Obbligazioni bancarie Banche irlandesi: newsflow, ratings, bonds. Il fronte irlandese dell'Euro. (2 lettori)

tommy271

Forumer storico
Fmi visiterà Irlanda dopo elezioni del 25 febbraio

venerdì 4 febbraio 2011 09:06



WASHINGTON, 3 febbraio (Reuters) - Una missione del Fmi si recherà in visita in Irlanda dopo le elezioni del paese del 25 febbraio per discutere lo stato del programma di prestito da 85 miliardi di euro Fmi/Ue.
Lo ha detto la portavoce del FMI, Caroline Atkinson aggiungendo che è possibile che la seconda e terza valutazione della performance del programma venga condotta nello stesso momento.
Atkinson dice che la visita potrebbe anche essere l'occasione per il nuovo governo di discutere eventuali modifiche al programma.
"Il quadro di base fiscale sarà ovviamente qualcosa che sarà discusso, uno degli elementi chiave del programma" ha detto.
Il FMI ha contribuito con 22,5 miliardi di euro al salvataggio dell'Irlanda il 28 novembre scorso per ristrutturare le tribolate banche irlandesi.
Il Partito del Lavoro irlandese, che punta a far parte del prossimo governo, sta conducendo una campagna per modificare il pacchetto Fmi/Ue e vuole che l'Europa dia un anno in più all'Irlanda, fino al 2016, per far sì che il suo deficit di bilancio eccessivo rientri nei limiti dell'UE.
Il partito vuole anche che i rimborsi del prestito vengano estesi.
I sondaggi mettono il partito di centro-destra Fine Gael e del Lavoro in pole position per formare un governo di coalizione. Ma i due partiti sono in disaccordo su quando l'Irlanda dovrebbe ridurre il suo deficit di bilancio per rispettare il limite UE del 3% del Pil, con Fine Gael che spinge per rispettare l'attuale obiettivo del 2014 o 2015 al più tardi.
 

lorixnt2

Hari Seldon's fan

Mi sentirei di dire che il problema era quello di non arrivare a certi punti perché, una volta che ci sei, qualunque provvedimento rischia di diventare doloroso. Non mi pare rilevi molto il fatto che i creditori fossero più stranieri che domestici. L'alternativa alla strada intrapresa da Lenihan era quella di una Lehman europea e, quale sia stata la terapia migliore, onestamente, mi pare impossibile dirlo. Per entrambe, oltre una certa soglia, erano prevedibili pesanti effetti collaterali.
 

tommy271

Forumer storico
Mi sentirei di dire che il problema era quello di non arrivare a certi punti perché, una volta che ci sei, qualunque provvedimento rischia di diventare doloroso. Non mi pare rilevi molto il fatto che i creditori fossero più stranieri che domestici. L'alternativa alla strada intrapresa da Lenihan era quella di una Lehman europea e, quale sia stata la terapia migliore, onestamente, mi pare impossibile dirlo. Per entrambe, oltre una certa soglia, erano prevedibili pesanti effetti collaterali.

Il dato reale è che l'analista Philip Ingram scrisse il rapporto per Merril Lynch.
Le banche irlandesi - venute a conoscenza di questo rapporto - si sentirono attaccate e minacciarono di spostare soldi e affari in altro loco.
Merril Lynch ritirò il rapporto e lo modificò.
L'analista, dopo pochi mesi, lasciò la banca d'affari.
Successivamente alla stessa banca d'affari, fu commissionato un altro rapporto da parte dello stesso governo irlandese.
In questo nuovo rapporto (sette pagine) fu scritto che tutto andava bene e che le banche irish godevano di buona capitalizzazione.
Il costo per le nuove, ed approfondite analisi, fu di 7 milioni di euro.
 

tommy271

Forumer storico
A Irlanda 3,6 mld tranche aiuti da Efsf

Indiscrezioni pubblicate dal quotidiano tedesco Handelsblatt

07 febbraio, 12:17



(ANSA) - ROMA, 7 FEB - Il Fondo salva-Stati europeo, European Financial Stability Facility (Efsf), ha trasferito all'Irlanda la prevista tranche di aiuti da 3,6 miliardi di euro. Lo scrive il quotidiano economico-finanziario tedesco Handelsblatt, citando fonti dell'Unione europea, secondo quanto riporta Bloomberg. Per il finanziamento il Fondo Efsf aveva emesso un bond da 5 miliardi di euro a fine gennaio, ricorda Handelsblatt precisando che il 'costo effettivo' del prestito e' del 5,9%.
 

tommy271

Forumer storico
A banche Irlanda servono altri 50 mld

Ne e' convinto Alan Dukes, presidente di Anglo Irish Bank

08 febbraio, 16:13



(ANSA) - ROMA, 8 FEB - Le banche dell'Irlanda potrebbero aver bisogno di capitali per altri 50 miliardi di euro. Lo afferma il presidente di Anglo Irish Bank, Alan Dukes, che e' stato anche ex ministro delle Finanze. Dukes calcola che il 'buco nero' nel sistema finanziario irlandese potrebbe ammontare tra i 20 e i 40 miliardi di euro e precisa che 'un risanamento delle banche del Paese richiedera' circa 50 miliardi di euro' e che 'una ristrutturazione delle banche implica perdite irrevocabili.

