Bar del forum

Io sono disposto, come no?, a stare in casa in questo frangente.
Ma vorrei capire quando e come posso uscire, visto che ogni giorno c'è un lungo decreto che cambia le cose.
Posso prendere l'auto per andare ad un supermercato?
Posso andare dal mio preferito, che dista 10 km?
O devo rifornirmi dal negozietto a 200 metri, visto che c'è?
Il giornalaio dista 500 metri: ci posso andare o lui sta aperto solo per far prendere aria alle riviste?
Posso dire che sto andando al tabaccaio, però non fumo?
Per tutto questo c'è il terrorismo, migliaia di "furbetti" con denuncia penale. Polizia in TV che ferma tutti. Nel dubbio, chi esce?
Certo che ci sono i "furbetti". Ma c'è sicuramente anche molta gente vittima di questo signor Tentenna.
Poi non ditemi che questo governo ha agito con preveggenza, lucidità ecc.
No.
Sono una banda di improvvisati: e quando un improvvisato senza patente guida un pullman diventa un criminale.
Il povero Kiappo è stato lapidato (non qui) per aver compiouto azioni permesse.
Io non le avrei fatte, ok, per vari motivi (ma anche perché non capivo e non capisco che cosa si può fare e che cosa no).
Ma i più realisti del re insorgono. Sono gli stessi che poi dicono che non è il momento di polemizzare. Fanno politica, ma tu non la devi fare. Insultano, ma non devi rispondere.
Eccerto.
Uno ti pesta il piede e subito dopo ti impone di non urlare. E' il loro metodo.

Non ci sto, come disse quel tale (pro domo sua).
Spero che ci sarà una Norimberga anche per i responsabili di migliaia di morti e del terrore, non quello del virus, di cui comunque hanno capito nulla, ma quello degli editti non chiari. o sbagliati.
Dell'ostentazione di forze dell'ordine che multano e denunciano. Una forma di terrorismo. Le regole vanno rispettate. Certo: quali?
Nell'incertezza del diritto si è sempre pescato nel torbido.
"Ma se l'Europa sta copiando il modello italiano!"
Sti zebedei. Quello è il modello cinese. Era pronto a gennaio. Cosa vogliono farci credere, che De Lutti è Vedova?
Il fatto che in quasi tutto il mondo i responsabili al governo abbiano commesso gli stessi errori accusa anche quelli, mica scusa questi qua.

Che, oltretutto, continuano a far danni. Notturni, come i ladri.

"Non è il momento delle polemiche!"
E quando, allora? Quando tutto sarà passato in cavalleria? I morti dimenticati? i guai consolidati ed irrimediabili?
"Occorre stare uniti!"
Per finire tutti insieme nel baratro? No, grazie. Che ne è successo dei responsabili di Caporetto?
 
Ultima modifica:
Spero non sia una risposta a me. Io sto in casa, e nemmeno mi pesa.
Da gennaio dicevo che occorreva bloccare e isolare tutti coloro che giungevano da luoghi infettati (Cina) Mi pareva evidente.
Ma allora quello era "autoritarismo". In ospedale non puoi andartene via di notte. E' autoritarismo?
Questo nel reale.
Ma che ora vi sia incertezza sulle regole e che in questo modo si criminalizzi ad capzum, questo mi urta assai.

Poi, mi urta anche che chi ha sbagliato dica sempre "è facile criticare, con il senno di poi".
Sarebbe meglio ammettere di aver sbagliato e basta.
Ci sarà ben qualcuno che ha avuto "il senno di prima". Se non l'hai ascoltato perché allora eri sordo, non vuol dire che lui non l'abbia detto.
O si pensa che i cinesi abbiano bloccato Wu-han per fare un esperimento autoritario?

A Cuba hanno fatto l'identico errore. In quanto isola, non avrebbero avuto nessun problema a bloccare gli arrivi per tempo. Un costo economico, quello sì. Che avranno comunque adesso, che han chiuso la stalla a buoi scappati. Oltre ad un alto costo sanitario e, naturalmente, umano.
Ho avvertito per tempo tutti gli amici e conoscenti. Ora mi scrivono dandomene atto.

