livello di igiene è da paese sviluppato.
Ci manca anche la psicosi!
Se proprio sei in una zona sorvolata da uccelli migratori (ma non è più tempo di migrazioni) bastava la precauzione di tenere le tue galline al chiuso.

Il livello di attenzione serve ad evitare il contagio dei nostri polli, soprattutto, oggi, controllando le importazioni di materiale avicolo non disinfettato, magari di contrabbando. E anche se i piccoli allevamenti non hanno il veterinario proprio basta qualche precauzione, se proprio si ha paura, non c'è nessun motivo di sopprimere i polli ruspanti.
Poi quando gli animali sono ammalati si vede!
[/quote]

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Sono contento per te che vivi in un paese nel quale i controlli sono seri
e il livello di igiene è da paese sviluppato , purtroppo io vivo in un paese nel quale qualcuno faceva il vino al metanolo , altri spacciano grano cancerogeno , altri ancora hanno commercializzato grano proveniente da un paese con problemi di radioattività .........quando anche da me ariveranno controlli seri e livelli igienici adeguati ne sarò felice .

ammetto che un pò di psicosi c'era , specialmente da parte di mamma ,
e per 4 galline 4 non mi sembrava il caso di sentire lamentele .

Ecco vedi , tu vivi in un paese nel quale i controlli sul meteriale importato funzionano , io no , come sopra , nel mio il, livello di attenzione si ferma difronte alla corruzione e al guadagno facile , qui anche se c'è il
veterinario con una bustarella passa tutto , pensa che si riesce anche a dissequestrare un quantitativo di grano enorme passando sopra la
guardia di finanza e il ministero della salute .

ecco alla soluzione di tenere i polli ruspanti al chiuso o aspettare di vedere il pollo che barcolla non ci avevo pensato .
la prossima volta rifletterò meglio

ciao
Michele
 

sharnin

Forumer attivo
Non ci sono attualmente focolai di infezione aviaria in Italia, quindi non c'è nessun bisogno di eliminare i polli.

Quanto al resto le truffe ci sono dappertutto ma le scoprono perchè i controlli li fanno.
Bisogna tenere conto della proporzione delle cose, riguardo al totale e delle probabilità, se non non dovresti più uscire di casa per la probabilità, alta, di avere un incidente stradale o, altissima, di respirare l'estremamente cancerogeno benzene.

"Come saprete in Italia da Gennaio è quasi impossibile circolare con auto non catalizzate in molte province.
Se montate un impianto a GPL però potrete usarle, hanno detto i soliti ambientalisti. Anzi sono meglio delle catalizzate. Peccato che… i moderni impianti GPL sono a controllo elettronico e accendono il motore a benzina, e usano benzina fino a che tutti i parametri del motore non sono a posto.
Risultato: per chi usa l’auto per 2 o 3 chilometri in città, ferma e riparti, per andare al lavoro, l’uso del GPL è un sogno.
L’auto andrà a benzina come se l’impianto non ci fosse. Inquinando più di prima visto che sgargarozzano anche certe parti di carburatore se non sono ad iniezione, tutto con purissimo benzene nell’aria."
"Il benzene è classificato dallo Iarc, l'agenzia internazionale per la ricerca sul cancro, come un cancerogeno di prima classe. L'Organizzazione mondiale di sanità ha calcolato che l'esposizione a un solo microgrammo di benzene per metro cubo per tutta la vita può determinare un aumento di leucemie pari a 4 casi su un milione di persone (per l'Epa, l'agenzia ambientale degli Stati Uniti, sono 7). Calando questa stima teorica nel cielo reale popolato da una quantità di benzene molto più alta, si ottiene la stima della Commissione tossicologica nazionale: 10 mila casi di leucemia in dieci anni con un'esposizione compresa tra i 14 e i 29 microgrammi."

Ah, i motorini inquinqno di più delle auto ... e non stiamo neanche parlando delle polveri sottili ...

