tontolina
Forumer storico
Mps, chiuse le indagini per falso in bilancio. Conti truccati per oltre un miliardo di euro
La procura di Milano ha chiuso l'inchiesta sulla banca senese relativa al prestito ibrido Fresh 2008 e ai derivati Santorini e Alexandria. Le persone indagate sono 13, con loro anche Mps, Deutsche Bank e Nomura
di EMILIO RANDACIO
http://www.repubblica.it/economia/f..._le_indagini_per_falso_in_bilancio-131252084/
14 gennaio 2016
MILANO - La Procura di Milano ha chiuso le indagini su tredici persone fisiche, più quattro enti in relazione alle operazioni finanziarie compiute da Mps per acquistare Banca Antonveneta. Tra queste, Alexandria, Santorini e Fresh. Tra gli indagati figurano gli ex vertici dell'istituto di credito toscano e la stessa banca, indagata per la Legge 231 del 2001 insieme con la banca giapponese Nomura e due divisioni della tedesca Deutsche Bank(se c'è un imbroglio questa non manca mai!).
I 13 manager coinvolti sono Giuseppe Mussari, ex presidente della banca, Antonio Vigni, ex direttore generale, Gianluca Baldassari, ex responsabile area finanza, Daniele Pirondini, ex direttore finanziario, Marco Di Santo, responsabile Alm (asset liabilities management) per Monte dei Paschi, mentre per Deutsche Bank sono Ivor Dunbar, managing director e capo del Global capital markets, Michele Faissola, capo del Global rates, Michele Foresti, capo dello Structured trading, Matteo Vaghi, capo dell'Italian sales, Dario Schiraldi capo della divisione Europe sales e Marco Veroni, account manager. Per Nomura Raffaele Ricci, responsabile delle vendite per l'Europa e il Medio Oriente e Sadeq Sayeed, amministratore delegato. Gli incarichi dei manager sono relativi agli anni dei fatti.
I reati contestati sono
falso in bilancio,
ostacolo agli organi di vigilanza,
manipolazione del mercato, f
also in prospetto informativo,
tutti relativi all'aggiustamento dei conti del gruppo bancario, compromessi in seguito all'acquisto per circa 10 miliardi di euro della controllata Antoveneta dal Banco Santander.
I fatti contestati dai pm Mauro Clerici, Stefano Civardi, Giordano Baggio, fanno riferimento al periodo 2008-2012 e avrebbero permesso di alterare gli utili del gruppo per oltre un miliardo di euro.
L'operazione Fresh (floating rate equity-linked subordinated hybrid preferred securities, strumenti finanziari convertibili in azioni ordinarie di Mps) risale al 2008 e si tratta di un prestito ibrido creato per comprare Antonveneta, permettendo alla banca senese di raccogliere un miliardo di euro di capitale, sui circa 10 miliardi necessari per completare l'operazione di acquisto.
Nel caso della complessa operazione da un miliardo di euro organizzata da JpMorgan per ricapitalizzare l'istituto senese attraverso l'emissioni di titoli convertibili, gli indagati avrebbero nascosto alla Banca d'Italia tre garanzie:
la prima assicurava a JpMorgan il rimborso dei bond da parte di Mps, qualora non lo avessero fatto i sottoscrittori dei titoli;
la seconda garantiva il pagamento del canone di usufrutto (una cedola pari a quella garantita agli obbligazionisti)
e la terza il risarcimento in caso di danni chiesti dai sottoscrittori in assemblea.
Quanto al caso Santorini, si tratta di una società chiamata col nome dell'isola greca e inizialmente partecipata al 51% da Deutsche Bank e al 49% da Mps, che ha stipulato un derivato con Mps con sottostante le azioni di Banca Intesa SanPaolo. I manager di Mps avrebbero garantito a Deutsche Bank il recupero delle perdite dovuto al calo del valore dei titoli di Banca Intesa ai partner tedeschi fino a un valore di 429 milioni di euro, purché li aiutassero a nascondere le minusvalenze nei bilanci del Monte dei Paschi attraverso compravendite di Btp.
Quanto al caso Alexandria, in cui è coinvolta la banca giapponese Nomura e sul quale è aperto anche un altro fascicolo che si trova in fase di udienza preliminare, si tratta di alcuni titoli comprati da Mps e con sottostanti asset legati al mercato immobiliare Usa. La svalutazione dell'investimento, avvenuto nel 2009, avrebbe provocato perdite nel bilancio di Mps, ma la banca per evitare di rendere pubblici i problemi finanziari avrebbe congegnato una ristrutturazione attraverso una operazione di pronti contro termine e di asset swap.
Secondo il documento di chiusura di indagini della procura, le operazioni nel loro complesso hanno permesso di alterare alcuni valori dei bilanci di Mps pubblicati tra dicembre 2008 e settembre 2012, tra cui il risultato d'esercizio del gruppo tra il 15% e l'87% e il patrimonio tra il 2 e il 6%. Anche la capitalizzazione di mercato ha subito un'alterazione tra il 4 e il 24%.