Per non parlare di Francia, Gran Bretagna, Spagna ECC. E non è vero che, avendo l'esempio italiano, sarebbero stati favoriti. Scherziamo? Altro è fermare ogni contatto con un'area definita, Wu-han, o anche con tutta la Cina. Ma se l'Italia ha lasciato moltiplicarsi gli infettati, tranquillizzando tutti, non è più possibile difendersi bloccando milioni di persone.

Si dovevano bloccare i primi, lo ripeto. A Cuba sono passati da 3 a 25 in pochi giorni, ora bloccano tutto. Ma è probabilmente tardi.
 
Ultima modifica:
Gino, ex post risulta sempre facile affermare cosa andava fatto, ciò non toglie che errori ce ne siano stati di gravi e da più parti, in molti casi nel tentativo di salvare sia salute che economia. In molti casi sono il risultato di scelte del passato, a partire dalla blasonata sanità lombarda appaltata in gran parte al privato, che si orienta sulle attività profittevoli non certo sui respiratori delle terapie intensive!

Purtroppo indicazioni poco comprensibili dell'OMS almeno inizialmente, di tamponare solo soggetti sintomatici con connessioni alla Cina e pareri non univoci dei virologi unitamente alla disgraziata vicenda delle infezioni ospedaliere hanno favorito il contagio, oltre alla mobilità e vitalità delle aree coinvolte.
La lentezza dovuta ai molti livelli decisionali e al fatto che siamo una democrazia in cui la limitazione delle libertà personali sarebbe stata tacciata di deriva autoritaria ha impedito l'assunzione di misure drastiche da subito, ma la situazione è oggettivamente complessa e senza precedenti.

I comportamenti irresponsabili sono comunque diffusi, sulle cronache locali leggi quotidianamente di persone che non rispettano l'isolamento ed escono con la febbre, tabaccherie con file di giocatori al lotto e addirittura qui da me già in crisi conclamata, qualcuno parlava di riaprire il circolo anziani post tinteggiatura!!... Sul resto sai già come la penso.
 
Ultima modifica:
Gino, ex post risulta sempre facile affermare cosa andava fatto
Questo si può dire ad altri, ma non a me. Certo, partendo il 27 gennaio mi sono trovato fuori da ogni dibattito. Ma la mia opinione era già chiara, ed espressa a chi con me parlava. Mio cognato medico, per esempio, mi prendeva in giro dicendo che era una semplice influenza come sempre.
Non potendo far nulla qui, ho tempestato amici cubani di consigli ancora prima che si verificasse il primo caso, dando per scontato che con quelle scelte sarebbe avvenuto. Prendevano la temperatura ai turisti in arrivo! Come se non ci fosse un periodo in cui si è contagiosi senza mostrare sintomi. Ho fatto il diavolo a quattro per procurarmi mascherine e disinfettanti in vista del viaggio di ritorno (fatto sullo stesso aereo in cui 3 ore prima era giunto a Cuba il primo portatore, il turista italiano ora deceduto, e con lui i suoi compagni anch'essi portatori del virus!). Allora quasi non se ne parlava, e a Cuba mi guardavano straniti, che vuole questo?
No, nessun senno di poi.
Bastava ricordarsi che 2+2 fa 4, anche se al re non piace.
 
Tranquillo che ci sarà una cronologia della faccenda coronavirus.

Ormai siamo in guerra, ma dopo la guerra sicuramente ci saranno i processi.

Una confusione unica, tra virologi che era solo una influenza e politici fermiamo, no non fermiamo, caos totale da parte di questa classe dirigente, ma all'estero non hanno fatto di meglio.
 
Spero non sia una risposta a me. Io sto in casa, e nemmeno mi pesa.[/QUOTE ]

È una vignetta, indicativa di alcuni comportamenti che allungheranno i tempi di "normalizzazione" . A me pesa la quarantena, sebbene le cose da fare non manchino ed abbia la fortuna di vivere in campagna. Mi pesa anche fare la spesa, stare fuori in coda dai supermercati insieme a persone che ci vanno ogni tre per due ed i soliti furbetti/e che cercano di passare avanti. Ma non posso fare diversamente, non capisco ma mi adeguo.
 
Anch'io non ho condiviso parecchie scelte, soprattutto per la parte organizzativa e di programmazione mentre mamma mi riteneva esagerata, sarà che bazzico i temi della sicurezza da tempo e sono abituata a ragionare in temi di scenari.