"La marmitta catalitica è comunque un' assurdità ecologica perchè lavora ad alte temperature per trasformare l'ossido di carbonio (CO), nerastro, in anidride carbonica (CO2) trasparente, prelevando l'ossigeno dall'aria; contemporaneamente però accade anche che, a quelle elevate temperature, l'azoto (N), presente anch'esso nell'aria, reagisce con altro ossigeno (O2), originanando ossidi e anidridi di azoto (NOx), anch'essi invisibili o quasi, che sono causa di pioggie acide, oppure, nei mesi estivi, di grossi problemi alle vie respiatorie.
Per rendervi conto della "ecologicità" di questa marmitta basta pensare che i catalizzatori a base di platino sono utilizzati negli impianti industriali per la produzione di tutti i derivati dell'azoto (HNO3 - NH3 - HCN) utilizzando proprio aria e metano come materia prima."
 

generali1984

Forumer storico
ti ringrazio per le delucidazioni , ora che sono consapevole
potessi tornare indietro aspetterei il primo focolaio in Italia .

ringrazio anche per la disquisizione su probabilità ,
gestione numerica del rischio e casualità .

ringrazie altresì per l'attinente paragone da te mirabilmente esposto .

cordiali saluti
 

sharnin

Forumer attivo
generali1984 ha scritto:
ti ringrazio per le delucidazioni , ora che sono consapevole
potessi tornare indietro aspetterei il primo focolaio in Italia .

ringrazio anche per la disquisizione su probabilità ,
gestione numerica del rischio e casualità .

ringrazie altresì per l'attinente paragone da te mirabilmente esposto .

cordiali saluti

Tanto per chiudere la discussione, qualche giorno fa il contadino di una nostra proprietà, in collina, che tiene dei polli, ce ne ha regalato uno e noi lo abbiamo tranquillamente mangiato. Anche perchè abbiamo sufficienti competenze sanitarie.
Se - non è detto che accada - dovesse verificarsi un focolaio di infezione nella zona gli diremmo di eliminare i suoi polli, ma in questo caso ci sarebbe un'imposizione da parte delle autorità competenti.

La psicosi non fa bene all'economia, visto che in questa sede mi riferisco agli eventuali riflessi economici della questione.
 

sharnin

Forumer attivo
Influenza aviaria, ragazzina uccisa da H5N1 in Iraq
Chanjin Abdelkader è morta dopo aver contratto il ceppo più pericoloso del virus nel Kurdistan iracheno. A confermarlo sono state oggi le autorità sanitarie locali

Baghdad, 30 gen. (Adnkronos) - Le autorità sanitarie locali hanno confermato oggi il primo caso di contagio umano da influenza aviaria in Iraq. La vittima è una ragazzina del Kurdistan iracheno, Chanjin Abdelkader, morta dopo aver contratto il ceppo più pericoloso del virus H5N1. Stando a quanto riferito, il ministro della Sanità Abdel Mutalib Mohammed Ali si è recato a Sulaimaniya, nel nord del Paese, per discutere con le autorità sanitarie locali le misure necessarie per scongiurare il rischio di un'epidemia. ''Rivolgiamo un appello alla calma e chiediamo agli iracheni di informarci se sospettano di qualcosa'', ha dichiarato Ali alle telecamere della televisione irachena invitando la popolazione a ''non avvicinarsi ai volatili d'allevamento e al pollame visto che questa è la causa principale di diffusione della malattia''.

Intanto, da Bruxelles arriva la conferma dei due casi di influenza aviaria, registrati a Macrajska, paese a nord di Cipro. La Commissione Ue si congratula con le autorità ciprote ''per le misure finora adottate contro il contagio''. Philip Tod, portavoce del commissario della Salute e protezione dei consumatori, Markos Kjprianou, fa così il punto sulla situazione registrata a nord di Cipro ''nella parte che non è sotto il controllo greco''. Per il momento è stato bloccato qualsiasi ''trasferimento di animali, polli e volatili, che non possono superare la zona verde'', ha confermato Tod. Non è prevista alcuna riunione urgente del comitato tecnico per l'influenza aviaria, ma un aggiornamento della missione per i piani di emergenza si terrà tra il 13 e il 17 febbraio, ha spiegato il portavoce.


Storace:
L'appello che stiamo facendo noi ministri dei Paesi europei e' alla trasparenza dei Paesi piu' colpiti. Probabilmente la Turchia ha dato l'esempio da questo punto di vista. Non so - ha concluso Storace - se dalla Cina e dai Paesi del Sud-Est asiatico abbiamo avuto tutte le notizie necessarie".


Falconi infetti sono stati trovati in Arabia Saudita. Intanto a Hong Kong un merlo shama dyal trovato morto giovedì in una zona rurale al confine con la Cina è risultato positivo al virus H5N1.