La procura di Milano ha chiuso l'inchiesta sulla banca senese relativa al prestito ibrido Fresh 2008 e ai derivati Santorini e Alexandria. Le persone indagate sono 13, con loro anche Mps, Deutsche Bank e Nomura
di EMILIO RANDACIO
http://www.repubblica.it/economia/f..._le_indagini_per_falso_in_bilancio-131252084/
14 gennaio 2016
MILANO - La Procura di Milano ha chiuso le indagini su tredici persone fisiche, più quattro enti in relazione alle operazioni finanziarie compiute da Mps per acquistare Banca Antonveneta. Tra queste, Alexandria, Santorini e Fresh. Tra gli indagati figurano gli ex vertici dell'istituto di credito toscano e la stessa banca, indagata per la Legge 231 del 2001 insieme con la banca giapponese Nomura e due divisioni della tedesca Deutsche Bank(se c'è un imbroglio questa non manca mai!).
I 13 manager coinvolti sono Giuseppe Mussari, ex presidente della banca, Antonio Vigni, ex direttore generale, Gianluca Baldassari, ex responsabile area finanza, Daniele Pirondini, ex direttore finanziario, Marco Di Santo, responsabile Alm (asset liabilities management) per Monte dei Paschi, mentre per Deutsche Bank sono Ivor Dunbar, managing director e capo del Global capital markets, Michele Faissola, capo del Global rates, Michele Foresti, capo dello Structured trading, Matteo Vaghi, capo dell'Italian sales, Dario Schiraldi capo della divisione Europe sales e Marco Veroni, account manager. Per Nomura Raffaele Ricci, responsabile delle vendite per l'Europa e il Medio Oriente e Sadeq Sayeed, amministratore delegato. Gli incarichi dei manager sono relativi agli anni dei fatti.
I reati contestati sono
falso in bilancio,
ostacolo agli organi di vigilanza,
manipolazione del mercato, f
also in prospetto informativo,
tutti relativi all'aggiustamento dei conti del gruppo bancario, compromessi in seguito all'acquisto per circa 10 miliardi di euro della controllata Antoveneta dal Banco Santander.
I fatti contestati dai pm Mauro Clerici, Stefano Civardi, Giordano Baggio, fanno riferimento al periodo 2008-2012 e avrebbero permesso di alterare gli utili del gruppo per oltre un miliardo di euro.
L'operazione Fresh (floating rate equity-linked subordinated hybrid preferred securities, strumenti finanziari convertibili in azioni ordinarie di Mps) risale al 2008 e si tratta di un prestito ibrido creato per comprare Antonveneta, permettendo alla banca senese di raccogliere un miliardo di euro di capitale, sui circa 10 miliardi necessari per completare l'operazione di acquisto.
Nel caso della complessa operazione da un miliardo di euro organizzata da JpMorgan per ricapitalizzare l'istituto senese attraverso l'emissioni di titoli convertibili, gli indagati avrebbero nascosto alla Banca d'Italia tre garanzie:
la prima assicurava a JpMorgan il rimborso dei bond da parte di Mps, qualora non lo avessero fatto i sottoscrittori dei titoli;
la seconda garantiva il pagamento del canone di usufrutto (una cedola pari a quella garantita agli obbligazionisti)
e la terza il risarcimento in caso di danni chiesti dai sottoscrittori in assemblea.
Quanto al caso Santorini, si tratta di una società chiamata col nome dell'isola greca e inizialmente partecipata al 51% da Deutsche Bank e al 49% da Mps, che ha stipulato un derivato con Mps con sottostante le azioni di Banca Intesa SanPaolo. I manager di Mps avrebbero garantito a Deutsche Bank il recupero delle perdite dovuto al calo del valore dei titoli di Banca Intesa ai partner tedeschi fino a un valore di 429 milioni di euro, purché li aiutassero a nascondere le minusvalenze nei bilanci del Monte dei Paschi attraverso compravendite di Btp.
Quanto al caso Alexandria, in cui è coinvolta la banca giapponese Nomura e sul quale è aperto anche un altro fascicolo che si trova in fase di udienza preliminare, si tratta di alcuni titoli comprati da Mps e con sottostanti asset legati al mercato immobiliare Usa. La svalutazione dell'investimento, avvenuto nel 2009, avrebbe provocato perdite nel bilancio di Mps, ma la banca per evitare di rendere pubblici i problemi finanziari avrebbe congegnato una ristrutturazione attraverso una operazione di pronti contro termine e di asset swap.
Secondo il documento di chiusura di indagini della procura, le operazioni nel loro complesso hanno permesso di alterare alcuni valori dei bilanci di Mps pubblicati tra dicembre 2008 e settembre 2012, tra cui il risultato d'esercizio del gruppo tra il 15% e l'87% e il patrimonio tra il 2 e il 6%. Anche la capitalizzazione di mercato ha subito un'alterazione tra il 4 e il 24%.