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Dal pozzo di San Patrizio al pozzo senza fondo: più fondo del fondo ...
 

tommy271

Forumer storico
Irlanda, politici potrebbero frenare riforma banche - Fmi

mercoledì 9 febbraio 2011 16:15

DUBLINO, 9 febbraio (Reuters) - La classe politica irlandese potrebbe frenare la riforma del settore bancario nazionale che Dublino ha promesso in cambio di aiuti finanziari complessivi per 85 miliardi di euro.
Il rischio di ostacoli politici nel processo di risanamento delle banche è evidenziato dal Fondo monetario internazionale che, in un rapporto intermedio sul programma di sostegno per l'Irlanda, indica come per ora Dublino sia in linea con i target.
Dublino ha concordato una tabella di marcia molto rigida per ridurre il proprio deficit di bilancio e sostenere le banche in cambio degli aiuti Ue/Fmi. Ma il collasso lo scorso mese del governo guidato da Brian Cowen e le elezioni anticipate al 25 febbraio potrebbero bloccare le riforme dal momento che il nuovo governo potrebbe cercare di rinegoziare i termini del piano di salvataggio internazionale.
"La partenza del processo di riforma del sistema bancario irlandese è incoraggiante, ma le sfide che rimangono sono significative" si legge nel documento del Fondo monetario. "Il fragile contesto politico potrebbe creare ritardi ingiustificati".
Le elezioni irlandesi saranno le prime in uno dei paesi europei colpiti dalla crisi del debito e i due partiti che potrebbero formare la nuova coalizione di governo hanno spaventato gli investitori chiedendo che parte delle perdite del settore bancario venga sopportata da alcuni degli investitori senior che detengono i bond delle banche irlandesi.
Il Fondo nota che la risposta dei cittadini al programma di austerità concordato dall'Irlanda è rimasta positiva, "ma rimane un senso di iniquità rispetto alla ripartizione dei costi".
La Banca centrale europea, d'altra parte, insiste perchè Dublino onori i propri debiti verso gli obbligazionisti senior visti anche i timori per i rischi di contagio in Europa. Mentre il mercato scommette in un qualche tipo di ristrutturazione del debito.
Il Fondo, che ha prestato 22,5 miliardi su un totale di 85 miliardi, sta conducendo una valutazione della banca centrale irlandese e dichiara che la missione dell'Fmi di metà gennaio ha riscontrato una struttura solida. A causa delle elezioni, l'Fmi combinerà la prima e la seconda valutazione del programma di salvataggio e le effettuerà insieme quando si sarà formato il nuovo governo, probabilmente a inizio marzo.
Da Dublino, intanto, l'Agenzia irlandese per la gestione degli asset problematici delle banche (Nama) dice che acquisterà da Allied Irish Bank (ALBK.I: Quotazione) e da Bank of Ireland (BKIR.I: Quotazione) ulteriori prestiti con un valore nominale di 12 miliardi di euro. In base agli accordi Ue/Fmi, Dublino si è impegnata a estendere il suo piano per fare pulizia di prestiti collegati a immobili commerciali detenuti da istituzioni creditizie irlandesi
 

tommy271

Forumer storico
Bce,a Europa servono strumenti per gestire banche in crisi- Bini

giovedì 10 febbraio 2011 12:41






FRANCOFORTE, 10 febbraio (Reuters) - L'Europa ha bisogno di un meccanismo per trattare con le banche in difficoltà e il supporto di liquidità della Bce non dovrebbe ritardare la ristrutturazione di cui questi istituti necessitano, ha detto Lorenzo Bini Smaghi, membro del consiglio direttivo della banca centrale europea.
Molte banche dei paesi periferici della zona euro gravati da un pesante debito come Grecia, Irlanda e Portogallo restano esclusi dalle normali vie di finanziamento sui mercati e sono fortemente dipendenti dalla Bce.
Il problema sta rendendo più difficili i piani della Bce di ritirare le misure di supporto messe in campo durante la crisi finanziaria e di riportare la sua politica su binari più ordinari.
"Le autorità europee devono sviluppare la capacità di intervenire in modo chirurgico sugli istituti finanziari problematici o su segmenti finanziari in caso di una crisi finanziaria", sostiene Bini Smaghi nel testo di un discorso in programma a Bruxelles.
"Attraverso queste azioni, esternalità create da problemi specifici, che ricadono sull'intera area euro, possono essere contenute", aggiunge.
I supporti di liquidità della Bce alle banche non dovrebbero ritardare la radicale e necessaria ristrutturazione degli istituti in difficoltà, prosegue Bini Smaghi, che chiede di dare maggiore potere ai due fondi di salvataggio della zona euro, lo European Financial Stability Facility o lo European Financial Stabilisation Mechanism.
"Questi strumenti possono anche servire a a supportare la ricapitalizzazione di un sistema bancario in difficoltà se la sua debolezza minaccia la stabilità dell'intera area", dice Bini Smaghi.
 

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