Il che vuol dire che non si è riusciti a isolare l'epidemia, come è successo per la SARS, e per i precedenti casi di aviaria (Hong Kong e Belgio)

Non c'è motivo di preoccuparsi, nè per noi nè per i nostri polli, al momento (non importiamo polli da questi paesi), ma ... Storace incomincia a parlare di "visita medica per gli immigrati che entrano regolarmente in Italia", capite il legame?


I riflessi sull'economia ci saranno.
 

ricpast

Sono un tipo serio
Lo studio è stato pubblicato on line sul 'Journal of Virology'
Influenza aviaria, vaccino Usa protegge animali al 100%
Sperimentato in laboratorio su topi e polli, è in grado di garantire protezione totale contro il virus H5N1. Lo hanno messo a punto un gruppo di ricercatori dell'Università di Pittsburgh


Roma, 27 gen. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Un vaccino contro il virus H5N1 si è dimostrato in grado di garantire una protezione totale a topi e polli in laboratorio. L'hanno messo a punto i ricercatori dell'università di Pittsburgh, negli Usa, che hanno pubblicato lo studio sulla versione online del 'Journal of Virology'. A coordinare l'equipe, l'italiano Andrea Gambotto.

Il vaccino è stato realizzato modificando geneticamente un comune virus del raffreddore, l'adenovirus, inserendo sulla sua superficie una delle proteine più importanti dell'H5N1, l'emoaglutinina. La presenza di un virus vivo potrebbe renderlo più efficace rispetto agli altri vaccini allo studio contro l'influenza aviaria, basati su metodi diversi. ''I risultati della sperimentazione - afferma Andrea Gambotto, del dipartimento di chirurgia, genetica molecolare e biochimica dell'ateneo americano - sono molto promettenti, non solo perché il nostro vaccino protegge al 100% gli animali che altrimenti sarebbero morti, ma anche perché una forma particolare del vaccino stimola diverse linee immunitarie contro il virus H5N1''. L'emoaglutitina, presente sulla superficie di tutti i virus influenzali, permette al virus di attaccare le cellule e di infettarle.


fonte: http://www.adnkronos.com/3Level.php?cat=Esteri&loid=1.0.288533605
 

sharnin

Forumer attivo
ricpast ha scritto:
Lo studio è stato pubblicato on line sul 'Journal of Virology'
Influenza aviaria, vaccino Usa protegge animali al 100%
Sperimentato in laboratorio su topi e polli, è in grado di garantire protezione totale contro il virus H5N1. Lo hanno messo a punto un gruppo di ricercatori dell'Università di Pittsburgh


Roma, 27 gen. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Un vaccino contro il virus H5N1 si è dimostrato in grado di garantire una protezione totale a topi e polli in laboratorio. L'hanno messo a punto i ricercatori dell'università di Pittsburgh, negli Usa, che hanno pubblicato lo studio sulla versione online del 'Journal of Virology'. A coordinare l'equipe, l'italiano Andrea Gambotto.

Il vaccino è stato realizzato modificando geneticamente un comune virus del raffreddore, l'adenovirus, inserendo sulla sua superficie una delle proteine più importanti dell'H5N1, l'emoaglutinina. La presenza di un virus vivo potrebbe renderlo più efficace rispetto agli altri vaccini allo studio contro l'influenza aviaria, basati su metodi diversi. ''I risultati della sperimentazione - afferma Andrea Gambotto, del dipartimento di chirurgia, genetica molecolare e biochimica dell'ateneo americano - sono molto promettenti, non solo perché il nostro vaccino protegge al 100% gli animali che altrimenti sarebbero morti, ma anche perché una forma particolare del vaccino stimola diverse linee immunitarie contro il virus H5N1''. L'emoaglutitina, presente sulla superficie di tutti i virus influenzali, permette al virus di attaccare le cellule e di infettarle.


fonte: http://www.adnkronos.com/3Level.php?cat=Esteri&loid=1.0.288533605

A perte il fatto che un vaccino contro questo virus per i polli già esiste, e questo nuovo non è ancora in vendita, perchè prima un minimo di sperimentazione ci vuole, questo al massimo vuol dire che nei paesi ricchi potremo mettere i nostri polli al sicuro.
Ma tu pensi che si potranno vaccinare tutti i polli dei paesi poveri e ... meno organizzati? Questi non si potranno permettere la spesa e l'Occidente lo voglio vedere a sopperire per il resto del mondo!