Se ora abbiamo visto l'evoluzione che ci ha portati ad assumere con ritardo misure drastiche di contenimento da più parti si è assistito a richieste contraddittorie, prima di aprire poi di chiudere tutto come a pareri scientifici in aperto contrasto sulla base dei quali dovevano essere prese le decisioni.
Credo vada riconosciuto che la responsabilità non è da imputare esclusivamente a chi si trova a gestire la situazione contingente, che nemmeno tra l'altro mi fa particolare simpatia, ma è frutto di decenni di politiche di tagli, privatizzazioni e precariato nella sanità pubblica, di sprechi e gestioni opache oltre che di carenza di risorse anche per l'opportunismo e la convenienza dei singoli.
 
L’Occidente si sta macchiando di senicidio? Il disturbante atto d’accusa di Niall Ferguson


(Gianluca Mercuri) La parola genocidio, coniata nel 1944 dall'ebreo polacco Raphael Lemkin, è da 75 anni ben presente del nostro lessico, a memoria dell'Olocausto. Fa subito impressione che un pensatore poco incline alla retorica come Niall Ferguson la accosti a un termine molto meno consueto, senicidio. Secondo l'Oxford English Dictionary, il primo a usarlo fu il viaggiatore vittoriano Sir Henry Hamilton Johnston quando, nel 1889, scrisse che «gli antichi sardi lo consideravano una pratica sacra, il dovere dei giovani di uccidere i parenti vecchi». Nello splendido romanzo Accabadora di Michela Murgia, premio Campiello nel 2010, è tutto raccontato perfettamente.

Ma perché un conservatore apparentemente cinico come lo storico scozzese parla di uccisione dei vecchi? Perché è quello di cui a suo avviso si sta macchiando un bel pezzo d'Occidente con il virus. La nostra parte di mondo, sostiene, sta seppellendo un numero di anziani enormemente superiore ai Paesi asiatici perché mentre loro «hanno tratto le giuste conclusioni dalla bruciante esperienza della Sars nel 2003», noi abbiamo tratto quelle sbagliate dal meno traumatico incontro con l'influenza suina del 2009. In sostanza, loro hanno adottato immediatamente la necessaria combinazione di test di massa, distanziamento sociale e tracciamento dei contatti. Noi no.

Eppure, accusa, che il Covid-19 fosse micidiale - perché si trasmette facilmente dagli asintomatici - era evidente almeno dalla fine di gennaio. Una sottovalutazione di cui sono responsabili i governi, ma anche le organizzazioni preposte alla tutela della sanità. Tra i governi spiccano quelli delle due potenze anglosassoni, con «l'irresponsabile nonchalance» di Donald Trump e l'«immunità di gregge» sostenuta da Boris Johnson fin quando il grande epidemiologo Neil Ferguson - quasi omonimo dello storico, da una settimana lui stesso alle prese con il virus - non lo ha indotto a cambiare rotta, prevedendo oltre mezzo milione di morti britannici. Quasi tutti anziani.

Beninteso, Ferguson non pecca di ipocrisia. Anche per lui è un sollievo che il virus stia graziando i bambini, ben diversamente - per fare un esempio - dalla pandemia di influenza che nel 1957-58 uccise molti più americani sotto i 5 anni che sopra i 65. E «da una prospettiva utilitaristica», trova corretto che un ospedale senza sufficienti unità di terapia intensiva dia la priorità ai giovani rispetto a chi è più vicino alla conclusione naturale della vita. «Non biasimo i medici italiani che hanno praticato questa forma di triage».

Ma il punto che gli preme sottolineare è che molte delle vittime, per quanto non lontanissime dalla morte, avevano ancora una prospettiva di vita che è stata loro sottratta da scelte improvvide. Ferguson lo afferma rivelando una capacità di indignazione di cui non era francamente sospettabile, ma che proprio per questo colpisce: se il senicidio era praticato e tollerato in molte civiltà, scrive, «non lo sarà negli anni '20 del 2000, tanto meno in democrazie moderne e sviluppate». E arriva a paragonare chi se ne è reso responsabile - con atti omessi o commessi - a chi perpetrò i genocidi del '900: come loro, auspica e prevede lo storico, «sarà giudicato duramente non solo dalla storia, ma anche dagli elettori e, possibilmente, dai tribunali».

Letta adesso.
Non sono più solo.

 

Users who are viewing this thread

Back
Alto