Allora il problema sarà cosa succederà in questi paesi poveri.
 

sharnin

Forumer attivo
.....
Le ministre de la santé irakien a lancé un appel à l'aide à l'OMS et a espéré "une intervention rapide pour fournir à l'Irak les expertises scientifiques et techniques ainsi que les équipements médicaux nécessaires, en plus des médicaments" pour éviter une pandémie. Il a également appelé ses concitoyens à la prudence et leur a demandé de suivre les instructions sanitaires et médicales, au Kurdistan mais également dans le reste du pays
.
Avec AFP et Reuters
 

ricpast

Sono un tipo serio
sharnin ha scritto:
ricpast ha scritto:



Ma tu pensi che si potranno vaccinare tutti i polli dei paesi poveri e ... meno organizzati? Questi non si potranno permettere la spesa e l'Occidente lo voglio vedere a sopperire per il resto del mondo!

Allora il problema sarà cosa succederà in questi paesi poveri.


No non lo penso affatto.
e purtroppo penso anche che l'occidente (cioè NOI) non abbia nemmeno intenzione di sopperire.

Anche in qs caso, come sottolinei giustamente tu, il problema resterà ai paesi poveri.
Come sempre.

Continuando nel cinico ma verosimile ragionamento potrei osare ipotizzando che i riflessi sull'economia (occidentale) saranno "positivi": noi saremo gli unici ad avere qualcosa (i polli sani) che gli altri non hanno e che quindi o compreranno o aspetteranno che la ns munifica bontà glieli dia gratis (ma con in testa già l'idea che poi qualcosa dovranno pur darci per sdebitarsi del pensiero generoso....petrolio?diamanti?oro?legno?braccia?).
Come sempre.
:sad:
 

sharnin

Forumer attivo
ricpast ha scritto:
sharnin ha scritto:
ricpast ha scritto:



Ma tu pensi che si potranno vaccinare tutti i polli dei paesi poveri e ... meno organizzati? Questi non si potranno permettere la spesa e l'Occidente lo voglio vedere a sopperire per il resto del mondo!

Allora il problema sarà cosa succederà in questi paesi poveri.


No non lo penso affatto.
e purtroppo penso anche che l'occidente (cioè NOI) non abbia nemmeno intenzione di sopperire.

Anche in qs caso, come sottolinei giustamente tu, il problema resterà ai paesi poveri.
Come sempre.

Continuando nel cinico ma verosimile ragionamento potrei osare ipotizzando che i riflessi sull'economia (occidentale) saranno "positivi": noi saremo gli unici ad avere qualcosa (i polli sani) che gli altri non hanno e che quindi o compreranno o aspetteranno che la ns munifica bontà glieli dia gratis (ma con in testa già l'idea che poi qualcosa dovranno pur darci per sdebitarsi del pensiero generoso....petrolio?diamanti?oro?legno?braccia?).
Come sempre.
:sad:


Magari l'Occidente prometterà (o ha promesso) ma dal dire al fare ... quanto volte non hanno poi dato quanto promesso, o hanno dato molto meno!
Ho letto un reportage di Le Monde, al seguito di veterinari turchi nelle remote zone montagnose al confine con l'Armenia, non è che poi è tanto facile, e in questi paesi, di zone difficilmente raggiungibili ce ne sono tante.
Non per gli uccelli selvatici, però, che sono i vettori dell'epidemia animale.

Ma il problema è anche un'altro. Nelle condizioni di carestia, vedi Corea del Nord, Eritrea, etc, gli individui, malnutriti, hanno il sistema immunitario depresso e sono quindi più suscettibili alle infezioni.
E' in questi contesti che si potrebbe avere una "umanizzazione" del virus, o un'ibridazione col virus influenzale, per contemporanea infezione. E non mi pare facile che paesi poverissimi, in guerra, disorganizzati, possano avere i mezzi per contenere un'epidemia umana.
E allora? Possiamo difenderci dall'epidemia animale, ma di fronte a una eventuale epidemia umana, dovremmo chiudere tutte le frontiere?

La mia conclusione è che sarebbe più "egoistico", e più prudente, aiutarli prima, e sul serio.
 

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